Prospettive
assistenziali, n. 10, aprile-giugno 1970
DOCUMENTI
INTRODUZIONE
Con
D.M. 21 gennaio 1970, il Ministero della Sanità ha istituito un Comitato di studio con l'incarico
di formulare indicazioni e proposte in ordine ai
problemi del collegamento dei servizi sociali di base con i servizi sanitari, in previsione dell'attuazione del servizio
sanitario nazionale ed in particolare delle unità sanitarie locali.
Fanno
parte della Commissione 24 membri scelti in ragione della
loro personale esperienza nel campo della programmazione e della
organizzazione dei servizi sociali e comunque interessati al più vasto
problema della politica sociale a livello locale.
Il
Comitato, presieduto dall'On.le Franco Foschi, opera nell'ambito del Centro studi
dello stesso Ministero della Sanità.
I
motivi essenziali che hanno orientato alla istituzione
del Comitato possono così riassumersi:
- l'approvazione da parte della Commissione Igiene e
Sanità della Camera dei Deputati dell'ordine del giorno presentato dall'On.le Foschi che impegnava il
Governo «..... nel momento in cui la Commissione per le unità sanitarie locali
si avvia alle scelte definitive, ad acquisire urgentemente le proposte relative alle unità locali dei servizi sociali,
anche attraverso la eventuale costituzione di una apposita Commissione le cui
conclusioni convergano con quelle relative alle unità sanitarie al fine di
evitare che importanti servizi restino irrealizzati a
tempo indeterminato, mentre magari sopravviverebbero
assurde duplicazioni e sovrapposizioni di competenze;
-
l'orientamento del «Progetto 80» secondo il quale «come per l'organizzazione
sanitaria il fulcro del sistema è il servizio di base svolto dalle unità
sanitarie locali, così nel settore dei servizi sociali la soluzione sostitutiva
degli ECA, dovrà consistere nella istituzione di unità
locali di servizio sociale»;
-
tutto un movimento culturale che si è andato animando in questi ultimi tempi e
i cui obbiettivi sono di: portare avanti una nuova politica delle attrezzature
sociali per una diversa programmazione dello sviluppo; inserire più
incisivamente la politica dei servizi sociali nel più ampio tessuto
urbanistico; rivitalizzare e responsabilizzare
gli enti locali da considerare come artefici primi di una politica sociale a
livello locale; lasciare spazio alla partecipazione dei cittadini nella
determinazione delle scelte di politica sociale a livello locale.
Sulla base di queste motivazioni il
Comitato, previo ampio e libero dibattito sui contenuti che occorreva
prioritariamente affrontare e sulle modalità di lavoro che occorreva seguire,
ha incaricato un sottocomitato di predisporre un primo documento di lavoro che
costituisse una prima base di discussione.
Su
tale documento il Comitato ha già svolto una prima discussione convenendo
tuttavia che, al di là delle integrazioni, delle
modifiche, dei completamenti, che potranno essere apportati al documento,
nell'ambito del Comitato, fosse prioritariamente importante diffondere il
documento stesso presso tutte quelle sedi capaci di reagire e di portare un
proprio originale contributo di idee e di proposte.
È
sotto questo profilo che il documento si caratterizza nettamente ed
esclusivamente come «proposta problematica» sulla quale
è aperto il dibattito che si spera possa essere ampio e costruttivo.
Nel
frattempo il Comitato continua il proprio lavoro, sia nel senso di precisare ed
eventualmente modificare le parti già redatte del documento, sia nel senso di
completarlo per le parti allo stato attuale solo accennate: è anche per questo
che il contributo della «base» risulterà particolarmente prezioso e determinante.
Il
Comitato ha evidentemente scelto così di uscire dal chiuso delle tradizionali
decisioni di vertici ristretti e di avviare il più
ampio e libero dibattito di base su un tema che non può non investire
immediatamente le competenze delle nuove Regioni, i programmi delle Comunità
locali, il loro dialogo con i quartieri, le associazioni, gli operatori, i
cittadini.
Le
scelte politiche saranno così frutto di una effettiva
partecipazione democratica.
P.S. - Documenti ed
osservazioni possono esser fatti pervenire all'Onorevole FRANCO FOSCHI -
Camera dei Deputati - ROMA.
www.fondazionepromozionesociale.it