Prospettive
assistenziali, n. 5-6, gennaio-giugno 1969
STUDI E DOCUMENTAZIONI
PROGRAMMI E METODI D'INSEGNAMENTO NELLE CLASSI DI
PERFEZIONAMENTO CHE ACCOLGONO GLI ALUNNI INSUFFICIENTI MENTALI
Decreto del 12 agosto 1964 emanato dal Ministro francese
dell'Educazione nazionale
PREMESSA
La legge del 1909 che istituiva
l'insegnamento speciale per i fanciulli insufficienti
mentali fu completata da un decreto del 18 agosto dello stesso anno, relativo
ai programmi di questo insegnamento e allo spirito che doveva presiedere alla
loro applicazione.
Quelle istruzioni manifestavano una
lodevole preoccupazione di assicurare ai fanciulli
insufficienti mentali l'insegnamento delle tecniche di base della vita
intellettuale - lettura, scrittura, calcolo, espressione orale e scritta - e
di fornire loro delle conoscenze direttamente utilizzabili nella vita
quotidiana. Esse insistevano sulla necessità di adattare programmi e metodi
pedagogici alle attitudini degli alunni: si trattava
di concepire e di applicare un insegnamento su misura che tenesse conto insieme delle possibilità dei fanciulli, delle esigenze
dell'adattamento alla società e del loro sviluppo personale. Quelle
istruzioni sottolineavano inoltre la importanza di
certe attività scolastiche che permettono ai fanciulli insufficienti mentali di
sviluppare la loro personalità, mentre nello stesso tempo li preparano alla
vita: attività espressive - canto, disegno libero, modellaggio;
attività manuali - piegatura, misurazione, ritaglio, ricostruzione, lavori di
laboratorio e di giardinaggio; lezioni di vita pratica ed educazione fisica.
Quelle direttive
molto generali conservano
il loro valore benché risalgano a più di cinquant'anni
fa. Quel testo di base è stato meditato, approfondito, arricchito da tutti gli
insegnanti che si sono dedicati all'insegnamento speciale e che ne hanno
assunto l'impegno con la loro generosità, la loro fede
e la loro ingegnosità pratica.
Sembra venuto il momento di ricavare
un insegnamento conclusivo da questa ricca e lunga esperienza e di aggiungere
ai suoi risultati quelli delle scienze dell'uomo che ci forniscono
una conoscenza insieme più approfondita e più precisa dei fanciulli e degli
adolescenti insufficienti mentali. E' opportuno inoltre confrontare questo insegnamento con le esigenze attuali, sia della vita
sociale sia della vita professionale, senza dimenticare le esigenze che provengono
dalle modificazioni delle strutture scolastiche e dal prolungamento
dell'obbligo scolastico fino a 16 anni.
Questo confronto generale appare
tanto più necessario in quanto la scolarizzazione dei fanciulli e degli
adolescenti disadattati è riconosciuta come un dovere
sociale. Ora, fra tutti i fanciulli e adolescenti che
non possono seguire una classe normale, gli insufficienti mentali sono di gran
lunga i più numerosi. Gli organi del Ministero dell'Educazione Nazionale erano
in dovere di fornire agli insegnanti delle classi di perfezionamento, che assicurano la loro educazione, delle direttive pedagogiche
che tenessero conto di tutti questi nuovi dati; essi pensano che in un
settore in cui altri ministeri portano il loro contributo, a loro compete di
definire con maggior precisione ancora di prima, l'apporto particolare e
insostituibile del Ministero dell'Educazione Nazionale, allorché si tratta
del settore specifico dei mezzi e dei fini di una pedagogia speciale.
Le presenti istruzioni sono
destinate in modo particolare agli insegnanti ai quali sarà richiesto di promuovere nella loro classe un rinnovamento
pedagogico; essi vi troveranno non delle ricette o dei procedimenti, ma delle
direttive che sono destinate a orientare il loro sforzo, e che lasciano loro
la scelta dei metodi e delle tecniche. In un momento successivo, un confronto
fra questi insegnanti permetterà di andare più avanti, e di scegliere e
indicare i più efficaci fra questi metodi e queste
tecniche pedagogiche. Fin d'ora, tuttavia, tutti gli insegnanti delle classi
di perfezionamento devono tener conto di queste istruzioni.
Esse riguardano le classi
corrispondenti al ciclo elementare, 6-12 anni, e quelle che corrispondono alle
due classi successive previste dalla riforma scolastica in corso, 12-14 anni
(1). Attualmente sono numerose le classi di perfezionamento
che riuniscono insieme il primo e il secondo gruppo di classi, cioè che
accolgono fanciulli dai 7 ai 14 anni. Benché il loro
effettivo sia limitato di norma a 15 alunni, è nota la difficoltà di insegnare
in tali classi, a causa della diversità delle età cronologiche, delle età mentali
e dei livelli scolastici. Tuttavia si richiede a questi insegnanti, come ai
loro colleghi di classi più omogenee, di ispirarsi a queste istruzioni.
*
* *
Le classi di perfezionamento sono
destinate ad accogliere i fanciulli che denunciano
un'insufficienza intellettuale. E' utile ricordare ciò che, allo stato attuale
delle conoscenze, sembra differenziai-li dai
fanciulli normali. Il concetto di insufficienza
mentale, nella sua definizione attuale, permette di distinguere questa
categoria di fanciulli per la quale sono istituite le classi di perfezionamento;
se non si tiene conto di questa esigenza di preciso reperimento, si rischia di
orientare male dei fanciulli disadattati i cui problemi sono molto diversi e
il cui riadattamento dovrebbe essere previsto in altri tipi di classi speciali.
Sotto l'aspetto dello sviluppo genetico,
l'insufficienza mentale si caratterizza con un ritardo intellettuale. Le
funzioni vegetative, la motricità automatica e lo
sviluppo fisico sono spesso normali. Al termine della
sua evoluzione, il fanciullo insufficiente mentale non
avrà superato il livello intellettuale d'un fanciullo molto più giovane di lui.
La valutazione oggettiva dell'intelligenza per mezzo dei tests
si esprime in termini di quoziente intellettuale: si è stabilito concordemente
che i fanciulli insufficienti mentali, da destinare a
classi di perfezionamento, devono avere un quoziente intellettuale situato tra
50 e 75 ai tests verbali del tipo Binet-Simon.
Tuttavia questa definizione dell'insufficienza
per mezzo dell'età mentale e del quoziente intellettuale deve essere precisata
e completata. Se l'efficienza intellettuale globale
del fanciullo insufficiente può essere paragonata a quella di un fanciullo più
giovane, la sua struttura mentale non è esattamente la stessa e la sua evoluzione
intellettuale non si compie allo stesso modo. Così, il passaggio da una tappa
di sviluppo alla seguente presenta delle difficoltà speciali: alcune
persistenze degli stadi anteriori rallentano l'acquisizione di nuove modalità
di pensiero e le rendono fragili.
I risultati del fanciullo
insufficiente sono soddisfacenti, superiori anche a quelli che la sua età
mentale farebbe prevedere, quando il compito è semplice e ripetitivo. Al
contrario, i risultati si deteriorano allorché si fa appello alla sua
iniziativa intellettuale o si esige da lui un'autoregolazione complessa, come per
esempio quando si tratta di stabilire e di mantenere, nell'esecuzione di un
compito, un equilibrio adeguato fra la velocità e la precisione.
La loro attenzione si risveglia con
lentezza, si mantiene a fatica, subisca delle flessioni
frequenti. La loro riuscita è migliore nelle attività che fanno appello più
alla comprensione che all'invenzione. Le nozioni di «inerzia», di «rigidità», di «perseverazione» mentali, esprimono questi aspetti della
struttura psicologica del fanciullo insufficiente intellettuale.
Inoltre si constata, sotto la
nozione globale di età mentale, uno sviluppo spesso
molto disuguale delle diverse funzioni. Così, l'organizzazione
spaziale e l'organizzazione temporale, di cui è nota l'importanza per lo
sviluppo intellettuale e per l'acquisizione dei meccanismi di base (lettura.
scrittura, calcolo), presso alcuni fanciulli
insufficienti mentali sono di un livello di gran lunga inferiore a quello che
farebbe prevedere la loro età mentale.
Le caratteristiche precedenti
tendono solamente a definire l'evoluzione e l'efficienza intellettuale del fanciullo e dell'adolescente insufficienti mentali. In
nessun caso, ci si può accontentare di questi soli dati per descrivere la loro
personalità. Ma conviene anche analizzare tutte le
modalità della loro interazione personale e sociale. A questo riguardo, non si
dovrebbe ignorare ciò che, alla stessa età, accomuna i fanciulli e
adolescenti insufficienti mentali e i fanciulli e adolescenti normali della
medesima età cronologica: i sentimenti, i desideri, gli interessi. Queste
tendenze tuttavia possono essere turbate più o meno
profondamente da una mancanza di controllo di sé e da un'errata fiducia nelle
proprie possibilità. La responsabilità, perturbata dalla loro
suggestionabilità ed impulsività, rimane fragile: essi provano di frequente un
sentimento di insicurezza, anzi di inferiorità, tanto
più dolorosamente sofferto in quanto sia gli insuccessi precedenti sia gli atteggiamenti
familiari e l'apprezzamento della società li inducono quasi sempre alla svalutazione
di sé.
Di conseguenza queste condizioni
psicologiche particolari devono imporre una adeguata
forma e un adeguato contenuto pedagogici all'educazione riservata ai fanciulli
e adolescenti insufficienti mentali. Questa conoscenza psicologica è
indispensabile a un educatore preoccupato di
promuovere un'azione pedagogica chiara, paziente e stimolante.
*
* *
La pedagogia della classe di
perfezionamento può differenziarsi in considerazione dei livelli di età che sono altrettante tappe di cui deve tener conto
l'educatore. La scolarità del fanciullo insufficiente
mentale, come quella del fanciullo normale, comprende un periodo elementare:
6-12 anni, un periodo corrispondente alle due classi successive del ciclo di
osservazione 12-14 anni; comprenderà inoltre un periodo finale (14-16 anni),
quando sarà approvato il prolungamento dell'obbligo scolastico. Ma il progresso
del fanciullo insufficiente mentale si compie più
lentamente e più irregolarmente; può succedere che egli subisca una lunga
stasi, e perfino che regredisca, almeno per alcuni insegnamenti. Non si
bruceranno le tappe e si lasceranno progredire gli alunni secondo un ritmo
corrispondente alle loro possibilità. Si eviterà l'insuccesso prevedibile nel
corso preparatorio, facendo entrare il fanciullo
insufficiente mentale nella classe di perfezionamento fin dall'inizio della
sua ammissione alla scuola elementare. E' conveniente inoltre organizzare in un
complesso pedagogico, che tenga conto dei diversi
livelli scolastici definiti nelle presenti istruzioni, le classi di
perfezionamento d'uno stesso plesso o di plessi scolastici vicini, evitando,
finché è possibile, la classe unica che accolga bambini dai 6-7 anni fino ai 14
anni.
I. IL PERIODO ELEMENTARE: 6-12 ANNI
IL PERIODO DELLE INIZIAZIONI.
1) La pedagogia
«d'attesa».
I fanciulli
insufficienti mentali non possono iniziare gli apprendimenti scolastici prima
di aver raggiunto, come gli altri fanciulli, un livello di sviluppo che
permetta loro questa iniziazione. Perciò è conveniente anzitutto impiegare
con essi una pedagogia «d'attesa» stimolante e
attiva. Essa deve mirare in particolare a sviluppare la padronanza sul proprio
corpo e l'abilità gestuale, al fine di assicurare, all'inizio, un’educazione
psicomotoria di base, condizione e punto d'appoggio degli apprendimenti successivi.
A questo fine, gli insegnanti
proporranno loro, anzitutto, varie attività di espressione
globale: educazione fisica, giochi, ritmica, danza, drammatizzazione, favole e
racconti, canto, recitazione, pittura, modellaggio,
come pure tutte le attività costruttrici che utilizzano dei materiali facili
da maneggiare, suscettibili di condurre a risultati aventi un certo valore
estetico. Infatti, per ottenere la piena
partecipazione degli alunni e permettere loro così di ricavare il massimo
profitto dalle attività a cui si dedicano, è importante risvegliare,
sollecitare continuamente i loro interessi. Più ancora dei fanciulli
d'intelligenza normale, gli insufficienti possono essere motivati soltanto da
realizzazioni tangibili, che abbiano un significato immediato per loro e che
siano adatte a valorizzarli. In queste attività individuali e collettive, che
potranno essere concepite in maniera più o meno
sintetica secondo il caso, gli insegnanti terranno presenti i seguenti
obbiettivi:
- L'educazione delle percezioni di
spazio e di tempo: nozioni di posizione, di contiguità, di inclusione,
di successione, di direzione, riconoscimento di forme, nozioni di destra e di
sinistra, riproduzione e riconoscimento di ritmi; tutte nozioni fondamentali
per l'acquisizione della lettura e della scrittura.
- La coordinazione dei movimenti, lo
sviluppo della destrezza e della precisione del gesto; in particolare,
l'adattamento progressivo dei movimenti spontanei del
bambino allo spazio ristretto dell'attività grafica, preparazione alla scrittura.
- L'iniziazione alla nozione di
quantità, particolarmente la comprensione e l'utilizzazione
del vocabolario corrispondente: un po', molto, di più, più grande di, più
piccolo di, meno di, uguale...
Si dedicherà un'attenzione tutta
particolare allo sviluppo e alla padronanza del linguaggio orale che è, d'altra
parte, una condizione di base per l'apprendimento della lettura. Si cercheranno, nella vita dei bambini, varie occasioni per
far nascere il bisogno della parola e per suscitare le comunicazioni
reciproche. Tutte le attività che si svolgono nella
classe saranno l'occasione e lo spunto per l'espressione orale. Ma si eviterà
di esigere prematuramente un linguaggio troppo elaborato, perchè l'importante
è, prima di tutto, che i bambini parlino. L'insegnante,
pur accettando con un atteggiamento di buona disposizione questo linguaggio infantile,
avrà la preoccupazione costante di dare l'esempio di un linguaggio corrente
preciso, semplice e corretto.
Gli insegnanti si ispireranno
molto largamente alle attività e agli esercizi impiegati nelle scuole materne,
cercando tuttavia di adattarli costantemente non solo alle possibilità e ai
bisogni dei loro alunni, ma anche al loro sviluppo fisico e all'evoluzione dei
loro interessi.
Le attività dovranno essere in larga
misura delle attività di gruppo, per mezzo delle quali si comincerà l'apprendimento
delle relazioni sociali. Pur
riconoscendo l'importanza del ruolo che compete all'adulto nell'organizzazione
di queste attività, si farà appello all'iniziativa degli alunni, si permetterà
alla loro spontaneità di esprimersi, si risveglierà in loro il senso della
responsabilità. Gli insegnanti si preoccuperanno di suscitare, di animare, di
guidare.
2) Gli apprendimenti
propriamente scolastici.
Essi saranno affrontati coi bambini che abbiano raggiunto un grado di maturità
sufficiente. L'iniziazione alla lettura dovrà trovane appoggio su tutte le
modalità di espressione spontanea. Bisogna ancora sottolineare a questo proposito la necessità di collegare
tale iniziazione con gli interessi del bambino. Si dovrà porre attenzione a non
farne mai un insieme di esercizi artificiosi. Per
questo si assocerà sempre l'acquisizione dei meccanismi con la comprensione del
significato. La doppia preoccupazione di tener conto del
livello dei bambini come pure della loro età reale dovrà indurre il più
delle volte a non utilizzare i manuali compilati e concepiti per le classi
normali.
L'apprendimento della scrittura sarà
effettuato sulla base delle attività preparatorie che
l'avranno reso possibile, e in collegamento con l'apprendimento della lettura.
L'apprendimento del calcolo sarà
preparato da attività di classificazione e di seriazione. Si affronterà la
nozione di quantità facendo osservare e realizzare delle collezioni di oggetti. Partendo da rapporti percettivi elementari e globali,
cioè da configurazioni, ci si avvierà, attraverso la
manipolazione e la riflessione, verso le nozioni di grandezza e di numero.
Questi esercizi avranno per scopo le misure semplici, lo studio dei primi
numeri e la ricerca sistematica di tutti i loro modi di composizione possibili.
Gli insegnanti non dovranno mai dimenticare che l'obbiettivo a questo livello
non è tanto l'acquisizione di un sapere quanto piuttosto la scoperta,
attraverso l'attività, delle relazioni elementari sulle quali si fondano le
operazioni aritmetiche. Occorrerà procedere con prudenza, scomponendo
e affrontando una per volta le difficoltà, moltiplicando gli accostamenti e i
confronti, e accertandosi sempre, col ricorso all'attività manuale, che il
significato delle operazioni sia ben compreso. La fissazione delle conoscenze
e la formazione degli automatismi potranno iniziarsi efficacemente solo a
questo punto. A tale proposito, come in altri casi, si eviterà di limitarsi
agli esercizi formali, e si partirà sempre da problemi riscontrati in situazioni vissute dal bambino. Nonostante l’esigenza di
progressioni precise e di ripetizioni frequenti, l'insegnamento per la vita e
per mezzo della vita (pour la vie et par la vie) deve essere
anche il principio sul quale si fonderà l'iniziazione al calcolo.
IL PERIODO DELLE ACQUISIZIONI SCOLASTICHE
La divisione della scolarità in
periodi, se è destinata a mettere in evidenza
determinati aspetti pedagogici, non deve far dimenticare la continuità dello
sforzo impiegato dagli insegnanti in tutti i settori educativi. Dopo la fase
delle iniziazioni, l'insufficiente mentale si trova soltanto a possedere le
condizioni di partenza migliori perché l'insegnante si applichi, da una parte,
a consolidare e sviluppare nel bambino le tecniche di base della vita
intellettuale e le qualità di iniziativa, d'altra
parte a rendere possibile lo sviluppo pieno della personalità, l'espressione
dell'io, la relazione con gli altri, l'integrazione col mondo sociale. Nella
classe di perfezionamento, non si tratta soltanto di applicare
dei metodi attivi, ma molto più di svolgere un'opera di rivalorizzazione
e di compensazione. Con profonda convinzione bisognerà considerare come una
potente leva pedagogica la valorizzazione e lo sviluppo delle attitudini che
meno si sarebbero sospettate. Così pure si dovrà
approfittare al massimo della compensazione gioiosa che dà
il successo nella attività in cui l'insufficiente mentale riesce abbastanza
bene.
1) Tecniche di base
della vita intellettuale:
Lettura - Quando si è superato il momento
dell'iniziazione, è indispensabile diversificare le
attività di lettura dedicandosi alla lettura ad alta voce, collegata con la
presa di coscienza del significato e col perfezionamento orale - pronuncia
corretta, dizione espressiva - e alla lettura silenziosa per l'informazione -
schede, documenti, libri, piccole enciclopedie - e per il piacere di leggere -
giornali dei ragazzi, libri della biblioteca di classe.
Tuttavia, la lettura, come attività,
ha un significato soltanto nella misura in cui essa diventa un mezzo di
comprensione e di conoscenza. Di conseguenza il necessario perfezionamento della tecnica non dovrà costituire la preoccupazione
esclusiva dell'educatore. Si deve ricordane, in particolare, che alcuni studi
recenti ci permettono di formulare l'ipotesi che la comprensione di un testo
non è strettamente determinata dalla qualità della
lettura fatta su questo testo. La lettura si integra
dunque in un insieme total,a di attività che ne sono la motivazione
di base, senza richiamare necessariamente la realizzazione orale perfetta,
senza errori.
Nella classe, di perfezionamento,
bisogna tener conto, ricordiamolo, della diversità degli interessi e delle
possibilità intellettuali; è augurabile che l'argomento delle letture sia adattato
all'età cronologica degli alunni.
Scrittura - Pur evitando di rimettere in
primo piano le esigenze tradizionali della calligrafia, l'insegnante curerà in
modo particolare gli esercizi di scrittura, ridando così a questa
attività formativa un'importanza ben maggiore di quella che essa ha
nelle classi normali allo stesso livello scolastico. Oltre al suo carattere
utilitario in quanto tecnica sociale di espressione,
l'attività di scrittura apporta un contributo importante alla
differenziazione e all'affinamento dei gesti, alla padronanza dei movimenti e
del corpo, alla regolazione dell'attività. Come esercizio
di adattamento psicomotorio, la scrittura costituisce dunque un elemento
importante dell'educazione della padronanza di sé nel bambino insufficiente
mentale. In questa prospettiva, qualunque sia la preferenza dell'insegnante in
materia di tipo di scrittura, sarà indispensabile
tener conto delle difficoltà eventuali dei bambini le quali potranno
determinare una scelta in favore di una forma corsiva o discontinua di
scrittura.
Calcolo - Nel calcolo, l'educatore dovrà
obbedire alla legge di urgenza. Il sistema di misura
primordiale sarà quello monetario. Verranno in seguito lo studio delle capacità
e lo studio dei pesi che hanno dei sussidi concreti immediati negli strumenti e
negli oggetti di uso corrente, poi lo studio delle
lunghezze. Si insisterà sui vocaboli che corrispondono
a un uso corrente frequente (le unità meno usate serviranno soltanto a rendere
possibile la comprensione del sistema decimale). Il meccanismo delle quattro
operazioni può essere acquisito dall'insufficiente
mentale, talora, abbastanza facilmente. Ma si tratta
in questo caso di un fenomeno che rischia di trarci in inganno. L'insegnante
dovrà controllare costantemente la capacità di cogliere il significato di
queste operazioni e di ricavarne una utilità. Il tempo
impiegato, in un vano eroismo, nel fissare alcuni
automatismi che non avranno nessun impiego nelle iniziative personali, deve
essere considerato come perduto. Sempre, a questo proposito, bisogna
escludere ogni formalismo. Gli esercizi che mettono il bambino «in situazione
concreta» e che lo incitano a impiegare effettivamente
la propria attiva partecipazione saranno sempre molto efficaci e molto formativi.
Non è questione di rinunciare
all'utilità indiscutibile che offrono i «problemi», ma
occorre che essi siano suscettibili di diventane i problemi del bambino. A
questo scopo si esploreranno tutte le occasioni di
calcolo che offrono la vita pratica, la vita della scuola, la gestione
cooperativa, ad esempio.
2) Pieno sviluppo della
personalità - espressione dell'io - relazione con gli
altri - integrazione col mondo sociale.
La
formazione linguistica
- Si avrà cura, limitandosi ad un «linguaggio fondamentale» di assicurarsi che
il bambino sappia cogliere e distinguere i termini indispensabili per intrattenere
rapporti con gli altri e per adattarsi alle esigenze della vita quotidiana.
L'insufficiente mentale ha la tendenza permanente a credere di comprendere
delle parole che rimangono, in fondo, se non sconosciute, almeno molto confuse
per lui.
Il
linguaggio orale -
L'espressione orale conserverà a questo riguardo un
posto preminente. I suoi progressi condizionano e accompagnano quelli di tutte
le altre attività. Si cercherà di sviluppare questa funzione di
espressione orale in due direzioni: da una parte in connessione con
l'osservazione degli esseri, delle cose, delle azioni, degli avvenimenti;
dall'altra parte in funzione dei bisogni della conversazione. Si avrà cura di creare
un clima che favorisca la spontaneità, pur salvaguardando l'esigenza necessaria
della correzione. Si tratta in questo campo di mantenere un delicato
equilibrio. La recitazione sarà d'altronde un mezzo efficiente per arricchire
il linguaggio del bambino e sviluppare il suo senso estetico.
Il
linguaggio scritto
- Si avrà ugualmente cura di accogliere in scuola gli argomenti che, nella
vita del bambino, suscitano il desiderio di esprimersi. Nel campo
dell'ortografia, la lentezza di acquisizione dell'insufficiente
mentale è ancora più accentuata che in altri settori. l'insegnante
dovrà impiegare in questo campo uno sforzo tutto particolare. Per l'ortografia
detta «d'uso» si farà appello all'osservazione sistematica delle parole in
connessione con la lettura e la scrittura. Per l'ortografia detta «di regole»
si riserverà un posto ragionevole alla grammatica, intesa non come studio
formale, ma come osservazione della lingua scritta, condotta in maniera
pratica e rivolta a far constatare e utilizzare praticamente
le concordanze e le forme usuali della coniugazione. Il bambino insufficiente
mentale si trova molto impacciato nell'espressione scritta. Egli presenta varie
difficoltà in ordine all'attività immaginativa - la
povertà delle immagini è un aspetto tipico della sua struttura psicologica - e
varie difficoltà non meno caratteristiche in ordine alla costruzione logica.
Questi ostacoli, per essere superati, richiedono un insegnamento fortemente motivato che troverà le espressioni più
confacenti e più gradite nel «testo libero», nella «corrispondenza scolastica»,
nel «diario», nel «giornale scolastico» - possibilmente redatti a stampa. Si
dedicherà diverso tempo alla tecnica della corrispondenza (lettere,
telegrammi).
L'educazione
gestuale - Le tecniche
di espressione non si riducono a quella del linguaggio
verbale. Si avrà cura di fare largo posto alla drammatizzazione,
alle rappresentazioni teatrali, alla danza e alla ritmica.
L'educazione
manuale e il disegno
- Il disegno sotto tutti i suoi aspetti, colori e tecniche, come pure la
costruzione di oggetti, sono per la classe di
perfezionamento delle attività specifiche e caratteristiche, sia perchè esse
permettono dei successi che l'insufficiente mentale non può raggiungere in
altri settori, sia perchè esse sono il mezzo per sviluppare il suo potere di
giudizio e la sua abilità, in previsione degli apprendimenti professionali. Il
disegno libero è un mezzo di espressione personale e
di cultura estetica. Il disegno di osservazione si
associa perfettamente con tutte le altre discipline. Il disegno di affreschi, infine, è una occasione di attività
collettiva. I lavori manuali potranno essere di una grande
varietà a seconda degli strumenti impiegati e degli oggetti da realizzare.
Questi lavori determinano ancora più nettamente un'educazione del pensiero e
dell'azione. L'insegnante vi scorgerà il mezzo per evidenziare e coltivare
delle attitudini senza tuttavia iniziare a questo livello un
insegnamento pre-professionale.
L'educazione
musicale - Si riserverà
una parte del tempo di scuola allo studio di canti e
all'attività musicale. I bambini insufficienti mentali vi partecipano con
interesse e con piacere particolari, e possono dimostrare delle attitudini in
questo campo in cui l'affettività ha una gran parte.
Lo
studio dell'ambiente
- L'interesse educativo di questo studio appare
evidente quando si tratta di realizzare un adattamento. Il suo metodo
principale sarà l'osservazione, sia che l'ambiente
esteriore penetri in scuola per mezzo di elementi importati - documenti di prima
mano, documenti audiovisivi - sia che la classe si trasporti al di fuori per le
passeggiate educative.
Le lezioni di storia e di geografia
tradizionali sono escluse come presentazioni sistematiche di fatti e insieme di
conoscenze enciclopediche, sia pure sommarie. L'ambiente storico e geografico
offrirà soltanto la possibilità di risvegliare lo spirito del bambino all'idea
di passato, di cronologia, all'idea di mondo e di ambiente
diversificato. Si coglieranno a questo riguardo le
occasioni offerte dall'attualità e si sfrutteranno le curiosità suscitate dal
cinema, dalla radio e dalla televisione.
Esercizi
di vita pratica - Si intende per vita pratica l'insieme delle situazioni che
l'individuo è chiamato ad affrontare per risolvere i problemi elementari della
vita quotidiana.
La preparazione alla vita pratica
non sarà soltanto l'oggetto di alcune lezioni isolate,
ma dovrà ispirare l'insieme delle attività della classe di perfezionamento.
Tuttavia, certi esercizi particolari che devono familiarizzare il bambino con
le situazioni che egli incontrerà sovente, saranno l'occasione, non solo per
acquistare delle tecniche semplici, ma anche per esercitare
sistematicamente la sua riflessione e il suo giudizio, nella ricerca dei
comportamenti più adeguati. A questo proposito non si tratterà di creare dei
condizionamenti che sono resi inefficaci dalia varietà delle situazioni, ma di
far acquistare al bambino una plasticità sufficiente dei suoi atteggiamenti e
delle sue decisioni che gli permetta di far fronte
alle esigenze mutevoli della vita. Questi esercizi, malgrado
il loro carattere utilitario, non dovrebbero essere orientati sistematicamente
nella direzione di una preparazione professionale.
Formazione
morale - Infine, molto
più che nelle classi normali, la formazione morale
dovrà essere semplice, senza ricorso al moralismo formale. In
questo campo più che in ogni altro, bisogna abituare i bambini a vivere bene in
un clima educativo favorevole all'equilibrio personale e alla
socializzazione.
II. IL PERIODO CORRISPONDENTE ALLE DUE
CLASSI SUCCESSIVE AL CICLO ELEMENTARE (2)
Le due classi seguenti di
perfezionamento accoglieranno gli alunni di 12 anni che hanno compiuto la loro
scolarità nelle classi di perfezionamento del ciclo
elementare. Si tratta dei fanciulli che attualmente
terminano nella scuoia primaria la loro scolarità speciale. Queste istruzioni
sono dunque applicabili per quanto possibile, nelle attuali classi di
perfezionamento, per i fanciulli da
Come negli anni precedenti, ma in
maniera più accentuata, il livello degli alunni è eterogeneo, sia sul piano
dello sviluppo mentale sia su quello delle acquisizioni scolastiche. Anzi, per uno stesso alunno, il livello delle acquisizioni è
variabile a seconda che consideriamo ciascuna delle discipline
dell'insegnamento tradizionale. A questa età,
anche a causa dei loro insuccessi, i ragazzi manifestano disinteresse per le
attività scolastiche quali essi hanno praticato fino allora. Si constata
sovente che essi hanno una coscienza più accentuata della loro inferiorità
rispetto ai fanciulli della stessa ,età coi quali sono
messi in contatto, coscienza che si manifesta attraverso a comportamenti di
supercompensazione o di inibizione. Tuttavia, questi alunni cominciano a
manifestare come gli altri, gli interessi propri dell'inizio dell'adolescenza.
Questi pochi rilievi relativi alla psicologia dell'insufficiente mentale
pre-adolescente orientano la pedagogia delle classi di perfezionamento in
questa età.
In questo periodo, più ancora che
negli anni precedenti, questi ragazzi non devono avere l'impressione che
l'insegnamento che essi ricevono è un insegnamento ridotto. Le attività delle
classi che li accolgono non devono essere in apparenza troppo differenziate da quelle delle altre classi del medesimo
ciclo. Questo insegnamento deve essere adattato sia alle deficienze
individuali, a cui ci si sforzerà di portar rimedio, sia agli interessi
collettivi che si utilizzeranno nel miglior modo per
lo sviluppo intellettuale, affettivo e sociale dei fanciulli.
1) Gli obiettivi
Gli insegnanti si sforzeranno di
realizzare i seguenti obbiettivi:
- Conservazione e, se possibile,
perfezionamento delle conoscenze scolastiche di base con la preoccupazione,
tuttavia, di superare gli obbiettivi scolastici del ciclo elementare, nelle
discipline in cui l'insufficiente mentale sembra riuscire.
- Integrazione sociale per mezzo di attività comuni con gli alunni delle altre classi,
all'interno e all'esterno della scuola, per mezzo dell'acquisizione di
conoscenze che favoriscano l'adattamento sociale e lo sviluppo delle attitudini
che si ritroveranno a livello dell'esercizio di un mestiere; ma non si tratta
in nessun modo di una preparazione diretta a un'attività professionale
determinata.
- Esercitazione delle attitudini
fisiche che saranno, per questi allievi, sia un elemento di compensazione e di
sviluppo, sia dei fattori equilibranti essenziali.
- Sfruttamento pieno delle
possibilità di espressione e di formazione del gusto che costituisce
ugualmente un obbiettivo di cui bisogna sottolineare
l'importanza. Piuttosto che tentane di far raggiungere all'alunno lo stesso
livello d'acquisizione in tutte le discipline, si cercherà di valorizzare al
massimo i suoi interessi o attitudini particolari.
2) I metodi
La
conservazione e il perfezionamento delle conoscenze di base - L'insegnamento sarà svolto
secondo forme nuove di attività, preferibilmente in
rapporto con l'attualità, la vita sociale e il mondo del lavoro. Si eviteranno
le lezioni sistematiche e la ripartizione delle attività secondo l'ordine
delle discipline tradizionali: calcolo, lettura, grammatica. Attraverso
l'individualizzazione dei compiti, il lavoro con le schede soprattutto, e con
l'utilizzazione degli avvenimenti della vita quotidiana, nazionale o locale,
scolastica, sociale o professionale, gli insegnanti si sforzeranno di
conservare e di perfezionare in modo continuo le
conoscenze di base. Perciò per esercitare la lingua parlata, più utile e più facile per l'insufficiente mentale che non la
lingua scritta, gli insegnanti favoriranno il dialogo e l'espressione in
collettività in occasione del funzionamento della cooperativa, delle
discussioni di gruppo, dei resoconti di inchieste...
Giornali e riviste, biblioteca ben
scelta, con argomenti attinenti ad attività umane più che a preoccupazioni
puramente letterarie, mezzi di informazione di cui
dispongono gli adulti (vocabolario semplice, annuario, catalogo, libro di ricette
...), utilizzati in modo funzionale, saranno i mezzi di perfezionamento della
lettura.
Si eserciterà l'espressione scritta
in occasione di attività in rapporto con la vita;
ricordiamo il valore della corrispondenza interscolastica, dei resoconti di
osservazioni e di inchieste, dei testi liberi, dei bilanci di gestione
cooperativa.
Si eviteranno le esigenze eccessive
che rischierebbero di soffocare il gusto di scrivere. La stamperia sarà un
mezzo stimolante per perfezionare l'ortografia e
l'espressione scritta. Così pure le attività collettive di gestione, i lavori manuali, i risultati sportivi, l'attualità, consentiranno
varie attività attraenti, di calcolo e di misurazione.
Le, attività dirette all'adattamento sociale e al mondo del
lavoro - Queste
attività hanno per scopo anzitutto di evitare agli insufficienti mentali,
facendoli partecipare al patrimonio delle conoscenze comuni, degli errori
grossolani che li segnalerebbero all'attenzione e nuocerebbero
alla loro accettazione nei gruppi; esse rispondono inoltre ai loro interessi
extra-scolastici; infine, esse contribuiscono all’arricchimento della loro
personalità, allo sviluppo del loro spirito critico e al loro senso di
responsabilità.
Per l'acquisizione delle conoscenze,
si impiegheranno gli stessi metodi usati per le
attività scolastiche di base.
Della storia e della geografia, si
sceglieranno alcuni fatti in rapporto con l'attualità e con i mestieri. Si concentrerà lo studio sui fatti storici salienti o recenti.
Si utilizzerà largamente la storia semplificata della civilizzazione.
Per ciò che concerne la geografia, partendo sia da itinerari di viaggio sia da
produzioni regionali, si potranno situare le diverse regioni, le città, i
paesaggi.
Sarà più importante insegnare ai fanciulli a servirsi dei mezzi di informazione come le carte,
il globo, l'atlante, ecc., che non far loro acquisire una massa di conoscenze.
Per l'acquisizione di conoscenze
tecniche o scientifiche, si partirà ugualmente dai dati attuali.
Si solleciterà la riflessione su alcune tecniche semplici, di carattere
industriale o artigianale, facendo appello largamente ai mezzi audiovisivi. Si
sfrutterà anche largamente l'osservazione dei fenomeni della natura.
I lavori manuali assumono
un'importanza maggiore che negli anni precedenti. Essi devono contribuire
all'educazione gestuale, ossia condurre all'esecuzione di movimenti
coordinati, precisi, esattamente adattati, e dare ai giovani l'occasione di realizzazioni che li valorizzeranno di fronte a loro stessi
e ai loro compagni. Per quanto possibile, si darà a queste attività un carattere
utilitario, sia per mezzo della natura degli oggetti la cui fabbricazione sarà
loro proposta, sia per mezzo della possibilità di vendere
questi oggetti a profitto della cooperativa. Un posto importante nell'impiego
del tempo scolastico sarà dedicato ai lavori manuali.
Questi lavori cominceranno ad essere
orientati nel senso delle preoccupazioni dell'adulto; i ragazzi, per esempio,
potranno imparare il maneggio di utensili diversi per
la fabbricazione di oggetti, o per l'esecuzione di compiti diversi: lavoro del
ferro e del filo di ferro, falegnameria, elettricità, ecc. Per le ragazze, si
concentreranno i lavori manuali sulle attività di vita domestica: pulizia,
cucina, bucato, senza escludere altre possibilità in funzione dei gusti e
delle attitudini di ciascuna.
A questo scopo, bisognerà prevedere
l'utilizzazione di un materiale minimo adattato: per i ragazzi, per esempio,
banconi con piccoli utensili; per le ragazze, apparecchiature da cucina, di
pulizia, macchine da cucire. Alcune installazioni
semplici potranno essere collocate al fondo della classe, se essa offre una
superficie sufficiente.
Le attività di socializzazione
mirano all'integrazione nel gruppo, cercano di sviluppare il senso della
responsabilità e l'attitudine alla comunicazione. In questa prospettiva
occorre particolarmente prevedere l'auto-amministrazione della
cooperativa, la creazione di consigli di classe. Inoltre, i ragazzi avranno la
possibilità di scegliere fra attività collettive multiple e facoltative.
Saranno organizzati a questo scopo diversi clubs - di
musica, di sport, di fotografia, ecc. - senza sopprimere tuttavia la
possibilità di realizzazioni individuali. Infine,
l'insegnante farà ricorso ai dibattiti collettivi, il
cui interesse educativo merita di essere ricordato.
Le
attività di espressione e di formazione del gusto - Si dovrà inoltre risvegliare
l'interesse dei ragazzi per tutto ciò che ha un valore artistico, con la
presentazione di opere adatte ai desideri dei giovani, con la lettura di buoni
testi, con la presentazione e l'audizione di dischi. Si continueranno,
allargandole e approfondendole, le attività già cominciate
negli anni precedenti, nelle classi elementari nei seguenti campi: disegno,
pittura, modellaggio; canto corale, marionette e
recite, ecc., secondo le possibilità dell'insegnante e i mezzi di cui dispone.
(1) Com'è noto, in
Francia al ciclo elementare segue un ciclo di osservazione, della durata di due
anni, che funziona anche presso alcune scuole elementari (N.d.T.).
(2) Cfr. nota 1.
www.fondazionepromozionesociale.it