Prospettive
assistenziali, n. 3-4, luglio-dicembre 1968
SPECCHIO NERO
SPECULAZIONE
CONTAGIOSA
Oltre all'orfanotrofio antoniano di via dei Mille 177, Bari, anche l'orfanotrofio
antoniano di Montepulciano (Siena) ha pubblicato sul
periodico «Luce viva» una deplorevole interpretazione dell'adozione speciale.
Ne pubblichiamo
integralmente il testo:
L'ADOZIONE SPECIALE
Perchè speciale?
Ecco: adottare legalmente
un'orfanella comporta un monte di difficoltà, fra cui
il permesso del Tribunale ecc... Non è perciò una cosa facile neppure per chi
avesse tutti i requisiti voluti dalla legge.
Allora
E’ possibile fare una
adozione che ha valore davanti a Dio e alla vostra coscienza, perchè
sapete che una bambina viene educata e mantenuta con il vostro continuo e
sensibile gesto d'amore.
Come si compie?
1) Richiedendo a noi il nome e la
foto dell'orfanella che volete adottare.
2) Inviando L.
12.000 mensili anche a rate.
Se il vostro cuore ha un moto di
generosità non lo frenate... Scriveteci al più presto
e noi vi daremo subito il nome e il volto della bimba che sarà simbolicamente a
voi affidata!
Non
è ora di finirla con simili mezzucci la cui capillare
e interessata diffusione tende a screditare una provvida legge e diseduca
l'opinione pubblica carpendone la buona fede?
ADOZIONE A 15.000 LIRE
MENSILI, ANCHE A RATE
«Il dono di Pasqua che potrete fare ai nostri Missionari è L'ADOZIONE
Basta inviare (anche a rate) la
somma di L. 15.000 (quindicimila). In tal maniera voi diventate Mamma e Papà di uno dei nostri
aspiranti missionari. Non vi sembra interessante? ...»
da il Cooperatore, Missioni estere S. Cuore, Via Marechiaro 46, Napoli, n. 11 del 14 marzo 1968.
La
cosa non ci sembra per nulla interessante. Non si diventa
«mamma e papà» mediante un rapporto finanziario!
D'altra
parte, il Concilio Ecumenico Vaticano II non ha forse decretato che «Fra le
svariate attività di apostolato familiare si devono
enumerare le seguenti: infantes derelictos
in filios adoptare»
(adottare i bambini soli rendendoli propri figli)?
ANCHE
I DEFUNTI SERVONO
L'Opera Don Guanella
di Cerano (Novara) invia alle famiglie,
nell'anniversario della morte di un loro congiunto, una lettera contenente in
indirizzo il nome del defunto e la data di morte.
Nella lettera vi è la solita
richiesta di denaro da parte de «I piccoli dell'Istituto».
Beh!
Non c'è che dire: le studiano tutte!
IN
SQUALLIDE CELLE VIVONO A TORINO 60 RAGAZZI
Prima citazione
«... preoccupante è, in Torino, la
situazione dell'istituto di osservazione presso il Tribunale
per i minorenni: malgrado il lodevole interessamento, non è stato possibile
eliminare gli opprimenti angusti cubicoli, chiusi da inferriate, entro i quali
si rinserrano la notte i ragazzi giovanissimi, anche inferiori ai quattordici
anni. Come questa opprimente costrizione si concili con l'impegno di “curare
- cito le testuali parole della legge - l'armonico sviluppo della personalità
fisica, psichica e morale del minorenne e di
suscitare in lui il senso della responsabilità dei propri atti e quello dei
doveri verso la società” ognuno può giudicare».
Dal
discorso del Procuratore Generale della Repubblica presso
Seconda citazione
«... Al secondo
piano dell'edificio c'è il centro di osservazione per 60 ragazzi che non hanno
commesso reati, ma che il giudice deve ricoverare d'urgenza per irregolarità
della condotta.
(...) Giovani che hanno bisogno di un
ambiente sereno, di cure particolari sono invece costretti a vivere in
squallidi locali e dormire in celle anguste che ricordano le crudeli carceri
medioevali. Un orrore indegno di una società civile...». (da
Gli
anni trascorrono senza che siano presi i necessari ed urgenti provvedimenti. Ma che cosa fanno le autorità preposte?
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