Prospettive assistenziali, n. 131, luglio – settembre 2000

 

INFORMAZIONI

 

DOVE VA IL VOLONTARIATO?

 

Il volume, pubblicato nel maggio 2000, presenta alcune relazioni del convegno “Dove va il volontariato”, promosso dal Gruppo Solidarietà a Jesi il 30 ottobre 1999. Nella seconda parte vengono riportati documenti significativi sull’argomento.

Sono riportate le relazioni di:

– Emanuele Alecci, “Sul ruolo del volontariato”

– Giuseppe Pasini, “Quale volontariato per la nostra società”

– Antonio Cecconi, “Volontariato e politiche sociali: quale ruolo nella tutela dei soggetti deboli?”

– Bruno Frediani, “Volontariato e istituzioni: collaborazione o subordinazione?”

In appendice i seguenti documenti

Caritas italiana e Fondazione Zancan, “Dove va il volontariato?”

– Fondazione Zancan, “Il volontariato strumento di rinnovamento e di garanzia dei diritti”

Caritas Italiana, “Sulla specificità del volontariato”

Coloro che sono interessati alla pubblicazione possono rivolgersi al Gruppo Solidarietà, Via Calcinaro 12, 60031 Castelplanio (AN), Tel. e Fax 0731-703327

 

 

 

 

LA RIVISTERIA DELLA SALUTE

 

L’Agenzia SEDES, Via Marzia 8, 06121 Perugia, Tel. 075-5733564, fax 075-5733764 ha pubblicato nel maggio 2000 la “Rivisteria della salute”, catalogo delle riviste che offrono, con più frequenza e continuità, articoli significativi relativi alla promozione ed educazione alla salute, o comunque alle sue premesse, teoriche e metodologiche, e ai suoi contenuti.

La stessa banca dati bibliografica del SEDES “IGEA” (a tutt’oggi 21 mila record, consultabile su Internet) si implementa in larga parte attraverso lo spoglio delle riviste che sono presentate nel suddetto catalogo.

Oltre a quelle che fanno esplicito riferimento all’educazione e alla promozione della salute, all’igiene e sanità pubblica, alla medicina sociale, e di comunità, hanno trovato posto nel catalogo anche riviste appartenenti ad altri ambiti (medicina generale, psicologia, pedagogia e scuola, ecc.) in grado però di offrire annualmente una significativa quota di articoli concernenti in qualche maniera le problematiche della prevenzione e dell’educazione sanitaria. Analogamente, sono state inserite riviste relative a specifici ambiti applicativi della promozione della salute e dell’educazione sanitaria: alimentazione, sessualità, condizione e disagio giovanile, ambiente di vita e di lavoro, alcol, farmacodipendenza e tossicodipendenza, tutela dell’età evolutiva e materno-infantile, salute riproduttiva, salute mentale, organizzazione e valutazione dei servizi, ecc.

 

 

 

interrogazione parlamentare sul mancato rispetto

da parte della regione piemonte del provvedimento del garante

per la riservatezza dei dati personali SUL divieto della trasmissione all’ANMIC degli elenchi degli invalidi civili

 

In data 9 giugno 2000 l’On. Diego Novelli ha presentato al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministri della sanità e per la solidarietà sociale la seguente interrogazione:

«Per sapere – premesso che:

il Garante per la riservatezza dei dati personali, in data 1° dicembre 1999, ha deliberato che:

a) le Commissioni delle Asl preposte all’accertamento dell’invalidità non possono più trasmettere gli elenchi degli invalidi civili all’Anmic, Associazione nazionale mutilati e invalidi civili;

b) l’Anmic non può richiedere alle suddette Commissioni gli elenchi ed i dati personali degli invalidi;

c) i medici nominati dall’Anmic e da altre associazioni “storiche”, continuano a far parte delle Commissioni di cui sopra, ma possono usare i dati solo per lo svolgimento dell’accertamento collegiale dell’invalidità;

nonostante le decisioni del Garante siano immediatamente esecutive, il dirigente del settore assistenza extraospedaliera della regione Piemonte ha inviato ai servizi di medicina legale delle Asl piemontesi e all’Anmic la lettera 14 marzo 2000 prot. 5778 che si riproduce integralmente: “Oggetto: Trasmissione provvedimento del Garante. In relazione alla questione concernente la possibilità di trasmettere i dati relativi ad invalidi civili, di  guerra e del lavoro all’Anmic il Garante per la protezione dei dati personali ha assunto un apposito provvedimento che si trasmette in copia. Per adempiere a quanto prescritto dal Garante si provvederà con atto della giunta regionale. Sino all’emanazione di tale atto resta in vigore la prassi sinora adottata”;

quali iniziative si intendano adottare affinché anche in Piemonte, venga data attuazione al provvedimento assunto dal Garante».

 

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