Prospettive assistenziali, n. 38, aprile-giugno 1977
Notiziario dell'Unione
per la lotta contro l'emarginazione sociale
HANDICAPPATI ALLO SBARAGLIO A TORINO
Questa Unione esprime la sua
indignata protesta per le decisioni prese alla chetichella
dall'Amministrazione provinciale di Torino e riguardanti:
- il trasferimento dei ragazzi
ricoverati al Mainero in infermerie e istituti
privati, anche fuori della Provincia di Torino, alcuni dei quali senza alcuna esperienza nel campo degli handicappati psichici,
trasferimento avvenuto senza tenere in alcun conto le esigenze dei ragazzi e
delle loro famiglie;
- il
riconoscimento di fatto dato alle assurde pretese del personale del Mainero di scegliere il lavoro da fare, esclusivamente in
base alle motivazioni
personali (v. lettera dell'Assessore alla sicurezza sociale della Provincia di
Torino del 7-3-1977, pag. 3, ultimo periodo).
Le scelte di cui sopra sono state
compiute dall'Amministrazione Provinciale sulla testa di tutti e in stridente
contrasto con le conclusioni della Commissione tecnica istituita dall'Assessore
provinciale alla sicurezza sociale, conclusioni consegnate il 1° ottobre 1975.
Al riguardo l'Assessore
si era impegnato - e più volte aveva ribadito l'impegno - di sottoporre le
conclusioni suddette ad un pubblico confronto con gli operatori del Mainero e le forze sindacali e sociali, confronto che non è
mai avvenuto nell'arco dei 17 mesi intercorsi (2). Questa Unione è vivamente
preoccupata dell'accettazione da parte dell'Amministrazione provinciale
dell'assurdo principio della mobilità dei lavoratori
dei servizi legata esclusivamente alle motivazioni e alle disponibilità
personali, principio che può estendersi a tutti i servizi rendendo impossibile
sia ogni programmazione, sia la rispondenza delle
attività alle esigenze dell'utenza.
Gravissimo è inoltre sul piano
politico ed operativo lo smantellamento di un servizio gestito direttamente
dall'Amministrazione provinciale e il trasferimento degli assistiti in
istituzioni private.
Infine è sconcertante il fatto che
il personale del Mainero sia stato decentrato sul
territorio con compiti indefiniti o inattuabili (come quello
riguardante la ricerca di posti di lavoro per gli handicappati in assenza di
qualsiasi accordo con le organizzazioni imprenditoriali) o del tutto
estemporanei (come la ricerca di appartamenti per comunità alloggio, quando
Questa Unione chiede che
l'Amministrazione Provinciale sospenda ogni iniziativa e organizzi, in accordo
con il Comune di Torino, un pubblico confronto per l'individuazione di
soluzioni che tengano conto delle esigenze dei ragazzi handicappati e dei
giusti diritti dei lavoratori.
(1) Lettera inviata il
1° aprile 1977 al Presidente della Provincia di Torino, all'Assessore
provinciale alla sicurezza sociale e per conoscenza al Sindaco di Torino,
all'Assessore comunale alla sanità e ai servizi sociali e alle Segreterie
provinciali CGIL, CISL e UIL.
(2) Le conclusioni
della Commissione sono state pubblicate nel n. 34 di Prospettive assistenziali, nota n. 3 dell'editoriale.
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