Prospettive
assistenziali, n. 20, ottobre-dicembre 1972
SPECCHIO NERO
DIMMI SE HAI ORINATO IN LETTO, SE HAI CAMMINATO TARDI, SE SEI
FIGLIO DI UN MANCINO E TI DIRÒ SE SEI RECUPERABILE
Questi
quesiti che pubblichiamo qui di seguito non sono una
trovata per divertirci alle spalle di qualche allievo zelante di Lombroso, che, per compiacere il maestro, abbia così
formulato una sua tesi di laurea ottanta anni fa. Purtroppo si tratta di un
questionario che il moderno carcere di osservazione,
quello di Rebibbia, ha distribuito a sindaci,
carabinieri, direttori sanitari per «l'osservazione della personalità onde
stabilire quale sia il trattamento più idoneo ai fini del recupero sociale». È
un questionario vergognoso che sta a dimostrare
ancora una volta l'inguaribile arretratezza delle pubbliche autorità nelle
loro funzioni, e che compone quel quadro già da noi molte volte denunziato, in
cui convergono le istanze e le pressioni degli ambienti più retrivi del nostro
paese. Richiami all'ordine cioè a ritorni autoritari,
che si traducono, nell'assistenza, in istituzionalizzazione e segregazione, e
per una efficiente risposta giudiziaria al delitto, nell'indicazione di
interventi urgenti di polizia. Nessuna nuova riflessione sullo studio della
criminalità, nessuna ricerca delle sue matrici sociali
ed individuali quali quelle condotte dalla scuola anglosassone (1). Ci si accontenta, anche in casi meno ingenui (o di malafede?) di quelli
riprodotti nel questionario, ad acquisire, come scientificamente
puntuali e corrette, concezioni sostenute da studiosi per lo più appartenenti
ad ambienti permeati dall'ideologia borghese dominante, del XIX secolo, senza
voler indagare a contatto di una realtà oggi più vera.
Senza
voler pensare che alcuni di questi quesiti possano
esser usati dai direttori del carcere come stratagemma per risolvere il
problema dei detenuti discoli e difficili (ma quante volte con l'aiuto di un
medico compiacente il discolo è stato inviato in osservazione al manicomio
giudiziario?), possono esser questi i criteri di riesame della pericolosità
dell'internato, in base alla quale si decide se può esser riammesso in società?
Non
solo il buon comportamento dell'internato nell'istituzione è un controsenso
logico, perché si stabilisce se un disadattato è in grado di reinserirsi nella
società in base al modo in cui si comporta in una isola
estranea alla società; ma anche i criteri tratti dal buon comportamento fuori
dall'istituzione che siano basati sulla condotta durante il servizio militare,
sul contegno nei rapporti religiosi, in società e in politica, e rispetto alla
propria famiglia, non rischiano di essere falsamente ideologici e
conservatori? Che l'ideologia di fondo che pervade il
sistema penitenziario italiano sia quella dell'esclusione o peggio della dequalificazione dell'uomo, non v'è dubbio.
(1) Vedi ad es. DENNIS
CHAPMANN, Lo stereotipo del criminale.
Questionario
Quesito
sui parenti
Nella famiglia, dal lato paterno, materno, in linea
ascendente, discendente o collaterale (1) vi furono casi di:
delitti? ........................................................
malattie mentali? ........................................................
alcoolismo? ........................................................
sifilide? ........................................................
epilessia? ........................................................
eccentricità o stranezza? ........................................................
nevropatie? ........................................................
indole perversa o immoralità? ........................................................
cancro, tisi, diabete, scorbuto, rachitismo,
o impaludismo? ........................................................
Nella famiglia vi furono soggetti
zoppi, strabici, balbuzienti, mancini o in qualsiasi modo deformi?
(1) ........................................................
La famiglia
godeva fama buona, mediocre, equivoca o addirittura cattiva?
........................................................
I genitori
erano consanguinei? ........................................................
A quale età si
unirono in matrimonio? ........................................................
Quanti figli ebbero?
........................................................
Quale ordine occupa
il soggetto nella serie?
........................................................
Vi furono aborti o
parti prematuri e quanti?
........................................................
Dei fratelli e delle
sorelle del soggetto, quali sono superstiti? Sono sani o ammalati?
........................................................
I fratelli e le
sorelle defunti di che malattia si estinsero?
........................................................
Se i genitori (o uno di essi) sono trapassati, di che malattia morirono e a quale
età? ........................................................
Quesiti
sul soggetto
Il
soggetto nacque a termine?
........................................................
Fu
nutrito dalla madre? ........................................................
Subì
ritardi nella dentizione, nel cammino e nella favella? ........................................................
Ebbe malattie nella età prima e quali?
........................................................
Fino a quale età ha
orinato in letto? ........................................................
Fu sonnambulo
o sonniloquio? ........................................................
Fu
ricoverato in Istituto di educazione o di correzione e
quale? ........................................................
Se
andò alla scuola mostrò attitudine, amore e capacità di apprendere?
........................................................
Da fanciullo fu obbediente, affettuoso, rispettoso o fu
ribelle, irascibile, impulsivo? ........................................................
Che
cosa consta circa la vita sessuale? (precocità,
ritardi, pervertimenti?)
........................................................
A che
età ebbe a fare con la polizia o con
Fu
mai colpito da malattie infettive con concomitanti meningei o convulsivi?
........................................................
Soffrì
mai traumi, spaventi o infortuni?
........................................................
Era dedito al vino, ai liquori, agli stupefacenti?
........................................................
Fu
mai ricoverato in luoghi di cura e quale? (indicare il
motivo, l'epoca e durata del ricovero)
........................................................
Era
dissoluto, giocatore, attaccabrighe, violento, prodigo o avaro?
........................................................
Era
pietoso o crudele verso i consimili o verso gli animali?
........................................................
Disimpegnò il servizio militare e con quale condotta?
........................................................
Se ne
fu assente o lo interruppe quale fu il motivo?
........................................................
Contrasse
matrimonio e a quale età?
........................................................
Vi furono aborti o
parti prematuri? ........................................................
Quanti dei figli
sopravvivono? Quanti ne morirono? Di che malattia e a quale età?
........................................................
Viveva d'accordo o in
litigi col coniuge e con la famiglia?
........................................................
Quale il contegno nei
rapporti religiosi? ........................................................
Quale il contegno in
società e in politica? ........................................................
Esercitò il suo
mestiere con interesse e costanza o fu volubile e trasandato nel lavoro?
........................................................
Vi fu mai cangiamento rapido o lento di contegno e di condotta
rispetto alla famiglia o alla società e quali se ne presumono
le cause? ........................................................
Riferire quanto altro possa
eventualmente illustrare la personalità del soggetto ........................................................
(1) Precisare il grado
di parentela della persona colpita rispetto al soggetto.
DOVE CORRI RAGAZZO? FERMATI, CHE TI
EDUCO
Così
il poliziotto educatore si rivolgerà al ragazzo che in motoretta infranga il
codice della strada.
Sarà
il poliziotto che ha frequentato il corso di educatore
e la proposta per questo nuovo poliziotto viene dal direttore della scuola di
Formazione per educatori di comunità dell'Università di Roma, il Prof. Volpicelli. Che il Ministro dell'interno abbia ringraziato compiaciuto
ed inviti il professore a concretizzare non ci stupisce.
«Il mantenimento dell'ordine
pubblico e la tutela della pubblica sicurezza formano
il primario e generale oggetto della Polizia» (Repubblica Cisalpina - Legge normale per
Forse
il Prof. Volpicelli non sa
o finge di non sapere che qualche volta in Italia alla polizia scappano le armi
e i candelotti.
Da
una parte abbiamo dunque «Agostino lo pazzo» e gli
altri eroi del motorino a rappresentare la sete di avventura di ragazzi che
hanno visto i cortili trasformati in parcheggi, i marciapiedi e le strade
trasformate in piste micidiali; in città dove è severamente proibito giocare e
lo sport di palestra è diventato allevamento di divi. Dall'altra
un poliziotto che ha difficoltà di superare facili reazioni di tipo
esclusivamente repressivo. Non pensiamo che vestendolo coi panni dell'educatore si affronti il problema. No, prof. Volpicelli, siamo mal prevenuti e non vorremmo
che ci fossero offerti strumenti politici gabellati per tecnici. Sarebbe più
serio affrontare una ricerca che individui, nella struttura della società,
proprio perché ad essa si informa la vita dei singoli
e dei gruppi nelle loro relazioni reciproche, la sede della violenza e del
delitto in genere.
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