Prospettive assistenziali, n. 143, luglio – settembre 2003

 

INFORMAZIONI

 

In ricordo di Giorgio Pallavicini

 

Il 27 giugno 2003 si è spento a Torino Giorgio Pallavicini, che per 22 anni, dal 1972 al 1994, è stato presidente nazionale dell’Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie e dal 1972 al 2001 ha fatto parte del Comitato di redazione di Prospettive assistenziali.

Aveva solo 71 anni, ma da tempo era stato colpito da seri problemi di salute, che ha saputo affrontare con determinazione e coraggio, ma ai quali ha dovuto arrendersi.

Con commozione e affetto ricordiamo il suo validissimo impegno “dalla parte dei bambini”, che non è mai venuto meno anche nei momenti più cruciali della storia dell’adozione in Italia: dalla lunga lotta per arrivare all’approvazione della legge 184/1983, alle battaglie per la chiusura degli istituti, alla vicenda di Serena.

è stato anche un protagonista nell’attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi dell’infanzia in gravi difficoltà familiari, nella denuncia dei rischi di involuzione, come ben sappiamo sempre presenti nel campo dell’ adozione e dell’affidamento.

Era un uomo mite, ma la sua mitezza non era certo quella che si potrebbe scambiare per arrendevolezza o remissività, anzi; era il suo personale  modo di ascoltare gli interlocutori e gli avversari, per poi controbattere, parola per parola, frase per frase, affermazione per affermazione, con fermezza e autorevolezza, ma sempre senza arroganza alcuna quando era in gioco il futuro dei bambini.

Giorgio Pallavicini ci lascia in eredità un rinnovato impegno nel difendere strenuamente i principi affermati dalla legge 184/1983, soprattutto adesso che le nuove norme approvate con la 149/2001 ne hanno svuotato in parte il senso. Il superamento del ricovero in istituto e il diritto a crescere in famiglia non sono ancora diventati realtà per più di 20 mila minori nel nostro paese: è una battaglia questa, da portare avanti tutti insieme, anche nel suo ricordo.

 

 

 

Errata  corrige

A seguito di una inesatta informazione fornitaci da un operatore del capoluogo campano, nell’editoriale del n. 142 di Prospettive assistenziali abbiamo segnalato che il Comune di Napoli aveva attuato correttamente le vigenti norme in materia di contribu­zioni economiche a carico dei congiunti maggiorenni.

Purtroppo, la realtà è diversa: anche il Comune di Napoli pretende il versamento di contributi non previsti dall’attuale normativa.

 

 

 

 

IN MEMORIA DEL PROFESSOR FABRIZIO FABRIS

 

Improvvisamente, il 20 agosto 2003 è mancato il Professor Fabrizio Fabris all’età di appena 67 anni. Per venticinque anni ha diretto l’Istituto di medicina e chirurgia geriatrica dell’Università di Torino, creando una metodologia di lavoro fondata su scienza e umanità, sintesi che ha consentito l’attuazione di servizi veramente efficienti.

Fatto estremamente importante, ha dato dignità scientifica alle cure sanitarie rivolte agli anziani cronici non autosufficienti; le relative esperienze sono state fondamentali per l’assunzione da parte di alcune Asl del Piemonte della gestione diretta di Rsa, con notevoli vantaggi sanitari e psicologici per i degenti.

Ha aperto il primo ospedale di giorno italiano ed ha istituito nel 1985 il servizio di ospedalizzazione a domicilio indirizzato a tutti i pazienti (giovani, adulti, anziani; guaribili e inguaribili; autosufficienti e non autosufficienti), le cui prime esperienze sono riportate nel volume “Cinque anni di ospedalizzazione a domicilio: curare a casa malati acuti e cronici: come e perché” edito da Rosenberg & Sellier.

Quale componente della Commissione unica del farmaco (erano gli anni degli scandali fra politica, dirigenti sanitari e industria farmaceutica), ha dato un prezioso contributo per la stesura del Prontuario nazionale, strumento rivoluzionario in quanto fondato sull’efficacia effettiva dei farmaci.

Costante è stata la sua attenzione al volontariato. Fra gli interventi più significativi, ricordiamo la sua partecipazione quale relatore, insieme al Cardinale Carlo Maria Martini e al filosofo Norberto Bobbio, al convegno nazionale di studi “Anziani cronici non autosufficienti: nuovi orientamenti culturali e operativi” (Milano, 20-21 maggio 1988), i cui atti sono stati pubblicati da Rosenberg & Sellier nel volume “Eutanasia da abbandono”.

 

 

 

I SOGGETTI DEBOLI NELLE POLITICHE SOCIALI DELLA REGIONE MARCHE

 

Il quaderno presenta il lavoro svolto dal Gruppo Solidarietà con riferimento alla situazione degli interventi e servizi rivolti alle fasce deboli nella Regione Marche, documentando un’attività che intende dar voce a bisogni ed esigenze che fanno fatica a trovare rappresentanza.

Le pagine, nel richiamare le istituzioni al loro ruolo di garanzia nel rispetto dei diritti fondamentali, testimoniano lo sforzo di un volontariato attento alle esigenze delle persone più in difficoltà, di valutare le politiche sociali in base alla ricaduta che queste hanno sui cittadini più deboli. Il volume si compone di due parti.

Nella prima, sono riportate osservazioni, documenti, lettere, riguardanti provvedimenti in via di emanazione o già emanati con emendamenti e proposte di modifica. Nella seconda, alcuni approfondimenti che analizzano in modo più dettagliato la situazione dei servizi, la normativa, le esigenze di alcune fasce di cittadini nel territorio regionale. Pagine di estrema utilità per tutti coloro (operatori, utenti, associazioni) che seguono con attenzione l’evoluzione delle politiche sociali nella Regione Marche.

Per ricevere il volume, versare l’importo di euro 9,00 sul ccp n. 10878601 intestato a: Gruppo solidarietà, Via Calcinaro 15, 60031 Castelplanio (An).

 

 

 

BIBLIOGRAFIA SUI DISTURBI DELL’UDITO, DELLA VISTA E DEL LINGUAGGIO

 

È uscito il 26° volume di S. Lagati “Bibliografia italiana sui disturbi dell’udito, della vista e del linguaggio”.

Per riceverne copia rivolgersi al Servizio di consulenza pedagogica, Via Druso 7, 38100 Trento, Tel. - Fax 0461-828693.

 

www.fondazionepromozionesociale.it