Prospettive assistenziali, n. 48, ottobre
- dicembre 1979
PIATTAFORMA SUI
PROBLEMI DEI NON VEDENTI
Nel
numero 46 abbiamo pubblicato le sei piattaforme sugli interventi per gli
handicappati, predisposte dall'Associazione nazionale famiglie
fanciulli subnormali e dal Coordinamento sanità e assistenza fra i
movimenti di base.
Pubblichiamo
ora quella relativa ai non vedenti, inviata alla
Regione Piemonte, al Comune e alla Provincia di Torino in data 28 maggio 1979.
TESTO DELLA PIATTAFORMA
Questa articolazione specifica delle
piattaforme elaborate dall'ANFFAS e dal CSA e da qualche tempo oggetto di
confronto con Regione, Provincia, Comune, è resa necessaria oltre che dalla
particolarità della minorazione della vista anche dalla particolare contingenza
che, in seguito all'applicazione del DPR 616, vede la
trasformazione degli enti tradizionali di assistenza ai ciechi. Da un lato è
divenuto ormai indilazionabile lo scioglimento dell'IPAB istituto dei ciechi
di Via Nizza, dall'altro la trasformazione in libera associazione dell'Unione
Italiana Ciechi ha portato all'attribuzione ai Comuni e alla Regione delle
competenze precedentemente a carico dell'Ente.
È pertanto necessario che
nell'ambito della trattativa generale trovi spazio il confronto sulla assunzione da parte degli
Enti locali delle nuove competenze relative ai non vedenti e sulle modalità di
espletamento.
Scioglimento
dell'istituto dei ciechi e problemi educativi
1) Si richiede che col giugno prossimo cessino le attività assistenziali dell'istituto e di conseguenza, al Comune di
Torino:
a) si richiede
che il patrimonio sia inserito nei già richiesti piani di utilizzo dei
patrimoni delle IPAB e che ciò avvenga in rapporto con le forze sociali e le
Circoscrizioni e per ciò che concerne i beni con diversa localizzazione (anche
extraurbana) con le ULS interessate. Si richiede che il patrimonio (in specie
l'edificio di Via Nizza) sia utilizzato in via prioritaria per scopo assistenziale. A titolo
indicativo si suggerisce l'utilizzo per centro diurno e/o centro
riabilitativo, centro di formazione degli operatori sanitari e sociali, ecc.;
b) si richiede l'elaborazione in
rapporto con l'associazione interessata (UIC) di un piano specifico di
riutilizzo e riconversione delle attrezzature e dei
materiali per ciechi.
A titolo
indicativo si suggerisce il recupero alla Biblioteca civica, per il prestito
pubblico ai ciechi, della biblioteca Braille dell'istituto; il recupero a
beneficio del sostegno all'integrazione dell'eventuale materiale didattico;
l'utilizzo nell'ambito del già esistente centro comunale presso il Centro di
formazione professionale «M. Enrico» degli apparecchi Optacon;
c) si richiede, con le modalità di cui
al punto b), l'elaborazione di un
piano di riqualificazione ed utilizzo del personale
dell'istituto che tenga conto dell'indicazione prioritaria di impiego nei
servizi assistenziali del personale educatore ed inserviente (comunità
alloggio, assistenza domiciliare di aiuto domestico, infermieristico, educativa,
ecc.) e che valorizzi le competenze acquisite (p. es. bibliotecario)
nella destinazione ad altri servizi.
2) Si richiede al Provveditore ed al Comune di Torino:
a)
contestualmente alla chiusura dell'istituto, la soppressione della scuola
elementare speciale e l'utilizzo dei relativi insegnanti per l'appoggio all'integrazione ai
sensi del DPR 970 del 1975;
b) la soppressione della scuola media
per ciechi e l'eventuale sua trasformazione in succursale di una scuola media
di zona sulla base delle indicazioni del Consiglio di
distretto;
c) la nomina tempestiva ad inizio
dell'anno scolastico di insegnanti d'appoggio tratti
dalle graduatorie specializzate.
3) Si richiede alla Provincia di Torino:
a) garanzie per l'occupazione degli
educatori che operano verso i minori ciechi alle dipendenze, come avventizi,
dell'Amministrazione provinciale. Passaggio di tale
personale alle dipendenze operative delle ULS interessate dalla presenza di
minori ciechi e del Comune di Torino;
b) promozione dell'espletamento
dell'assistenza domiciliare educativa verso i minori ciechi e altri handicappati
in tutte le ULS mediante convenzioni che stabiliscano il concorso finanziario
della Provincia per l'espletamento dei relativi servizi con personale delle
ULS;
c) sospensione dei ricoveri di bambini
ciechi in istituti privati (Cannero) e riesame da parte
dei servizi di base interessati dei casi per i quali è
stato disposto il ricovero. Iniziativa della Provincia verso l'istituto per
ciechi di Cannero perché acconsenta al controllo da
parte delle associazioni di base come già richiesto per tutti gli istituti.
4) Inoltre al Comune e alla Provincia di Torino si richiedono
iniziative di potenziamento e di allargamento dei
servizi di assistenza educativa anche attraverso attività di aggiornamento del
personale educativo che assicurino la sua polivalenza rispetto a vari tipi di
handicappati e I'interscambiabilítà col servizio di
comunità alloggio.
Competenze relative ai non vedenti attribuite alla Regione e ai Comuni dal
D.P.R. 616 e dal D.P.R. 23.12.1978
Con l'allegato quadro riassuntivo,
si è cercato di sintetizzare l'area di funzioni e competenze già dell'UIC ora
attribuite alle Regioni e ai Comuni singoli o associati e di individuare
schematicamente degli ambiti operativi di esercizio
delle prestazioni che, come è evidente, debordano notevolmente dal settore
assistenziale.
In via di priorità si richiede:
1) Profilassi e prevenzione della cecità
a) alla Regione: promozione
della vaccinazione anti-rosolia in tutta la regione; iniziative di informazione
sanitaria oftalmica alla popolazione attraverso i consultori; iniziative per
l'educazione permanente oftalmica per tutti gli operatori socio-sanitari
delle ULS;
b)
al Comune di Torino e agli altri Comuni: lo screening generalizzato delle gravi
minorazioni visive per tutta la popolazione infantile al momento delle vaccinazioni.
2) Assistenza scolastica
a) al Comune di Torino:
l'espletamento, anche per conto delle altre ULS, del servizio di ricerca,
acquisizione e fornitura di materiale educativo e sussidi didattici compresa
la trascrizione in Braille dei libri di testo. Inoltre, attraverso la Biblioteca Civica: acquisizione del
materiale bibliografico Braille già dell'istituto ciechi e dell'UIC e relativo
incremento, prestito libri, servizio di registrazione su cassette;
attraverso il CFP «M. Enrico»: potenziamento della attività
di addestramento Optacon. Istituzione
di una mostra permanente delle tecnologie per tutte le forme di handicap;
b) alla Regione: iniziative economiche
per agevolare la diffusione dell'Optacon (vedi legge
Regione Abruzzo) mediante delega ai Comuni e alle ULS.
3) Recupero sociale
Si richiede in generale che
l'associazione di più handicaps (fra cui la
minorazione visiva) o condizioni di disagio psico-fisico o sociale siano
considerati titolo assoluto di priorità nell'ammissione ai servizi di
riabilitazione.
Si richiede al Comune di Torino e
agli altri Comuni il riconoscimento di tale priorità per ciò che concerne:
a) adozione speciale, affidamento
educativo di minori, ammissione in comunità alloggio,
inserimento di handicappati adulti e anziani;
b)
ammissione in centri diurni di pluriminorati;
ammissione nei centri di riabilitazione di pluriminorati
con handicaps fisici o disturbi di linguaggio. In proposito si richiede
che nell'ambito dei centri di riabilitazione sia
compreso l'espletamento degli esercizi ortottici.
Inoltre si richiede:
c) nell'articolazione della richiesta
dell'ANFFAS e del CSA in merito all'attribuzione di case popolari agli
invalidi devono essere individuate le modalità di assegnazione
ai ciechi tenendo conto delle particolari difficoltà che la minorazione
comporta (p. es. priorità per gli alloggi di risulta
semi-centrali, vicinanza ai mezzi di trasporto pubblici).
Alla Regione si richiede
l'individuazione di specifiche modalità di avvio di
studio e sperimentazioni di nuove mansioni lavorative compatibili con la
cecità. (Vedi Regioni Toscana e Emilia Romagna).
4) Assistenza economica
Alla Regione si richiede,
nell'attesa della legge regionale quadro, l'emanazione di una
circolare che uniformi per tutti i Comuni il criterio secondo il quale
l'assegno di accompagnamento percepito dai ciechi assoluti non deve essere
computato nel calcolo del minimo vitale né in ogni altro computo di reddito (p.
es. per la concessione di case popolari).
5) Avviamento al lavoro
Le relative funzioni (vedi quadro
riassuntivo) sono attribuite dal DPR 23-12-1978 alle
Regioni.
a) Si richiede
pertanto alla Regione Piemonte la delega della gestione degli specifici servizi
alle ULS eventualmente con atto politico unico rispetto ad altri interventi
richiesti (Optacon, ecc.);
b) al Comune di Torino si richiede la
gestione anche per conto delle altre ULS dei servizi
il cui decentramento è inutile (p. es. fornitura di
segnalatori tattili per centralini telefonici).
FUNZIONI SVOLTE DALL'UNIONE ITALIANA CIECHI
il cui espletamento dovrebbe essere
assunto dai Comuni singoli o associati dall'1.1.1979 in adempimento del DPR
616 e DPR 23.12.1978.
Funzioni e attuali modalità di espletamento Profilassi della
cecità - Contributi economici per: visite
specialistiche; medicinali non coperti dalle mutue; protesi oftalmiche;
occhiali, lenti a contatto; visite, ricoveri, interventi chirurgici
all'estero o in cliniche non convenzionate. - Educazione sanitaria. Recupero sociale Reperimento dei soggetti non vedenti; segretariato
sociale; orientamento educativo e professionale; reperimento e fornitura materiale
tiflotecnico e per l'autonomia del cieco; tessere
tramviarie; scontrini sconto
FFSS; contributi per cani guida. Istruzione e cultura - Trascrizione in braille e fornitura libri
scolastici; reperimento e diffusione materiale tiflotecnico,
didattico, educativo, ludico; orientamento scolastico, consulenza didattica,
documentazione, ricerca e sperimentazione di sussidi; biblioteca braille;
registrazione su nastro; contributi per acquisto registratori, macchine per
scrivere, optacon, ecc.; sussidi straordinari a famiglie
bisognose dei minori ciechi; insegnamento domiciliare del braille e della
dattilografia. - Attività ricreative. Avviamento al lavoro Orientamento professionale; segretariato per avviamento domande
di lavoro; fornitura segnalatori tattili per i centralini telefonici;
contributi per apertura rivendite di giornali; contributi per avviamento
attività artigianali, commerciali, professionali; sussidi e prestiti in attesa di prima occupazione. Assistenza - Assistenza economica non continuativa soprattutto a favore
di soggetti finora non assistibili dagli ECA o dai Comuni: soggetti privi di
domicilio di soccorso; aiuti urgenti; soggetti
formalmente a carico dei familiari, ecc. - Segretariato sociale per avvio
domande di pensione, ricorsi, pratiche previdenziali. Abitazioni Servizi per anziani e pluriminorati; segretariato per avviamento domande case
popolari; assistenza economica per affitti e utenze; contributi per rette pensioni
o istituti; contributi per soggiorni di vacanza; partecipazione economica
alla gestione dell'istituto per ciechi anziani di Vacciago
Ameno (No) e della Casa di vacanze per ciechi di Tirrenia
(Pisa). |
Riferimento statutario o di legge Statuto UIC approvato con DPR 19.7.1976, n. 693, art. 2.a; L. 12.3.1973, n. 61: attribuisce al
Centro Don Gnocchi (organismo dell'UIC) particolari funzioni per i minorati
della vista fino a 3/10 di visus. DPR 616, artt. 27 e 32: prevenzione,
riabilitazione e assistenza sanitaria e protesica. DPR
23.12.1978, art. 3. Statuto
UIC, art. 2.a. DPR 23.12.1978, artt. 3 e 5.
Decreto Ministero dei Trasporti 22.9.1954 e successive modifiche per concessione
speciale ferroviaria. Statuto UIC, art. 2.b. L. 11.5.1976, n. 360: attribuisce
agli enti locali le attività di sostegno alla
frequenza scolastica dei ciechi. DPR 616, artt. 42 e 45: attribuiscono
ai Comuni tutte le funzioni di assistenza scolastica. DPR 23.12.1978, art. 3. Statuto UIC, art. 2.c. DPR 23.12.1978, art. 4: attribuisce
queste funzioni alle Regioni. L. 14.7.1957, n. 594
e L. 28.7.1960, n. 778: attribuiscono all'UIC la
fornitura dei dispositivi per la trasformazione dei centralini. L. 9.3.1964, n. 121: concessione di edicole ai ciechi; affida varie competenze all'UIC compresa
la fornitura dell'attrezzatura. DPR 616, artt. 52 e 54: trasferiscono
alle Regioni e ai Comuni le funzioni relative alle
rivendite di giornali. Statuto
UIC, art. 2.d. DPR 23.12.1978, art. 3. Statuto
UIC, art. 2.e. DPR
23.12.1978, art. 3. |
Ipotesi di ambito operativo
nei servizi comunali (riferimento al Comune di Torino) Assessorato
sanità e servizi sociali: consultori, vaccinazioni antirosolia, rapporti con gli ospedali,
consultori pediatrici, medicina scolastica, servizio protesi, assistenza economica. Assessorati
sanità e servizi sociali, istruzione, cultura, sport e tempo libero, lavoro -
Azienda tramvie municipali. Sistema informativo raccolta dati;
consultorio pediatrico; medicina scolastica; segretariato sociale; servizio
protesi; assistenza domiciliare (anche di tipo educativo); centri d'incontro;
biblioteche civiche. Assessorati
istruzione, cultura, sport e tempo libero, sanità e servizi
sociali, lavoro. Assistenza domiciliare (anche di tipo
educativo); asili nido, scuole materne; scuola integrata; medicina
scolastica; ufficio integrazione scolastica handicappati; Gruppo di lavoro
Comune-Provincia per gli handicappati ultraquattordicenni; centri formazione
professionale; biblioteche civiche; centri di incontro; assistenza economica;
affidamenti educativi; comunità alloggio; centri di riabilitazione; inserimento
nei corsi di alfabetizzazione e nei corsi 150 ore. Regione: Assessorati
lavoro e istruzione. Delega della gestione al Comune di Torino e ULS. Assessorati lavoro,
annona, sanità e servizi sociali. Segretariato sociale; economato;
rilascio licenze; assistenza economica. Assessorato sanità e
servizi sociali. Assistenza economica, segretariato sociale. Assessorato sanità e
servizi sociali e IACP. Assistenza economica; assistenza domiciliare; segretariato
sociale; assegnazione alloggi IACP; soggiorni di vacanza; soggiorni al mare
per anziani; affidamenti assistenziali di anziani e
handicappati adulti; comunità alloggio. |
www.fondazionepromozionesociale.it