Prospettive assistenziali, n. 37, gennaio-marzo 1977

 

 

Specchio nero

 

 

MODULO DI INCHIESTA SULL'ADOZIONE DEL COMUNE DI ROMA

 

Nel parco incantato,

un felice avvenire è assicurato

se un bel bambino viene comprato

 

(da una cartolina francese di propaganda demografica stampata all'inizio del secolo)

 

 

Che l'adozione sia ancora intesa in modo emo­tivo, pietistico, caritatevole, piuttosto che come intervento all'individuazione degli elementi che riproducono, nell'interesse del bimbo adottato, le caratteristiche della famiglia naturale, è chiaro dai continui episodi di bambini mercanteggiati e dal fatto che questi episodi cadono su una opi­nione pubblica male informata e quindi sprovve­duta che di volta in volta parteggia per l'una o l'altra famiglia contendente.

Sotto un sorriso dolciastro riservato ad una infanzia che la pubblicità ci mostra correre va­porosa in parchi immensi, unta con creme raffi­nate, ingozzata con biscotti e cioccolato vitami­nizzati, si nasconde un disimpegno pubblico con­trappunto da una serie di negligenze, di omissio­ni, di falsi propositi.

Vediamo in questo modulo di inchiesta per adozione, come il Comune di Roma, che si è sem­pre caratterizzato per una indifferenza talora ci­nica per le più elementari esigenze della vita dei bambini nella città (borgate malsane, mancanza di spazi verdi, di asili nido, di scuole ecc.), consi­deri gli elementi validi per una adozione. In un quadro meramente amministrativo e completa­mente slegato da una visione globale della fami­glia, la causa della sterilità dei coniugi diventa una mistificazione dei tradizionali modelli di com­portamento. È la solita tentazione di risolvere i problemi a tavolino con la presunzione di sapere perfettamente quali sono i bisogni magari colpe­volizzati dei genitori richiedenti, senza confron­tarli, verificarli, discuterli con modelli di com­portamento che via via vengono cambiati. Che sia difficile uscire da questo condizionamento tanto tenace quanto occulto dei «competenti», è prova la richiesta del luogo di lavoro per la madre adottante e l'orario compatibile con la necessaria e costante vigilanza sul bambino!

Qui pesa ancora sulla donna l'ideologia del fo­colare, che solo per lei diventa causa di discri­minazione e di allontanamento coatto dal luogo di lavoro. Non si interroga infatti individualmen­te la donna-madre adottiva su quella che è stata una sua scelta di elezione da mettere in rap­porto con l'adottando, ma tutto il gruppo (mogli) viene ricuperato alla sua funzione: allevamento e costante vigilanza del bimbo.

Là dove invece solo una scelta non manipolata, ma consapevole e responsabile può assicurare al bimbo adottato l'affetto e la protezione di una famiglia, e ai genitori adottandi quei requisiti che in parte sono propri della loro personalità e in parte vengono ad assumere un valore proprio in rapporto all'adottando.

 

 

 

UFFICIO D'IGIENE E SANITA'

COMUNE DI ROMA

Ripartizione VIII I.S.

Profilassi Malattie Sociali

 

Inchiesta per adozione

 

Roma, ......................................

 

Coniugi ..................................................................................................................................................... Via  .......................................quartiere ......................................... Tel. ...................................................

 

Situazione personale dei coniugi

Cognome e nome del marito ......................................................................................... età ................. Professione                   .......................................................... condizioni economiche ......................................... Luogo di lavoro .......................................................................................................................................

Stato di salute ..........................................................................................................................................

Causa della sterilità .................................................................................................................................

Malattie precedenti ..................................................................................................................................

Breve anamnesi familiare ........................................................................................................................

 

Cognome e nome della moglie ...................................................................................... età ..................

Professione  .......................................................... condizioni economiche ............................................ Luogo di lavoro e orario (compatibili con la necessaria e costante    vigilanza sul bambino) .....................

Stato di salute ............................................... Eventuali gravidanze ........................................................

Causa della sterilità ................................................. Malattie precedenti ........................................ Breve anamnesi familiare ................................................................................................................... Altri coabitanti/componenti della famiglia (personale di servizio, parenti) .............................................

Stato dell'abitazione: arredamento, condizioni igieniche, ap­provvigionamento idrico, fognatura, aerazione, riscalda­mento, ecc. ................................................................................................................

Giudizio sull'ambiente familiare, sulla personalità dei co­niugi e sul loro interesse ad adottare il bambino  ..................................................................................................................................................

 

L'ASSISTENTE SANITARIA VISITATRICE

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