Prospettive assistenziali,
n. 128, ottobre – dicembre 1999
INFORMAZIONI
SFUGGE
AL FISCO UN TERZO DEL REDDITO
Sulla
base di uno studio del Ministero francese
dell'economia e delle finanze sul fisco di dieci paesi industrializzati, in
Italia più del 30% del reddito sfugge ai controlli.
In Basilicata i
guadagni in nero arriverebbero all'83% e nel settore
del commercio al dettaglio non verrebbe dichiarato il 62% delle entrate.
Sempre secondo i
francesi «il valore non dichiarato supera il 50% della totalità delle Regioni del Sud». La fonte dei dati italiani è uno studio realizzato
da un gruppo di lavoro del SECIT (il servizio dei superispettori della
finanza). I dati non erano mai stati pubblicati e si riferiscono
al periodo 1989-1994.
(da
TRAPIANTO NEGATO A
UNA BAMBINA CON SINDROME DI DOWN
I medici del Generai Infirmary, un ospedale di Leeds nel nord d'Inghilterra,
hanno rifiutato in modo categorico di prendere in considerazione per un
trapianto cardiaco una bambina di nove anni con la sindrome di Down. Motivo,
gli handicappati non hanno una "qualità di vita" abbastanza buona da
giustificare un'operazione delicata e costosa come l'innesto di organi nuovi a spese dello
Stato.
Anche un ospedale di Bradford ha adottato la stessa linea e respinto un ragazzo
di 14 anni con la stessa malattia, bisognoso di
trapianto cardiaco.
Cittadini di serie B, a tutti gli
effetti, anche se sulla materia la legge inglese (che non prevede, come da noi,
il silenzio assenso) stabilisce che «gli organi donati sono una risorsa
nazionale, disponibile per chiunque, di qualsiasi religione, razza o età». È così solo sulla carta, come
avviene da noi per le cure sanitarie agli anziani cronici non autosufficienti
previste dalle leggi vigenti, troppo spesso non rispettate.
(da l'Unità
del 26 luglio 1999)
UN'OCCASIONE
MANCATA DA DARIO FO E DA FRANCA RAME
A
un anno dalla sua fondazione, il Comitato "Il Nobel per i disabili",
voluto da Dario Fo e da Franca Rame per devolvere il premio di 1 miliardo e 800
milioni vinto da Fo nel
Purtroppo, anche
Dario Fo e Franca Rame hanno scelto la strada della beneficenza, mentre la
rilevante somma di 1 miliardo e 800 milioni avrebbe
consentito di avviare attività di promozione dei diritti della fascia più
debole della popolazione, con risultati molto più ampi e duraturi.
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