Prospettive assistenziali, n. 39, luglio-settembre 1977

 

 

Libri

 

 

D. GHERNER, O. SCHINDLER, Il logopedista: fi­gura professionale, ruolo, ambiti di lavoro, formazione, Editrice OMEGA, Torino, 1977, pa­gine 497.

 

Parallelamente all'evolversi qualitativo e quan­titativo dei servizi socio-sanitari, si è rilevato un interesse sempre maggiore nei confronti del­le figure dei cosiddetti tecnici della riabilitazione.

La loro ricerca ed il loro impiego aumentano costantemente ed implicano problemi non indif­ferenti in rapporto alla loro formazione ed alle loro mansioni. Nel presente lavoro abbiamo de­siderato delineare il più circostanzionatamente possibile la figura del logopedista, che viene da noi inteso non solo in modo limitativo come tec­nico della riabilitazione, ma come operatore so­cio-sanitario dei problemi della comunicazione.

Dati i nuovi orientamenti circa la metodolo­gia del lavoro in équipe e della globalità degli interventi socio-sanitari, abbiamo ritenuto utile presentare le varie implicazioni relative alla fi­gura del logopedista, vista dal maggior numero di prospettive. Questa pubblicazione è rivolta ai logopedisti per contribuire alla ricerca dei loro ruoli e delle loro figure professionali; a coloro che intendono scegliere la logopedia come pro­prio lavoro; a coloro (amministratori, politici, docenti) che intendono creare delle scuole per la formazione di logopedisti, oppure che inten­dono meglio chiarire le modalità di impiego de­gli stessi. Inevitabilmente questo lavoro di as­semblaggio pluridisciplinare ha dovuto essere mantenuto su di un piano prevalentemente divul­gativo evitando, per ovvie ragioni di spazio, l'approfondimento dei singoli settori, al fine di rag­giungere una sufficiente visione d'insieme della figura del logopedista, il che costituisce appun­to lo scopo di questa pubblicazione.

 

(dalla presentazione)

 

 

SEZIONE A.N.F.Fa.S. DI BOLOGNA, 1+1 = 11, Edito in proprio, Bologna, 1967, pag. 281, Li­re 3.000.

 

La pubblicazione raccoglie la documentazione e analizza le esperienze realizzate nell'ambito della Provincia di Bologna sui soggiorni estivi finalizzati all'integrazione sociale di handicappa­ti adolescenti e adulti.

Dei soggiorni estivi hanno usufruito nel 1976 circa 200 ragazzi handicappati mentali e psichi­ci, quasi tutti sopra i 15 anni, accompagnati da 90 educatori suddivisi in piccoli gruppi (per esempio 6 ragazzi e 4 educatori), inseriti in nor­mali strutture di vacanze (pensioni, case per fe­rie, appartamenti, ecc.). Il periodo di vacanza è stato finalizzato non solo allo svago in un ambien­te diverso ed al miglioramento della salute fisi­ca dei ragazzi, ma anche e soprattutto all'acqui­sto di una maggiore autonomia e a11Integrazione sociale: ciò ha comportato fra l'altro la neces­sità di rivolgere una particolare attenzione alla formazione del personale.

Portata a termine l'operazione «Soggiorni estivi 1976», l'A.N.F.Fa.S. di Bologna considera di aver terminato la fase promozionale e speri­mentale del servizio.

 

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