Prospettive assistenziali, n. 34, aprile-giugno 1976
NOTIZIARIO
DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE FAMIGLIE ADOTTIVE E AFFIDATARIE
MERCATO DEI BAMBINI
L'assemblea nazionale dei soci
dell'Associazione Nazionale Famiglie Adottive e
Affidatarie, riunita il 3 e 4 aprile
SOTTOLINEA
che i casi riferiti dai giornali sono
evidentemente solo una piccola parte del fenomeno, e che il mercato dei
bambini, d'altra parte, è solo un aspetto del problema più vasto delle violenze
a cui i minori continuano ad essere sottoposti e neanche uno dei più gravi, sia
per gli effetti che per l'incidenza: basti ricordare che sono ancora 150.000 i
minori, handicappati e non, ricoverati in istituti situati spesso a centinaia di
chilometri dalla abitazione della famiglia; la mancata riforma
dell'assistenza; il lavoro minorile ecc.
RIBADISCE
che il punto di partenza di ogni
intervento in questo settore deve essere il considerare il minore non un oggetto, ma soggetto con pienezza di diritti che lo Stato
deve tutelare prioritariamente, rimuovendo in primo luogo quelle cause, economiche
e sociali, che sono alla base di ogni forma di disadattamento minorile e di
violenza effettuata sui bambini, attuando tutti i necessari interventi a
lungo, medio e breve termine più volte richiesti da questa associazione e da
altri movimenti di base.
PRECISA
che l'appropriazione dei bambini in
stato di abbandono, con o senza esborso di denaro, è favorito dall'esistenza
dell'adozione ordinaria e dell'affiliazione e dalla utilizzazione, da parte di
molti Tribunali per i minorenni, dei suddetti istituti giuridici (che sono
stati creati e sono regolamentati non per tutelare i minori) al posto della
adozione speciale.
In particolare in molti casi, già
denunciati da questa Associazione, i Tribunali per i
minorenni e le Corti di Appello hanno agito come veri e propri complici
dell'accaparramento dei minori da parte di coniugi inidonei.
DENUNCIA
che le proposte di legge promosse da
questa associazione (V. proposta di legge per la modifica dell'adozione
speciale per consentirne l'applicazione a tutti i minori dei 18 anni e la
conseguente soppressione dell'adozione ordinaria e dell'affiliazione, e la
proposta di legge per la regolamentazione dell'affidamento di minori a scopo
educativo a famiglie, persone e comunità alloggio) non solo non sono state
esaminate e tanto meno approvate, ma tutti i gruppi parlamentari hanno rifiutato
di inserire il problema nella recente legge di riforma del diritto di famiglia,
le cui norme hanno peggiorato la situazione dei minori in stato di abbandono.
DENUNCIA INOLTRE
la perdurante trascuratezza di molti
Tribunali per i Minorenni che a distanza di nove anni non hanno ancora censito
gli istituti di assistenza all'infanzia, favorendo in tal modo la non
segnalazione di molti bambini in stato di abbandono e l'avvio della procedura
per l'adozione speciale.
DENUNCIA ALTRESÌ
il mancato controllo sugli istituti, e
sui minori comunque presso terzi, da parte dell'ex ONMI e l'assenza di
iniziative al riguardo da parte delle Regioni cui le competenze in questa
materia sono state trasferite dal 1° gennaio 1976.
RICORDA
che il problema del mercato dei bambini
era stato oggetto di una interrogazione parlamentare (17-11-72) alla quale il
governo aveva risposto in data 24-VII-73 senza assumere alcuna iniziativa, tant'è che il fenomeno continua, anzi è dilagato
SOLLECITA
all'interno di una inversione di
tendenza che sia diretta a garantire un sistema di sicurezza sociale:
l'approvazione della riforma
dell'assistenza (vedi la proposta di legge di iniziativa popolare «Competenze
regionali in materia di servizi sociali e scioglimento degli enti assistenziali»), la modifica della legge dell'adozione
speciale e conseguente soppressione di adozione ordinaria e affiliazione, la
regolamentazione dell'affidamento di minori a scopo educativo a famiglie,
persone e comunità alloggio, provvedimenti da parte delle Regioni per un
effettivo controllo degli istituti di assistenza e per l'avvio di servizi
sociali alternativi da parte dei Comuni, loro Consorzi e Comunità Montane.
SOLLECITA INOLTRE
i Tribunali per i minorenni e le
Corti di Appello a dare piena attuazione alla legge sull'adozione speciale
secondo quanto indicato nei punti precedenti e a dare il loro appoggio per
l'approvazione dei provvedimenti legislativi sopra specificati.
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