Prospettive assistenziali, n. 31, luglio-settembre 1975
DOCUMENTI
L'UNIONE
ITALIANA CIECHE: UN ESEMPIO DI CLIENTELISMO ELETTORALE
Abbiamo denunciato nel n. 30 di Prospettive assistenziali (pag. 33) che alcune Regioni nelle loro
leggi di provvidenze a favore degli invalidi non solo non assicurano interventi
inseribili, nell'ambito dell'Unità locale, in servizi aperti a tutti, ma con
provvedimenti settoriali vengono a contraddire il vero obiettivo che è
l'inserimento sociale degli handicappati.
Abbiamo denunciata la ferrea chiusura corporativa
dell'Unione Italiana Ciechi che potenzia il proprio ente avendo ottenuto
l'approvazione di contributi alle proprie sezioni delle Regioni Puglie, Campania, Abruzzo, Lazio e Molise. Con legge n. 900 del 20-6-9975
Continuando il potenziamento degli enti di categoria ci si allontana
sempre più da un programma alternativo quale quello
dell'unità locale dei servizi, dai collegamenti con le forze sindacali e
politiche di base; si nega una pratica politica che esca dalle secche del
corporativismo e dia vita ad un interscambio ed a nuove esperienze.
Inoltre la connivenza tra potere politico ed enti
permette al primo una richiesta clientelare, ai secondi una visuale privatistica ed antisociale.
Lo giudichi il lettore da queste lettere che abbiamo ricevute.
I
LETTERA INVIATA DA A.B. A
PROSPETTIVE ASSISTENZIALI
Milano lì 12-7-75
sono un Socio dell'Unione Italiana Ciechi sezione provinciale di Milano e desidero
metterla al corrente di un fatto
accaduto durante la campagna elettorale per le elezioni del 15 giugno u.s.
Come avrà modo di rendersi conto
dalle lettere che allego si tratta di un fatto gravissimo di corruzione
politica indicativo del modo tenuto dal potere nell'utilizzare gli Enti Assistenziali.
Ho preferito inviare questi
documenti alla stampa in un periodo in cui non sia
possibile alcuna speculazione di carattere elettoralistico
affinché l'opinione pubblica si renda conto dell'urgenza delle riforme e
della normalizzazione della vita pubblica.
Spero si tratti di un caso
isolato e sono certo che l'Unione Italiana
Ciechi saprà energicamente intervenire contro il Presidente della sezione
provinciale di Milano e Presidente Regionale del
Mi scuso se a causa del terrorismo
politico che vige nella mia associazione firmo questa lettera
solamente con le iniziali, i fatti che contesto sono però autentici come risulta dai
documenti allegati.
II
MARIO CENSABELLA VICE PRESIDENTE UNIONE
CIECHI
Candidato al
Consiglio Comunale di Milano con il n. 21
Caro amico,
il P.S.D.I. - cui appartengo - mi
ha chiesto di partecipare alla competizione elettorale per il Consiglio
comunale di Milano: ero molto perplesso, ma il nostro Presidente Galimberti mi ha persuaso ad accettare sostenendo che
ovunque è sempre meglio che ci sia uno dei nostri e che tutti noi - se proprio
non ci sono grossi ostacoli ideologici - dobbiamo essere disposti a votare
anche per persona di partito diverso da quello che ci è più vicino, purché
questa ci dia migliori garanzie di comprensione e di aiuto.
Naturalmente mi batterò contro
gli sprechi, a favore degli anziani e degli handicappati, contro le barriere
architettoniche e l'emarginazione.
La linea politica del P.S.D.I. è
senz'altro favorevole ai ciechi e alla ns. Unione e ciò anche se - beninteso a
titolo personale - l'Assessore regionale ai servizi sociali Peruzzotti
era inizialmente contrario all'associazionismo, in ciò troppo
ispirato dal consigliere comunista Cecilia Fumagalli,
patrocinatrice dei nostri contestatori (5 voti assembleari) che li aveva fatti
passare per una quasi maggioranza! Negli ultimi mesi anche lui si è ricreduto
ed è rientrato pienamente nella linea del partito.
Non mi dilungo perché so che -
nonostante tutti i miei difetti - voi mi apprezzate e sono certo che mi darete
il Vostro appoggio segnalandomi presso amici e conoscenti.
Con me si presenta
MARIO CENSABELLA
III
UNIONE ITALIANA DEI CIECHI
SEZIONE PROVINCIALE
Oggetto: elezioni
amministrative 1975.
Egregio Consocio,
vergo la presente sotto la mia piena
ed esclusiva responsabilità nel solo interesse della nostra Unione e quindi
della nostra categoria; ciò anche se l'assoluta apartiticità
dell'U.I.C. non impedisce certo che vengano ufficialmente segnalati i
candidati che hanno già dato prova di comprensione per i nostri problemi e che
vengano invece esclusi i candidati di quei Partiti che ci sono contrari: ogni
organizzazione ha il sacrosanto diritto di rafforzarsi e quello di difendere
la stessa propria esistenza. Preliminarmente mi permetto ribadire
alcuni concetti fondamentali:
1) i ciechi - che hanno gli
stessi doveri e diritti di tutti gli altri cittadini - devono votare;
2) laddove è possibile dare un
voto di preferenza (elezioni regionali ed elezioni comunali) è necessario esercitare
questo diritto: chi dà il voto di preferenza è come se votasse due volte.
3) a rigore, per poter esser
accompagnato in cabina, occorre presentare un certificato di cecità
in carta libera, rilasciato gratuitamente da un Ufficiale Sanitario (medico
condotto o medico comunale che dir si voglia): se il Presidente del Seggio non
si impunta, potrebbe essere sufficiente il libretto della pensione riservata
ai ciechi civili od anche la tessera dell'U.I.C., ma
in caso di rifiuto nulla si può pretendere, perché
*
* *
Prendiamo in
esame tutti i Partiti rappresentanti in Parlamento che formalmente sono
tutti legali e - se vogliamo bene alla nostra Associazione che ha dimostrato
di tutelare egregiamente gli interessi dei privi della vista - dobbiamo dare
la precedenza a codesti interessi, anche a scapito di ogni altra e qualsiasi
aspirazione. Ciò vuol dire che - senza beninteso commettere
transazioni di coscienza alcuna (e nessuno lo pretenderebbe) - dobbiamo votare
per un partito che non sia proprio quello cui maggiormente ciascuno aspira,
purché questi dia le più ampie garanzie. Personalmente ho accettato l'incarico
che mi avete conferito in seno all'Unione sol perché
credo fermamente nella bontà della nostra organizzazione e se per caso il mio
Partito la contrastasse, non avrei esitazione alcuna a restituire la tessera
del Partito e a votare invece per chi ci fosse vicino. Ecco perché fra tutti i
Partiti rappresentanti in Parlamento non possiamo
prendere in considerazione il Partito Comunista Italiano, che ha presentato un
progetto di Legge per lo scioglimento della nostra Unione (comprendendola fra
i cosiddetti Enti superflui)
ed anche in sede regionale lombarda ci ha contrastati in ogni modo, tentando di
insabbiare
*
* *
Ecco dunque il quadro della
situazione (ordine alfabetico dei Partiti):
ELEZIONI REGIONALI - scheda verde
- non più di tre preferenze, pena la nullità.
Democrazia Cristiana: 1 - COLOMBO Gino (ex Presidente
del Consiglio regionale); 2 - HAZON Filippo (ex Assessore all'Istruzione); 28 -
MONTAGNA Lino (ex Assessore comunale).
Movimento Sociale Destra Nazionale: 1 - LEONI Enzo; 2 - MOLTENI Attilio.
Partito Liberale Italiano: 1 - FRUMENTO Armando (ex
Consigliere region.); 2 - SASSO Guido (ex Segretario
del Consiglio regionale); 20 - GUGLIELMETTI Carlo.
Partito Repubblicano Italiano: 17 - OLCESE Vittorio (ex Assessore); 22 - SEMENZA Fabio (ex
Consigliere).
Partito Social Democratico Italiano: 10 - COLLIO Enzo; 24 - PICCIOTTO
CRISAFULLI Orazio.
Partito Socialista Italiano: 1 - VERTEMATI Luigi (ex Consigliere); 13 - D'ALFONSO Giovanni (Invalidi Civ.);
20 - LODIGIANI Oreste (ex Consigliere).
* * *
ELEZIONI PROVINCIALI - scheda
gialla - Non si pone problema alcuno di preferenze personali, in quanto in
ogni collegio ciascun Partito presenta un solo
candidato: è sufficiente pertanto dare il solo voto di lista, tracciando una
crocetta sul simbolo del Partito che interessa.
*
* *
ELEZIONI
COMUNALI - Solo per Milano: scheda grigia - Non più di cinque preferenze, pena
la nullità.
Democrazia Cristiana: 14 - BELLINI Luigi; 20 - BOCCIARDI Alfio (Vice Presidente
Unione Comm.); 31 - CRESPI Gian Franco (Cani guida Lions); 52 - OGLIARI Francesco (nipote Mons.
Vitali Fondatore Istituto).
Movimento Sociale Destra Nazionale: 1 - NENCIONI Gastone; 2 -
STAITI Tomaso; 3 - MANTICA Alfredo; 4 - GAMBA Carlo Amedeo; 5 - VALDONIO Orio.
Partito Repubblicano Italiano: 1 - BUCALOSSI Pietro (ex Sindaco
dei tram); 29 - DELLA PERGO
Partito Liberale Italiano: 1 - BERGAMASCO Giorgio (rivistina
sonora Selezione); 6 - TROLLI Pier Italo (Circolare raccolta Fondi); 24 - CESURA
Guido (Cani Guida Lions); 48 - MADIA Luigi; 72 -
SCARZELLA Anita (insegnante nostri corsi
centralinisti).
Partito Social Democratico Italiano: 12 - BONATTI Gabriele (Cani Guida Lions); 21 - CENSABELLA Mario
(nostro Vice Presidente); 69 - SALA
Partito Socialista Italiano: 1 - ANIASI Aldo (Sindaco
uscente, amicissimo); 28 - CIOCCA Rinaldo; 33 -
DEMOLLI Stefano; 74 - TOGNOLI Carlo (ex Assessore).
Con ciò ho fatto scrupolosamente
il mio dovere e non mi resta - nel rinnovare il più cordiale
augurio per voi e per le vostre famiglie - che formularne uno analogo,
affinché la nostra Unione possa essere sempre più compresa ed appoggiata in
sede regionale, provinciale e comunale, onde il nostro avvenire di privi della
vista continui ad essere meno difficile e più sereno.
IL PRESIDENTE
(Dr. Ing. Maurizio GALIMBERTI)
IV
UNIONE ITALIANA DEI CIECHI
Egregio Consocio,
alla «Circolare elettorale»
generale è mio preciso dovere aggiungere questa nota in favore dell'amico Vice
Presidente
21 - CENSABELLA
Mario candidato al Consiglio Comunale di Milano per il Partito Social
Democratico Italiano (PSDI). Tutta l'apartiticità di
questo mondo non esclude - anzi obbliga - una
qualsiasi Associazione che vede un proprio dirigente entrato casualmente in lista a segnalarlo e a
«premere» nei limiti del giusto e dell'onesto perché tutti i Consoci che -
senza operare transazione di coscienza - possono votarlo, lo facciano ed
insistano in tal senso presso parenti, amici e conoscenti. È interesse di
qualsiasi Associazione e quindi anche della nostra Unione che un proprio
esponente valido sieda in Consiglio Comunale al posto
di un qualsiasi concittadino.
Tutti noi se vogliamo bene all'unica Associazione che ci tutela e in oltre 50 anni di
lotte ci ha tolti dai portali delle Chiese, dobbiamo agire coerentemente.
Ancora tanti cordiali auguri e un «in bocca al lupo» per il nostro «CENSA»; il lupo però siamo noi!
IL PRESIDENTE
(Dr. Ing. Maurizio GALIMBERTI)
www.fondazionepromozionesociale.it