1928-2022.  Francesco Santanera, una vita per i diritti

Ripartiamo dal “Memoriale delle vittime dell’emarginazione sociale”
Non si ferma il volontariato dei diritti per chi non è autosufficiente

Venerdì 25 novembre 2022, dalle 10 alle 13, Polo del ’900 (Sala Didattica – accessibile)  Via del Carmine 14 - Torino

 

 

DOCUMENTAZIONE
  La locandina dell'incontro del 25 novembre 2022
  Il libro: "Memoriale delle vittime dell'emarginazione sociale"
     Il "Memoriale" online:    parte 1 - La situazione degli anni 60    parte 2 - Risultati positivi del volontariato dei diritti dal 1962 al 2020
 L'opuscolo commemorativo

 

>>> VIDEO dell'incontro

 

 

L’incontro, con la collaborazione di Ismel - Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell'Impresa e dei Diritti Sociali, ha l’obiettivo di fare memoria storica su qual era la situazione di partenza negli Anni ’60 nella quale si trovarono Francesco Santanera e il primo nucleo di volontari dei diritti. Serve a capire quanto sia stata fondamentale l’intuizione di puntare a ottenere leggi per cambiare la vita, in meglio, di chi era emarginato negli istituti, con un approccio nuovo del volontariato. Non più volto a “consolare”, senza preoccuparsi delle cause dell’emarginazione sociale, ma impegnato per ottenere la rimozione delle cause dell’emarginazione stessa, attraverso l’approvazione di leggi che riconoscessero concretamente diritti esigibili.

Come ha scritto più volte Francesco Santanera nei suoi testi: il diritto è l’arma del più debole nei confronti del più forte e lo strumento più potente contro l’esclusione.

Perché siamo convinti che fare memoria sia necessario?

Perché nei corsi e ricorsi della storia, c’è sempre il rischio di arretrare, dimenticando «da dove siamo partiti». Serve, allora, guardare al passato per affrontare il presente con un’idea del futuro: per l’azione di difesa e promozione dei diritti dei più deboli, questo significa trovare la forza di difendere le conquiste acquisite, ma di farne punto di partenza per i diritti ancora da ottenere. E non lasciarsi incantare dalle nuove sirene, che semplificano problemi complessi che non possono essere affrontati con facili slogan.

I contributi iniziali partiranno dal “Memoriale delle vittime dell’emarginazione sociale” consegnatoci da Francesco Santanera come suo ultimo lavoro, svolto durante il ritiro forzoso a casa, durante la pandemia da Covid-19. È una rassegna sulle attività che hanno visto impegnati i volontari dei diritti in oltre 50 anni: sui minori privi di famiglia o con famiglie in difficoltà, sulle persone con disabilità con limitata o nulla autonomia, specialmente con disabilità intellettiva o autismo, sui malati cronici non autosufficienti, soprattutto anziani, specialmente se con demenza o Alzheimer.

L’invito a partecipare all’incontro è rivolto a chiunque sia interessato a condividere questa visione e a metterla a disposizione, a partire dalla sua esperienza. È l’occasione per uno scambio/confronto aperto a sollecitazioni, punti di vista e proposte che potranno trovare sviluppi successivi. Non sarà un convegno, ma la condivisione delle nostre esperienze con uno sguardo al futuro; partiamo da ciò che è stato, per riflettere sul presente e provare a indicare alcune strade da percorrere con chi lo vorrà. Al termine dei tre contributi iniziali, seguiranno interventi liberi o prenotati al momento della registrazione della partecipazione (obbligatoria) o segnalando il proprio nome direttamente alla segreteria nel giorno stesso dell’incontro.

Maria Grazia Breda, Presidente Fondazione promozione sociale, Vincenzo Bozza, Presidente Utim, Giuseppe D’Angelo, Presidente Ulces, Frida Tonizzo, Presidente Anfaa, Andrea Ciattaglia, Direttore “Prospettive”