Prospettive assistenziali, n. 60, ottobre - dicembre 1982
Notiziario dell'Unione per la lotta
contro l'emarginazione sociale
LA
SEGREGAZIONE E L'EMARGINAZIONE PRATICATE DALL'INADEL
(1)
Siamo venuti in possesso del bando
di concorso indetto nel mese di
giugno con scadenza 15-7 per l'assistenza scolastica agli orfani e figli degli
iscritti.
Ci sembra quanto mai doveroso richiamare la Vostra
attenzione su alcuni punti che a nostro avviso sottolineano,
purtroppo ancora oggi 1982, una grave arretratezza di contenuto.
1) A bambini, già provati duramente dalla perdita di un genitore, viene proposto l'istituto
come soluzione, senza tener conto che vengono sradicati dal loro ambiente
sociale e culturale, allontanati dalla famiglia, privati di cure e di affetto
indispensabili per una crescita sana non solo fisica, ma soprattutto psichica.
2) Non è assolutamente concepibile la presenza della
nota n. 7, che sottolinea ancora una volta la
chiusura mentale rispetto ai portatori di handicap, incurante delle grosse
battaglie fatte negli ultimi anni per l'inserimento degli handicappati nella
società, a partire proprio dalla scuola.
3) Inoltre, vogliamo far presente che non sono questi
interventi «tappabuchi» risolutori di una situazione di bisogno, come è quella dell'orfano, perché non si può pensare di
compensare la mancanza di un genitore con l'assicurazione della sola carriera
scolastica.
4) Crediamo, pertanto, che il denaro investito in
questi interventi segreganti e emarginanti, che
considerano l'assistito ancora per categorie, possa essere utilizzato aiutando
il genitore rimasto nella propria realtà, cercando di mantenere intatto il
nucleo familiare, invece di disperderlo.
Le USL (Unità sanitarie locali) presenti nel
territorio nazionale, quindi in tutti i paesi, sono i soli organi competenti
che si devono occupare dei bisogni della popolazione.
A che è servito abolire con la legge 382 gli enti assistenziali inutili, se continuano ad esserci avvisi di
concorso così astorici e arretrati rispetto ai
tempi?
Vi preghiamo, pertanto, in futuro, di documentarvi
in modo più approfondito rispetto alle soluzioni già presenti sul territorio
nazionale per questi casi, nonché sulla legislazione
in corso, aggiornando la vostra conoscenza in merito alla situazione
assistenziale in Italia, oltre che apporre maggiore attenzione e cautela nel
trattare con una materia così delicata e complessa che è il BAMBINO.
(1) Testo della lettera inviata
dall'ULCES all'INADEL il 5 ottobre 1982.
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