Prospettive assistenziali,
n. 100, aprile – giugno 1995
INFORMAZIONI
CONCORSI
L'Istituto
Italiano di Medicina Sociale ha bandito due concorsi per lavori di ricerca
(scadenza 20 novembre 1995), riservati a laureati in Medicina, Psicologia,
Sociologia e Pedagogia, sui seguenti argomenti di medicina sociale:
1) Come
migliorare la comprensione del messaggio televisivo in soggetti con handicap mentale
2}
L'efficacia delle attività di educazione sanitaria
rivolte agli adolescenti. A ciascun miglior lavoro verrà
assegnato un premio di 10 milioni.
Per informazioni rivolgersi all'Istituto Italiano di Medicina Sociale,
Via P.S. Mancini 28, 00196 Ro
ma, tel. 06-320.06.4213 -
320.39.16.
RICORSI SULLA
CERTIFICAZIONE DI HANDICAP GRAVE
L'articolo 4 della legge quadro
sull'handicap (104/92) prevede la possibilità di ottenere dalla propria Unità
sanitaria locale una certificazione attestante la
situazione di handicap grave, come prerequisito all'ottenimento di talune
agevolazioni (ad esempio i permessi lavorativi ex articolo 33, previsti dalla
stessa legge quadro). Da più parti ci si interroga circa
la procedura di ricorso a fronte di un parere avverso della Commissione
giudicante. La risposta è offerta dal Regolamento recante
norme sul riordinamento dei procedimenti in materia di riconoscimento delle
minorazioni civili e sulla concessione dei benefici economici,
approvato
con Decreto del Presidente della Repubblica il 21 settembre 1994, n. 698 (G.U.
del 22 dicembre 1994, n. 298). In esso, oltre
all'aggiornamento dei moduli per la richiesta di accertamento sanitario per gli
invalidi civili, i ciechi civili, i sordomuti e le persone handicappate, sono
fissati nuovi criteri per il regime di contenzioso amministrativo e
giurisdizionale. Secondo la più ovvia interpretazione
dell'articolo 3 del Regolamento, al parere avverso per certificazioni
di handicap grave si ricorre allo stesso modo che negli altri casi (invalidi
civili, ciechi civili, sordomuti). Pertanto, gli interessati possono
presentare, entro 60 giorni dalla notifica, ricorso alla Commissione superiore
di invalidità, presso il Ministero del tesoro
(Direzione generale dei servizi vari e delle pensioni di guerra). Il ricorso
dovrebbe essere definito entro 180 giorni, con decreto del direttore generale
di quel dipartimento. Nel caso in cui questa convocazione non avvenga nei termini fissati o venga espresso ulteriore
parere negativo, è ammesso il ricorso giurisdizionale di fronte ad un giudice
ordinario. Va ricordato infine che lo stesso regolamento ha previsto un
notevole potenziamento e ristrutturazione della Commissione medica superiore
preposta alla valutazione dei ricorsi.
(da Distrofia
muscolare n. 118 - aprile
1995)
I PERMESSI
MENSILI PER GLI HANDICAPPATI
Ci sono voluti più di tre anni, due
leggi, un parere del Consiglio di Stato e l'intervento di due ministri per dare
applicazione (finalmente!) alla norma secondo la quale sono a carico dell'Inps le retribuzioni per i permessi di tre giorni al mese in
favore dei genitori e degli affidatari di handicappati, oltreché
per i permessi che spettano ai lavoratori handicappati (tre giorni al mese o due ore giornaliere). Dal lungo ritardo prodotto
da questo iter faticoso, tuttavia, non deriveranno
danni a coloro che, a partire dal 18 febbraio 1992, giorno di entrata in vigore
della legge n. 104, hanno usufruito dei benefici previsti dall'art. 33 della
stessa legge e che, in attesa della definizione di questa specifica normativa,
sono stati computati ad altro titolo (ferie, permessi non retribuiti,
aspettativa). Poiché infatti l'iter descritto è
servito a dare una interpretazione corretta dell'articolo citato, tutte le
assenze effettuate saranno considerate come congedo straordinario retribuito,
smentendo quanto a suo tempo aveva sentenziato
1.
Soggetti che hanno diritto al permesso mensile di tre giorni
- la madre o il
padre, anche adottivi, che lavorano, per il periodo che va dai 3 ai 18 anni di
vita del figlio; successivamente al compimento della maggiore età è richiesta la
convivenza dei genitori con l'handicappato;
- il coniuge, un parente o un affine
entro il terzo grado (cognato, suocero...) che assiste e convive con un
disabile grave, indipendentemente dall'età di questo;
- il lavoratore disabile maggiorenne in
situazione di gravità il quale può usufruire, a
scelta, dei permessi giornalieri di due ore o di quelli, egualmente retribuiti,
per tutta la giornata fino a un massimo di tre giorni al mese. In tal caso è
escluso che, per lo stesso periodo, ne possano godere i genitori, il coniuge, i
parenti o gli affini.
2.
Cumulo di permessi
Questa disciplina riguarda
esclusivamente i genitori dell'handicappato in quanto le prestazioni previste
dall'art. 7 della legge 1204/71 che si possono cumulare con i benefici della
legge n. 104 sono erogati alla sola madre o, in via alternativa, nei casi
previsti, al solo padre. In concreto:
- non si può cumulare l'astensione
facoltativa di sei mesi (comma 1, art. 7/1204) con il permesso giornaliero di
due ore, previsto dal comma 2 dell'art. 33/104, per una giornata già di totale
astensione facoltativa;
- in presenza
dell'astensione facoltativa di uno dei due coniugi, l'altro non può chiedere i
benefici previsti dalia legge n. 104, dato che entrambe le leggi (la 1204 e la
104) sono dirette allo stesso scopo;
- non si possono cumulare i tre giorni
di permesso mensile ex comma 3/104 con l'astensione facoltativa di sei mesi
durante il primo anno di vita del bambino, dato che i permessi di tre giorni
riguardano l'assistenza di handicappati maggiori di tre anni di
età;
- il cumulo dei benefici si può avere
solo nel caso di malattia del bambino in fase acuta fino a tre anni con la
conseguenza che i genitori possono fruire di due ore di permesso giornaliero
retribuito e delle restanti ore di astensione dal
lavoro senza indennizzo.
(Dall'articolo di
Silvano Topi apparso su l'Unità del 10 aprile 1995)
SERVIZIO
DI CONSULENZA PEDAGOGICA PER I DISTURBI DELL'UDITO, DELLA VISTA E DEL LINGUAGGIO
È uscito il 18° volume "Bibliografia
italiana sui disturbi dell'udito, della vista e del linguaggio", che
sull'argomento contiene 549 voci bibliografiche (libri, articoli, periodici). Per riceverne copia rivolgersi al Servizio di consulenza
pedagogica, Casella postale 601, 38100 Trento.
GUIDA TURISTICA PER HANDICAPPATI
Chi si sposta su una carrozzina
si trova facilmente a rinunciare ad una vacanza o ad una gita pensando alle
difficoltà che può incontrare: gradini, strettoie, alberghi inaccessibili,
terreni dissestati e tanto altro ancora fa parte dell'esperienza di tutti i
giorni.
La guida turistica "Dolomiti
per tutti" (76 pagine a colori) è stata pensata per chi ama la montagna
e il contatto con la natura e giustamente non vuole privarsene. Tredici
percorsi accessibili lungo i sentieri che circondano Cortina d'Ampezzo
(Belluno), l'elenco di tutte le aree di servizio accessibili lungo la rete
autostradale, gli alberghi, i ristoranti, le farmacie, le cabine telefoniche e quant'altro possa risultare utile
quando si trascorrono alcuni giorni lontano da casa.
I tredici percorsi segnalati sono differenti tra loro sia
per la lunghezza (si va dai tredici chilometri della "Ferrovia delle
Dolomiti" al chilometro e duecento metri dell"'Anello
di Cimabanche"), sia
per il grado di difficoltà. Ogni sentiero è infatti
seguito da alcuni asterischi che indicano sinteticamente la valutazione del
loro grado di percorribilità; in particolare è stato tenuto conto della
pendenza, del fondo del sentiero (asfalto, terra battuta, erba, ghiaia, ecc.).
"Dolomiti
per tutti" è la seconda di una serie dì guide su note località turistiche italiane
(nel marzo 1993 è stata pubblicata "Venezia per tutti” realizzata
appositamente per gli handicappati ma utile a
chiunque voglia intraprendere una vacanza in montagna.
"Dolomiti
per tutti" è distribuita gratuitamente a tutti gli abbonati della rivista mensile HP - Accaparlante,
via degli Orti 60, 40139 Bologna, tel. 051/623.49.45, fax 051/623.22.91.
PIÙ DEL 15% DEGLI
AMERICANI SENZA ASSISTENZA SANITARIA
Sembra un assurdo, ma nel Paese ritenuto
più garantista ed egualitarista
del mondo accade anche questo: cioè che il 15,3% della
popolazione (ben 29,7 milioni di cittadini) si ritrovi senza assistenza
sanitaria. I dati sono stati resi noti di recente dalla United States Census Bureau e mostrano un incremento
rispetto agli anni scorsi. Tutto questo nonostante l'iniziativa legislativa della
presidenza Clinton, che ha insistito perché nei
contratti di lavoro fosse inclusa l'assicurazione sanitaria. Invece tali contratti sono scesi dal 62% al 57% del totale. Ci si chiede: è possibile mescolare in politica
sanitaria l’utilitarismo capitalista più accentuato e poi pretendere socialità
e sussidiarietà nel contempo?
(da “Il medico d'Italia”, 13 febbraio 1995)
VANESSA REDGRAVE: «I TAGLI DELLA
SANITÀ INGLESE UCCISERO MIO PADRE»
«Mio padre è stato ucciso dai tagli alla sanità fatti dai
conservatori», lo ha detto Vanessa Redgrave, la
famosa attrice britannica nota anche per le sue posizioni di sinistra.
Sir Míchael Redgrave, attore shakespeariano
fra i più amati, morì nel 1985. Era afflitto dal morbo di Parkinson.
«Gli venne un'infezione e fu ricoverato all'ospedale St.
Bartholomew di Londra. Lo dimisero in buone
condizioni, ma dissero che se avesse avuto una
ricaduta non lo avrebbero potuto ricoverare di nuovo perché dovevano scegliere
fra i giovani ed i vecchi», ha raccontato Vanessa ai microfoni della BBC nel corso di un dibattito sul
sistema sanitario. L'infezione ritornò e, ha aggiunto l'attrice, «mio padre è
morto perché all'ospedale St. Bartholomew non avevano abbastanza
letti a causa dei tagli fatti dal governo».
Michael Redgrave,
nominato baronetto nel 1958, grande attore di teatro e di cinema (ha lavorato
con Orson Welles, Losey, Carol Reed),
morì dunque perché non poteva essere curato.
(da "
INDAGINE MULTISCOPO SULLE FAMIGLIE -
L'ISTAT ha
pubblicato nel maggio 1994 il volume "indagine multiscopo
sulle famiglie - La condizione degli anziani - Anni 1987-1991", pp.
In
particolare, viene sottolineato che «le modificazioni
intervenute negli stili di vita, nel livello culturale fanno sì che l'inizio
dell'età anziana si sposti sempre più avanti». Pertanto vengono utilizzate le
classi di età 60-64, 65-74, 75 e più.
L'indagine
analizza i seguenti aspetti: distribuzione territoriale e caratteristiche
strutturali (sesso, età, stato civile), le condizioni di salute, i rapporti
familiari, gli aiuti dati e ricevuti, la situazione economica,
le attività ricreative.
www.fondazionepromozionesociale.it