Prospettive assistenziali, n. 136, ottobre – dicembre 2001

 

INFORMAZIONI

 

la carità ai malati di aids: uno schiaffo alla loro dignità

 

L’Unità del 3 agosto 2001 ha riportato una lettera di Claudia Sala, responsabile dell’Area Diritti della Lila, Lega italiana per la lotta contro l’Aids, in cui, fra l’altro, si afferma che le persone «impossibilitate a svolgere una qualsiasi attività lavorativa, trovano, nella carità elargita dallo Stato sotto forma di sussidio all’invalidità civile (le 411 mila lire sono del tutto vere), uno schiaffo indecente alla loro dignità di persone. Senza l’eventuale sostegno della famiglia d’origine, tale sussidio rimane di fatto l’unica fonte di sostentamento (mi preme puntualizzare che tale sorte, ahinoi, è condivisa da chiunque sia riconosciuto affetto da patologie invalidanti). Coordinando progetti europei di lotta all’Aids sappiamo, ad esempio, che, a parità di condizioni, le persone ammalate di Aids percepiscono in Inghilterra L. 2.400.000; in Francia L. 1.800.000, mentre in Olanda, ottengono addirittura il rimborso del taxi, per le visite in ospedale.

«Tali macroscopiche differenze trovano ragione nella diversa concezione, in uno Stato e negli altri, della persona ammalata, e dei diritti di cui essa è portatrice. Lila ritiene che, in uno Stato moderno, l’assistenza dovrebbe concretizzarsi in un sistema integrato di interventi e servizi sociali, volto a promuovere la qualità della vita e il pieno diritto di cittadinanza di quanti si trovano in difficoltà e in condizioni di non autonomia. Per le stesse ragioni, parole come pari opportunità, stimolo all’automiglioramento, partecipazione attiva alla vita sociale dovrebbero contraddistinguere la sorte dei più bisognosi, contribuendo così a sopire la forza della loro rabbia e disperazione».

 

 

 

 

presentazione dell’agenzia redattore sociale

 

“Redattore Sociale” è la prima Agenzia di informazione quotidiana dedicata al disagio e all’impegno sociale in Italia e nel mondo. È anche la prima testata nel suo genere promossa da una organizzazione  direttamente coinvolta in queste tematiche.

È consultabile in abbonamento all’indirizzo internet http://www.redattoresociale.it, dove mette a disposizione degli utenti un sistema dinamico che integra attualità e documentazione, notizie e banche, dando la possibilità di seguire gli avvenimenti del giorno e nel contempo di svolgere ricerche.

Temi trattati

Tutto il materiale reso disponibile dall’Agenzia viene catalogato in una o più aree tematiche. Le aree sono 73, raggruppate in 11 macro aree: disabilità fisica e mentale; droghe e dipendenze; economia e politica; emarginazione e esclusione; immigrazione e minoranze; infanzia e adolescenza; religioni e sociale; salute; carcere; società; volontariato e terzo settore.

Servizi

I servizi messi a disposizione dall’Agenzia sono i seguenti:

- Notiziario nazionale quotidiano (dal lunedì al venerdì, esclusi festivi); la sua caratteristica è che ad ogni lancio vengono allegati uno o più approfondimenti, tratti da un data-base quotidianamente aggiornato e formato, tra l’altro, da schede tematiche, tabelle statistiche, glossari, links a siti Internet di organizzazioni sociali o che comunque contengano documentazione attinente ai temi in oggetto;

- Ricerca di archivio sulle notizie prodotte dall’Agenzia;

- Calendario degli appuntamenti più importanti relativi alle tematiche sociali;

- Repertorio di schede, con recapiti e profili, sulle organizzazioni non profit e pubbliche – nazionali, sovranazionali e locali – il cui lavoro ha rilievo per la conoscenza dei fenomeni sociali;

- Rassegna legislativa costituita da schede sulle leggi relative a tematiche sociali (con possibilità di aprire i testi integrali) e dai disegni di legge presenti in Parlamento;

Biblioteca-emeroteca costituita da: 5.000 libri sui temi sociali; centinaia di articoli e documenti tratti da riviste specializzate; circa 400 riviste edite da organizzazioni del non profit;

- Rassegna stampa settimanale di articoli tratti dalle riviste sociali.

Accessi e abbonamenti

All’Agenzia si accede collegandosi al sito internet htpp://www.redattoresociale.it.

Dalla home page si può scegliere di usufruire di tutti i servizi per un periodo di prova gratuito di 15 giorni, dopo il quale stipulare o meno l’abbonamento annuale.

Per i non abbonati, alcune pagine restano comunque visibili liberamente.

Editrice

Editrice dell’Agenzia è la Comunità di Capodarco di Fermo, tel. 0734.68.191, fax 0734.68.19.20,
e-mail: redazione@redattoresociale.it

 

 

 

un terzo del personale delle strutture psichiatriche residenziali

è sprovvisto di qualifica

 

Un terzo di chi lavora nelle 1.370 strutture psichiatriche residenziali (SR) italiane è sprovvisto di qualifica. Il dato emerge da un’indagine sulla legge 180, promossa dall’Istituto Superiore di Sanità.

La metà delle SR (1.370 con 17.138 posti letto, al maggio 2000) è stata attivata dopo gennaio ’97 e nel 73,4 per cento dei casi l’assistenza copre le 24 ore.

Nei centri lavorano 11.240 operatori a tempo pieno, ma alcune migliaia dividono l’orario tra più strutture.

Gli infermieri sono il 31,3 per cento, ma il 21 per cento dei centri non ne dispone. Gli psichiatri sono 8,2 per cento, il 5 psicologi, il 4,4 assistenti sociali e 1,6 terapisti della riabilitazione.

Tra i 15.943 ospiti, il 49,8 per cento ha tra 40 e 59 anni; il 18,4 più di 60 e solo il 31,8 meno di 40.

Una minoranza delle SR (7,1%) si trova all’interno dell’area di un ex ospedale psichiatrico, mai conosciuta dalla maggioranza dei pazienti (58,5%).

(da La Repubblica del 18 ottobre 2001)

 

 

 

 

Troppi poveri a bologna: la curia chiude la mensa

 

Troppi extracomunitari, la diocesi di Bologna chiude la mensa per i poveri della Caritas. «L’ondata impressionante di popolazioni straniere e fuggitive nel nostro paese spiega monsignor Giovanni Nicolini, vicario del cardinale Giacomo Biffi per le opere diocesane di carità – ha rapidamente raddoppiato, negli ultimi anni, il numero degli ospiti del Centro San Petronio, e ora tende a triplicare, avvicinandosi alle duecento persone a pasto contro le ottanta previste». L’emergenza ha spinto la curia bolognese a interrompere il servizio. A essere mutate non sono solo le dimensioni del disagio sociale, ma anche gli indigenti che chiedono aiuto. A bussare al portone dell’istituzione religiosa – spiegano in via Santa Caterina – prima erano soprattutto italiani anziani, adesso sono quasi esclusivamente giovani immigrati.

«È lievitato in modo abnorme il numero delle persone soccorse – osserva Nicolinie tra le cause di questo grave fenomeno ci sono la tossicodipendenza e le condizioni di crescente degrado dovuto a infermità mentali non adeguatamente assistite e accolte».

La mensa della Caritas diocesana, dunque, è stata chiusa dall’arcivescovado perché assediata da extracomunitari e nuovi poveri, ben più problematici e numerosi dei tradizionali barboni. «L’antico frequentatore della mensa prosegue il prelato – si è spesso ritirato, intimidito da un nuovo ospite, in genere più segnato dall’esasperazione e dalla violenza. A una popolazione caratterizzata per lo più dall’età avanzata e dalla povertà cronica è succeduto un utente mediamente molto più giovane e alle prese con un’emergenza sempre più evidente e diversa». L’improvvisa chiusura della mensa, decisa il primo luglio per almeno due mesi, viene definita «una sosta di riflessione circa il significato profondo delle sue finalità». È stato deciso un simile provvedimento – sostengono al Centro San Petronio – per andare incontro alle difficoltà affrontate ogni giorno dagli operatori, dai volontari e dagli obiettori di coscienza. Il servizio resterà sospeso fino a quando «la mensa potrà essere riaperta nelle proporzioni e nei modi che più tipicamente appartengono a un’opera ecclesiale». Il Centro San Petronio, infatti, viene considerato dall’arcivescovado un’istituzione destinata a essere segno della fede cristiana, ma che non può porsi come risoluzione di un problema sociale e civile.

(da La Stampa del 5 luglio 2001)

 

 

 

 

settimane estive nazionali 2002 per famiglie di bambini

con problemi di vista o di udito oppure con sindrome di down

 

Il Servizio di consulenza pedagogica di Trento, Casella postale 601, tel. 0461.82.86.93 informa che la settimana per famiglie di bambini con problemi di udito avrà luogo a Trento dal 28 giugno al 5 luglio 2002, quella per famiglie di bambini con problemi della vista si terrà a Trento dal 7 al 14 luglio 2002, mentre la settimana per i bambini con sindrome di Down si svolgerà a Bibione (Venezia) nel mese di settembre 2002.

 

www.fondazionepromozionesociale.it