Prospettive assistenziali, n. 113, gennaio – marzo 1996

 

INFORMAZIONI

 

BIBLIOGRAFIA ITALIANA SUI DISTURBI DELL’UDITO, DELLA VISTA

E DEL LINGUAGGIO

 

È uscito il 19° volume della Bibliografia italiana sui disturbi dell'udito, della vista e del linguaggio edito dal Servizio di consulenza pedagogica, Casella postale 601, 38100 Trento, Tel. 0461-82.86.93, pp. 128, L. 20.000. La pubblicazione contiene 579 voci bibliografiche di libri e articoli usciti di recente.

 

 

 

IL FISCO ITALIANO È UN DISASTRO

 

Arbitrarietà, ingiustizia, troppa evasione, troppi tributi disparati, troppe leggi e circolari per ap­plicarli, e, inaspettatamente, troppi impiegati: il fisco italiano è davvero un disastro. L'analisi, impietosa come si vede, viene dall'Ocse, l'organizzazione parigina in cui cooperano i 26 Paesi più industrializzati. Molto documentata, fa giustizia anche di alcuni luoghi comuni, come che gli italiani paghino più tasse degli altri. No, proprio tra i Paesi dell'Ocse sono più tartassati tede­schi, francesi, belgi, austriaci, olandesi, svedesi; alla pari sono i canadesi.

O meglio: gli italiani dovrebbero pagare più tasse degli altri, perché «le aliquote di imposta sono superiori alla media» degli altri Paesi. Ma sono tanto massicce l'evasione vera e propria e l'elusione (gli espedienti legittimi o quasi per aggirare il fisco) che il risultato complessivo rien­tra nella media (...).

Una delle cose da fare subito è di disboscare l'intrico del sistema. Secondo I'Ocse, «le imposte superano il numero di 120» di cui sedici soltanto sui redditi da capitale, con l'aggiunta di «circa 50 diversi altri tributi» e «alcuni cespiti imponibili tassati con diverse aliquote». Ancor peggiore è l'assetto giuridico: «Nel 1994 erano rilevate 3368 leggi e decreti in materia tributaria, con 2500 provvedimenti e circolari emessi solo negli ultimi 5 anni».

In questa giungla si muove una amministrazione più numerosa che in altri Paesi (83.000, quasi quanto gli Stati Uniti che hanno una popolazione più che quadrupla) ma poco qualificata (15-­20% di laureati, contro un massimo dell'85% in Giappone). Gli uffici del Nord sono relativamen­te sguarniti, quelli del Sud troppo affollati. Non c'è da stupirsi quindi se il «costo della riscossio­ne» (tutte le spese per far funzionare il sistema fiscale) sia all'incirca doppio «rispetto al 2% che è tipico della maggior parte dei Paesi industrializzati».

(da Stefano Lepri, "Italia, cambia fisco", La Stampa, 30 gennaio 1996)

 

 

 

SITUAZIONE ECONOMICA IN BASE ALLA TIPOLOGIA FAMILIARE (valori percentuali)

 

 

Uomini

soli

Donne

sole

Coppie

coniugate

Coppie

con 1-2

figli

Famiglie

numerose

Piccoli

nuclei

atipici

Famiglie

monoge-

nitore

Clan

estesi

Totale

Povertà estrema

2,6

6,8

2,4

2,6

12,0

3,2

3,5

6,6

4,1

Povertà

1,8

5,0

6,0

5,7

14,1

4,7

6,0

8,3

6,0

Disagio

10,6

19,9

20,1

20,9

27,4

19,8

15,6

23,2

20,1

Livello

medio-basso

24,2

30,0

26,6

31,1

25,1

30,3

32,2

29,0

29,1

Livello

medio-alto

29,9

23,1

27,6

27,1

15,6

30,3

28,2

24,9

26,0

Benessere

14,6

7,9

10,2

8,2

3,6

7,0

9,2

5,3

8,6

Benessere

elevato

11,4

5,4

5,6

3,4

1,9

3,7

4,1

2,5

4,6

Ricchezza

4,8

2,1

1,5

1,0

0,2

1,0

1,2

0,3

1,5

TOTALE

100,00

100,00

100,00

100,00

100,00

100,00

100,00

100,00

100,00

 

Le categorie utilizzate per esprimere il livello di benessere sono state costruite a partire dalla linea di povertà che è definita, per una famiglia di due componenti, pari al valore medio pro capite in ciascun anno; pertanto ciascuna ca­tegoria 8 determinata da un coefficiente che indica la "porzione" di reddito medio pro capite percepito da una fami­glia di due persone secondo la seguente classificazione:

povertà estrema = 0,8 x reddito medio pro-capite annuo

povertà = reddito medio pro-capite annuo

disagio = 1,4 x reddito medio pro-capite annuo

livello medio-basso = 2 x reddito medio pro-capite annuo

livello medio-alto = 3 x reddito medio pro-capite annuo

benessere = 4 x reddito medio pro-capite annuo

benessere elevato = 6 x reddito medio pro-capite annuo

ricchezza = 8 x reddito medio pro-capite annuo

 

(da Concetta Vaccaro, "Donne e povertà", Assistenza sociale, n. 5, settembre-ottobre 1995)

 

 

 

 

AFFIDI E ADOZIONI DI FRONTIERA: UN QUADERNO DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE SULL'HANDICAP

 

È stato realizzato dal Centro di documentazione sull'handicap un quaderno sul tema dell'affido e l'adozione dei bambini handicappati. Sono chiamati affidi e adozioni di frontiera per rimarca­re situazioni e dinamiche particolarmente delicate; sono questi i casi che riguardano i minori che hanno dei problemi fisici, psichici o anche psicologici particolari. In Italia esiste altresì un'emergenza dei minori costretti a vivere in istituto, per molti dei quali, soprattutto handicap­pati, le prospettive di uscirne sono davvero poche. Secondo stime ufficiali sui 50 mila minori presenti in istituto, 8 mila sono handicappati gravi o gravissimi di cui almeno 3 mila hanno me­no di 5 anni. C'è da dire però che di questi minori solo una minima parte sono adottabili, per gli altri si cerca una strada diversa, come il sostegno alla famiglia d'origine o l'affidamento familia­re a scopo educativo.

II quaderno raccoglie anche materiale di documentazione tratto da altre riviste che affrontano l'argomento con un taglio o da angolazioni diverse. Infine c'è una serie di indirizzi utili ai gruppi e associazioni che si occupano di adozione e affidamento in Italia.

Il prezzo del quaderno è di L. 15.000 ed è richiedibile presso il Centro di documentazione sull'handicap, Via degli Orti 60, 40139 Bologna, tel. 051-623.49.45, fax 051-623.22.91.

 

 

 

ADOZIONI ILLEGALI

 

Ogni anno centinaia di coppie senza figli arrivano ad Asunción per adottare un bambino. II 90% proviene dagli Usa, il resto dalla Gran Bretagna, da altri Paesi europei e da Israele e sono all'oscuro della miseria che sta dietro al boom dell'offerta di adozioni del Paraguay. Convinte poi di essere nella piena legalità, questi stranieri pagano 15.000 dollari alle agenzie, che altro non sono che vere e proprie associazioni criminali spalleggiate da avvocati senza scrupoli. Nu­merose donne hanno infatti denunciato di essere state private con l'inganno del loro bambino appena nato. I piccoli rapiti, corredati di falsi documenti, possono lasciare il Paese. II Congres­so, l'organo di governo del Paraguay, ha deciso di sospendere per un anno tutte le pratiche adottive.

(da Famiglia Oggi, n. 1, gennaio 1996)

 

 

 

 

SETTIMANE ESTIVE PER FAMIGLIE CON BAMBINI HANDICAPPATI

 

Il Centro di consulenza pedagogica (Casella postale 601, Trento, tel. 0461-82.86.93) organizza le seguenti iniziative:

- Settimana per famiglie di bambini con problemi di udito (Trento, 28 giugno - 5 luglio 1996);

- Settimana per famiglie di bambini con problemi di vista (Trento, 7-14 luglio 1996);

- Settimana per famiglie di bambini con sindrome di Down (Bibione, 6-13 settembre 1996).

 

 

 

IL BAMBINO CATTIVO

Castello Pasquini, 3-4-5 maggio 1996

 

II convegno, organizzato dal Comune di Rosignano Marittimo e dal Coordinamento Genitori De­mocratici, si propone di analizzare la situazione del bambino "cattivo", che è non solo il prepo­tente, ma anche quello che non corrisponde alle fantasie e alle aspettative degli adulti, anzi le delude e li fa sentire inadeguati rispetto al loro ruolo educativo, genitoriale o professionale che sia.

L'incontro intende anche prendere criticamente in esame i valori culturali che improntano l'azione educativa ed i modelli di convivenza sociale e civile che trasmettiamo alle generazioni più giovani.

Segreteria dell'incontro presso il Coordinamento Genitori Democratici, Via dei Laterani 28, 00184 Roma, tel. 06-700.15.03, fax 06-70.47.51.98.

 

 

 

L'ATTORE CRISTOPHER REEVE: DA RICCO A POVERO A SEGUITO DI PARALISI

 

Cristopher Reeve, l'eroe dei film di "Superman" rimasto paralizzato in una caduta da cavallo, ri­schia di finire sul lastrico per le spese mediche della difficile riabilitazione. Reeve si è imbarca­to in una battaglia per convincere il Congresso degli Stati Uniti ad alzare per legge i "tetti" che le assicurazioni sulla salute impongono ai loro clienti. «Un anno fa pensavamo di essere ricchi ma l'incidente ha cambiato tutto», ha dichiarato lo stesso Reeve al giornale. La mutua privata dell'attore, stipulata venti anni fa agli esordi della carriera, prevede infatti un massimale di poco più di un milione di dollari in caso di «incidente catastrofico»: «II che significa - ha spiegato la moglie dell'attore - che tra meno di tre anni avremo dato fondo a quanto ci spetta».

(da La Stampa del 31 gennaio 1996)

 

 

 

LA GIUNGLA DELLE PENSIONI

 

Gestioni e fondi

Importo annuo medio

delle pensioni

Gestioni e fondi

Importo annuo medio

delle pensioni

Fondi piloti

47.227.000

Gestione ex dazieri

22.123.000

Fondi telefonici

34.746.000

Gestione ex minatori

19.174.000

Fondi elettrici

31.380.000

Gestione

lavoratori dipendenti

13.415.000

Fondi esattoriali

28.954.000

Fondi trasporti

28.007.000

Gestione ex artigiani

9.872.000

Fondi gas

25.239.000

Pensioni sociali

5.109.000

 

(da La Stampa, 17 dicembre 1995)

 

 

 

LE FAMIGLIE ITALIANE

(dati in migliaia)

 

 

Censimenti

 

1961

1971

1981

1991

Popolazione

residente

50.623.569

54.136.547

56.556.911

56.778.031

Famiglie

13.746.929

15.981.177

18.632.337

19.909.003

N. medio di

componenti

3,7

3,4

3

2,8

Fam. con un

componente

1.410.232

2.031.232

3.323.456

4.099.970

% fam. un

componente

10,3

72,7

17,8

20,6

Fam. con 5

comp. e più

3.512.845

3.341.732

2.780.676

2.249.300

% fam. con 5

comp. e più

25,6

20,9

14,9

71,3

 

(da Aspe, n. 17-18, 21 settembre 1995)

 

 

 

LA POVERTÀ DELLE FAMIGLIE

 

 

Nord

Centro

Sud

Italia

Famiglie povere

419

262

1.357

2.038

Famiglie residenti

9.537

3.881

6.602

20.020

Persone povere

1.122

726

4.610

6.458

Persone residenti

25.096

10.841

20.434

56.371

Diffusione della povertà (%)

 

 

 

 

famiglie

4,4

6,8

20,6

10,2

persone

4,5

6,7

22,6

11,5

Intensità della povertà (%)

 

 

 

 

famiglie

17,8

18,9

21,7

20,7

Distribuzione territoriale

 

 

 

 

% famiglie povere

20,6

12,9

66,6

100

% famiglie residenti

47,6

19,4

33,0

100

% famiglie povere

17,4

11,2

71,4

100

% persone residenti

44,5

19,2

36,2

100

 

(da Aspe, n. 17-18, 21 settembre 1995)

 

 

 

CRESCONO I BENESTANTI E AUMENTA IL DISAGIO SOCIALE

 

«Un'Italia contemporaneamente più ricca e più povera, in cui crescono il benessere ma anche il disagio sociale è quella che emerge da un recente studio del CENSIS ("Le lunghe derive della modernizzazione"); un'analisi delle tendenze socio-economiche del nostro Paese dal 1970 al 1993 su cui vale la pena riflettere in questo momento di definizione delle linee portanti della fi­nanziaria '96.

 

 

 

LE DISUGUAGLIANZE SOCIALI NEGLI STATI UNITI

 

Partendo dall'analisi dei redditi i dati statistici dimostrano ampiamente come negli Stati Uniti, dal 1987 al 1989, i ricchi sono diventati sempre più ricchi ed i poveri più poveri. In questo arco di tempo il livello inferiore della scala dei redditi (il 20% che forma i più poveri della popolazio­ne) ha visto la propria parte di reddito nazionale passare dal 5,7% al 4,3%, diminuire cioè del 25%, mentre quella del livello superiore è aumentata del 13% (per un valore del 49,8% del red­dito nazionale nel 1989 contro il 44% all'inizio del periodo): il 43% del reddito nazionale ai più poveri contro il 49,8% ai più ricchi.

 

(da Guida 1996 per l'informazione sociale, RES, Capodarco dì Fermo - AP)

 

 

 

R. Pellegrino, R. Ruta, S. Crosato, C. Bearzi

Psichiatria e cura

Modelli d'intervento, setting e gruppo di lavoro nel servizio psichiatrico pubblico

Cooperativa Centro di documentazione (Via degi Orafi 29, 51100 Pistoia, tel. e fax 0573­367144), pp. 304, L. 45.000

 

Nella psichiatria territoriale si moltiplicano i contesti operativi e le possibilità d'incontro con la sofferenza mentale. L'esperienza clinica si disperde in una varietà di situazioni e, nel confronto con modi inediti di sentire e interpretare il disagio psichico, dimostra tutta la sua provvisorietà e parzialità. II gruppo di lavoro si misura con situazioni complesse, che riflettono l'eterogeneità delle posizioni emotive, delle attribuzioni di significato, dei rapporti reali.

II libro offre un modello di approccio ai gravi disturbi psichiatrici. Nella prima parte si propon­gono alcuni concetti-chiave come punto d'incontro tra prospettive teoriche diverse: progetto terapeutico, relazione significativa, sistema del Sé e sistema di identità familiare, area proble­matica individuale e familiare, atteggiamento di cura, rispecchiamento empatico, avversioni. Nella seconda parte i problemi dell'incontro operatore-utente sono considerati in un'ottica vol­ta a evidenziare gli aspetti che definiscono lo sfondo della relazione terapeutica: le funzioni fondamentali del setting, gli elementi che strutturano il contesto terapeutico nel servizio psi­chiatrico pubblico, incluse le regole e il controllo, gli aspetti evolutivi della situazione di cura colti nei momenti della costruzione, del mantenimento e della variazione del setting. La terza parte è dedicata all'équipe psichiatrica: la gestione del processo decisionale viene collegata a livelli progressivi di disaccordo - problema, conflitto, dilemma - che influenzano il clima rela­zionale, le capacità progettuali e operative del gruppo.

II libro è nato nel vivo della pratica di un servizio territoriale. Traduce in storie, modelli e rifles­sioni una clinica dei disturbi gravi sviluppata sul campo, che accoglie la sfida proposta dai casi più difficili; si sforza di gestirli in modo non istituzionalizzante, si confronta con la complessità degli scenari attivati nell'interazione con la sofferenza psichica.

II libro è indirizzato a tutte le figure professionali impegnate nel campo della salute mentale. Per i più giovani può costituire uno strumento formativo, per i più esperti un'occasione di confronto sulle premesse e sui modi della cura in psichiatria.

 

www.fondazionepromozionesociale.it