Prospettive assistenziali, n. 67, luglio - settembre 1984
DELIBERAZIONI SULLA FORMAZIONE
PRELAVORATIVA DEGLI HANDICAPPATI
Al termine
della scuola dell'obbligo per gli insufficienti mentali attualmente «non vi sono possibilità concrete di valutare se i
soggetti sono o non sono in grado di inserirsi proficuamente nel lavoro in
mansioni di tipo specializzato o generico, sia per la giovane età dei
soggetti, sia per l'impostazione nozionistica della scuola dell'obbligo e la
sua netta separazione dal mondo del lavoro».
Partendo da
queste premesse e su sollecitazione del CSA
(Coordinamento sanità e assistenza fra i movimenti di base di Torino), la
Regione Piemonte e il Comune di Torino hanno approvato le deliberazioni che
pubblichiamo.
TESTO
DELLA DELIBERAZIONE DELLA REGIONE PIEMONTE
In merito ai problemi della Formazione professionale
e prelavorativa degli handicappati la
Regione Piemonte ha inserito da anni stabilmente nel proprio piano dei
corsi consolidati, interventi specifici per consentire un proficuo inserimento
nel lavoro di questi giovani;
Considerato, però, che al termine della scuola
dell'obbligo, salvo che per i gravissimi, non vi sono possibilità concrete di
valutare se i soggetti sono o non sono in grado di inserirsi proficuamente nel
lavoro in mansioni di tipo specializzato 0 generico, sia per la giovane età dei
soggetti, sia per l'impostazione nozionistica della scuola dell'obbligo e la
sua netta separazione dal mondo del lavoro;
Tenuto conto che l'inserimento nei Centri socio-terapeutici deve
tendenzialmente essere riservato ai soggetti, che, a
causa delle loro condizioni fisiche e psichiche, non sono sicuramente in
possesso dell'autonomia necessaria per lo svolgimento di attività lavorative;
Constatato che le carenze
delle strutture formative dopo la scuola dell'obbligo costringono i ragazzi a
rimanere nell'inattività con conseguente caduta dei livelli di autonomia
raggiunti;
Tenuto conto che l'attuale situazione formativa
degli handicappati necessita di una verifica e quindi
di una eventuale conseguente riorganizzazione in particolare per quanto
riguarda: le sedi formative; i contenuti dei programmi di formazione; la quasi
totale mancanza di tirocini; la migliore integrazione nei corsi di formazione
normale;
Si propone di approvare l'istituzione di n. 2 moduli formativi-prelavorativi di 800 ore caduno
di n. 10/15 allievi ciascuno per ragazzi handicappati psichici di età superiore ai 15 anni da individuare fra gli attuali
utenti più lievi dei Centri socio-terapeutici della Città di Torino e fra
coloro che hanno terminato la scuola dell'obbligo.
Quanto sopra, come da richiesta avanzata concordemente dal
Comune di Torino - Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Cooperazione
e dal Coordinamento Sanità e Assistenza tra movimenti di base.
Scopo della suddetta attività di carattere sperimentale,
è la preparazione allo svolgimento di attività
lavorative che non richiedono una specializzazione professionale qualificata.
Gli allievi che risultassero
invece in grado di acquisire una qualificazione o specializzazione saranno
avviati, se necessario anche gradualmente ai corsi normali di formazione
professionale. A loro volta gli allievi, nei confronti dei quali ripetute
verifiche abbiano accertato gravi limitazioni all'autonomia tali da rendere
inattuabile l'inserimento lavorativo, saranno avviati ai C.S.T.
(1).
Il Comune di Torino predisporrà il programma di
massima e tutti i provvedimenti relativi all'attuazione
di quanto contenuto nella presente deliberazione, nonché la definizione delle
modalità operative, la individuazione degli allievi, ecc. tanto da consentire
l'effettuazione delle attività di cui in premessa a partire da febbraio '84.
Il Comune di Torino stante la
sperimentazione del progetto, quale strumento di consulenza e verifica delle
iniziative in materia di formazione professionale e lavorativa degli
handicappati promuoverà la costituzione di un gruppo di lavoro così composto:
- n. 3 rappresentanti degli Assessorati competenti
nel Comune di Torino;
- n. 2 funzionari dell'Assessorato regionale della
formazione professionale e lavoro;
- n. 2 rappresentanti del
Coordinamento sanità e assistenza fra i movimenti di base.
Il suddetto gruppo potrà avvalersi di tecnici ed
esperti nel settore specifico presenti nelle équipes di territorio o nei Centri di formazione professionale.
Il suddetto gruppo dovrà redigere un documento
tecnico-scientifico che dovrà essere presentato alla
Regione Piemonte - Assessorato alla formazione professionale - al termine
dell'esperimento.
La Regione Piemonte assumerà le necessarie iniziative
per accertare le eventuali possibilità di avviare analoghe sperimentazioni in
altre zone del Piemonte anche tenendo conto dell'andamento dell'esperienza in
oggetto.
Il gruppo di lavoro approfondirà inoltre la conoscenza
dei corsi speciali di formazione professionale ai quali accedono
allievi residenti in Torino, anche al fine di poter avanzare una organica
proposta di eventuale riorganizzazione di questa attività come indicato in
premessa.
Per (a realizzazione delle
attività di cui in narrativa si propone di assegnare al Comune di Torino un
contributo di L. 65.000.000 per le spese necessarie
al personale, materiale didattico, organizzazione, assicurazione, ecc.
È inoltre previsto la copertura, all'interno della
suddetta somma, delle eventuali spese necessarie alla conoscenza, da parte del
gruppo di lavoro, di esperienze significative in
Italia.
Tale iniziativa rientra nell'ambito
delle competenze assegnate alla Regione ai sensi della legge 485/78 e L.R. 8/80.
Tutto ciò premesso la Giunta Regionale
unanime
delibera
- di approvare la realizzazione
delle attività sperimentali di preparazione al lavoro rivolte a giovani
portatori di handicap ultraquattordicenni da parte della Città di Torino con le modalità e finalità
indicate;
- di autorizzare la partecipazione di n. 2 funzionari
dell'Assessorato alla formazione professionale all'istituendo gruppo di lavoro
del Comune di Torino con compiti di programmazione e
verifica delle attività prelavorative rivolte a giovani
handicappati ultraquattordicenni come in premessa indicate;
- di approvare l'assegnazione di un contributo di L. 65.000.000 al Comune di Torino Assessorato al lavoro,
formazione professionale e cooperazione - Via Ventimiglia n. 201 - per la copertura delle spese
necessarie al personale, materiale didattico, organizzazione, assicurazione,
ecc., nonché per la copertura delle eventuali spese necessarie alla conoscenza,
da parte del gruppo di lavoro, di esperienze significative in materia di
inserimento al lavoro di giovani handicappati.
Alla spesa di L. 65.000.000
si fa fronte con le disponibilità di cui al cap. 11590/83 che presenta la
necessaria disponibilità.
TESTO
DELLA DELIBERAZIONE DEL COMUNE DI TORINO
La Regione Piemonte, in seguito a richiesta avanzata
dal Comune di Torino e dal Coordinamento sanità e assistenza tra i movimenti
di base, considerato che al termine della scuola del]'obbligo, salvo che per i
giovani handicappati gravissimi, non esistono possibilità concrete di
valutazione al fine di definire se i soggetti disabili siano
o meno in grado di inserirsi proficuamente nel lavoro, in mansioni di tipo
specializzato o generico, sia per la giovane età degli stessi, sia per
l'impostazione nozionistica della scuola dell'obbligo e la sua netta
separazione dal mondo del lavoro; tenuto inoltre conto che l'attuale
situazione formativa dei disabili necessita di una verifica e di una eventuale
conseguente riorganizzazione del servizio; ha provveduto ad istituire due
moduli formativi, a carattere pre-lavorativo, di n.
800 ore cadauno, rivolti a n. 10/15 allievi, per modulo, riservati a giovani di
età superiore ai 15 anni, da individuarsi fra gli attuali frequentanti, più
lievi, dei Centri socio-terapeutici della Città di Torino e fra coloro che
hanno terminato la scuola dell'obbligo.
Tale ipotesi di intervento
formativo, a carattere sperimentale e quindi da verificare con particolare
attenzione, si propone lo scopo di preparare gli allievi allo svolgimento di
attività lavorative che non richiedono una specializzazione professionale
qualificata nonché ad orientarli verso possibili sviluppi formativi
professionalizzanti. Infatti gli allievi che risulteranno
in grado di acquisire una qualificazione e/o specializzazione saranno
avviati, anche gradualmente, ai corsi normali di F.P. A loro volta gli
allievi, nei confronti dei quali si siano evidenziati limiti tali da rendere
inattuabile l'inserimento in un contesto lavorativo, saranno avviati verso i
servizi sociali esistenti.
Per le ragioni suesposte la
Regione Piemonte ha incaricato il Comune di Torino di predisporre il programma
di massima e tutti i provvedimenti relativi all'attuazione di quanto contenuto
nella presente deliberazione, nonché la definizione delle modalità operative,
la individuazione degli allievi, etc., al fine di
consentire la effettuazione di queste attività, contenute in premessa, a
partire da febbraio 1984.
La Regione Piemonte, stante il carattere sperimentale
del progetto, quale strumento di consulenza e verifica delle iniziative in
materia di formazione professionale e lavorativa dei soggetti disabili, ha
altresì incaricato il Comune di Torino di promuovere la costituzione di un
gruppo di lavoro, così composto:
- n. 3 rappresentanti degli Assessorati competenti del Comune di Torino (n. 2 Assessorato al lavoro e
formazione professionale e n. 1 Assessorato assistenza);
- n. 2 funzionari Assessorato regionale della
formazione professionale e lavoro;
- n. 2 rappresentanti del Coordinamento sanità e assistenza.
Il suddetto gruppo potrà avvalersi di tecnici ed
esperti, nel settore specifico, presenti nelle équipes di territorio o
nei Centri di formazione professionale.
Il gruppo approfondirà inoltre la conoscenza dei
corsi speciali di formazione professionale, ai quali accedono
allievi residenti in Torino, al fine di poter avanzare una organica proposta di
riorganizzazione delle strutture stesse, come indicato in premessa. Al
termine della sperimentazione, il gruppo dovrà
redigere un apposito documento che sarà presentato alla Regione Piemonte -
Assessorato alla formazione professionale - ai fini di eventuali interventi di
competenza.
Ciò consentirà, ad esempio, di valutare l'estensione
di analoghe sperimentazioni in altre zone del
Piemonte.
Per la realizzazione delle
attività si prevede una spesa di L. 147.200.000,
compresi gli oneri per il personale, materiale didattico, attrezzature, organizzazioni
varie. È inoltre prevista la copertura, all'interno della suddetta somma, delle
eventuali spese necessarie alla conoscenza, da parte del gruppo di' lavoro, di esperienze significative nazionali ed estere.
L'impegno di spesa di L.
147.200.000 è da imputare per L. 109.000.000
(acquisto materiale, attrezzature, organizzazione, spese personale e varie)
al Cap. del Bilancio 1984 corrispondente al Cap. 746/9 del Bilancio 1983 e
coperto da Contributo regionale al Cap. del Bilancio
1984 corrispondente al Cap. 76 del Bilancio 1983; e per L.
38.200.000 (copertura spesa personale) al Cap. 746/8 del Bilancio 1983.
La Giunta Municipale, ravvisata l'opportunità di
provvedere secondo la relazione che precede, propone al Consiglio Comunale:
a) di approvare l'istituzione di
due moduli formativi, a carattere sperimentale e pre-lavorativo,
a favore di soggetti disabili ultraquattordicenni, secondo le indicazioni programmatiche contenute in narrativa;
b) di autorizzare la costituzione
del gruppo di lavoro come indicato in narrativa;
c) di autorizzare l'impegno di
spesa di Lire 147.200.000 per l'attuazione dell'iniziativa come citato in
premessa.
Detta spesa di L. 147.200.000
è coperta da contributo regionale nelle modalità
espresse in narrativa.
(1) Si tratta dei Centri socio-terapeutici diurni in cui sono
accolti insufficienti mentali ultraquattordicenni che a causa delle loro
condizioni fisiche e psichiche non sono in grado di inserirsi nel mondo del
lavoro.
www.fondazionepromozionesociale.it