Prospettive assistenziali, n. 127, luglio – settembre 1999

 

INFORMAZIONI

 

L'ISTANZA GRATUITA PER L'INTERDIZIONE ACCETTATA

ANCHE DALLA PROCURA DI MILANO

 

Riceviamo dall'UTIM (Unione per la tutela degli insufficienti mentali) la seguente importante comuni­cazione: «Vi segnaliamo una notizia che riteniamo assai utile venga divulgata ai lettori della vostra rivi­sta e che interessa in particolar modo coloro che risiedono nella zona di Milano.

«I familiari di persone maggiorenni. totalmente e definitivamente ritenute incapaci di provvedere da sole alla tutela dei propri interessi morali e materiali, possono, d'ora in poi, inoltrare direttamente l'i­stanza per l'interdizione dei loro congiunti e per ottenere la conseguente nomina del tutore.

«La domanda va redatta in carta semplice, da chi si propone quale tutore; essa va consegnata al TRIBUNALE DI MILANO - SEGRETERIA AFFARI CIVILI DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA - corso di Porta Vittoria, 5° piano - stanza 426, corredata dai seguenti documenti: fotocopia certificato di invalidità, estratto dell'atto di nascita, stato di famiglia, certificati di residenza e di cittadinanza dell'in­terdicendo e da un certificato medico che attesti la patologia. Qualora la persona non sia in grado di essere trasportata per l'udienza, è opportuno inserire una nota nell'istanza, ma soprattutto è consi­gliabile che risulti dalla dichiarazione del medico. Ciò consente di effettuare l'udienza presso la resi­denza dell'interdicendo.

«Sinora, erano sorte molte difficoltà per far accettare dalla Procura milanese questa prassi, che inve­ce è normale per quella di Torino ed altre. Il consiglio, che solitamente viene dato, è quello di rivolger­si ad uno studio legale, i cui onorari, lievitano fra i tre ed i cinque milioni ed anche più, mentre l'iter da noi seguito è del tutto gratuito. Se la persona da interdire ha quale unico reddito la pensione di invali­dità, essa (o meglio il suo tutore) non dovrà sostenere neppure le spese di giustizia (registrazione sen­tenza, bolli, ecc.) attualmente valutabili in circa 300-400.000 lire.

«La Signora Lucia Matassi Trudo residente a Milano, con la nostra assistenza e seguendo i nostri con­sigli, è riuscita a far accettare la sua istanza per un proprio congiunto ed è disponibile a fornire tutte le informazioni necessarie. Il recapito telefonico è: 02/33.40.39.37.

«Naturalmente l'UTIM è sempre disponibile per dare ulteriori delucidazioni per telefono 011/88.94.84 o per fax 011/815.11.89».

 

 

 

LINEA VERDE SU DISABILITA MOTORIA E LAVORO

 

L'A.I.S.M. (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) nell'ambito delle iniziative del progetto Horizon ha atti­vato dal 1° marzo 1999 una Linea Verde sul tema "Disabilità motoria e lavoro". Il Centro studi sulla disa­bilità motoria e lavoro composto da otto figure professionali, offre informazioni e consulenze di tipo socia­le, tecnico e normativo sul tema; raccoglie segnalazioni di problematiche ed esperienze, condivide cono­scenze su metodologie e prassi di inserimento dei disabili al lavoro già operanti nelle sei regioni coinvol­te nel progetto (Liguria, Lazio, Lombardia, Sardegna, Calabria, Friuli V. Giulia).

Destinatari dell'iniziativa sono le persone con disabilità motoria, gli enti pubblici e privati operanti nel set­tore, le associazioni e le aziende.

Gli operatori del numero verde rispondono il lunedì e il giovedì dalle ore 10 alle ore 19 al n. 800.800.240.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare anche il sito internet www.dml-et.org

 

 

 

ANNUARIO SOCIALE 1999

 

Nomi e storie, fatti e notizie, persone e problemi: è questo il taglio e il senso dell'Annuario sociale, pen­sato quale strumento utile per molteplici interessi e professioni, come un agevole, ma rigoroso, stru­mento di documentazione, consultazione e approfondimento per associazioni e istituzioni, giornalisti e formatori, educatori e volontari, insegnanti e studenti, amministratori e politici, ricercatori e sindacalisti, operatori della giustizia e della sanità.

Ma anche tanti numeri: quelli delle date che scandiscono le nove cronologie (AIDS, ambiente, bambi­ni e giovani, carcere e giustizia, criminalità e mafie, droghe, immigrazione, società a disagio in Italia, conflitti e diritti nel mondo) e quelli che misurano e descrivono l'ampiezza e la particolarità dei feno­meni attraverso tabelle e grafici con le statistiche più aggiornate.

Nell'Annuario sociale 1999, rispetto alle edizioni precedenti, vi è la novità di molte schede che aiutano a mettere a fuoco i fenomeni più significativi e una più corposa attenzione ai temi ambientali e a quel­li internazionali. Ma, soprattutto, vi è una quantità praticamente doppia di materiali: quasi 700 pagine, più di 2500 notizie, oltre 350 tabelle, grafici e schede che raccolgono e raccontano i fatti accaduti e descrivono i fenomeni sociali relativi all'Italia, all'Europa e al mondo.

L'Annuario Sociale 1999 (Edizioni Gruppo Abele, pp. 688, L. 30.000) è stato realizzato dal Gruppo Abele.

Per ogni informazione o richiesta: Ufficio Stampa e Comunicazione del Gruppo Abele, via Giolitti 21, 10123 Torino, telefono 011.8142756-8142729, fax 011.8142749, e-mail: abele@inrete.it

 

 

 

 

L'86% DEGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI VIVE IN FAMIGLIA

 

Dall'indagine promossa dalla FNAP (Federazione nazionale associazione pensionati) del CNA (Confederazione nazionale dell'artigianato) e curata da Massimo Mengani dell'INRCA (Istituto nazio­nale ricovero e cura anziani) risulta che l'86% degli anziani non autosufficienti di età superiore ai 65 anni vive in famiglia. Di essi solamente il 13% riceve un sostegno domiciliare esterno.

Il 9% dei soggetti è ricoverato presso case di riposo e RSA; il 5% è degente in reparti ospedalieri di geriatria e di lungodegenza.

(da FNAP/CNA - INRCA, Indagine sulla condizione socio-sanitaria degli anziani, ottobre 1998)

 

 

 

 

L'USL DEVE RISARCIRE LA FAMIGLIA PER LA NASCITA DI UN BAMBINO HANDICAPPATO

 

Due miliardi e mezzo: è il risarcimento che la ex USL 29 di Monza, con un'ostetrica e un ginecologo dell'ospedale di Carate Brianza, dovranno pagare a una coppia di coniugi brianzoli e al loro figlio di quasi 4 anni affetto da tetraparesi spastica e invalido totale a causa di una sofferenza fetale insorta prima del parto e non diagnosticata in tempo dai sanitari. La condanna è stata inflitta dal giudice del tribunale civile di Monza, Flavio Lapertosa.

La mamma era stata ricoverata in ospedale al termine della gravidanza e aveva partorito il 22 luglio '95. Il feto risultava sofferente per una compressione del cordone ombelicale che fu diagnosticata trop­po tardi per procedere al taglio cesareo. Il parto avvenne con l'uso di una ventosa causando al bam­bino danni irreparabili.

Il giudice ha concesso un risarcimento del danno biologico al bambino di 800 milioni e un danno mora­le di 100 milioni, considerando che lo stato vegetativo riduce la sua sofferenza psichica. Ai genitori il giudice ha concesso un risarcimento del danno patrimoniale di un miliardo e del danno morale di 500 milioni per l'assistenza che dovranno assicurare al figlio, che ha un'aspettativa di vita massima di 20 anni.

(da il Messaggero, 22 aprile 1999)

 

 

 

UN UTILISSIMO OPUSCOLO SUL DIRITTO ALLE CURE SANITARIE

 

È stato ristampato l'opuscolo contenente le norme relative al diritto alle cure sanitarie dei malati di Alzheimer, degli altri soggetti colpiti da demenza senile, degli anziani cronici non autosufficienti e dei malati psichiatrici privi di autonomia.

L'opuscolo contiene l'indicazione delle leggi in materia, le modalità per evitare le dimissioni ospedalie­re delle suddette persone, la segnalazione delle iniziative indispensabili per rappresentare le persone maggiorenni incapaci e degli interventi urgenti del giudice tutelare, le problematiche relative ai contri­buti richiesti illecitamente dagli enti pubblici ai parenti di assistiti maggiorenni.

Per ricevere l'opuscolo inviare anche in francobolli L. 3.000 all'Associazione Promozione Sociale, Via Artisti 36, 10124 Torino.

 

 

 

 

FISCO: LE CASE DI RIPOSO DEBBONO RILASCIARE LE RICEVUTE FISCALI

 

I responsabili delle case di riposo sono tenuti a rilasciare le ricevute fiscali che attestino la spesa coper­ta dai familiari ad integrazione delle somme versate dalla Regione per ogni ospite.

È quanto ribadiscono, con un comunicato, i sindacati dei pensionati Cgil, Cisl e Uil di Venezia, ricor­dando che solo attraverso l'emissione del documento la spesa è detraibile.

«Molte delle strutture - precisano i sindacati - non rilasciano tale dichiarazione ed altre lo fanno con una modalità non conforme».

Cgil, Cisl e Uil invitano le famiglie degli anziani a pretendere la dichiarazione.

(da "Conquiste del lavoro-, 24 marzo 1999)

 

www.fondazionepromozionesociale.it