LE tariffe Rsa |
28 marzo 2014 | |
La sentenza 201/2014 del Tar Piemonte La sentenza 199/2014 del Tar Piemonte La nota del Difensore civico della Regione Piemonte (14 marzo 2014) |
La sentenza del Tar del Piemonte n. 201/2014
del 31 gennaio 2014 ha annullato integralmente la Delibera della Giunta
della Regione Piemonte n. 85 del 2 agosto 2013 "Approvazione
del piano tariffario delle prestazioni di assistenza residenziale per
anziani non autosufficienti come previsto dalla D.G.R. 45-4248 del 30
luglio 2012".
«Il
d.P.C.M. 29 novembre 2001, all’Allegato 1.C, tuttavia, fa rientrare tra i
Lea anche le attività socio-sanitarie a favore di persone con problemi
psichiatrici, categoria nella quale sono sicuramente da ascrivere i
pazienti malati di Alzheimer. Tali attività vengono poste a totale carico
del Servizio sanitario sia nelle ipotesi di assistenza domiciliare e
semi-residenziale (cfr. le relative tabelle ai punti 7 e 8), sia in quella
di assistenza residenziale (laddove l’unica eccezione è costituita dalle
prestazioni terapeutiche e socio-riabilitative svolte in strutture a bassa
intensità assistenziale, per le quali si prevede una quota di
compartecipazione alla spesa, per l’utente/Comune, pari al 60%: eccezione
che, tuttavia, non viene in rilievo nella presente fattispecie)».
Tenuto conto che la Regione Piemonte ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro le sentenze n. 199 e 201/2014, si fa presente quanto segue.
In caso di:
considerato che la quota alberghiera a carico
dello stesso malato non è più
prevista (con eccezione per i ricoveri in strutture a bassa intensità che è stabilita per il 60%),
è possibile comunicare, tramite Raccomandata A/R, alla Direzione della Rsa,
al Direttore generale
dell'Asl di residenza del paziente nonchè all'Ente gestore delle funzioni
socio-assistenziali (Sindaco del Comune di residenza o Presidente del
Consorzio socio-assistenziale), che sulla base della sentenza del Tar
Piemonte n. 199/2014 più nulla è dovuto dall’utente quale retta
alberghiera in quanto il Servizio sanitario è tenuto a corrispondere
l'intera retta; è altresì possibile chiedere nel contempo la restituzione
delle somme versate dall’inizio del ricovero in Rsa.
è possibile comunicare, con Raccomandata A/R al Direttore generale dell'Asl di
residenza del paziente nonchè all'Ente gestore delle funzioni
socio-assistenziali (Sindaco del Comune di residenza o Presidente del
Consorzio socio-assistenziale)
e per conoscenza al Direttore della struttura di ricovero, che non si accetta la nuova tariffa in
quanto la Dgr 85/2013 è stata annullata dal Tar Piemonte il 31 gennaio
2014 con sentenza n. 201/2014;
nel contempo si può informare che si continuerà a corrispondere l’importo pagato prima
dell’ottobre 2013 (data di entrata in vigore delle nuove tariffe stabilite
dalla ex Dgr 85/2013), defalcando le somme impropriamente versate.
(*)
ATTENZIONE - Si segnala che la Regione Piemonte ha presentato ricorso in appello al Consiglio di Stato e pertanto le tariffe potrebbero
subire nuove modifiche.
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