Prospettive assistenziali, n. 69, gennaio - marzo 1985
Libri
E. CAFFO (a cura di), Bambini divisi: i figli dei genitori separati - Atti delle terze
giornate di studio promosse dall'Associazione italiana per la
prevenzione dell'abuso all'infanzia,
Ed. Unicopli, Milano,
1984, L. 25.000, pag. 480.
Questo contributo di studi e ricerche sui bambini che si trovano a vivere in una condizione di «divisione
familiare» vuole rappresentare un punto di riferimento per tutti coloro che si
trovano per motivi professionali o personali a condividere il problema dei figli
dei genitori separati. Si tratta di un'analisi interdisciplinare che ha
coinvolto sociologi, giuristi, psicologi, pedagogisti, pediatri, operatori
sociali ed amministratori, e di un complesso contributo per la conoscenza più
approfondita di questo fenomeno che sta assumendo una
dimensione molto più ampia di quella evidenziata dai dati statistici. Si
prospettano insieme e si discutono le possibili risposte tecniche ed
istituzionali per una più efficace tutela di questi minori.
Si raccomanda in particolare la lucida «Relazione di
sintesi» di Alfredo Carlo Moro (pag. 407 e ss.): il
problema dei figli dei genitori separati non è certamente da enfatizzare, col
pericolo di costruire una categoria di sicuri disadattati, ma neppure è da
sottovalutare, in quanto esiste sicuramente una situazione di rischio in cui
questi bambini si trovano; esiste invece un desiderio di nascondere tale
situazione a rischio, che giunge talora alla manipolazione dei dati, anche al
fine di offrire ai genitori un modo di sicurizzarsi e
di risolvere l'angoscia del conflitto: partendo da una impostazione realistica
del problema, si devono «evitare sia forme di terrorismo ideologico sia forme
di mistificazione consolatoria».
Lo stesso relatore passa poi in rassegna alcune formule di soluzione, proposte in modo problematico: una maggior diffusione di «una cultura della
personalità reale del bambino che è pericolosamente carente tra i genitori»;
una seria politica di prevenzione più che di interventi specialistici sulle
patologie, nella convinzione che «i bisogni fondamentali della persona non possono
essere appagati attraverso il diritto» né risolti col moltiplicare le figure
professionali di specialisti; in modo più specifico, la figura del giudice va
profondamente ripensata, superando la concezione che lo vede protagonista di
un'opera di controllo sociale, per farne un agente di cambiamento, un «giudice
della persona». In particolare si propongono forme nuove di tutela nei
confronti dei minori in difficoltà, una tutela non solo legata alla
sostituzione della potestà genitoriale, ma prevista per integrarla, sorreggerla, svilupparla, responsabilizzarla,
in quanto «residuano tutta una serie di situazioni in cui c'è una insufficienza
pedagogica del genitore, in cui c'è una sua difficoltà oggettiva (pensiamo
anzitutto ai figli di separati) in cui non potendo ricorrere allo strumento
tradizionale della tutela, il bambino viene sostanzialmente abbandonato a se
stesso».
La figura di un nuovo tutore, diverso da quello del
passato, dovrebbe «realizzare un rapporto personalizzato e non burocratizzato
col minore in difficoltà, esprimere i suoi bisogni, controllare
l'intervento del giudice e l'intervento dei servizi».
Nella stessa collana dell'Associazione Italiana per
la Prevenzione dell'Abuso all'infanzia si segnalano i seguenti volumi già
pubblicati:
- Abusi e violenze all'infanzia (Atti delle prime giornate di studio,
1980);
- Handicap, istituzione ed abusi (Atti delle seconde giornate di
studio, 1981).
AA.VV., Tutti uguali.., tutti diversi - Il ruolo
degli Enti locali nell'integrazione scolastica degli handicappati:
realizzazioni e problemi - Atti del convegno di Torino del 14-15-16 ottobre
1984, Stampa e distribuzione a cura della Città di Torino, Assessorato
all'istruzione, pp. 432.
Negli atti dell'importante convegno sono riportate
le seguenti relazioni:
- Il diritto alla salute fisica e mentale, alla riabilitazione, alla non
emarginazione nella legislazione socio-sanitaria e nella legislazione
scolastica (Emanuele Ranci Ortigosa, Sergio Neri);
- Dieci anni di integrazione degli handicappati nella scuola: valori e
limiti delle esperienze in atto (Andrea Canevaro,
Renzo Carli, Piero Rollero,
Mario Tortello);
- Dall'inserimento
all'integrazione: quali modelli organizzativi, quali professionalità, quale formazione per una scuola di base rinnovata
(Eleonora Artesio, Francesco De Bartolomeis,
Silvana Mosca, Marcella Balconi, Aldo Zelioli,
Roberto Pettenello, Benedetto Salanitro).
Dopo gli interventi effettuati nel corso del dibattito generale, gli atti riportano le relazioni introduttive,
il dibattito e le sintesi dei gruppi di lavoro che hanno approfondito le
esperienze di integrazione scolastica dei bambini:
- audiolesi;
- gravemente disturbati nella sfera della personalità;
- insufficienti mentali;
- non vedenti.
Seguono la mozione conclusiva e, in allegato, i
seguenti documenti:
- Traccia per la compilazione di una monografia su
bambini portatori di handicap (Storie di Ada, Barbara,
Chiara, Francesco);
- Relazione sull'inserimento dei bambini portatori
di handicaps nelle scuole dell'infanzia e
dell'obbligo di Torino;
- Comunicazione per l'attuazione di un piano organico
e operativo nel progetto di inserimento degli
handicappati nella scuola dell'obbligo, con estensione alla scuola materna;
- Risposta del Ministero della pubblica istruzione sulle
conclusioni del convegno.
AA.VV., La civiltà del disagio, Rosenberg & Sellier, Torino,
1984, pp. 209, L. 15.000.
Il volume raccoglie gli atti di un convegno che
]'Unione culturale Franco Antonicelli ha promosso
con un gruppo di psicologi psichiatrici attivi a Torino e nella sua provincia.
Questi operatori, nel loro lavoro sul territorio,
avevano visto emergere drammaticamente un fenomeno che chiedeva insistentemente
di essere compreso, ma che sentivano di non riuscire
a fronteggiare adeguatamente con gli strumenti conoscitivi propri di una
cultura unicamente psichiatrico-psicologica. È nata
così, dalla necessità di un momento di discussione e di confronto
che coinvolgesse studiosi di discipline diverse, la proposta di dare vita a un
convegno a carattere interdisciplinare in cui psicologi, psichiatri,
psicoanalisti potessero discutere con colleghi di altra formazione le matrici
e i percorsi di questo fenomeno che in quella occasione veniva definito
«disagio».
Al convegno hanno aderito il GRISU (Gruppo di ricerca
in scienze umane) e la SIPS, e hanno dato il patrocinio le Amministrazioni della Regione Piemonte, della Provincia di Torino e della
Città di Torino, con l'apporto dell'USL 1-23.
Le relazioni presentate sono state le seguenti:
- Sogno e
tramonto della follia, di Claudio Grasso;
- Dalla «divina
follia» al disagio esistenziale, di Gianni Vattimo;
- «Sarete come Dio»: la gloria del disagio, di Gianni Baget Bozzo;
- Le figure del tempo fra quotidianità e rapporto con gli altri, di
Duilio Saletti Salza;
- Il complesso
di Frankenstein. Il rapporto uomo-macchina
nella psicoanalisi e nella fantascienza, di Alberto
Rossati;
- Il disagio della psicologia: una risposta vissuta alla psicologia del
disagio, di Giulio Gasca;
- Il labirinto
delle identità, di Gian Enrico Rusconi;
- Angoscia
territoriale e riscatto culturale nell'emigrato, di Maurizio Gasseau;
- Mancanza del
vivere o mancanza da vivere, di Giovanna Serniotti;
- Le «gioie del
declassato»: la fuga nel disagio, di Claudio Magris;
- Smarrimenti d'identità
nell'«oltraggio» del mito, di Diego Napolitani;
- L'operatore
mancante, di Giuseppe Andreis.
Da segnalare infine la tavola rotonda su «Psicoanalisi
e psichiatria democratica alla prova del territorio», con interventi di Sante Bajardi, Armando Bauleo, Paolo Tranchina, Diego Napolitani,
Vieri Marzi, Claudio Grasso.
AA.VV., L'Assessment per il bambino sordo-cieco - Atti della
settimana estiva nazionale per i genitori con figli sordo-ciechi pluriminorati e professionisti, Servizio di
consulenza, Via Druso 7, Trento, 1984, pp. 68.
Il volume contiene le seguenti relazioni:
- L'educazione
dei figli centrata sulla famiglia, di S. Lagati;
- L'assessment, con interventi di D.J. Byrne,
L. Giacco, D. Janes;
- Andrea: assessment e programma di terapia,
di D.J. Byrne, L. Giacco e A. Bosca;
- Organizzazione
del centro pilota diagnostico educativo «R. Hollman», di Cannero
e lavoro sul territorio, di M. Galligani;
- La prevenzione
primaria, di D. Pedrotti;
- Alcuni problemi sulla diagnosi precoce e sulla riabilitazione della
sordità infantile, di S. Prosser;
- Importanza
della protesizzazione acustica, di G. Degasperi;
- Tutti mi
accettano con amore e delicatezza, nonostante le mie menomazioni, di G. Manenti.
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