Prospettive assistenziali, n. 141, gennaio – marzo 2003

 

INFORMAZIONI

 

CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ PER IL NON-PROFIT

 

Riportiamo integralmente la lettera di Caterina Levi pubblicata su La Repubblica del 1° maggio 2002:

«Mi piace lavorare nel mondo del non-profit e mi considero di sinistra anche per questa scelta professionale. Però… però... Anche nel 3° settore, con datori di lavoro come cooperative, enti, agenzie formative di “sinistra”, noi giovani ci troviamo con contratti di lavoro atipici: contratti precari, niente tutela per la malattia, ferie e pensione, impossibilità di chiedere mutui, ecc. Allora ci chiediamo: che cosa distingue un datore di lavoro di sinistra da uno di destra? L’idea potrebbe essere di introdurre una “certificazione di qualità” per gli enti che garantiscano:

1)   contratti di lavoro regolari e tutelati;

2)   parità di trattamento nei confronti di dipendenti/collaboratori di altre etnie, religioni, portatori di handicap;

3)   pari opportunità uomo/donna;

4)   equità di trattamento remunerativo fra collaboratori che ora negoziano singolarmente;

5)   formazione e corsi qualificanti.

Come attuare questa certificazione di qualità “etica”? Per esempio, riconoscendo a livello di gare di appalto un punteggio superiore all’ente che ne è in possesso. Tale certificazione non sarebbe né costrittiva né punitiva, ma incentivante e “premiante”».

 

 

 

 

Guida alla malattia di parkinson

 

Segnaliamo la “Guida alla malattia di Parkinson” redatta a cura di Gianni Pezzoli e Silvana Tesei, edizione 2002, che viene inviata gratuitamente ai soci dell’Associazione italiana parkinsoniani con sede in via Zuretti 35, 20125 Milano, tel. 02-66.71.31.11, fax 02-67.03.283, pagina web www.parkinson.it.

La guida, scritta in modo comprensibile anche per chi non è esperto della malattia, contiene preziosi consigli sulla corretta alimentazione, gli esercizi fisici, i problemi di parola e di deglutizione.

Purtroppo, la guida – e il fatto è molto grave – non precisa quali siano le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale è obbligato a fornire ai malati di Parkinson, compresi quelli non autosufficienti.

 

 

 

 

Aiuti ai Paesi poveri: l’Italia al penultimo posto

 

Secondo i dati dell’Ocse sugli aiuti  forniti dai Paesi ricchi a quelli poveri nel 2001 risulta che le percentuali versate in base al Pil, Prodotto interno lordo, sono state le seguenti: Danimarca 1,01; Norvegia 0,83; Olanda 0,82; Lussemburgo 0,80; Svezia 0,76; Belgio 0,37; Svizzera e Francia 0,34; Irlanda e Finlandia 0,33; Regno Unito 0,32; Spagna 0,30; Germania 0,27; Nuova Zelanda, Portogallo, Australia e Austria 0,25; Canada e Giappone 0,23; Grecia 0,19; Italia 0,14; Stati Uniti 0,11.

La media è stata del 0,22 per cento, mentre l’obiettivo dell’Onu era dello 0,70. Dunque i versamenti sono stati ben il 218 per cento in meno del traguardo previsto.

 

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