Prospettive assistenziali, n. 26, aprile-giugno
1974
ATTUALITÀ
ACCORDO
SINDACATI - PROVINCIA DI TORINO SUL BREFOTROFIO
Pubblichiamo
il documento «Come funziona l'IPIM di Torino», che precisa in modo dettagliato
la situazione dell'istituto. Il documento è stato redatto dalle lavoratrici e
mette in luce la reale organizzazione interna del lavoro e i suoi riflessi nei
confronti dei bimbi assistiti.
Il
documento è preceduto dalla piattaforma IPIM, presentata nel novembre del 1972
dalla CGIL, CISL, UIL, firmata il 12-11-1973 dall'assessore
all'assistenza, ma non ancora applicata.
Dal
documento emerge che il tanto decantato IPIM, definito dalla Amministrazione
provinciale di Torino come la sua «scarpetta rosa» è un deposito di bambini. Infatti si legge nella relazione che «l'istituto non assolve
nemmeno in minima parte la sua funzione di ricupero, se ricupero significa un
minimo di rapporto bimbo-vicemadre, tale da diminuire le carenze affettive e
pedagogiche del bimbo».
Il personale è costretto dall'amministrazione a curare
soprattutto gli aspetti materiali: pulizia dei locali, scale, finestre, porte,
vetri; lavaggio delle scodelle e degli indumenti dei bambini; stiratura dei
vestiti e soprattutto ceratura e lucidatura dei
pavimenti.
In
sostanza la preoccupazione primaria è costituita dagli aspetti esteriori e il
bambino è trattato come un semplice oggetto.
Il
personale non è qualificato (deve solo pulire e custodire) è numericamente scarso e il lavoro è organizzato in modo tale che vi è
un'alta rotazione del personale, rotazione che non consente al bambino e alle
assistenti di stabilire rapporti validi.
Nonostante
l'IPIM disponga di molti locali vuoti, per la mancanza
di spazi e di strutture, i bambini più grandi «seguono l'orario dei neonati,
per esempio vanno a dormire alle ore 16, rimanendo a dondolarsi nel letto
invece di poter giocare, fare nuove esperienze».
I
ritmi di vita dei bambini sono standardizzati e la dettagliata descrizione
fatta dal personale fa venire in mente certe scene del film «Tempi moderni».
Da notare infine che le richieste di cambiamento (organizzazione gruppi
famiglia, riqualificazione del personale, integrazione quantitativa degli organici,
accelerazione delle adozioni e degli affidamenti familiari, ecc.) non sono state avanzate dai tecnici (medici, psicologi, assistenti
sociali), ma dalle «ragazze» che vivono a contatto con i bambini.
TESTO DELL'ACCORDO SINDACATI - PROVINCIA DI TORINO
Nel quadro dell'accordo generale intervenuto tra le OO.SS. e l'Amministrazione
Provinciale sull'assistenza psichiatrica e della delibera sulle «linee
programmatiche assistenza ai minori subnormali» chiediamo che:
L'Istituto IPIM si
inserisca nella politica generale di decentramento dei servizi e quindi
venga prevista la sua funzione in questa prospettiva.
Pertanto in questo quadro di graduale
decentramento si chiede nell'immediato:
1) Una diversa organizzazione del
lavoro basata sui «gruppi famiglia» tali da consentire quel rapporto
bimbo-vicemadre indispensabile alla formazione della personalità del bimbo.
Una politica che affronti seriamente
il problema della socializzazione dei bimbi
attraverso contatti con la vita della città, contatti che si effettueranno
attraverso la programmazione di uscite del «gruppo famiglia».
A questo proposito l'impostazione
del lavoro dovrà essere discussa ed elaborata dall'assemblea del personale
quale organo decisionale.
2) Tre turni di lavoro per 8 ore
continuative (40 ore settimanali compensative del pasto) per 5 giorni alla settimana.
3) Integrazione quantitativa degli
organici sia in relazione alle nuove mansioni, sia in
modo da consentire in permanenza un adeguato rapporto numerico tra bimbi e
personale educativo e da garantire la sostituzione del personale per qualsiasi
ragione assente dal servizio (malattia, maternità, ferie, ecc.) .
4) Indennità di servizio notturno.
5) Ambiente di
lavoro tale da garantire la prevenzione dal contagio da malattie infettive e
dagli infortuni sul lavoro.
6) Riconoscimento della qualifica in
rapporto alle mansioni effettive.
7) Compensativo per le festività
infrasettimanali lavorate.
8) Ferie calcolate
in giorni lavorativi (come già previsto nella nuova piattaforma contrattuale e
dalle richieste avanzate dagli altri dipendenti).
9) Qualificazione, riqualificazione,
formazione permanente, (nel quadro delle iniziative
già assunte per il personale dell'asilo di via Bogino).
10) Revisione
del regolamento organico in base alle nuove funzioni dell'istituto e alle
nuove mansioni del personale.
11)
Riorganizzazione di tutti i reparti in relazione ai punti 1) - 2) - 3) e programmazione
graduale del reparto asilo materno e laboratorio a «reparto pensionato» (quindi
gestione separata).
12) L'asilo nido interno e la
sezione di scuola materna diventino immediatamente strutture di zona (nel quadro della programmazione regionale e comunale:
questa richiesta è già stata avanzata dai sindacati per l'asilo di via Bogino) e aperte ai dipendenti dell'amministrazione provinciale,
che, per ragioni da concordarsi con le OO.SS., non
possano usufruire dell'asilo di via Bogino.
13) Apertura
dell'ospedale di zona per le gestanti entro il 1974 con modalità da
concordarsi con le OO.SS.
14) Programmazione di organici interventi di assistenza alla madre nubile a
partire dal periodo precedente il parto e fino al raggiungimento di una
autonomia economica ed organizzativa sufficienti a consentirle di allevare
direttamente il bimbo. Nel quadro di questi interventi
hanno particolare rilievo le misure volte alla ricerca e alla facilitazione
dell'assegnazione di cellule abitative col potenziamento di pensionati in
grado di ospitare la coppia madre bambino.
15) Impegno
politico dell'amministrazione provinciale per più celeri pratiche per
l'adozione e per l'affidamento familiare.
16) Inserimento
dei bimbi nelle strutture di zona (asili e scuole) o di servizi sociali già funzionanti
o in via di programmazione (comunità, etc.).
17) Impegno politico
dell'amministrazione provinciale ad istituire entro il
COME FUNZIONA L'IPIM DI TORINO
I - Sede di Corso
Giovanni Lanza 15
Mentre si richiama la controparte ad
una più celere risposta alla piattaforma rivendicativa IPIM, presentata il 27
novembre 1972, che prevede oltre a precise richieste inerenti la soluzione dei problemi del personale, il graduale superamento
della struttura istituzionale attraverso la costruzione di servizi alternativi
sociali e sanitari nella zona, si ribadisce la necessità dell'instaurazione di
un più corretto rapporto tra controparte, OO.SS. e delegati di servizio, sia nella conduzione delle
trattative che per quanto riguarda l'emissione di ordini non giustificati dal
servizio che provocano disagi alle dipendenti.
*
* *
L'IPIM di Torino è considerato un
efficiente e razionale Istituto, situato in una zona verde e arieggiata.
Si vuole con questa documentazione
pubblicizzare la funzione dell'istituto quale essa risulta
dall'esame dell'organizzazione interna del lavoro:
1) nei confronti delle lavoratrici si puntualizzano alcune
situazioni: il disagio dei turni, gli straordinari che giornalmente sono
costrette ad effettuare per la carenza di personale,
i rapporti gerarchici, l'orario settimanale ancora superiore rispetto ai
dipendenti della Provincia, le assunzioni in avventiziato
in numero rilevante, sottoqualificazione, etc.
2) nei confronti dei bambini assistiti l'istituto non assolve nemmeno
in minima parte la sua funzione di ricupero, se ricupero significa un minimo
di rapporto bimbo-vicemadre, tale da diminuire le
carenze affettive e pedagogiche dei bimbi e da permettere loro un normale
sviluppo della personalità.
*
* *
L'IPIM di C.so Giovanni Lanza di Torino comprende:
1) due reparti per lattanti (si
allega la relazione esemplificativa di un reparto, svolta dalle addette alla
sorveglianza dei bambini).
2) tre reparti per divezzi.
3) 1 Asilo Materno - Turni ragazze: 1° turno - (una ragazza)
ore 6 fino alle 13,30; 2° turno - (due ragazze) ore
7,30 fino alle 15,10; 3° turno - (una ragazza) ore 13 fino alle 19,40; 4° turno
- (una ragazza) ore 15,10 fino alle 22; 5° turno - (una ragazza) ore 22 fino
alle 6 del mattino successivo;
n°
bambini assistiti:
attualmente
n°
madri: attualmente
17;
Personale
in servizio:
ufficialmente 7, effettive 5.
4) 1 Asilo Nido - Turni ragazze: 1° turno dalle 6 alle 14,30; 2° turno dalle 8 alle 17; 3° turno dalle 9 alle 18;
4° turno dalle 14 alle 22.
Per ogni turno è addetta una
bambinaia, per cui quando una delle quattro è in
malattia, ferie o compensativo, viene eliminato il 2° turno.
n°
bambini assistiti:
19;
Personale
in servizio: 4.
5) Scuola Materna - Turni ragazze: 1° turno - elastico
(7,30-16 0 10-18,30 0 14,22) ; 2° turno - ore 8-17; 3°
turno - ore 9,30-16,40.
n°
bambini assistiti:
19 (da
Personale
in servizio:
ufficialmente 4, effettive 2o3.
6) Cucina e lavanderia.
7) Pulizia a)
degli uffici vari - 1° addetta: Turni
delle ragazze: 1° turno - 6,30-15 (per 1 settimana, 2° turno - 11-19 (per
2 settimane); 2° addetta: Turni delle ragazze: 1° turno - 6,30-18,40 (per 1
sett.), 2° turno - 12-18,40 (per 2 sett.); 3° addetta: Turni delle ragazze: 1°
turno - 6,30 alle 13,40 (per 1 sett.), 2° turno - 12-18,40 (per 2 settimane).
Personale
in servizio:
ufficiali 3, effettive 2 o 1.
Il lavoro comprende: pulizia scale e
vetri corridoi vicino alla Cappella (n° 92 vetri) compreso 48 vetri e pavimenti; pulizia n° 28 uffici (pavimenti, vetri, finestre, porte e maniglie,
60 finestre) ; pulizia locali direzione sanitaria (compresi 5 servizi
igienici) pavimenti, vetri - finestre e porte - reparto; 1 corridoio, 3 camere,
entrata con tre vetrate da pulire in interno ed esterno; corridoio al primo
piano e 8 finestre composte da 4 vetri ciascune; 2
porte vetrate.
b) dei refettori. Personale in servizio: n° 2.
c) ambulatori sanitari e radiologia.
Personale in servizio 1 turno: dalle 8-12
(pulizia); dalle 13,30 alle 17,30 (pulizia e
commissioni varie).
Il lavoro comprende: pulizia della
camera radiologica, ambulatorio ostetrico, laboratorio analisi, spogliatoio
medici, 3 ambulatori sanitari, studio ortopedico servizi, camera accettazione ricovero bambini abbandonati, corridoi sala bar.
Organizzazione del
lavoro
Reparto 1° Lattanti. Turni ragazze: 1° turno 6-12,40; 2°
turno 6,30-14; 3° turno 7,30-12 14-16,10; 4° turno 13-19,40; 5° turno 14,50-22;
dalle 22 alle 6 del giorno successivo - turno notturno.
Personale
in servizio: ufficiali
13, effettive 10.
n°
bambini assistiti:
attualmente 32.
Reparto 3° Lattanti. Turni ragazze: 1° turno dalle 6-12,40;
2° turno dalle 6,30-13, 10 presenti; 3° turno dalle 13-19,40 3 presenti; 4°
turno dalle 15,20-22 2 presenti; dalle 22 alle 6 turno notturno 1 presente.
Personale
in servizio:
ufficiati 13, effettive 11 (2 sono in maternità) a volte anche meno di 11.
n°
bambini assistiti:
attualmente 27.
*
* *
Esemplificazione
del funzionamento dei reparti attraverso la relazione svolta dalle lavoratrici
del 3° Lattanti.
ore 6 - 1 ragazza porta la biancheria
per cambiare i bambini, prepara i pasti.
ore 6,30 - arrivo di una o due ragazze,
si dà da mangiare ai bambini, si cambiano, si mettono in ordine le culle, si
portano i boccetti in cucina, la biancheria sporca in
lavanderia.
ore 8 - si fanno i bagni ai bambini e
si cambiano; inizio delle pulizie: rifacimento culle e lavatura seggiolini,
si pulisce il pavimento (in alcuni locali si dà la cera e si passa la
lucidatrice) .
Si lavano gli indumenti dei bambini
(camicini, maglie, vestitini, grembiulini).
ore 10 - una ragazza si reca nella
cucina generale per il ritiro dei pasti. Nella cucina del reparto si riscalda
la minestrina, il semolino, si grattuggia
la frutta, si riscaldano i boccetti dei piccoli e si
preparano le scodelle.
Si va a prendere la biancheria
pulita per cambiare i bambini, si dà loro da mangiare e si preparano le
culle. I più grandi vengono alzati, cambiati e
vestiti, portati nel soggiorno.
Una ragazza lava le scodelle e le
pentole e mette a posto i boccetti.
ore 12 - si ritira la biancheria dalla
lavanderia (lenzuola, mollettoni) e si aggiustano e si stirano i camicini, magliette, grembiulini, lavati precedentemente.
ore 13 - Proseguono le pulizie del
mattino, (pulizia di vetri, inceratura pavimenti, pulizia dell'infermeria e
contumacia) .
ore 14 - Pasti ai bambini. Tutto si
svolge con le stesse modalità del pasto delle ore 10.
ore 17 - Si piegano i mollettoni puliti
per il giorno successivo.
ore 17,30 - Nuovo pasto dei bambini.
ore 19,40 - Il personale termina il
servizio. Rimane una sola ragazza fino alle 22 per sorvegliare i bambini e
preparare i pasti della notte, stirare e cucire, pulisce la sala farmaceutica,
la cucina e la sala di lavoro.
ore 22 - Turno della notte (1 ragazza).
N.B. - L'infermeria e la contumacia di
tutto l'istituto, sono a carico delle ragazze del reparto 3° lattanti, per cui occorre dare in casi urgenti, assistenza anche ai
bambini ricoverati in contumacia e in infermeria.
I bambini più grandi di questo reparto seguono l'orario dei neonati, per esempio
vanno a dormire alle ore 16, rimanendo a dondolarsi nel letto invece di poter
giocare, fare nuove esperienze, (manca infatti un locale adatto per questo) .
Reparti 1° 2° e 3° divezzi.
Esemplificazione del funzionamento
dei reparti attraverso la relazione delle lavoratrici
del 1° divezzi:
Il lavoro si svolge con 5 turni di
servizio così distribuiti: 1° dalle 6 alle 13,30; 2°
dalle 6,30 alle 14; 3° dalle 7,30 alle 12 e dalle 13,50 alle 16; 4° dalle
13,20 alle 20; 5° dalle 12,50 alle 22.
Nei turni non è compreso il tempo
per fare colazione o pranzo, vengono concesse da
Bambini assistiti: n° 17.
Personale in servizio n° 12 ufficialmente, in effetti è sempre di meno, 8-9 al
massimo.
Svolgimento del lavoro
La ragazza che prende servizio alle
6 e cioè del 1° turno dà il cambio alla notturna e si
fa spiegare se durante la notte ci sono state novità riguardanti i bambini.
Dopo resta sola e subito va nelle camere dei bambini
che dormono per controllare se è tutto a posto. Tira su le tapparelle nel
corridoio e quella delle cucinette, ritira la
biancheria dalla ragazza che ha smesso alle 22, prepara il carrello con le
scodelle per la colazione dei bimbi, scalda i biberon
se vi sono dei bimbi ancora piccoli. Alle 6,30 prende
servizio un'altra ragazza per fare il 2° turno, e questa porta in reparto il
caffè latte prelevato in cucina generale. Scodellano, lavano le pentole,
quindi entrano nelle camere e mentre una tira su le tapparelle, l'altra prepara
i mollettoni per poi cambiare i bambini, così nel frattempo si raffredda un
poco il latte.
Insieme cominciano
ad imboccare i bimbi, dopo lavano le scodelle ed alzano i bimbi più alti che
poi vengono messi sul vasino, li lavano e li
cambiano.
Alle 7,30
prendono servizio altre 2 ragazze che fanno il 3° turno e cioè lo spezzato.
Vanno avanti ad alzare gli altri bimbi che vengono
lavati e cambiati, poi portati in soggiorno (sarebbe la sala gioco).
Quando tutti i bimbi sono in
soggiorno, una ragazza raccoglie tutti i mollettoni sporchi e li porta giù perché poi passa il lavandaio a ritirarli.
Detta ragazza, se vuole, può fare 20 minuti di colazione (il tempo non è
compreso nell'orario di lavoro) , dopo di ciò ritorna
in reparto e precisamente si ferma in soggiorno insieme a quella che ha preso
servizio alle 6,30.
Queste due ragazze restano in
soggiorno fino alle 10, ora in cui i bambini vengono
lavati e portati in refettorio.
Durante il soggiorno nella sala
giochi, una di queste ragazze esce per cambiare i bambini che si bagnano e
l'altra li fa giocare. Mentre i bimbi restano in soggiorno le
ragazze delle 7,30 riordinano le camere dei bimbi.
Rifanno le culle, scopano,
spolverano, lavano i pavimenti e
lavandini in dette camere, passano la lucidatrice; dopo una ragazza lava la biancheria sporca dei bimbi (magliette-pigiamini-calze
grembiulini e camicini) e l'altra piega i mollettoni
puliti che servono per cambiare i bimbi durante il giorno.
Se avanza un poco di tempo - se non è
ancora ora di portare i bimbi a refettorio - si lavano dei vetri in reparto.
Alle 10 si aiutano le due ragazze del 1° e 2° turno a lavare e portare i bimbi
in refettorio. Poi una delle ragazze scende col carrello in cucina generale a
prendere il pranzo per i bimbi. Arrivata, si riscalda la
minestra, scodella, prepara la frutta, fa friggere la carne. Intanto
l'altra delle 7,30 si ferma in refettorio con i bimbi e somministra loro le
varie vitamine o medicine prescritte dalla pediatra, e mette i tovaglioli.
Nel frattempo la ragazza delle 7 e
quella delle 6,30 riordinano il soggiorno e cioè
spolverano, scopano, lavano il pavimento,
passano la lucidatrice e rimettono a posto i giocattoli. Mentre
si fa questo lavoro arrivano le 10,30 e tutte e 4 imboccano i bimbi.
Quando i bimbi hanno mangiato, la
ragazza che ha preparato il pranzo aiutata dall'altra
delle 7,30 riordina la cucina, lavando e mettendo a posto pentole e scodelle.
Invece le ragazze delle 6 e 6,30 portano i bimbi più alti al vasino e mentre con essi vi si
ferma quella delle
Finita la riordinazione
della cucinetta una ragazza va ad aiutare la ragazza
che prende i bambini che sono al vaso, li alzano, li lavano e li mandano in
refettorio - dove possono giocare fino alle 11,30 -
ora in cui vengono messi a letto da 3 ragazze.
Le tre ragazze che restano su,
finito di mettere i bimbi a letto, puliscono il refettorio, lavano ed asciugano
i tavoli, scopano e lavano il pavimento,
passano la lucidatrice e rimettono a posto i tavoli, passano la lucidatrice
nel corridoio. Alle 12, le 2 ragazze delle 7,30 terminano il servizio e viene su la ragazza delle 6 che era andata a pranzo e se va a
pranzo scende per mezz'ora la ragazza delle 6,30. Insieme lavano
la biancheria dei bambini se c'è da lavare, oppure aggiustano e stirano sempre
la biancheria dei bambini e preparano il carrello con le scodelle che serve per
la merenda dei bimbi alle 14.
Alle 13,20
prendono servizio altre 3 ragazze (quando sono tutte presenti) che vanno avanti
fino alle 20. Aiutano ad aggiustare o lavare la biancheria dei bambini ed una
continua a stirare perché la ragazza delle 6 termina il servizio. Scodellano il caffé-latte dopo averlo scaldato ed alle 14 mentre
la ragazza delle 6,30 termina il servizio.
Intanto alle 13,50
prendono servizio le due delle 7,30 che insieme a quelle delle 13,20 imboccano,
alzano, lavano e portano al vaso i bimbi. Riordinano la cucinetta
e poi quelle delle 13,20 si fermano in soggiorno e le ragazze delle 7,30 riordinano
le culle e le camere dei bimbi. Terminato ciò lavano,
se c'è da lavare, oppure se è giornata di culla rifanno tutte le culle in
grande ed aggiustano la biancheria dei bimbi.
Indi lavano i vetri, puliscono
qualche pavimento di qualche camera e ridanno la
cera. Intanto le ragazze delle 13,20 stanno in soggiorno e cambiano e fanno
giocare i bimbi fino alle 17, ora in cui si lavano e si portano in refettorio
per la cena. Alle 14,50 prende servizio la ragazza che
smette alle 22. Ritira la roba asciutta dei bimbi, separa la rotta, e stira
ed aggiusta tutto, piega i mollettoni puliti che porta
il lavandaio e che serviranno per la notte o per il mattino dopo.
Alle 17 scende con il carrello a
prendere la cena per i bimbi. Intanto una ragazza
delle 13,20 si ferma al refettorio con i bimbi dando loro le medicine, mette i
tovaglioli, mentre l'altra delle 13,20 riordina il soggiorno come al mattino (spolvera, scopa, lava il pavimento e passa la
lucidatrice, rimette a posto i giocattoli).
Intanto la ragazza che è in cucina
scalda la minestra, prepara formaggini ed omogeneizzati nelle scodelle e
quando è tutto pronto alle 17,30 porta il carrello a
refettorio ed imbocca, con le altre, i bambini. Terminato ciò, i più grandi
vanno al vaso; con loro si ferma una ragazza mentre quella che ha preparato la
cena riordina la cucina, lava le scodelle, le pentole, scopa e lava il pavimento.
Si alzano i bimbi dal vaso e si
mandano al refettorio fino alle 18,45, ora in cui
vengono messi a letto. Quando tutti i bimbi sono a
letto, si lavano e si asciugano i tavoli del refettorio, si scopa e si lava il
refettorio, i corridoi; si lavano i tovaglioli e i grembiuli sporchi che sono
stati cambiati, si lavano i vasini, i lavandini e si
passa la lucidatrice nel refettorio e nei corridoi. Alle 20 le ragazze che
hanno preso servizio alle 13,20 terminano il servizio
e resta solo la ragazza che poi smette alle 22 dando il cambio alla notturna.
Questa ragazza continua il lavoro da
sola, stira ed aggiusta la roba dei bimbi e sorveglia i bimbi
che dormono, cambiandoli se si bagnano, fino alle 22 ora in cui termina il
servizio dopo aver dato la consegna alla notturna, che prende servizio alle 22
e termine alle 6 di mattina.
La ragazza che fa la notte viene sostituita da una ragazza del reparto quando fa le
ferie o i riposi settimanali.
II - Sede di Superga
Visto che gli incontri iniziati con
l'Amministrazione per la discussione della nostra
piattaforma sono stati interrotti da ben cinque settimane, nonostante
l'impegno dell'Assessore Teppati a proseguirli con
continuità a partire dai primi giorni di maggio, ci sembra utile far conoscere
il funzionamento di un reparto del nostro istituto, perché tutti si rendano
conto che i problemi non ce li inventiamo noi, ma ci sono davvero e richiedono
soluzioni urgenti.
Scegliamo come esempio il REPARTO
SCUOLA della sezione di Superga, dove ci sono i bambini
(maschi e femmine) dai 6 ai 12-13 anni; che
frequentano la scuola elementare esterna.
Il reparto ha una capienza di 30
bambini, ma le presenze sono di solito inferiori (al
25-10-73 n° 23 bambini).
Sono addette al reparto 7 operaie
addette alle cure materiali dei bambini: alzarli dal letto, vestirli,
lavarli, servire loro i pasti, accompagnarli a scuola al mattino, metterli a
letto la sera e, finite queste operazioni, assolvono ai compiti relativi alla
pulizia del reparto, bucato a mano, guardaroba etc.
Inoltre c'è una suora che dà le
direttive al personale e, durante il pomeriggio e i
giorni festivi, sta con i bambini mentre il personale lava, stira, cuce, etc.
C'è poi un parcellista-educatore
che viene ad intrattenere i bambini in orari lasciati alla sua discrezione e
che il personale del reparto ha l'ordine di servire a tavola.
I turni del personale sono: 1° - 7-14,40 (3 persone - di fatto
2 presenti); 2° - 14,30-21,40 (3 persone - di fatto 2 presenti); 3° -
17,20-0,30 (1 persona).
Le addette al reparto, dovendo
alternarsi nella presenza e sostituirsi reciprocamente nei rispettivi giorni
di riposo (o di assenza per malattia, maternità,
ferie, etc.) non possono di fatto rispettare questi turni e fanno spesso
orario spezzato.
Inoltre al sabato non possono fare
il giorno di riposo poiché questo è il giorno in cui
si cambia la biancheria.
In questa situazione non è ben
chiaro che cosa pensassero di risolvere gli
Amministratori dell'IPIM con l'assunzione a parcella di un «educatore» mentre
è invece certissimo che, non soltanto non hanno
risolto nulla, ma hanno addirittura peggiorato la situazione.
Infatti, dall'ingresso in istituto
di questa nuova figura, è stata concentrata nelle sue mani ogni iniziativa
concernente il rapporto con i bambini: solo a lui è permesso di portare i bimbi
in passeggiata (ma questo non vuol dire che debba farlo,
e comunque decide lui quanti bambini vanno in passeggiata e quali, ecc.), solo
lui dispone di tempo da dedicare totalmente ai bambini (e decide da solo che
uso farne).
Avviene in pratica il contrario di
ciò che dovrebbe: mentre sarebbe necessario un lavoro collettivo perché
l'organizzazione interna dell'istituto fosse in funzione dei bambini e non fine
a se stessa, si affida il «lavoro educativo» ad una persona che lavora senza la
collaborazione degli altri, e si impedisce così ogni
cambiamento nella vita dell'istituto.
www.fondazionepromozionesociale.it