C o n v e g n o
 

VENERDI’  23 ottobre 2015
(Ore 8,30 - 18,00)
TORINO (Corso Bramante, 88)
Sala A.M. Dogliotti “Molinette incontra” (g.c.)

"ANZIANI MALATI NON AUTOSUFFICIENTI E/O CON DEMENZA
Il diritto alle cure e la  riorganizzazione delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie intra ed extra ospedaliere"


    

PATROCINI 

·         AGE (Associazione geriatri extra-ospedalieri) Piemonte – Valle d’Aosta

·         Federsanità Anci, nazionale e regionale Piemonte

·         FIMMG (Federazione italiana medici di famiglia) Sezione provinciale di Torino

·         IPASVI (Infermieri professionali assistenti sanitari vigilatrici d’infanzia) Collegio provinciale di Torino

·         Ordine degli Assistenti sociali Regione Piemonte

·         Ordine provinciale dei Medici chirurghi e degli odontoiatri di Torino

·         SIGG (Società italiana di gerontologia e geriatria) Piemonte - Valle d'Aosta

·         SIGOT (Società italiana di geriatria ospedale e territorio)

·         SIMEU (Società italiana di medicina di emergenza urgenza) Piemonte - Valle d'Aosta

·         SIOMMMS (Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro)

 

  La locandina   La presentazione

 

 


PROGRAMMA

(Cliccare sui nomi per le relative relazioni)

 

Note organizzative

 

LA PARTECIPAZIONE È GRATUITA
MA È INDISPENSABILE ISCRIVERSI.

SI PREGA DI INVIARE UNA E-MAIL
ALLA SEGRETERIA C/O
FONDAZIONE PROMOZIONE
SOCIALE ONLUS

 INFO@FONDAZIONEPROMOZIONESOCIALE.IT

(oppure telefonare 011 8124469)

riportando i seguenti dati:

Cognome, Nome, data e luogo di nascita, Codice fiscale, professione, sede di lavoro nonchè struttura di appartenenza.

 

 

A tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

 

Per gli Assistenti sociali sono stati riconosciuti 8 crediti formativi (codice ID 9352) fino ad esaurimento posti riservati.

 

 

Si ringrazia

la Città della salute e della scienza di Torino per la concessione gratuita della sala, nonché i Relatori per la loro partecipazione a titolo gratuito.

La Fondazione promozione sociale onlus non riceve contributi da Enti pubblici. Ringraziamo pertanto quanti vorranno con un contributo libero sostenerne le attività, comprese quelle relative alle spese per la promozione del presente convegno. Per erogazioni liberali (deducibili/detraibili dalla dichiarazione dei redditi) utilizzare c.c.b.:  IBAN:  IT 66L 02008 01058 000020079613. Ulteriori informazioni
sono disponibili sul sito www.fondazionepromozionesociale.it



Materiali per il Convegno:

=> La documentazione in cartellina:  scarica qui


MATTINO ore 8,30-13,30

 Registrazione lavori del mattino

8,30     Accoglienza partecipanti  

9,00     Presidenza, Giancarlo Isaia, Direttore Sc Geriatria e malattie metaboliche dell’osso  - Saluti delle istituzioni  -

 Introduzione  

9,30     Sentenze contraddittorie su diritto alla salute, prestazioni Lea ed equilibrio di bilancio:  Francesco Pallante, Ricercatore di diritto costituzionale, Università di Torino

Tavola rotonda:  La continuità terapeutica ospedale-territorio  

9,50    Presidenza, Giulio Fornero, Direttore della qualità e del rischio clinico Città della salute, Il concetto di urgenza e l’indifferibilità dei  bisogni sanitari e socio-sanitari di un malato non autosufficiente  

10,00   Le proposte dell’Ordine dei Medici:  Guido Giustetto, medico di medicina generale e  Presidente Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Torino  

10,20   La centrale operativa unica per la presa in carico del malato e dei familiari:

- in  reparto,  Daniela Corsi, Responsabile S.C. Servizio integrazione territoriale (Nocc)

- al Dea, Franco Aprà, Presidente Simeu - Società italiana medicina d’emergenza-urgenza  Piemonte e Valle d'Aosta  

10,40      La de-ospedalizzazione protetta:  Gianfranco Fonte, Geriatra, Città della salute e della scienza di Torino;  

11,00      La continuità terapeutica in Rsa (Cavs), Enza Paola Contuzzi, Dirigente medico, SSD Cure domiciliari e geriatria territoriale AslTo1 

11,20      Le richieste delle associazioni di volontariato e di tutela dei diritti:  Andrea Ciattaglia, Csa (Coordinamento sanità e assistenza fra i movimenti di base)  

11,40      L’orientamento dell’Assessorato alla sanità, Antonio Saitta, Assessore alla sanità con delega ai Lea, Regione Piemonte

 12,00      Interventi preordinati  (Sen. Nerina Dirindin, Pier Luigi Dovis, Giovanni Caruso, Elide Tisi, Maria Luisa Tezza)

 12,50      Dibattito  

13,30      Pausa

 


POMERIGGIO ore 14-18,00

Registrazione lavori del pomeriggio


14,30 Tavola rotonda:


Lo sviluppo dei servizi sanitari e socio-sanitari in continuità terapeutica con gli ospedali: ruolo dei Nocc-Ndcc, cure domiciliari, centri diurni, ricoveri in Rsa  

Presiede
Maria Grazia Breda,
Fondazione promozione sociale onlus  


Partecipa
Mauro Laus, Presidente del Consiglio regionale del Piemonte  

Intervengono:

- Barbara Chiapusso,
Vicepresidente Collegio Ipasvi
- Infermieri professionali Assistenti   sanitari Vigilatrici d'infanzia;

- Pietro Landra,
Geriatra,
Direttore sanitario Rsa “Il Trifoglio”

 - Anna Monetti, Fisioterapista, Città della salute e della scienza di Torino,
in collaborazione con
Laura Caravelli
,
SCRRF AslTo5; 


-  Ellade Peller,
Coordinamento Enti gestori servizi socio-assistenziali piemontesi 

-  Barbara Rosina,
Ordine degli Assistenti sociali Regione Piemonte

- Roberto Venesia,
Segretario regionale Fimmg Piemonte - Federazione italiana medici di medicina generale  


16,50      Interventi preordinati  
(Paola Fasano, Silvio Magliano, Paola Garbella, Michele Assandri)

17,30    Dibattito

18,00    Conclusioni


Obiettivi --
Il convegno si propone di evidenziare le esigenze, indifferibili,  di cure sanitarie e socio-sanitarie  dei malati anziani non autosufficienti.  Si tratta di  malati con una situazione di salute talmente compromessa da aver portato alla non autosufficienza e per questo hanno bisogno di cure che non possono assolutamente essere rinviate, ma devono essere assicurate in tempo reale.  Ricordiamo che la persona anziana malata cronica non autosufficiente o colpita da demenza senile ha spesso più patologie. Oltre alla diagnosi immediata (come avviene per tutti gli altri malati), occorre che subito vengano individuate le terapie in primo luogo quelle per lenire o ridurre il dolore, nonché le  altre prestazioni socio-sanitarie  altrettanto fondamentali per la sua sopravvivenza.  Non siamo in presenza di  “nonni a cui fare compagnia o che hanno solo bisogno di qualcuno che prepari i pasti perché non sanno cucinare”, ma di  persone con bisogni che non possono essere rinviati nel tempo: sono malati   che devono essere seguiti 24 ore su 24 perché, sovente, sono  doppiamente incontinenti, spesso con catetere, da mobilizzare e/o imboccare, da seguire nell’assunzione delle terapie e che vanno costantemente monitorati sul piano sanitario.  Considerare tutti questi aspetti è assolutamente fondamentale per un corretto approccio al malato anziano non autosufficiente che, come vedremo dall’intervento giuridico, lo Stato ha inteso tutelare non solo attraverso il  diritto a ricevere le cure del Servizio sanitario nazionale in ospedale  e nelle strutture sanitarie convenzionate di riabilitazione e lungodegenza, ma altresì assicurando  i Livelli essenziali delle prestazioni socio-sanitarie: cure domiciliari, centri diurni, ricoveri in Rsa.  Le esigenze particolari di cure mediche e infermieristiche, nonché le prestazioni di aiuto infermieristico e di assistenza  tutelare alla persona  richiedono pertanto una presa in carico tempestiva  dell’anziano malato non autosufficiente. Già in ospedale si dovrebbe attivare il percorso di continuità terapeutica per indirizzare il paziente nei luoghi di cura più appropriati, con priorità al rientro al suo  domicilio, ogni volta che ciò è praticabile a seguito della volontaria disponibilità dei familiari e/o di terze persone e dell’assenza di controindicazioni sulla loro idoneità.  Tenuto conto che non vi sono leggi che obblighino i familiari a provvedere alle cure sanitarie e socio-sanitarie di congiunti malati anziani non autosufficienti e/o con demenza, è interesse  dell’Amministrazione regionale  assicurare il diritto alle prestazioni di assistenza domiciliare integrata, ivi compresa  l’erogazione nell’ambito delle prestazioni Lea  di un contributo forfettario (o assegno di cura) per i maggiori oneri sostenuti dai familiari per garantire le prestazioni di aiuto infermieristico e di assistenza tutelare al congiunto non autosufficiente.  La mancata continuità terapeutica produce maggiori costi per il paziente e per il sistema sanitario in quanto sono meno efficaci i trattamenti erogati; si verificano degenze evitabili, si ricorre impropriamente a servizi quali il pronto soccorso o prestazioni ambulatoriali con i malati non autosufficienti che passano da un servizio all’altro e per poi ritornare a volte a quello iniziale; vi è  ridondanza delle procedure diagnostiche a cui viene sottoposto il paziente in assenza di una presa in carico unitaria e continuativa. Nella tavola rotonda del pomeriggio i relatori presenteranno proposte organizzative per migliorare i percorsi di continuità terapeutica e la presa in carico del malato anziano non autosufficiente, al fine di garantire prestazioni socio-sanitarie qualitativamente idonee e appropriate ai bisogni dei malati. L’obiettivo sviluppare un percorso di continuità terapeutica, che porti alla   eliminazione delle attuali liste d’attesa illegittime e con tempi infiniti: sono 32mila gli anziani non autosufficienti piemontesi privi delle cure indispensabili a cui hanno diritto, spesso in attesa da anni; si stima che siano 200mila in tutta Italia.

A chi si rivolge --   Il convegno è rivolto a rappresentanti delle Istituzioni, agli Amministratori pubblici, ai Direttori  di Asl ed Enti gestori dei servizi socio-assistenziali, ai medici di medicina generale e specialisti, agli infermieri, agli assistenti sociali, agli operatori socio-sanitari che operano nelle strutture pubbliche e private, ai gestori privati delle strutture diurne e residenziali, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni di tutela dei malati, di promozione sociale e di volontariato,  ai familiari dei malati non autosufficienti, nonché alle persone interessate a vario titolo.

 

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