Prospettive assistenziali,
n. 138, aprile – giugno 2002
INFORMAZIONI
– 1,5 miliardi sono le persone senza accesso all’acqua
potabile;
– 30 mila i morti giornalieri per la mancata
disponibilità di acqua;
– entro il 2025 due persone su tre dovranno fare a
meno dell’acqua se i criteri di distribuzione e consumo rimarranno invariati;
– le zone più colpite sono il Medio Oriente, il Nord Africa, l’Asia centrale,
– 1,2 miliardi di persone soffrono a causa dell’acqua
inquinata;
– sono 15 milioni i bambini di età
inferiore ai 5 anni che muoiono ogni anno per patologie provocate
dall’inquinamento idrico.
(Fonte: Global
Enviroment Outlook, notizie riportate da
IL MONDO SPACCATO IN DUE
dalla POVERTà
Con questo titolo è uscito su
Ne risulta, fra l’altro, che “le differenze nel mondo sono stridenti. Appena il 15% della
popolazione, nei paesi ricchi, è responsabile del 56% dei consumi globali. La maggior parte del mondo mangia, compra, usa oggi
ben più di quanto non facesse in passato; nelle
famiglie africane, invece, i consumi sono del 20% inferiori a quelli di 25 anni
fa”.
Inoltre “nei
paesi delle economie in transizione, dove la crescita che negli anni Ottanta
era dell’1,8%, negli anni Novanta è precipitata a meno
2,5%”.
SONO ANCORA 150 MILIONI I BAMBINI CHE SOFFRONO
Secondo i dati forniti dall’Unicef,
negli ultimi dieci anni la mortalità infantile è fortemente diminuita in alcuni
Paesi poveri del pianeta. In media, i bambini si nutrono meglio che in passato.
I casi di poliomielite sono scesi del 99% e ci sono
oggi più scolari che frequentano le scuole che in qualsiasi altro periodo della
storia.
Tuttavia, attualmente un
bambino ogni dodici muore prima di aver compiuto il quinto anno di età; nei
Paesi del Terzo Mondo lavorano 250 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni.
Inoltre, sono ancora 150 milioni i fanciulli
che soffrono la fame e un milione e mezzo di ragazzi sotto i quindici anni è
stato infettato dal virus dell’Aids.
L’anno prossimo, sempre secondo l’Unicef,
ventisei bambini su cento non riceveranno alcuna vaccinazione, trenta
soffriranno di malnutrizione, diciannove non avranno accesso all’acqua
potabile; diciassette bambini su cento non frequenteranno mai la scuola e la
nascita di quaranta bambini su cento non verrà
registrata.
L’Italia esporta illegalmente
materiale bellico
Secondo le ricerche del Sipri,
l’accreditato istituto di ricerche sulla pace di Stoccolma, l’Italia si colloca
al nono posto dei Paesi esportatori di materiale bellico.
Nonostante il divieto imposto dalla legge 185/1990, il
70% delle esportazioni
di armi italiane è verso Paesi poverissimi, compresi quelli i cui
Governi violano i diritti umani.
Il volume complessivo dei trasferimenti mondiali (cfr. Il Granello di senape, n.1,
2002) è stato di 15.333 milioni di dollari nel 2000.
Per quanto riguarda i Paesi destinatari di armi da
guerra prodotte in Italia nel 2000, gli importi in miliardi di lire sono i
seguenti: Sudafrica 498, Romania 185, Usa 153, India 148, Turchia 88, Nigeria
76, Grecia 62, Danimarca 54, Gran Bretagna 54, Spagna 37.
ATTI del 2° convegno europeo
sui soggetti con handicap intellettivo
Sul n. 1, 2001 della rivista
“Difesa sociale”, edita dall’Istituto Italiano di
Medicina Sociale, Via P.S. Mancini 28, 00196 Roma, sono stati pubblicati gli
atti del 2° Convegno europeo “Handicappati intellettivi e soggetti con sindrome
Down nell’Europa del 2000: gli obiettivi raggiunti, i diritti da conquistare”,
svoltosi a Milano il 22 e 23 ottobre 2001, organizzato dall’Istituto Italiano
di Medicina sociale, della Scuola dei Diritti “Daniela Sessano”
dell’Ulces, dall’Utim, da Prospettive assistenziali e da Handicap & Scuola.
SOMMARIO
1ª Sessione: Principi fondamentali dell’integrazione sociale degli
handicappati intellettivi e soggetti con sindrome di Down
S.E. Carlo Maria Martini, Messaggio ai partecipanti
Giancarlo Jacovelli, Presentazione
Maria Grazia Breda, I diritti irrinunciabili per
un’efficace integrazione familiare, scolastica, lavorativa e sociale
Marcello Robutti, La politica dell’unione
europea: un punto di svolta significativo
Carlo Lepri, Le rappresentazioni sociali della persona con handicap intellettivo:
il lungo percorso verso l’acquisizione di un ruolo lavorativo e sociale
2ª Sessione: Integrazione scolastica e formazione professionale
Tavola rotonda sul tema: “La scuola per tutti - Le esperienze di inserimento scolastico realizzate in Italia e in altri
Paesi europei nella scuola dell’obbligo, nella formazione professionale e prelavorativa e nella scuola superiore”
Mario Tortello, Introduzione
Petra Weis, La scuola tedesca e la condizione dei genitori di bambini handicappati
Calogero Virzì, Esperienze di integrazione scolastica nella scuola superiore di allievi
con handicap intellettivo
Alberto Sancio, Il percorso formativo per la
preparazione al lavoro di giovani con handicap intellettivo
Emanuela Buffa, L’impegno della famiglia e delle associazioni per il raggiungimento di
una integrazione scolastica qualitativamente valida
Andrea Canevaro, L’Educatore professionale e
la qualità dei servizi socio-educativi e sanitari
3ª Sessione: Inserimento
lavorativo
Tavola rotonda sul tema: “Il lavoro conquistato. Esperienze di assunzione. testimonianze di
genitori, imprenditori, operatori su avviamenti al lavoro di handicappati
intellettivi realizzati in aziende private, in enti pubblici e in cooperative
sociali”
Maria Grazia Breda, Introduzione
Fernand Bellver, L’avviamento al lavoro degli handicappati intellettivi: la situazione
in Europa
Leda Cianchi, Le iniziative delle
associazioni per ottenere il rispetto delle leggi e assunzioni di handicappati
intellettivi nell’ente pubblico
Giovanni Lodico, Finalmente un vero lavoro
Marco Maiello, Il ruolo della cooperazione
sociale nell’inserimento al lavoro degli handicappati intellettivi
Giuliano Nozzoli, Le iniziative di politica attiva del lavoro degli enti locali per la promozione di
assunzioni di handicappati intellettivi
Corrado Mandreoli, La riforma del collocamento
obbligatorio al lavoro e l’applicazione della normativa: quale tutela da parte
del sindacato
4ª Sessione: Servizi assistenziali
Tavola
rotonda sul tema: “I diritti degli
handicappati intellettivi in situazione di gravità. Ruolo delle istituzioni, del volontariato, delle
associazioni e dei servizi pubblici e privati”
Gabriella Pini, Introduzione
Ingemar Baltesen, La riforma norvegese: dagli
istituti ai servizi diurni e alle comunità alloggio. L’importanza del ruolo
svolto dalle associazioni dell’handicap
Carmen Rotoli, Proposta di una piattaforma europea in materia di aiuti
domiciliari, centri diurni, comunità alloggio, case famiglia e convivenze
guidate
Giacomo Panizza, Rapporto pubblico/privato
nella gestione dei servizi assistenziali
Vincenzo Bozza, I risultati ottenuti da un’associazione di tutela degli handicappati
intellettivi che ha scelto di promuovere i diritti e di non gestire servizi
Rosalba De Luca, L’affidamento familiare di un bambino con la sindrome di Down
Giancarlo Lotto, L’organizzazione dei servizi di assistenza in
un concorso di Comuni
VIETATA IN FRANCIA L’ADOZIONE DI UN MINORE DA PARTE DI
UN OMOSESSUALE
P.F., gay e
celibe, nel 1995 aveva presentato istanza per adottare un bambino. Contro il
diniego ricevuto dal Tribunale francese, si era rivolto alla Corte che giudica
le violazioni dei diritti dell’uomo.
Nella sentenza resa pubblica a Strasburgo, viene affermato che: «F. possiede qualità umane educative, ma rivela l’assenza
dei necessari riferimenti materni costanti».
(da
Famiglia Oggi, n. 4/2002)
www.fondazionepromozionesociale.it