Prospettive assistenziali, n. 66, aprile - giugno 1984
Non passa giorno senza che sulla stampa nazionale o in qualche
convegno si parli dei «limiti» della riforma sanitaria avviata con la legge 833
del 1978 e si chieda una «riforma della riforma».
Ma una informazione
spesso disattenta (o interessata alla contro-riforma) dimentica di distinguere
tra le disposizioni della legge e la loro applicazione ed attribuisce alla
sostanza delle prime le colpe che andrebbero invece ricercate nella cattiva
volontà, nella impreparazione di chi è deputato ad attuarle.
Fatto sta, comunque, che di «riforma della riforma» si parla e le
tante proposte emerse un po' in ogni ambito finiscono con lo scalzare proprio
i principi cardine sui quali è stata costruita la legge 833: prevenzione e
partecipazione; stretto collegamento fra interventi preventivi, di cura e di
riabilitazione; assistenza sanitaria gratuita e completa a tutti i cittadini. Obiettivi e priorità, del resto, che sono già stati messi in
forse nella pratica dalle tante leggi e leggine succedutesi in questi anni e
dagli innumerevoli «tagli» non agli sprechi ed ai servizi doppione, ma agli
interventi che interessano proprio la fascia più debole di popolazione.
Per questo,
riteniamo interessante e di strettissima attualità il documento che riportiamo
integralmente qui sotto: si tratta della «Carta della
salute», approvata dal Consiglio dei Ministri francese il 12 maggio 1982.
Una risoluzione che conferma, a nostro avviso, la validità della
impostazione e delle scelte sulle quali, in Italia, è stata avviata - a
suo tempo - la nuova politica sanitaria, la quale resta oggi non da riformare
nuovamente, ma, in primis, da attuare compiutamente.
La
risoluzione del governo francese è, di per sé, un invito a continuare sulla
strada intrapresa e, soprattutto, a proseguire sulla linea della
partecipazione, senza la quale ogni riforma, anche la più perfetta,
rischia di restare lettera morta.
CARTA
DELLA SALUTE
La salute è al centro della vita quotidiana di tutti
e di ciascuno; il governo aveva il dovere di precisare in un documento
l'importanza che intende riconoscere a questa preoccupazione dei francesi.
La carta della salute si indirizza
così a tutte le francesi e a tutti i francesi e, attraverso di loro, ai
professionisti della salute.
Procedimento del tutto originale,
questa carta non è né un elenco di provvedimenti, né un documento
contrattuale, né un piano di sanità, bensì una dichiarazione di politica
generale, un atto politico che fissa il quadro e gli orientamenti di una, nuova
politica sanitaria.
Il diritto alla salute, è il diritto ad essere curati quando si è malati, il diritto a beneficiare dei
migliori servizi medici qualunque sia la propria condizione, è l'uguaglianza
nell'accesso alle cure e alle istituzioni sanitarie. Ma è anche il diritto a
condizioni di vita che preservino l'integrità fisica e
psichica e l'equilibrio necessario per lo sviluppo armonico di ciascuno. La salute è un tutto unico, la salute non si divide. Essa è al
centro delle preoccupazioni del governo francese per garantire le libertà e
accelerare il progresso.
In passato, la pressione delle lotte sociali e
l'arricchimento delle conoscenze, gli sforzi dei professionisti della salute
hanno permesso la realizzazione di progressi consistenti.
Si tratta oggi di raccogliere i
frutti di ciò che si è acquisito: un sistema sanitario considerato una dei
migliori, un insieme di professionisti che amano il loro mestiere negli aspetti
umani e scientifici; un innovamento di conoscenze e di tecniche che richiedono
profondi adattamenti per affrontare meglio i problemi e che offrono nuovi mezzi
per rispondervi più efficacemente; una conquista strappata attraverso le lotte
sociali di molti decenni: la sicurezza sociale.
Si tratta anche di innovare e di dare alla politica sanitaria nuovi obiettivi, una nuova coerenza
e di sviluppare tutte le sue finalità: prevenire, curare, guarire,, rispondendo
qui come altrove alla prima delle esigenze, la giustizia sociale.
Elemento essenziale della libertà, la politica
sanitaria, di cui il governo enuncia, le nuove dimensioni, risponderà sia alle
aspirazioni delle francesi e dei francesi che
considerano la sicurezza, la qualità, la valorizzazione della persona, la
libera scelta, sia alla volontà di milioni di cittadini di poter pienamente
usufruire di tutti i progressi presenti e futuri.
Tale è il senso di questa Carta. Tracciando un nuovo
volto della salute, essa indica le linee portanti seguendo le quali si
articoleranno le misure che il governo prenderà di
stretto concerto con tutti gli interessati. La politica qui proposta non
affronta in maniera frammentaria i problemi dell'assicurazione-malattia, della
prevenzione, della distribuzione delle cure o del reinserimento dei malati: la
salute è un'aspirazione globale a cui deve rispondere
una politica globale.
Questo compito è difficile perché la salute ha un
costo; tutti i paesi industrializzati sono oggi di fronte a
una rapida crescita delle spese dovuta sia alle richieste della popolazione,
sia allo sviluppo tecnologico.
Certi paesi scelgono la risposta dell'assicurazione
privata e dei meccanismi di assistenza. La Francia ha scelto il cammino della protezione pubblica,
uguale per tutti. Ma la crescita dello sforzo collettivo richiesto che supera
oggi il 7% del prodotto interno lordo deve essere
padroneggiata. Questo sforzo non può essere compiuto al buio. Occorrono scelte
trasparenti e una ricerca costante di efficienza nella
ripartizione e utilizzazione delle risorse che la collettività destina a
favore della salute. Il grande impegno di una moderna politica sanitaria è
quello di conciliare i vincoli dell'economia con lo sviluppo degli interventi
più rispondenti ai bisogni.
Il governo sceglie la via della responsabilizzazione
attraverso il decentramento e la pianificazione di concerto con il Parlamento,
i rappresentanti eletti a livello regionale e locale, i Consigli di
amministrazione delle Casse di sicurezza sociale.
1.
OBIETTIVI E PROBLEMI DI FONDO
La politica sanitaria del governo si
incentra su quattro obiettivi: conoscere meglio, promuovere la salute,
curare meglio, reinserire meglio; i problemi fondamentali riguardano: la
centralità della persona, le risorse economiche e finanziarie, le conseguenze
per l'industria, lo sviluppo della democrazia.
A
- Gli obiettivi
Conoscere meglio
Perché d'ora in avanti le scelte possano essere
operate con conoscenza di causa, il governo stabilirà periodicamente una «radiografia
dello stato di salute dei francesi».
Per questo scopo, vorremmo
incrementati gli strumenti di osservazione e di previsione, le ricerche
epidemiologiche e le analisi sui problemi sanitari: in differenti luoghi e
ambienti, sforzi particolari saranno intrapresi nei riguardi dei problemi
della salute nel mondo del lavoro. Le condizioni di lavoro in certe industrie
generano ineguaglianze nei confronti della malattia e della
speranza
di vita; nell'insieme della popolazione, le categorie che sperimentano i tassi
di morbilità più elevati sono anche quelle che hanno meno facilità di accesso
al sistema sanitario; la ripartizione geografica del corpo medico e delle
attrezzature ospedaliere continua a sfavorire il mondo agricolo e rurale; i
sobborghi operai sono quelli che, più degli altri, risultano vittime delle
aggressioni fisiche provocate dall'inquinamento. I francesi devono prenderne
coscienza.
Promuovere la salute
Azioni di promozione della
salute saranno intraprese là dove i bisogni sono più pressanti; esse
permetteranno un riequilibrio del sistema sanitario grazie a provvedimenti specifici
diretti a correggere le disuguaglianze: i mezzi saranno ripartiti con lo scopo
prioritario di ridurre le disparità esistenti.
Le amministrazioni locali, dipartimentali e regionali
avranno in questo campo un ruolo importante: seguire l'evoluzione dello stato
di salute della popolazione, avvertire il governo quando
saranno necessari provvedimenti di tipo generale, mettere in atto azioni
sanitarie di ambito locale.
Gli interventi per l'individuazione precoce della
malattia, le azioni profilattiche e le campagne di
informazione sono necessarie; ma non ci si può più limitare a ciò.
Occorre procedere a un profondo cambiamento di
orientamento. La nuova politica avrà per oggetto una lotta sistematica contro
le condizioni che colpiscono la salute degli uomini, e le negative conseguenze
che ne derivano.
Il luogo di lavoro sarà il terreno privilegiato di
questa politica, poiché è il luogo delle principali aggressioni contro la
salute, mentre il lavoro deve essere sorgente di arricchimento
e di valorizzazione personale. II governo vigilerà sull'applicazione delle
leggi in vigore; i lavoratori e le loro organizzazioni avranno un ruolo essenziale
da svolgere.
Un'attenzione particolare sarà rivolta al lavoro
femminile con lo scopo di correggere le condizioni traumatizzanti del lavoro
in numerose industrie, in certi servizi e uffici.
Questo sforzo si svilupperà in collegamento con la
medicina del lavoro e si appoggerà su ricerche multidisciplinari
riguardanti la nocività, l'individuazione delle cause, la prevenzione, il
miglioramento delle condizioni e degli strumenti di lavoro.
Ovviamente questa priorità accordata al mondo del
lavoro non implica un minor impegno in altri settori, in particolare là dove
comincia la promozione della salute e anzitutto nei riguardi della coppia,
della madre e del bambino:
- potenziando l'educazione sessuale
nella scuola e l'informazione alle coppie per un miglior controllo della
fecondità;
- eliminando le disuguaglianze
ambientali ed i rischi esistenti nei reparti di maternità;
- migliorando le condizioni di accoglienza
e di sicurezza nei reparti di maternità;
- assicurando una miglior tutela
della prima infanzia attraverso la protezione materna e infantile in
collegamento con il medico di famiglia;
- rinnovando il servizio sanitario
scolastico per permettergli di esercitare pienamente la sua funzione;
- sviluppando l'educazione sanitaria in particolare
a scuola.
Riguardo alle persone anziane, le azioni di promozione
della salute saranno finalizzate essenzialmente al mantenimento a domicilio,
quando ciò è possibile per quegli anziani e per quelle anziane che lo
desiderano; per gli altri anziani saranno assicurate condizioni qualitative di accoglienza umana, sociale e medica, che rispettino la
loro personalità.
In ogni caso, per i bambini come per gli adulti, la promozione della salute concerne direttamente il territorio,
il livello di vita, l'urbanistica, l'ambiente, lo sport, la cultura. Le iniziative
contro l'alcolismo, il tabagismo, le tossicomanie saranno sviluppate con la
preoccupazione di collocarle nel loro vero contesto.
Tutti i progressi che saranno compiuti in questi
campi costituiranno altrettante conquiste per la salute.
Curare meglio
Contro le grandi malattie della nostra epoca, ogni
sforzo deve essere perseguito e sviluppato. Le scoperte in medicina, i
progressi dell'igiene e del livello di vita hanno permesso nel corso degli
ultimi decenni progressi maggiori che in tutti i secoli precedenti. La
poliomielite e le sue terribili conseguenze sono state vinte, la tubercolosi è
in fase recessiva e la sua scomparsa è alla nostra portata.
Le nuove battaglie della sanità si conducono sul
terreno del cancro, delle malattie invalidanti, delle malattie
cardio-vascolari, di certe malattie neurologiche il cui mistero non ha potuto
ancora essere svelato, senza trascurare il ruolo che la
Francia deve svolgere nella lotta contro le malattie tropicali.
In tutte queste azioni, lo sforzo di ricerca deve
essere aumentato non solo nel campo biomedico che
resta il fondamento di ogni ricerca medica, ma anche
nella sanità pubblica e in particolare nella ricerca clinica, campo non
sufficientemente sviluppato.
Vari mezzi saranno impiegati a questo scopo, in
particolare utilizzando le realizzazioni delle nuove
discipline, quali le scienze umane e l'epidemiologia.
I ricercatori e i tecnici troveranno così nuove
prospettive per il loro lavoro; questa ricerca deve utilizzare il contributo
del complesso degli operatori della sanità, coinvolgendoli tutti ai diversi livelli.
Reinserire meglio
Il reinserimento nel lavoro e nella vita sociale
costituisce il prolungamento necessario delle cure. Curare senza organizzare il
ritorno del malato o dell'infortunato ad una funzione sociale non è coerente.
Uno sforzo considerevole resta da
compiere in questo campo. La collaborazione degli organismi preposti alla
formazione professionale e alla rieducazione è ancora oggi uno degli obiettivi
più importanti.
B
- I problemi di fondo
La centralità della persona
La nuova politica sanitaria mette l'uomo in primo
piano. Non trascura alcuna causa che intacchi la salute. Tiene conto della
crisi del lavoro, della crisi dell'ambiente, del
predominio del denaro sugli aspetti umani. La centralità della
persona incomincia a concretizzarsi. È un nuovo obiettivo per la Francia, essenziale per il suo avvenire.
Le risorse economiche e finanziarie
L'insieme delle attività sanitarie costituisce un
importante riferimento economico e sociale. Il numero di persone ivi impiegate
direttamente o indirettamente rappresenta il 5,6% dei posti di lavoro in
Francia, ossia più di 1.200.000, di cui più di 100.000 nelle industrie
farmaceutiche e biomediche.
L'investimento effettuato dalla nazione nella
politica sanitaria trova il suo risultato in una migliore
qualità della vita individuale e collettiva; i benefici umani e sociali sono
considerevoli, ma l'importanza stessa di questo investimento rende necessaria
un buon controllo del suo sviluppo.
Il sistema sanitario ha dei conti da rendere alla
nazione. Ogni somma sprecata è uno strumento d'azione prezioso per la
collettività che viene dissipato, ma è anche la sofferenza di qualcuno da
qualche parte, a cui non viene portato rimedio.
Per rendere possibile il controllo dei costi e
migliorare l'efficacia del sistema sanitario, il governo favorirà lo sviluppo
degli strumenti di valutazione.
I professionisti della sanità, nella medicina di
territorio e in ospedale, elaboreranno progressivamente gli indicatori che
consentono di misurare con maggior rigore l'efficacia del loro lavoro; la
collettività imparerà a confrontare i mezzi impiegati con i risultati ottenuti
e previsti.
Un rapporto sull'evoluzione del
sistema sanitario e sulle azioni per migliorarne l'efficacia sarà
redatto ogni anno.
Il governo intende anche mantenere uno stretto
controllo sulla demografia delle professioni sanitarie, riorientare
gli interventi di cura per dare la giusta collocazione
agli interventi di base che sono contemporaneamente i più vicini alla popolazione
e i meno costosi, assicurare una programmazione delle attrezzature per evitare
doppioni, porre fine agli abusi che possono risultare da certe pratiche
industriali o finanziarie, ricreare le possibilità di una maggiore
responsabilità nella gestione ospedaliera.
Conseguenze per l'industria
Le medicine e gli strumenti biomedici
sono il prodotto di industrie collocate alla
confluenza delle scoperte della scienza e della tecnologia moderna
(elettronica, informatica, biotecnologia).
Dal posto che il nostro paese riuscirà ad occupare
in queste tecniche avanzate dipenderanno in larga
misura la sua indipendenza, la sua posizione commerciale, il suo rapporto nel
campo della cooperazione sanitaria.
Lo sviluppo di una forte industria
francese in campo farmaceutico e biomedico è
dunque una posta in gioco economica e sociale essenziale. La creazione di un
settore pubblico importante e la messa a punto di una politica contrattuale con
le imprese private e pubbliche costituiranno gli
strumenti privilegiati di una politica in questo campo.
Al fine di condurre un'azione coordinata, il governo intende allo stesso tempo:
- favori:re la ricerca e
l'innovazione;
- stimolare la riconquista del mercato interno;
- mettere a punto procedure di omologazione
dei materiali biomedici che assicurino affidabilità,
efficacia e promozione internazionale;
- favorire l'informazione obiettiva dei professionisti
sanitari e della popolazione, lottando contro tutto ciò che provoca l'aumento
indiscriminato del consumo di farmaci.
Lo sviluppo della democrazia
I rappresentanti locali - dai Consigli regionali alle municipalità - hanno un ruolo attivo per stimolare
la riflessione e gli incontri, incitare alla solidarietà, facilitare
l'intervento degli utenti. Il governo li incoraggerà ad agire in questa direzione in collegamento con i professionisti della salute, le
organizzazioni sindacali, il movimento associativo e mutualistico e le
amministrazioni pubbliche.
Le iniziative che ne risulteranno
saranno coerenti con gli obiettivi solo se si integreranno in una politica
nazionale chiara.
Un dibattito nazionale deve essere avviato a tutti i
livelli, in particolare con i rappresentanti eletti, in uno spirito di rigore e
di responsabilità per decidere in merito ai mezzi che la nazione metterà in
atto per garantire la promozione della salute.
Le responsabilizzazioni delle comunità locali nel quadro del decentramento,
la riforma dei Consigli di amministrazione delle Casse di sicurezza sociale,
la riforma ospedaliera e l'intervento dei professionisti permetteranno di
modificare le regole del gioco.
2.
LE ISTITUZIONI E GLI UOMINI
A
- Il ruolo delle istituzioni
Affinché questa politica abbia buon esito, occorre garantire
l'indipendenza e il pluralismo, dare un nuovo volto all'istituzione
ospedaliera, rinnovare la politica della salute mentale, aprire le
istituzioni.
Assicurare l'indipendenza e il
pluralismo
Ognuno deve essere libero di
scegliere il proprio medico. Ognuno deve avere la garanzia che costui eserciti
in piena indipendenza e in ogni circostanza la libera scelta delle proprie
decisioni. Il segreto tra il malato e il medico, indispensabile per la
fiducia, deve essere rispettato. Tutti i
professionisti della salute - qualunque sia il loro ruolo - sono al servizio
del pubblico. Questa servizio è garantito da un settore
pubblico, in particolare da quello ospedaliero, e da un settore privato
convenzionato. L'indipendenza professionale di ogni
medico, dovunque egli eserciti, è un'esigenza fondamentale. L'indipendenza del
medico che lavora nelle strutture pubbliche, qualunque sia l'istituzione in cui
esercita, deve essere assicurata da norme specifiche affinché nessuna pressione
possa limitare le sue decisioni. Queste garanzie saranno riprese nelle
convenzioni collettive. L'indipendenza del medico privato è garantita dalle
convenzioni. II pluralismo delle forme di esercizio
deve essere una realtà accessibile a tutti. Lo studio privato rimane
l'istituzione di base del nostro apparato sanitario, l'esercizio privato deve
potersi adattare all'evoluzione delle tecniche e dei bisogni anche se vi è
l'esigenza di una apertura sociale.
L'esercizio delle libere professioni si deve combinare
con la protezione collettiva che la sicurezza sociale offre ai francesi.
Il quadro delle convenzioni è e resterà la regola che guida l'attività professionale dei medici e
dei paramedici.
L'abolizione dell'anticipazione
delle spese per la popolazione, decisa in accordo con i rappresentanti dei
professionisti della salute, contribuisce
a ridurre le disuguaglianze, lungo la via aperta dal movimento mutualistico.
Lo studio medico, la medicina di gruppo, i centri
sanitari rispecchiano il pluralismo delle modalità di
esercizio e di rimunerazione delle professioni sanitarie. Il governo intende
rispettare questo pluralismo e lasciarne aperte le possibilità di evoluzione per consentire il continuo adattamento alle
esigenze; vuole inoltre incoraggiare le esperienze nuove che, sotto forme
diversificate, accomunano l'azione sanitaria e sociale, soprattutto a favore
delle popolazioni più colpite dalla crisi.
Tiene conto delle iniziative che riuniscono diversi
operatori sanitari e sociali in iniziative pluridisciplinari
come i centri sanitari integrati, le associazioni locali di sviluppo sanitario,
i raggruppamenti di esercizio funzionale e le unità
sanitarie di base, le strutture di cura a carattere sanitario e sociale nelle
zone rurali; queste iniziative potranno essere remunerate in base a modalità
di diversa natura. La diversità di tutte queste formule rappresenta una delle
ricchezze della medicina francese. Il pluralismo deve tradursi in sforzi di emulazione e di complementarietà. Le nuove iniziative
della medicina fanno assegnamento per una parte importante sull'esperienza e
la ricerca, e dipendono strettamente dalla mentalità e dalle coscienze: non si
può pensare di inserirle in un disegno prestabilito.
Dare un volto nuovo all'istituzione ospedaliera
Il sistema ospedaliero francese si è guadagnato una
reputazione internazionale che occorre mantenere. La
competenza dei suoi medici e del personale, le sue attrezzature tecniche
costituiscono altrettanti fattori decisivi per la qualità delle cure,
la sicurezza dei malati e il progresso delle conoscenze.
C'è in Francia un numero sufficiente di posti letto
ospedalieri, ma conviene ridurre le disparità regionali e modernizzare le
costruzioni obsolete. Occorre soprattutto riequilibrare il settore
ospedaliero, rinforzare le istituzioni di livello intermedio, fra la medicina
di territorio e i centri ospedalieri universitari, accordando la priorità agli
ospedali generali. Altre forme di cura (ospedali diurni, ospedalizzazione e
cure a domicilio) saranno anche incoraggiate in modo da costituire una organizzazione flessibile che risponda ai bisogni
individuali.
L'ospedale locale, unità di primo
soccorso, deve essere veramente a disposizione dei medici e dei professionisti
sanitari del «territorio». Nell'ospedale
locale dovranno essere fornite, secondo modalità non rigidamente
predeterminate, le necessarie prestazioni da parte degli specialisti
dell'ospedale generale e del centro ospedaliero regionale.
L'ospedale generale, il cui livello
tecnico e le équipes saranno ragionevolmente
specializzati, assicurerà una migliore risposta alle esigenze del territorio e
di sicurezza per la grande maggioranza dei bisogni di ospedalizzazione.
Conformemente alla sua vocazione il centro
ospedaliero regionale e universitario applicherà le ultime conquiste del sapere
e del progresso tecnico, nella lotta contro la malattia.
È questa la sua missione essenziale, anche se
comprende anche servizi rispondenti ai bisogni del territorio. Questa doppia
funzione è necessaria alle attività di insegnamento e
di ricerca.
Nella diversità delle sue forme, l'ospedale deve
essere:
1) un ospedale personalizzato in cui ogni malato è
considerato nella sua individualità;
2) un ospedale che valorizzi l'équipe di cura grazie a una pluridisciplinarietà che
rispetti l'apporto specifico di ciascuno. Esso assumerà le sue responsabilità
in materia di sviluppo scientifico e tecnico e giocherà il suo ruolo di promozione della salute al di là delle sue mura, in collegamento
con le altre strutture sanitarie;
3) un ospedale ben amministrato con
la partecipazione di, tutto il personale, sotto l'autorità dei direttori.
I medici ospedalieri, dopo una formazione di buona
qualità, devono poter dare saggio della loro capacità a
partire dal passaggio in ruolo. Riforme saranno intraprese per
permettere la dissociazione del grado e della funzione.
Le funzioni mediche si eserciteranno in seno ai dipartimenti
il cui coordinamento (o direzione) sarà organizzato secondo varie modalità, in
base all'iniziativa dei medici coinvolti.
Il personale ha, in passato, in circostanze difficili,
sperimentato le proprie capacità a rispondere ai bisogni dei malati.
Il suo livello di formazione, la sua esperienza, lo
spirito di responsabilità in relazione alle funzioni
svolte si svilupperanno pienamente nella nuova collocazione che si intende dare
all'ospedale;
4) un ospedale responsabile il cui Consiglio di amministrazione possa assumere pienamente i poteri di
decisione e la responsabilità finanziaria grazie soprattutto al decentramento e
alla riforma dei tariffari.
A fianco di queste strutture pubbliche esistono strutture private rispondenti anch'esse ai bisogni e alle
scelte dei francesi. Esse devono avere il loro posto nella nuova politica ad un
livello di qualità, corrispondente all'impulso delle tecniche mediche. La politica sanitaria mira alla complementarietà nell'intento di
mobilitare le competenze e i mezzi, al servizio del pubblico.
Rinnovare la politica di salute mentale
La salute mentale è senza dubbio il campo in cui
esiste la più forte contraddizione fra le difficoltà accumulate
dalla crisi, dalla passata politica di austerità e una notevole e feconda
varietà di esperienze innovatrici tanto nel servizio pubblico che nelle
strutture associative e private.
Oggi è importante appoggiarsi su queste conquiste e
assumere i seguenti orientamenti:
- promuovere un vero servizio di
salute mentale, aperto alle strutture di cura e inserito il più vicino
possibile ai luoghi di vita e di lavoro
della popolazione;
- assicurare una nuova finalità
alla prassi ospedaliera, in rottura con lo spirito della legge del 1838 e
sviluppare le strutture extra-ospedaliere;
- portare un sostegno effettivo all'inserimento
sociale dei malati, in particolare assumendo iniziative per migliorare le
condizioni di vita, di lavoro e di abitazione;
- partire dalle suddette iniziative per sviluppare
la prevenzione;
- dare all'insegnamento e alla ricerca i mezzi
necessari affinché la psichiatria francese continui a progredire.
Aprire le istituzioni
Non basterà riformare e modernizzare una per una le strutture di cura; occorre stabilire rapporti nuovi
fra i diversi soggetti.
Per evitare le attuali eccessive rigidità che
nuocciono al malato, sarà sviluppata la collaborazione fra i differenti
operatori nel settore sanitario e, ogni volta che sia
necessario, del settore sociale. In tal modo, nel rispetto della libertà
individuale del malato, la malattia sarà situata meglio nel suo contesto culturale e sociale.
Nell'insegnamento e nella ricerca, occorre anche
aprire la formazione medica e scientifica, incoraggiare la pratica pluridisciplinare, moltiplicare gli scambi fra l'industria
e l'università fra il ricercatore e il medico.
B
- Il ruolo degli operatori
Le istituzioni hanno valore grazie alle donne e agli
uomini che le fanno funzionare.
Tutti gli operatori sanitari, attraverso la loro
capacità di iniziativa e di rinnovamento, devono
costituire una vera «catena della salute» in cui si combinano approcci
differenti ed esperienze varie.
Ai professionisti della salute il Governo indirizza
anche un messaggio di ottimismo e di speranza.
Esso intende aprir loro il cammino di uno sviluppo
nuovo in una relazione più intensa e più ricca nell'ambito della società. Senza
sacrificare nulla del loro sapere e della specificità delle loro attività sottolinea la fecondità del dialogo a cui sono invitati ad
avere con l'insieme della popolazione per dare alla salute il posto che le
spetta: al centro delle responsabilità di tutti e dei bisogni di ciascuno.
Il medico generico
Medico del territorio e della relazione, agli
avamposti dell'urgenza, uomo di sintesi e della globalità dell'individuo, egli
svolge un ruolo determinante. La sua formazione iniziale si situerà dunque al
miglior livello di qualità. Come per altre discipline
mediche essa deve comportare una formazione extra-ospedaliera nei settori in
cui in seguito svolgerà la sua attività e una formazione sociale. Inoltre, il medico generico deve poter portare, ai suoi
colleghi, nell'ambito dell'università, l'insegnamento della sua esperienza.
La sua formazione continua, esigenza assoluta, dovrà
essere progressivamente svincolata dagli imperativi commerciali dell'industria
farmaceutica. Gestita sulla base delle convenzioni con l'aiuto del potere
pubblico essa resta un compito di fondamentale importanza per l'esercizio
corretto della professione.
L'ascolto e la disponibilità rappresentano importanti
elementi della qualità della relazione con il malato. La partecipazione dei medici generici alle iniziative di sanità pubblica e di
prevenzione collettiva deve essere resa possibile da forme integrative
dell'attività professionale e da una adeguata remunerazione stabilita su una
base contrattuale, ciò vale, ad esempio, per l'epidemiologia, per la
collaborazione alle urgenze e per la partecipazione al mantenimento a domicilio
delle persone di età avanzata.
Gli specialisti
Le altre specializzazioni mediche hanno, per la
maggior parte, raggiunto un alto livello di competenza e di efficienza.
La massima attenzione deve essere portata alla
formazione iniziale di questi specialisti, in numero appropriato ai bisogni
della nazione, e alla loro formazione permanente, la quale migliorerà senza sosta la qualità del loro intervento. Lo sviluppo della ricerca in tutte queste specializzazioni favorisce
un continuo progresso tecnico e una maggiore conoscenza del malato nella
sua globalità. Gli specialisti devono poter accedere
ad un livello tecnico di base che permetta loro di esercitare la professione e
sviluppare pienamente le loro competenze.
Le altre professioni sanitarie
Le altre professioni mediche, chirurghi, dentisti e
ostetriche, e i farmacisti hanno un ruolo importante nelle diverse strutture di
cura ai malati, e nelle attività di prevenzione.
Il divenire delle professioni paramediche e di quelle
medico-ausiliarie, ospedaliere e delle libere
professioni, risponde a una triplice evoluzione: necessità di un lavoro pluridisciplinare d'équipe, sviluppo delle attrezzature
tecniche e dei laboratori, possibilità crescente d'intervento a livello della
prevenzione, del trattamento e della rieducazione degli handicaps.
Il Governo attribuisce grande importanza alla
formazione medica e paramedica di base e permanente. Esso si adopererà ad
accrescerne ancora la qualità, così come a vigilare affinché ogni formazione
riunisca conoscenze comuni e specifiche.
Con l'evoluzione delle tecniche e delle strutture,
il personale dei servizi amministrativi, tecnici e generali si vede affidare delle nuove mansioni implicanti il loro collegamento più
stretto con il sistema sanitario.
La carta della sanità definisce una responsabilità
pubblica in materia sanitaria. Per sua natura, costituisce un approccio nuovo
ai rapporti tra i pazienti e coloro che li curano, fra la popolazione e le
professioni sanitarie, ma anche fra l'individuo e la società intera. Lo sforzo
della nazione a favore della salute non può in effetti
poggiare sul solo sistema sanitario, ma concerne i differenti aspetti del
funzionamento della nostra società, ancora oggi, troppo poco rispettosa della
sofferenza umana nel lavoro,, nella vita domestica, nelle abitudini
consumistiche.
Questa carta, che disegna una nuova etica sanitaria,
propone ad ogni donna francese e ad ogni uomo francese di partecipare ad un grande compito nazionale, uno dei problemi di fondo del
loro futuro.
www.fondazionepromozionesociale.it