Prospettive assistenziali, n. 34, aprile-giugno 1976
NOTIZIE
INIZIATIVE A VENEZIA PER OTTENERE SERVIZI NON EMARGINANTI
A Venezia l'avv. Adami
dell'Unione per la lotta contro l'emarginazione sociale ha sporto denuncia
per ottenere l'accettazione di due handicappati nella scuola normale, e il
comitato del centro ambulatoriale spastici di Venezia si è appellato al
Ministero della sanità ed alle forze sociali e sindacali per ottenere la
convenzione con l'ente pubblico.
L'incredibile fatto della scuola
elementare Carlo Gardan di Caselle di S. Maria di Sala, dove un gruppo di
genitori ha indirizzato una lettera alla Direzione della scuola e
all'Amministrazione comunale accusando due insegnanti di opera di diseducazione
per aver essi inserito nelle rispettive classi due handicappati, insufficienti
mentali lievi (provocando una inchiesta subito disposta dall'Autorità
scolastica a danno dei due insegnanti), ha richiesto l'intervento dell'avv. Adami, che ha presentato una denuncia-querela, in data 22
marzo 1976, alla Procura della Repubblica di Venezia.
«L'inserimento dei bambini
handicappati nella scuola normale - premette la denuncia - e il conseguente
adeguamento della didattica alle loro esigenze, pur essendo in linea con le
moderne teorie pedagogiche, con la legge e con alcune
direttive ministeriali, trova una forte opposizione da parte di coloro che non
vogliono cambiamenti delle attuali strutture sociali. Lo scontro dal livello
pedagogico si trasferisce al livello politico anche
perché alcuni insegnanti sostenitori delle nuove idee militano in organizzazioni
politiche e sindacali di sinistra».
Nella stessa direzione si muove il
comitato genitori del centro spastici di Venezia che, in attesa della riforma
socio-sanitaria e dell'istituzione delle unità locali dei servizi, chiede che il Ministero della Sanità si convenzioni con il Comune,
come l'unico ente in grado di garantire l'assistenza a tutti coloro che ne
hanno bisogno, appellandosi anche alle forze sindacali e sociali cittadine,
per ribadire, attraverso una partecipazione di tutti, che il problema della
salute e dell'assistenza deve uscire dagli schemi privatistici
e clientelari.
www.fondazionepromozionesociale.it