Prospettive
assistenziali, n. 24, ottobre-dicembre 1973
ATTUALITÀ
IL NUOVISSIMO
ISTITUTO PSICO-PEDAGOGICO DELLA PROVINCIA DI TORINO È GIÀ SUPERATO
Come
si rileva nel documento che pubblichiamo del 23-10-73 delle sezioni sindacali
della Provincia di Torino CGIL, CISL, UIL, redatto dal personale del Mainero, il nuovissimo istituto psico-pedagogico
aperto dalla Provincia di Torino è già superato dopo un solo anno di
funzionamento e la proposta fatta dalle organizzazioni sindacali e dagli
educatori è quella che l'Unione italiana per la promozione
dei diritti del minore aveva invano avanzato, e cioè l'istituzione di
comunità alloggio (o focolari) di quartiere.
L'istituto
era sorto come tamponamento allo scandalo di Villa Azzurra. Villa Azzurra era
un reparto del manicomio di Torino in cui erano ricoverati da
Dopo
una lunga lotta, peraltro poco appoggiata dall'A.N.F.Fa.S., la scandalosa situazione in cui erano tenuti i ragazzi a
Villa Azzurra esplose e l'Amministrazione provinciale di Torino corse ai ripari
acquistando due ville sulla collina di Torino, in una località isolata (ma con
tanta aria buona!).
L'Unione
italiana per la promozione dei diritti del minore fece
presente alla Provincia di Torino e all'A.N.F.Fa.S.
che le due ville erano inidonee e che la soluzione più valida sarebbe stata
l'istituzione a Torino città, di comunità alloggio di quartiere.
L'anno
scorso 11 bambini sono stati iscritti presso il centro educativo speciale del
Comune di Torino; tre in seconda elementare normale, uno alla
scuola materna normale. E a detta degli stessi
educatori: «Se non avessero alle spalle otto o nove anni di manicomio i
risultati sarebbero di gran lunga migliori» (Gazzetta
del Popolo 24-7-1973).
Dunque, oggi, l'esperienza
del Mainero ci consente di fare alcune considerazioni:
-
scarsa attendibilità delle valutazioni fatte dai cosiddetti esperti:
psichiatri, psicologi ecc.;
-
i genitori dei bambini subnormali uniti nell'A.N.F.Fa.S.
non sempre tutelano adeguatamente i minori handicappati;
-
Se
ne deduce, ancora una volta, che il problema degli handicappati è
essenzialmente politico e che solo con una lotta socio-politica si possono
ottenere soluzioni di inserimento.
CGIL, CISL, UIL - SEZIONE DIPENDENTI DELLA PROVINCIA DI
TORINO
Piattaforma «Mainero»
Il personale dell'Istituto Psicopedagogico del Mainero nella
consapevolezza del suo ruolo all'interno delle istituzioni assistenziali
della Provincia di Torino, congiuntamente alle Organizzazioni Sindacati,
ritiene:
1) che l'Amministrazione Provinciale
debba programmare, in conformità all'accordo generale
intervenuto tra OO.SS. e
l'Amministrazione stessa, il recupero dei minori comunque considerabili
devianti eliminando atti che possano risultare emarginanti nei confronti di
tutti coloro che non si ritengono in grado di inserirsi proficuamente nel sistema
produttivo e quindi debba impegnarsi a non costruire le tradizionali istituzioni
di contenimento né strutture, che, sebbene rinnovate esteriormente, conservino
il medesimo carattere di istituzioni totali.
Il superamento di tale politica deve
attuarsi iniziando con una organica programmazione,
che in base alle reali esigenze degli utenti, coinvolga le varie forze
operanti nel territorio (tecnici, OO.SS., genitori,
rappresentanti di zona, ecc.). Ciò comporta l'immediato inizio di varie esperimentazioni
che tengano conto di strutture già esistenti nei vari quartieri, dei più
recenti contributi teorici, delle esperienze già in atto. Tali esperimentazioni non dovranno risultare
casi isolati o sporadici, ma dovranno fin dall'inizio essere intesi come un
primo momento che si inserisce nel quadro di tempi e di metodi indicati dalla
programmazione generale.
Chiediamo quindi un metodo che
realizzi una effettiva politica del recupero nella
misura in cui sarà condotto all'interno del contesto dei «normali» e
coinvolgerà tutte le energie e le componenti societarie.
Pertanto:
a) Nel quadro
dell'accordo generale intervenuto tra OO.SS. e Amministrazione Provinciale sull'assistenza psichiatrica
si chiede che venga dato immediato avvio all'attuazione della delibera n° 77/3417.
b) A quanto espresso nella suddetta
delibera chiediamo con particolare riferimento al § 1:
- che l'assistenza prevista nella
suddetta delibera venga allargata anche agli utenti
minori di anni 14.
c) Chiediamo con particolare
riferimento al § 5:
- servizi
riabilitativi: entrata in funzione entro i primi tre mesi del '74 dei centri
di P.zza Massaua e di
Moncalieri;
- servizi di assistenza
familiare: formazione entro il '73 delle équipes
competenti decentrate;
- comunità alloggio e focolari nel quadro della sperimentazione sopraccennata: entrata in
funzione entro i primi tre mesi del 1974 delle prime comunità da tempo
previste (Via Baracca, Via Vian) con le modalità che
verranno decise dalle trattative permanenti tra le OO.SS.
e Provincia e dai contributi degli operatori dei vari
servizi. Si precisa che, per ragioni contingenti,
questa sperimentazione potrà derogare temporaneamente per quanto previsto
nella suddetta delibera circa il decentramento dei minori nelle zone di loro
competenza.
2) che l'Istituto Psicopedagogico del Mainero rimane
pur sempre una soluzione che, nata come tamponamento dello scandalo di Villa
Azzurra, continua a rimanere senza definite prospettive
a breve, medio e lungo termine.
In particolare la configurazione del
Mainero comporta le seguenti difficoltà:
- Presenza di alta
concentrazione di soggetti gravi o gravissimi sui quali ha inciso in modo determinante
la prolungata ospedalizzazione repressiva a Villa Azzurra;
- L'impossibilità
di costruttivi e regolari contatti dei minori con la realtà esterna;
- Gestione dell'Istituto di tipo
sostanzialmente burocratico e gerarchizzato.
Per ovviare a queste difficoltà, che
verranno più ampiamente specificate nei punti seguenti, chiediamo:
a) inserimento dell'Istituto Mainero nella politica generale
di decentramento dei servizi e che quindi venga prevista la sua funzione in questa
prospettiva, concordata con le OO.SS.
b) Decentramento di
alcuni gruppi famiglia nei quartieri, sulla base delle indicazioni
fornite dagli operatori dei vari servizi e dalla Provincia e dalle trattative
con le OO.SS., entro i primi tre mesi del '74; tale
decentramento sarà efficace solamente se contemporaneamente si darà inizio alle
strutture di appoggio alle comunità (centri occupazionali, laboratori protetti,
scuola normale o classi speciali di rotazione inserite nelle scuole normali
che accolgano i nostri minori) ;
c) che, sempre nell'ambito della
prospettiva del decentramento dei servizi, vengano
create alcune prime strutture paraospedaliere per lungodegenti in grado di
accogliere i casi gravissimi tuttora presenti al Mainero;
d) che, risolvendo le contraddizioni
del Mainero nella più ampia prospettiva della
zonizzazione, il blocco delle ammissioni di nuovi minori venga
revocato al momento della firma della presente piattaforma.
In ogni caso la scelta di nuovi
minori da ammetter-e al Mainero dovrà
essere affidata, oltre che all'équipe, al personale
educativo del Mainero e alle OO.SS.;
e) che venga
riconosciuto come organo decisionale l'assemblea del personale del Mainero e come rappresentativo di questa un consiglio direttivo
formato da:
- rappresentanti del personale
educativo (almeno una persona per gruppo famiglia),
- coordinatore,
- psicologo,
- assistente sociale,
- medico neuropsichiatra,
- rappresentanti del personale
tecnico-educativo (infermieri, fisioterapista, logopedista),
- un rappresentante del personale
ausiliario.
Tutto ciò in
riferimento alla immediata revisione del regolamento interno.
f) un impegno, da
parte della Provincia e del
Per la situazione interna si
richiede:
A. Aggiornamento e
riqualificazione
Per la qualificazione del personale
venga messo in pratica il programma di aggiornamento,
presentato agli amministratori già da molti mesi, entro il mese di novembre
'73. Si ribadisce inoltre che:
a) La qualificazione non può
avvenire solo attraverso la pratica, ma ha la
necessità di un supporto teorico;
b) Non può ridursi a un periodo limitato, ma deve essere permanente;
c) Deve essere considerata come
orario di lavoro;
d) Deve essere integrata da un
continuo rapporto con le altre esperienze simili alla nostra mediante scambio
di personale, viaggi di studio, ecc.;
e) Le modalità attraverso le quali effettuare l'aggiornamento devono essere decise dal consiglio
direttivo di cui al punto 2. § e;
f) Devono essere previste e studiate
forme di aggiornamento per il personale ausiliario.
Riqualificazione: in
riferimento alle richieste del punto 2 riguardante i concorsi e organici, deve
essere istituito, durante l'orario di lavoro, un corso che dia la possibilità a
tutti gli aiuto-educatori di accedere al diploma di educatore, entro la metà
del '74.
B. Concorsi e organici
1) I concorsi per il personale
educativo, per gli infermieri e per il personale ausiliario devono essere
banditi non oltre il 31-12-'73, ed il loro espletamento
deve avvenire entro il 31-3-'74. Successivamente i nuovi assunti non dovranno
più essere presi a titolo avventiziale, ma dovranno
essere presi dalle graduatorie dei concorsi e successivamente con concorso pubblico.
2) Revisione
degli organici del personale educativo e del personale ausiliario per
ottenere:
a) il ruolo di «educatore» per tutto
il personale educativo in base al presupposto che uguali
mansioni hanno diritto al medesimo livello retributivo - naturalmente
con adeguati corsi di riqualificazione.
b) l'inquadramento nel ruolo di
«autista» per coloro che svolgono questa mansione.
La risoluzione di tali problemi deve
avvenire entro il 31 dicembre 1974.
3) I temi scritti
e gli argomenti degli orali devono essere scelti all'interno di problematiche
aventi un preciso riferimento con l'esperienza portata avanti dagli educatori
del Mainero in questi mesi.
4) Nella Commissione deve essere
previsto un esperto scelto tra i docenti della S.F.E.S.
5) I punteggi devono dare il massimo
di valutazione per il servizio prestato al Mainero.
6) Si chiede la garanzia che il
personale che non vincerà il concorso, in quanto i posti in organico sono meno
del numero del personale necessario, non sia trasferito ad altri servizi, né licenziato
e nel frattempo si provveda alla revisione degli organici.
7) Data l'impostazione del servizio
in gruppi famiglia e l'organizzazione del lavoro impostata sul reciproco
scambio di conoscenze ed esperienze all'interno del gruppo per portare avanti una omogenea linea educativa, si chiede che il concorso sia
un momento di sintesi del lavoro fatto e che quindi non si basi sulla
preparazione individuale, ma sull'elaborazione fatta all'interno del gruppo
delle tecniche dei metodi di rapporto coi bambini;
8) Il personale attualmente
impiegato in mansioni di autista, in base agli accordi verbali intercorsi con
l'assessore al personale, accetta di effettuare il concorso per personale
ausiliario a condizione che fino da ora venga predisposta una modifica
dell'organico in grado di consentire entro il 1974 la collocazione nel
competente ruolo di «autisti».
9) Richiesta di chiarire la
dipendenza gerarchica del personale ausiliario, per cui
data l'impostazione educativa del servizio, si richiede la dipendenza dal
consiglio direttivo e per tutte le questioni contingenti dal coordinatore
responsabile.
10) Immediata assunzione del
personale mancante perché si è licenziato o perché assente per maternità.
Il personale dovrà essere per ora scelto dalla vecchia graduatoria con un periodo
preliminare di contatto con l'istituto.
11) Si richiede che l'indennità di
rischio venga distribuita unitamente alle competenze mensili.
C. Regolamento Interno
In riferimento al regolamento
approvato nell'agosto '
1) che sia rivisto e ridefinito
attraverso la discussione con il personale educativo d'intesa con le OO.SS.;
2) che si ridefinisca in particolare
il ruolo degli educatori;
3) che si riveda il ruolo dei vari
membri dell'équipe;
4) data la dislocazione
dell'Istituto e dato che, in attesa dell'attuazione
delle misure di decentramento, per i nostri ragazzi è fondamentale il momento
della socializzazione, si chiede che:
a) le uscite ed il contatto con la
vita della città non vengano ostacolate o limitate da
norme di ordine logistico o burocratico, come la distanza o la mancanza di
pulmini;
b) sia revocato il divieto di accesso al Mainero delle
persone esterne. Dovrà al contrario essere favorita
la partecipazione alla vita dell'Istituto da parte di persone seriamente
motivate a collaborare agli intenti educativi del Mainero.
Le norme particolareggiate potranno eventualmente essere stabilite nella
stesura del regolamento;
c) sia dato il più ampio sbocco
possibile all'iniziativa, per ora in via di sperimentazione, dell'inserimento
dei bambini in classi normali.
D. Appalti
I servizi in appalto, avendo le
ditte appaltatrici delle finalità di ordine
principalmente speculativo, altre fornire talvolta un servizio scadente (vedi
mensa), pongono i lavoratori degli appalti in una posizione più precaria e di
maggior sfruttamento (vedi pulizie). Questo fatto inoltre costituisce una
barriera per una gestione più unitaria dell'Istituto dal punto di vista
educativo (sono resi impossibili ad esempio i corsi di formazione ed
aggiornamento per il personale ausiliario).
Pertanto si chiede che tutti i
servizi in appalto siano gestiti direttamente dall'Amministrazione Provinciale con l'assunzione degli attuali lavoratori
indipendentemente dai limiti di età.
E. Orari di lavoro
Data la distanza del Mainero dal centro cittadino, si chiede che l'orario di
lavoro per tutto il personale venga calcolato sughi
orari di partenza e di arrivo del pulmino da Porta Nuova. Inoltre dato che il
tempo di mensa per i dipendenti del Mainero è tempo
di lavoro, si chiede una giornata di compensativo ogni due
settimane di lavoro.
F. Ferie
e festività
Dal momento che la distribuzione dei giorni liberi
settimanali non corrisponde a quella di tutti gli altri dipendenti della Provincia,
le ferie vanno calcolate in giorni lavorativi (come è stato richiesto per
tutti i dipendenti). Oltre alle ferie ed a due giorni di riposo settimanale, i
lavoratori del Mainero avranno diritto ad un numero
di giorni festivi pari al numero dei festivi infrasettimanali
degli altri dipendenti. Il personale che si troverà in servizio il giorno di
Natale, la notte fra il 31 dicembre e il 1° gennaio, il giorno di Pasqua, il
primo maggio, il 15 agosto, avrà diritto ad un giorno compensativo supplementare.
G. Asili nido
Il servizio di asilo
nido e di scuola materna dovrà essere completamente garantito ai lavoratori
del Mainero. Si propone l'utilizzazione
del nido IPIM.
Torino, 23 ottobre 1973.
www.fondazionepromozionesociale.it