Prospettive assistenziali,
n. 160, ottobre – dicembre 2007
INFORMAZIONI
FAMIGLIE IN BANCAROTTA PER LE CURE MEDICHE
Riportiamo le
parti salienti dell’articolo di Guido Romeo apparso su Il Sole 24 ore del
16 luglio 2007, precisando che nel nostro Paese, a causa del mancato rispetto
delle leggi vigenti da parte del Servizio sanitario e dei Comuni, le spese
catastrofiche riguardano quasi sempre gli oneri
sostenuti per la cura di persone non autosufficienti, soprattutto quelle
anziane ed i soggetti colpiti da demenza senile.
Sono almeno 150 milioni le persone che ogni anno nel
mondo vanno incontro alla bancarotta personale per sostenere i costi delle cure
mediche, il cui peso spinge altri 100 milioni al di sotto
della soglia di povertà. È quanto emerge da un’indagine
dell’Organizzazione mondiale della sanità. Il problema è fortissimo nei Paesi
del Sud del mondo come Vietnam e Brasile, dove più di una famiglia su 10 è
spinta alla catastrofe finanziaria dal costo delle cure mediche, ma si fa
sentire anche in Italia, dove lo 0,7% delle famiglie deve far fronte a questi
problemi. Una cifra che, nonostante quello italiano sia considerato dall’Oms uno dei sistemi più equi, è più alta degli Usa (0,5%),
malgrado sia in vigore un sistema sanitario largamente basato sulle
contribuzioni individuali, con tetti di spesa per le assicurazioni, che presenta più rischi per le famiglie. Il problema invece non
esiste in Paesi come Germania, Gran Bretagna e Repubblica Ceca. «Più del 90% dei casi di catastrofe
finanziaria hanno luogo nei Paesi con basso reddito procapite – osserva David Evans,
direttore del Dipartimento di economia sanitaria dell’Oms
a Ginevra – in particolare il problema
diventa acuto nei Paesi con bassi redditi e sistemi sanitari che prevedono il pagamento diretto delle prestazioni. Ma
è una scala relativa. Credo che per l’Italia anche lo 0,7%, cioè
più di 400mila persone ogni anno, sia una quota piuttosto alta». Lo studio,
pubblicato oggi dalla rivista statunitense Health Affairs, ha esaminato le condizioni di
89 Paesi, corrispondenti al 90% della popolazione mondiale, e rappresenta il primo
confronto globale tra l’impianto sociale dei diversi
sistemi sanitari, basati sul pagamento diretto delle prestazioni, su casse
private o sostenute dalla tassazione. «Consideriamo catastrofe finanziaria
– spiegano gli analisti coordinati da Ke
Xu, economista sanitario presso l’Oms
– una spesa per cure mediche superiore al
40% del reddito medio annuale di una famiglia».
INIZIATIVE FORMATIVE DEL SERVIZIO DI CONSULENZA
PEDAGOGICA DI TRENTO
Il Servizio di consulenza pedagogica di Trento, tel.
0461.82.86.93, e-mail calageti@tin.it, organizza le seguenti iniziative
formative:
• 31ª settimana
estiva nazionale per famiglie di bambini e ragazzi con problemi di vista,
Trento, Villa S. Ignazio, dal 29 giugno al 6 luglio 2008;
• 17ª giornata nazionale per gli audiolesi,
protesi acustiche, impianti cocleari
e logopedia, Trento, Villa S. Ignazio, dal 10 al 13 luglio 2008;
• 8ª settimana
estiva nazionale per famiglie di bambini con sindrome di Down, Vicoforte (Mondovì-Provincia di
Cuneo), Casa Regina Montis Regalis, dal 27 luglio al 3 agosto 2008;
• 14ª settimana
nazionale per famiglie di bambini con sindrome di Down, Bibione
(Venezia), Villaggio marino Pio XII, data da stabilire.
Le iscrizioni
si chiudono quando si raggiunge il numero di circa 15
famiglie iscritte.
DISPONIBILE
FIN DALLA NASCITA ALLA
FAMIGLIA E
Coloro che
intendono ricevere gli atti
del convegno “Il diritto
dei bambini fin
dalla nascita alla
famiglia e la prevenzione dell’abbandono”, svoltosi
a Torino il
21 ottobre 2005,
possono richiedere la
sintesi dei lavori
all’Associazione promozione sociale,
tel. 011-812.44.69, fax
011-812.25.95, e-mail info@fondazionepromozionesociale.
L’invio (gratuito) è effettuato preferibilmente per
posta elettronica.
L’Associazione promozione
sociale e Prospettive assistenziali
sono a disposizione delle organizzazioni e persone che intendono promuovere la
creazione di servizi (mancanti in molte zone del nostro Paese) rivolti al
sostegno delle gestanti in difficoltà affinché possano, con la massima responsabilizzazione
possibile, decidere se riconoscere o non riconoscere i loro nati, realizzando
in tal modo anche un’azione di prevenzione degli infanticidi e degli abbandoni
che mettono in pericolo la vita dei bambini.
OGNI GIORNO NEL MONDO MUOIONO 30 MILA BAMBINI
«I bambini
non sono ancora una priorità per i governi.
Ed è così nei Paesi di tutto il mondo». Marta Santos
Pais, Direttrice del Centro di ricerca Innocenti dell’Unicef di Firenze non usa
mezzi termini.
Precisa che «ogni
giorno nel mondo muoiono 30 mila bambini. Spesso per cause
che possono essere oggetto di prevenzione. Cause cioè
che è possibile correggere. Per esempio, con vaccini che sono
disponibili e non sono cari (…). Nei Paesi in via di sviluppo, in
particolare nelle zone rurali, il 90 per cento dei bambini con disabilità non
ha accesso ad alcuna forma di istruzione. La maggior
parte non ha la possibilità di frequentare l’asilo infantile. Per non parlare dei bambini che appartengono a minoranze etniche,
per i quali è difficile anche accedere alla scuola primaria (…). Poi ci
sono i bambini vittime di sfruttamento sessuale,
quelli usati come soldati, manipolati in gruppi armati che fanno la guerra.
Fino ad oggi non sono state mantenute le promesse fatte con
(Da Ilaria
Zaffino, “Bambini, un esercito di piccoli esclusi”,
USA: NO ALLE CURE SANITARIE GRATUITE PER I BAMBINI
POVERI
George W. Bush ha messo il veto per bloccare la legge approvata dal
Congresso che estendeva la copertura sanitaria a 4 milioni di bambini
americani.
Il piano statale di assicurazione
sanitaria per l’infanzia, varato nel 1997 sotto la presidenza Clinton, era nato, come ha precisato Mario Calabresi su
Ne hanno beneficiato 6 milioni di fanciulli,
che vivono in famiglie di quattro persone con un reddito inferiore ai 30 mila
dollari l’anno.
Poiché sopra questa soglia vi erano 4
milioni di bambini appartenenti a famiglie in grado di pagare l’assicurazione
privata, che costa almeno 10 mila dollari l’anno, i democratici ed una parte di
repubblicani avevano deciso di garantire la copertura sanitaria ai nuclei
familiari sotto la soglia dei 60 mila dollari (testo del Senato) o degli 83
mila (testo della Camera), stabilendo che i maggiori costi sarebbero stati
coperti con un aumento delle tasse sulle sigarette.
Ma il Presidente Bush ha detto di no!
SEMPLIFICAZIONE DEGLI ADEMPIMENTI PER IL
RICONOSCIMENTO DELL’INVALIDITÀ CIVILE
Sulla Gazzetta
Ufficiale del 27 settembre 2007 è stato pubblicato il decreto del Ministero
dell’economia e delle finanze, 2 agosto 2007, attuativo della legge 80/2006,
decreto che esonera «da ogni visita
medica finalizzata all’accertamento della permanenza della minorazione civile o
dell’handicap» le persone affette dalle patologie e menomazioni comprese nel
seguente elenco:
1.
insufficienza cardiaca in IV classe Nhya
refrattaria a terapia;
2. insufficienza respiratoria in
trattamento continuo di ossigenoterapia o ventilazione
meccanica;
3. perdita della funzione emuntoria del rene, in trattamento dialitico, non
trapiantabile;
4. perdita
anatomica
o funzionale bilaterale degli arti superiori e/o degli arti inferiori, ivi
comprese le menomazioni da sindrome da talidomide;
5. menomazioni dell’apparato osteo-articolare, non emendabili, con perdita o gravi
limitazioni funzionali analoghe a quelle delle voci 2 e/o 4 e/o 8;
6. epatopatie con compromissione
persistente del sistema nervoso centrale e/o periferico, non emendabile con
terapia farmacologia e/o chirurgica;
7. patologia oncologica con compromissione secondaria di organi
o apparati;
8. patologie e sindromi
neurologiche di origine centrale o periferica (come al
punto 4), atrofia muscolare progressiva; afasie; lesione bilaterale combinata
dei nervi cranici con deficit della visione, deglutizione, fonazione o
articolazione del linguaggio; stato comiziale con crisi plurisettimanali
refrattarie al trattamento;
9. patologie cromosomiche e/o
genetiche e/o congenite con compromissione d’organo
e/o d’apparato che determinino una o più menomazioni contemplate nel presente
elenco;
10. patologie
mentali dell’età evolutiva e adulta con gravi deficit neuropsichici
e della vita di relazione;
11. deficit
totale
della visione;
12. deficit
totale
dell’udito, congenito o insorto nella prima infanzia.
Per evitare le dimissioni da ospedali e case di cura
private degli anziani cronici non
autosufficienti, dei malati di Alzheimer e dei
pazienti colpiti da altre forme di demenza senile che necessitano ancora di
cure sanitarie o socio-sanitarie, consultare il sito:
www.fondazionepromozionesociale.it
Nel suddetto sito sono anche contenute notizie utili
in materia di contributi economici, che, in base alle leggi vigenti, gli enti
pubblici non possono pretendere dai parenti, compresi quelli conviventi, degli
ultrasessantacinquenni non autosufficienti e dei soggetti con handicap in
situazione di gravità.
www.fondazionepromozionesociale.it