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Handicap:
come garantire una reale integrazione Riflessioni, esperienze, proposte |
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Vincenzo Bozza,
Maria Grazia Breda,
Giuseppe D’Angelo
Collana: Persona e società: i diritti da
conquistare Pagg.: 368 |
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Indice – Silvia – Presentazione – PARTE PRIMA Condizioni per iniziative efficaci – 1. Perché ridefinire il problema handicap – 2. Due opposte concezioni dell’handicap – 3. Le non risposte della legge quadro – 4. Come ridefinire il problema handicap – 5. Riferimenti concreti per azioni efficaci – PARTE SECONDA Come raggiungere la massima autonomia possibile – 6. La prevenzione – 7. L’Istituto e la cultura dell’esclusione – 8. Il nucleo familiare: luogo privilegiato per crescere bene – 9. Autonomia e servizi sanitari – 10. Autonomia e scuola – 11. Autonomia e formazione professionale – 12. Autonomia e lavoro – 13. Autonomia e casa – 14. Autonomia. Barriere architettoniche e servizi di pubblica utilità – 15. Autonomia e pensioni – 16. L’assistenza alle persone con limitata o nulla autonomia – PARTE TERZA Costruire i diritti – 17. La tutela giuridica delle persone con gravi difficoltà – 18. Diritti veri se esigibili – 19 Ruolo del volontariato e dell’associazionismo – ALLEGATI: Presentata alla Regione Piemonte la piattaforma del Csa. Presentata alla Provincia di Torino la piattaforma del Csa. Piattaforma del Csa per il comune di Torino. Delibera del consorzio tra i comuni di Collegno e Grugliasco per l’individuazione dei diritti dei destinatari degli interventi socioassistenziali. Come gli enti locali possono realizzare idonee strutture sociosanitarie senza alcuna spesa di investimento: l’esperienza delcomune di Grugliasco (M. Perino). Un valido modello di unità valutativa handicap – Bibliografia |
Avere un handicap, a causa
di una minorazione fisica, sensoriale o intellettiva, non significa di per sé
essere malato o bisognoso di assistenza. Per fortuna la maggioranza delle
persone in situazione di handicap, ha potenzialità e capacità proprie e può vivere
una vita normale, a condizione però che siano eliminati gli ostacoli che
impediscono la piena integrazione sociale. A tutti, anche a chi ha una limitata
o nulla autonomia va comunque garantita piena dignità e l’accesso ai servizi
sociali al pari di tutti gli altri cittadini.
Di volta in volta poi, sono presentate nel libro le possibili iniziative che si possono intraprendere per ottenere le prestazioni indispensabili per le persone non autonome, con un’attenzione particolare agli aspetti più concreti e operativi, fornendo i riferimenti di legge, i modelli dei moduli da compilare, le associazioni a cui rivolgersi e tutto quello che può servire per sostenere le famiglie. |
Vincenzo Bozza
è presidente dell’Utim, Unione per la tutela degli insufficienti
mentali, di cui è stato socio fondatore nel 1991. È membro del Comitato di
redazione della rivista “Prospettive assistenziali”.
Maria Grazia Breda
è presidente della Fondazione Promozione sociale. Fra i volumi ai quali
ha collaborato vi sono: Il lavoro
conquistato (1991); Anziani malati
cronici: i diritti negati (UTET Libreria, 1994); La riforma dell’assistenza (UTET Libreria, 1999). Giuseppe D’Angelo è stato tra i fondatori dell’Associazione tutori volontari. Attualmente è presidente dell’Ulces, Unione per la lotta contro l’emarginazione sociale. È coautore del volume Il volontariato dei diritti (Utet Libreria, 2005). |