Prospettive assistenziali, n. 158, aprile – giugno 2007

 

INFORMAZIONI

 

qUELLI CHE NON CONTANO

 

edito dal gruppo solidarietà (Via D’Acquisto 7, 60030 Moie di Maiolati Spontini, Ancona, tel. e fax 0731/70.33.27) il volume Quelli che non contano - Soggetti deboli e politiche sociali nelle Marche, pag. 112, euro 10,00 «analizza – come si legge nella prefazione di Roberto Mancini – le piaghe e le contraddizioni del sistema delle politiche sociali, sanitarie e assistenziali della Regione Marche, mostrando in modo tanto documentato quanto appassionato come la cultura delle politiche sociali sia incerta e involuta».

Nel volume è presa in considerazione la situazione degli anziani malati non autosufficienti, dei soggetti colpiti da handicap, nonché delle persone affette da patologie psichiatriche.

 

 

 

 

LE CIFRE DELL’EVASIONE CONTRIBUTIVA (1)

 

 Territorio         Aziende e    Aziende e    % Aziende      Lavoratori        Omissioni per         Altre omissioni     Totale omissioni

                          soggetti        soggetti       e soggetti          in nero             lavoro nero                                                   

                            visitati        irregolari       irregolari                                      (euro)                      (euro)                    (euro)

 Piemonte             6.506             5.544               85,2              1.912        26.109.977,89        21.575.702,33         47.685.680,22

 Valle d’Aosta         195                  94               48,2                   14             173.623,00               94.483,16              268.106,16

 Lombardia         13.007           10.166               78,2              2.603        45.992.275,10        57.453.775,14       103.446.050,24

 Liguria                 3.753             2.997               79,9                 495          9.263.313,92          6.711.540,00         15.974.853,92

 Trentino A.A.      1.845             1.298               70,4                 210          6.304.812,38          4.192.983,00         10.497.795,38

 Veneto                5.969             4.373               73,3              1.145        21.020.158,41        26.936.522,54         47.956.680,95

 Friuli V. G.           1.695             1.243               73,3                 202          3.429.389,38          2.716.667,00           6.146.056,38

 Emilia R.               7.224             5.996                  83              1.896        26.611.101,72        31.347.786,51         57.958.888,23

 Toscana              9.104             6.780               74,5              1.670        23.864.617,34        24.562.388,43         48.427.005,77

 Umbria                 1.354                881               65,1                 244          3.853.080,00          3.130.037,06           6.983.117,06

 Marche                4.509             3.738               82,9                 905          8.752.640,98          9.564.593,91         18.317.234,89

 Lazio                   8.300             6.668               80,3              2.444        33.320.359,69        48.043.301,89         81.363.661,58

 Abruzzo              2.146             1.725               80,4                 580          8.524.643,74        22.649.082,29         31.173.726,03

 Molise                     309                249               80,6                   47             982.062,52             994.760,00           1.976.822,52

 Campania          10.064             8.579               85,2              3.977        46.518.914,40        41.365.264,86         87.884.179,26

 Puglia                  6.787             5.501               81,1              1.405        19.660.853,46        30.045.612,31         49.706.465,77

 Basilicata            1.334                975               73,1                 189          2.623.403,00          5.531.228,98           8.154.631,98

 Calabria               3.728             2.937               78,8              1.166        13.235.795,08        21.378.264,10         34.614.059,18

 Sicilia                 10.983             9.430               85,9              2.981        53.729.427,21        53.993.765,35       107.723.192,56

 Sardegna            1.897             1.641               86,5                 685          8.975.181,20        13.936.919,38         22.912.100,58

 Totale              100.709           80.815               80,2            24.770      362.945.630,42      426.224.678,24       789.170.308,66

 

 

(1) Dati sulle ispezioni Inps registrati nell’Archivio nazionale vigilanza per il periodo gennaio-novembre 2006 e riportati sul n. 4, aprile 2007 della rivista Pensionati Uniti.

 

 

 

 

 

LA BRUTTA GRAFIA DEI MEDICI NUOCE AI LORO PAZIENTI

 

«la brutta grafia del medico può far male al paziente. La ricetta illeggibile, infatti, è all’origine di molti errori medici: farmaci sbagliati, modalità e quantità di somministrazione errate, indicazioni di cura “saltate”. Secondo i dati del Tribunale per i diritti del malato, un quinto di tutte le segnalazioni sui farmaci pervenute all’associazione riguardano proprio le prescrizioni incomprensibili. Un fenomeno spesso legato alle prescrizioni fatte a mano dagli specialisti di libera professione, meno informatizzati dei medici di famiglia e più “affezionati” alla penna. Le cose non vanno meglio in ospedale, dove le trascrizioni riportate in cartella clinica sono all’origine di diversi problemi. Uno studio realizzato all’ospedale Cardarelli di Napoli su 104 posti letto ha rilevato, in un mese, 88 errori legati alla scrittura e alla trascrizione dei dati. In pratica il 17% di tutti gli errori registrati».

 

(da Medicina e morale, n. 5, 2006)

 

 

 

 

 

 

GLI INFERMIERI IMMIGRATI

NELLA SOCIETÀ ITALIANA

 

In Italia, a differenza degli altri paesi industrializzati, i medici (354.000) sono più numerosi degli infermieri (342.000). Attualmente, le carenze di infermieri sono ogni anno di 5-7 mila unità e quella complessiva è di 99.000 unità.

Per rispondere a questa esigenza è andato aumentando in questi anni il numero degli infermieri extracomunitari, arrivati a 20.000 unità presso le strutture pubbliche e private, con un’incidenza molto alta in alcune realtà territoriali.

Nel 2004, nel settore sanitario privato, sono state registrate 13.000 assunzioni di infermieri e altri operatori sanitari extracomunitari e per il 2005 il fabbisogno stimato è stato di 30.000 unità.

Sulla presenza in Italia  degli infermieri stranieri (e anche dei medici stranieri), sulla loro ripartizione regionale, sulla procedura per il riconoscimento dei titoli, sui trattamenti economici e sulle prospettive che si presentano per l’immediato futuro e sulle conseguenze operative si sofferma la presente indagine, che è stata presentata a Palermo il 28 aprile 2006 al convegno nazionale della Società italiana di medicina delle migrazioni, che ha curato la ricerca insieme all’équipe del Dossier statistico immigrazione Caritas/Migrantes.

 

 

 

GUIDA AI DIRITTI E ALLE PRESTAZIONI SANITARIE E SOCIO-SANITARIE

 

Il Cat (Comitato associazioni tutela) con sede in Moie di Maiolati Spontini (An) ha pubblicato l’opuscolo Guida ai diritti, ai servizi, agli interventi e prestazioni sanitarie e socio-sanitarie, che fornisce «le informazioni necessarie rispetto alle risposte che il Servizio sanitario è tenuto a dare» alle persone, in particolare quelle anziane, colpite da gravi patologie e da non autosufficienza.

Aderiscono al Cat le seguenti organizzazioni: Associazione Paraplegie Marche, Anffas Jesi, Anglat Marche, Angsa Marche, Alzheimer Marche, Free Woman, Aism, Centro H, Gruppo Solidarietà, La Crisalide, La Meridiana, LiberaMente, Tribunale della Salute e Uildm Ancona.

 

 

 

 

tutori.it

 

 

 

 

 

Per evitare le dimissioni da ospedali e case di cura private degli anziani cronici non autosufficienti, dei malati di Alzheimer e dei pazienti colpiti da altre forme di demenza senile che necessitano ancora di cure sanitarie o socio-sanitarie, consultare il sito:

www.fondazionepromozionesociale.it

Nel suddetto sito sono anche contenute notizie utili in materia di contributi economici, che, in base alle leggi vigenti, gli enti pubblici non possono pretendere dai parenti, compresi quelli conviventi, degli ultrasessantacinquenni non autosufficienti e dei soggetti con handicap in situazione di gravità.

 

www.fondazionepromozionesociale.it