Prospettive assistenziali, n. 62, aprile - giugno 1983
Notiziario del Centro italiano per
l'adozione internazionale
DOCUMENTO
DELLE NAZIONI UNITE SU ADOZIONE E AFFIDO (1)
Assistenza alla famiglia e al bambino
1) È nel migliore interesse di ogni
nazione dare la più alta priorità al benessere della famiglia e del bambino
come programmi per un futuro sviluppo delle risorse nazionali.
2) Si é riconosciuto che il
migliore benessere per il bambino è una buona assistenza familiare.
3) Si è affermato il diritto prioritario del bambino
ad essere allevato nella sua famiglia biologica. Il miglior interesse del
bambino dovrebbe essere l'unico criterio di scelta nel caso
si debba predisporre il suo affidamento. In tali circostanze
l'affidamento ad altri membri della famiglia deve essere considerato come un'alternativa.
4) Quando la cura della famiglia biologica è
impossibile o non opportuna, dovrebbe essere preso in considerazione
l'affidamento a una famiglia sostitutiva.
5) Si è riconosciuto che ci sono genitori che non
possono crescere i propri figli e in questi casi i diritti dei bambini alla
sicurezza, all'affetto e alla continuità delle cure dovrebbero essere della
massima importanza.
6) I servizi sociali che hanno la responsabilità
della tutela, della supervisione degli affidamenti familiari e delle procedure
delle adozioni, dovrebbero avere una specifica preparazione nel campo
dell'assistenza alla famiglia e all'infanzia.
Affidamento familiare
7)-8) Ogni bambino ha diritto a
una famiglia. I bambini che non possono restare nella loro famiglia
biologica dovrebbero essere preferibilmente inseriti in famiglie affidatarie o
adottive, al fine di evitare il loro ingresso in istituti, a meno che
particolari necessità del bambino possano essere meglio curate in un istituto
specializzato.
9) Dovrebbe essere emanato un provvedimento per
regolamentare l'affidamento del bambino fuori dalla sua famiglia biologica.
10) L'affidamento familiare dovrebbe essere
programmato in modo tale da offrire un servizio temporaneo di collegamento alla
permanenza del bambino che include ma non si limita
alla restituzione del minore alla famiglia biologica o all'adozione. In alcune
circostanze, la cura della famiglia affidataria può diventare continuativa fino all'età adulta.
11) Il programma per l'affidamento familiare deve
coinvolgere la famiglia biologica, la famiglia affidataria, il bambino e colui che viene nominato suo
legale rappresentante, con la protezione di una agenzia competente e
autorizzata. L'agenzia inoltre dovrebbe essere responsabile per la supervisione
e assicurarsi del benessere del bambino e che la famiglia affidataria
rimanga sinceramente fedele al concetto di base dell'affidamento.
Adozione
12) Lo scopo primario dell'adozione è quella di
assicurare una famiglia permanente a un bambino che
non può essere curato nella propria famiglia biologica.
13) Le procedure di adozione
dovrebbero essere abbastanza flessibili per consentire il soddisfacimento dei
bisogni del bambino in varie situazioni.
14) In previsione di una possibile adozione, coloro
che sono responsabili del bambino dovrebbero selezionare l'ambiente più
appropriato secondo i bisogni di quel particolare bambino.
15) Adeguati consigli e tempo sufficiente dovrebbero
essere dati ai genitori biologici, ai genitori adottivi e al bambino, per
permettere loro di arrivare a una decisione sul futuro
del bambino, riconoscendo che è nel preminente interesse del minore arrivare a
questa decisione nel minor tempo possibile.
16) Il rapporto fra il bambino adottato e i genitori
adottati dovrebbe essere osservato prima della conferma dell'adozione da parte della magistratura. La legislazione ed i servizi dovrebbero
assicurarsi che il bambino diventi parte integrante della famiglia.
17) Dovrebbe essere riconosciuto il bisogno degli
adottati che abbiano raggiunto la maggiore età, di conoscere le loro origini.
18) Nella legge dovrebbe essere riconosciuta
l'adozione tradizionale dentro la famiglia, assicurata la protezione a
bambini, consigliata e assistita la famiglia.
19) I governi dovrebbero predisporre l'adeguamento
dei loro servizi nazionali per i bambini e riconoscere che bambini
con particolari necessità non possono essere seguiti dai servizi esistenti.
Per alcuni di questi bambini l'adozione internazionale potrebbe essere
considerata come un buon intervento per dare loro una famiglia.
20) Quando si prende in considerazione l'adozione
internazionale, dovrebbero essere stabilite leggi e sistemi per proteggere i
bambini interessati.
21) In ogni Paese l'affidamento dovrebbe essere
fatto attraverso agenzie autorizzate e competenti a
trattare con i servizi dell'adozione internazionale e atte ad assicurare le
stesse salvaguardie e gli stessi standards applicati
nell'adozione nazionale.
22) In considerazione della sicurezza legale e
sociale del bambino l'adozione per procura non è accettabile.
23) Nessuna ipotesi di
adozione dovrebbe essere considerata prima che sia stato stabilito che il
bambino è legalmente libero per l'adozione e prima che i pertinenti documenti
necessari a completare l'adozione siano disponibili. Tutti i necessari consensi
devono essere in una forma che è legalmente valida in entrambi i Paesi. Dovrà
essere definitivamente stabilito che il bambino potrà emigrare nel paese dei
futuri genitori adottivi e potrà conseguentemente ottenere la loro nazionalità.
24) Nelle adozioni internazionali la convalida legale
dell'adozione dovrebbe essere assicurata nei paesi
interessati.
25) Il bambino deve avere in ogni momento un nome,
una nazionalità e un tutore.
(1) Bozza di dichiarazione sui principi
sociali e giuridici approvati il 16 dicembre 1982 dall'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite.
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