Prospettive assistenziali, n. 38, aprile-giugno 1977
ASSUNZIONE
DI PERSONALE DA PARTE DI COMUNI E PROVINCE
Il
cosiddetto decreto Stammati è stato convertito, con
profonde modifiche, nella legge n. 62 del 97 marzo 1977,
Pubblichiamo
gli articoli 9 e 9 bis che riguardano le nuove assunzioni di personale e la
riorganizzazione dei servizi.
ART. 9.
A partire dalla data di entrata in vigore del
presente decreto e sino al 31 dicembre 1977, i Comuni, le Province, le loro
aziende e i loro Consorzi, non possono procedere ad assunzioni di personale
comunque denominato e la cui retribuzione sia a carico dei rispettivi bilanci,
ove le medesime portino il numero dei dipendenti, compresi quelli delle
aziende ed esclusi i lavoratori assunti per esigenze stagionali, al di sopra di
quello del personale in servizio a qualunque titolo, anche a carattere
precario, nell'anno 1976.
Per l'anno 1977 non potrà essere
assunto, per mansioni stagionali, un numero di lavoratori superiore a quello
del 1976.
Sempre entro i limiti di cui al
primo comma, sono fatti salvi i rinnovi o le conferme in servizio di personale
precario comunque intervenuti nel periodo
intercorrente tra la data di entrata in vigore del presente decreto e quella
della legge di conversione, purché siano oggetto di apposita deliberazione del
competente organo comunale o provinciale.
Nell'anno 1977 le Province, i Comuni
o i loro Consorzi che alla data di entrata in vigore
del presente decreto abbiano deliberato di assumere la gestione diretta di
servizi di trasporto pubblico già in concessione a privati e provvedano alla
gestione diretta dei servizi predetti, debbono limitare il numero del
personale da assumere a quello esistente presso le aziende private concessionarie
alla data di entrata in vigore del presente decreto.
I concorsi per l'assunzione del
personale deliberati prima della data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta
Ufficiale si intendono validi nei limiti di cui al primo comma del
presente articolo.
ART. 9 BIS.
Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del
presente decreto, i consigli degli Enti locali, tenuto conto dei loro
programmi, devono deliberare un piano di riorganizzazione e ristrutturazione
degli uffici, dei servizi e delle aziende speciali, in base a criteri di
efficienza e di economicità di gestione e di sviluppo
della professionalità dei dipendenti.
Il piano di cui al comma precedente
deve essere realizzato prioritariamente mediante la mobilità del personale
dipendente dall'Ente locale e dalle sue aziende speciali.
www.fondazionepromozionesociale.it