Prospettive assistenziali, n. 46, aprile
- giugno 1979
Notizie
ASSUNZIONE DI HANDICAPPATI DA PARTE DEL COMUNE DI TORINO (1)
L'Amministrazione comunale, in
stretto collegamento con l'Amministrazione provinciale di Torino, ha
intrapreso una serie di iniziative per promuovere
l'inserimento sociale degli handicappati psicofisici, tendenti a ridurre il
loro stato di emarginazione.
Sul piano della prevenzione e della
riabilitazione il Comune di Torino ha realizzato una rete di servizi
riabilitativi decentrati e promosso un lavoro coordinato fra questi, i presidi
ospedalieri, i consultori familiari, i consultori
pediatrici ed i servizi di medicina scolastica, al fine di favorire con
interventi precoci la maggiore autonomia possibile ai soggetti portatori di
handicap e facilitare con í necessari supporti tecnici il loro inserimento
sociale ai vari livelli.
L'inserimento scolastico rappresenta
un momerito fondamentale per sviluppare le potenzialità, presenti in ogni
individuo, di socializzare e di formazione; in questa direzione si muovono i
programmi dell'Amministrazione comunale in accordo con il Provveditorato e gli
organi di gestione della scuola.
Sotto il profilo più strettamente assistenziale l'Amministrazione comunale ha ritenuto di
dover caratterizzare i suoi interventi volti alla deistituzionalizzazione
con aiuti economici integrativi, assistenza domiciliare, affidamenti educativi
ed inserimenti in Comunità alloggio.
Specificamente per gli handicappati
che hanno superato l'età della scuola dell'obbligo
sono stati precisati, con deliberazione assunta in via d'urgenza dalla Giunta
municipale in data 24 luglio 1978, gli indirizzi e le
linee di intervento, così riassumibili.
Per i soggetti handicappati, in
grado di proseguire gli studi e di inserirsi nei vari contesti
lavorativi autonomamente, si tende alla promozione di ogni iniziativa che
consenta il conseguimento di tale fine, coinvolgendo quindi il mondo imprenditoriale,
gli enti pubblici, le organizzazioni sindacali, ecc.; quanto sopra anche in
riferimento ad handicappati ai quali, per la specifica gravità dell'handicap, è
necessario assicurare corsi pre-professionali che ne
facilitino l'inserimento nei normali centri di formazione professionale e
quindi al lavoro.
Per i soggetti più gravi, per i
quali si ritiene sussista l'impossibilità di ogni inserimento
lavorativo, l'obiettivo individuato è la creazione di centri di attività
socio-terapeutiche. In merito l'Amministrazione comunale, in attuazione della
deliberazione del Consiglio comunale del 12 settembre
1978, sta concretando il piano di lavoro che prevede l'apertura di centri in
più punti della città.
La Regione Piemonte, la Provincia ed
il Comune di Torino hanno sviluppato una serie di
incontri con le organizzazioni sindacali, gli imprenditori, le organizzazioni
artigianali, l'ufficio del lavoro e della massima occupazione per sollecitare
inserimenti lavorativi, nonché assunto iniziative per l'integrazione degli
handicappati nei normali corsi di addestramento professionale, svolti nel
territorio regionale.
Viene tuttavia ravvisata l'opportunità
che l'assunzione di handicappati psichici si concretizzi anche presso gli enti
pubblici. Coerentemente l'Amministrazione provinciale con deliberazione del
Consiglio in data 15 marzo 1977 ha riservato agli handicappati psichici, nei
ruoli organici dell'Amministrazione stessa, un numero di 18 posti per
inservienti addetti alle pulizie.
L'Amministrazione comunale ritiene
di dover prendere analoga iniziativa predisponendo una
chiamata riservata agli handicappati ultradiciottenni per il loro inserimento
nei ruoli municipali in relazione alla disponibilità dei posti esistenti negli
organici delle varie qualifiche salariali.
Occorre sottolineare
che con tale provvedimento non si intende creare dei posti di lavoro «speciali»
per gli handicappati, ma, nell'ambito dei ruoli organici comunali, coprire
parte dei posti che si rendono disponibili con soggetti il cui grado di
handicap consenta un rendimento lavorativo tale da soddisfare le normali
esigenze del servizio relativo. In detti posti saranno inseriti soggetti
provenienti dalle strutture socio-sanitarie del Comune e della Provincia o
segnalati da altri enti operanti nel settore assistenziale,
con la precisazione che tale inserimento deve avvenire in base a
predeterminati criteri e con il supporto tecnico di una apposita commissione,
che sia in grado di assolvere questo delicato compito.
I suddetti elementi, ai quali è
richiesto il possesso del titolo di licenza elementare e nei cui confronti
dovrà essere comunque verificata l'idoneità in
relazione alla qualifica da ricoprire, potranno essere inseriti ai vari
livelli salariali ove sussiste disponibilità di posti, allo scopo di realizzare
nel modo più completo l'integrazione degli stessi nella dinamica di una vita
normale.
La Giunta municipale propone al
Consiglio comunale di approvare quanto segue:
1) l'indizione di
una chiamata riservata agli handicappati psichici ultradiciottenni per la copertura
di posti disponibili esistenti nell'ambito dei ruoli organici salariali dell'Amministrazione
comunale;
2) la costituzione, per la selezione
degli aspiranti, di una apposita commissione così composta:
- Assessore alla sanità e ai servizi
sociali - Presidente;
- Assessore al personale o altro Assessore;
- 2 Consiglieri comunali, di cui uno
in rappresentanza delle minoranze;
- Segretario generale;
- 1 rappresentante ANFFAS di Torino;
- 1 rappresentante delle
organizzazioni sindacali;
- 1 esperto nella tecnica del
recupero degli handicappati psichici;
- Capo Ripartizione assistenza e
servizi sociali;
- Capo Ripartizione personale;
- un impiegato della Ripartizione
personale svolgerà funzioni di Segretario.
Indicativamente, la predetta
commissione si atterrà ai seguenti criteri:
- accertamenti, mediante prova
pratica, della idoneità degli aspiranti all'espletamento
delle funzioni loro attribuibili;
- accertamento delle condizioni
generali degli aspiranti e delle condizioni della famiglia di
appartenenza.
I candidati dovranno essere in possesso del titolo di licenza elementare e di
ogni altro requisito richiesto per il posto da ricoprire, con la precisazione
che l'idoneità all'impiego dovrà essere determinata nei limiti e con le
modalità di cui ai su richiamati criteri.
Il personale di cui trattasi,
attraverso le idonee strutture, dovrà essere costantemente seguito nelle sue
reazioni al nuovo ambiente, così come saranno oggetto di costante verifica le
reazioni dell'ambiente di inserimento.
Le nomine saranno disposte dalla
Giunta municipale sulla base della graduatoria formulata dalla
predetta commissione e valida un anno.
I nominati, ai quali sarà
riconosciuto lo stato giuridico del restante personale comunale e il
corrispondente trattamento economico, verranno assunti
in prova per tre mesi e in esperimento per un anno ai sensi di regolamento,
superato detto periodo con esito favorevole le nomine acquisteranno carattere
di stabilità.
Le assunzioni di cui trattasi non
comportano impegni di spesa trattandosi di copertura di posti di ruolo vacanti
per i quali si è già provveduto in sede di bilancio;
3) l'impegno dell'Amministrazione
comunale a promuovere opportuni accordi affinché le aziende municipalizzate (Aem, Atm, Acquedotto, Amrr) assumano analoghe iniziative;
4) la revoca della deliberazione del
Consiglio comunale 21 novembre 1978.
(1) Deliberazione del
Consiglio comunale di Torino del 27 marzo 1979. Il numero delle assunzioni è
stato concordato in 30.
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