Prospettive assistenziali, n. 70, aprile - giugno 1985
Libri
AA.VV., La cultura dell'accoglienza - Atti del
convegno nazionale di Roma del 26-27 giugno 1982, Città Nuova Editrice,
Roma, 1983, pp. 184, L. 8.000.
Il convegno, organizzato dall'AGE (Associazione Italiana Genitori), vede la partecipazione di numerose
associazioni ed istituti che operano in campo cattolico, secondo lo spirito
dell'accoglienza.
Ma cosa significa esattamente
«accogliere»?
La ricerca di una risposta a tale interrogativo sembra sia per l'appunto la
preoccupazione di tutti gli intervenuti.
Ormai è acquisito il concetto per
cui «accoglienza» non è solo prestarsi per qualcuno, né tanto meno può
improvvisarsi; deve essere l'offerta di una migliore qualità di servizi,
poiché «nonostante l'estendersi della pubblica assistenza (...) si verifica
una emarginazione della persona anche nella struttura creata contro l'emarginazione,
per la inevitabile burocratica disattenzione alla persona stessa».
La risposta, tuttavia, è ancora parziale
e limitata ai problemi del singolo. Benché ci sia da parte di alcuni un
richiamo a non assumere posizioni oltranziste (ad esempio sulla questione delle
IPAB) o a difendere a spada tratta le istituzioni
religiose di assistenza (come i villaggi SOS, gli istituti per minori...),
senza cercare di fatto una soluzione più idonea al bisogno dell'assistito, resta
marcato l'atteggiamento di voler risolvere, secondo un metodo tradizionale, il
problema assistenziale: si critica il sistema pubblico, ma l'alternativa non è
la battaglia all'interno delle istituzioni per rimuovere le cause che determinano
il bisogno assistenziale; lo sforzo è nuovamente rivolto alla ricerca di forme
proprie che siano sostitutive e suppletive dell'inefficienza dei servizi e non
volte piuttosto ad un loro miglioramento.
Così mentre si dà molta attenzione e spazio alla
necessità di impegnarsi personalmente nella condivisione delle sofferenze
altrui e di promuovere una cultura in questo campo, molto poco
viene detto sull'operato dei servizi di territorio, sulle responsabilità di
politici ed amministratori, sui metodi (oltre che sull'opportunità) di
integrare il privato con il pubblico. Solo nelle conclusioni si tenta di
evidenziare come, per lo meno in futuro, il « sociale » debba muoversi con una
maggiore incisività sul politico.
MARIA GRAZIA BREDA
AA.VV., Adozione internazionale: esperienze,
problemi, prospettive, Padova, Servizi sociali (Periodico a cura del
Centro Studi e formazione sociale della Fondazione Zancan),
n. 3, 1984, pp. 54.
La pubblicazione raccoglie alcuni contributi del
gruppo di esperti riunitosi nell'estate del 1982 per
una settimana a Malosco per approfondire i problemi
relativi all'adozione internazionale.
Sono riportati i seguenti contributi:
Graziella Praturlon, La richiesta di adozione
internazionale in Italia: analisi delle motivazioni;
Donata Micucci, L'ordinamento giuridico italiano di fronte
all'adozione internazionale - Norme, prassi di attuazione
e legislazione. Confronto con la legislazione di altri
Paesi;
Gabriella Merguici, L'atteggiamento e la legislazione di alcuni Paesi poveri di fronte all'adozione
internazionale;
Donata Micucci, Problemi di inserimento
per bambini adottati nelle famiglie e nell'ambiente sociale: analisi di
esperienze.
MINISTERO
DELL'INTERNO - DIREZIONE GENERALE DEI SERVIZI CIVILI, I servizi di assistenza domiciliare - Indagine
conoscitiva in 88 Enti locali, Ministero dell'Interno, Roma, 1984, pp.
208, Edizione fuori commercio.
La pubblicazione comprende le seguenti parti:
Presentazione
Premessa: Indagine sui servizi di assistenza
domiciliare
Risultati
generali dell'indagine
- Leggi, delibere, convenzioni
- Date di inizio del
servizio
- Pubblicizzazione del
servizio e modalità di reperimento degli assistiti
- Requisiti e condizioni richieste per essere ammessi
alle prestazioni di assistenza domiciliare
- Bisogni espressi dall'utente
- Forme di partecipazione degli utenti
- Categorie e sviluppo numerico degli assistiti
- Programmazione e organizzazione del servizio
- Prestazioni
- Personale: qualifica e numero degli operatori,
consulenti e volontari
- Personale: rapporto di lavoro
- Personale: ore lavorative mensili
- Preparazione del personale
- Spese sostenute per il servizio
Allegati
- Allegato 1. - Questionario-relazione
sull'assistenza domiciliare
- Allegato 2 - Enti contattati
per l'indagine
Documentazione
- Delibere e convenzioni
- Regolamenti
- Indagini conoscitive sulla popolazione
- Schede personali degli utenti
- Preparazione del personale
- Rapporto della Commissione nazionale di studio per
la definizione dei profili professionali e dei requisiti di formazione degli
operatori sociali (estratto)
Indice delle
tavole
Tav. 1 - Numero dei Comuni interpellati
Tav. 2 - Data d'inizio del servizio
Tav. 3 - Percentuale degli
assistiti rispetto alla popolazione dell'area interessata
Tav. 4 - Numero
degli assistiti per categoria
Tav. 5 - Organizzazione del servizio
Tav. 6 - Operatore che effettua
la diagnosi sociale
Tav. 7 - Tipologia delle prestazioni e numero degli enti
in cui vengono praticate
Tav. 8 - Tipologia delle prestazioni e percentuale degli
enti in cui vengono praticate
Tav. 9 - Qualifica e numero degli operatori
Tav. 10 - Personale: rapporto di
lavoro
Tav. 11 - Preparazione del personale
Tav. 12 - Costo unitario medio
per assistito
S. LAGATI, Bibliografia
italiana sui disturbi dell'udito e del linguaggio, Editrice
VERT, Treviso, 1985, pp. 135, L. 9.000.
Il volume, l'ottavo della serie relativa
ai disturbi dell'udito e del linguaggio, contiene la recensione di 420
pubblicazioni, di numerosi libri e articoli di riviste specializzate, tutti
usciti nel 1984.
Sono segnalati anche i nuovi periodici.
Vi è un indice per argomenti, che facilita la ricerca
delle varie pubblicazioni.
Segue infine l'elenco delle istituzioni che nelle
varie zone d'Italia si occupano della diagnosi e rieducazione dei disturbi
dell'udito e del linguaggio.
Chi è interessato a ricevere articoli in fotocopia,
può farne richiesta al Centro di consulenza, Via Druso 7, Trento, tel. (0461)
3.95.95.
www.fondazionepromozionesociale.it