CAMPAGNA PER
GIACOMO BRUGNONE
Questa comunicazione si prefigge lo scopo di fornire
una prima traccia di lavoro a gruppi intenzionati ad intraprendere iniziative
in materia di promozione del diritto degli ammalati
cronici non autosufficienti all'assistenza sanitaria, partendo dalla nostra
esperienza veneziana.
Il metodo da noi seguito, nell'impostazione della
campagna per la tutela del diritto degli ammalati cronici all'assistenza
sanitaria, è quello modulare, cioè un progetto
minimale ampliabile all'infinito, compatibilmente con le risorse a disposizione.
Criterio questo, che può consentire anche a piccoli gruppi e a gruppi che operano in piccole realtà di svolgere una
campagna di sensibilizzazione finalizzata alla presa di coscienza da parte di
tutti i cittadini su quali siano i loro diritti e doveri e come possa essere
correttamente interpretata la vigente normativa in materia.
Per rendere possibile il proliferare di tali iniziative,
la Sezione veneziana dell'ULCES, Unione per la lotta contro l'emarginazione
sociale, con sede in Vicolo della Pineta 42/b, 30174 Mestre, Venezia, tel.
041/611889, si tiene a disposizione degli interessati per consulenze, documentazione e fornitura di materiale divulgativo.
Dopo Torino, Aosta ed Ivrea, è in pieno svolgimento
anche a Venezia la campagna per la tutela del diritto degli ammalati cronici
non autosufficienti all'assistenza sanitaria. L'iniziativa, preceduta da un
corso di formazione riservato a soci e simpatizzanti dell'ULCES, si articola in
tre fasi:
1) capillare divulgazione dell'iniziativa, denuncia
delle inadempienze del Servizio sanitario nazionale e creazione di un centro
di consulenza e documentazione a disposizione di forze sociali e politiche, di operatori socio-sanitari e della popolazione tutta;
2) aggregazione in loco di
forze sociali e politiche, operatori e singoli cittadini interessati al problema, al fine di promuovere vertenze territoriali ed
iniziative culturali;
3) creazione di un coordinamento che assicuri nel
tempo la continuità delle iniziative intraprese nelle prime due fasi della
campagna, e ne promuova di nuove.
Corso di formazione interna
Il corso di formazione interna, cui hanno partecipato 11 soci dell'ULCES e 4 simpatizzanti, è
stato un passaggio obbligato per la concreta realizzazione della campagna.
Esso è stato condotto col metodo della relazione e successivo dibattito. Si è
articolato in 6 incontri che hanno affrontato i seguenti temi:
1) il diritto dell'ammalato cronico
non autosufficiente all'assistenza sanitaria;
2) dalla beneficenza privata alla sicurezza sociale,
analisi storica e politica;
3) esperienza di servizi
territoriali a Spinea, un Comune di 15.000 abitanti;
4) l'ammalato cronico non autosufficiente, aspetti
medici;
5) come l'anziano vede i giovani e come
è visto da questi, aspetti sociologici;
6) elementi per la corretta
gestione di un pubblico dibattito e simulazione di una trattativa tra ULCES e
Assessorato comunale alla sicurezza
sociale.
Gli incontri, avvenuti con frequenza quindicinale,
sono stati intercalati da momenti di discussione all'interno del gruppo. Il
corso ha consentito a tutti i partecipanti di aver chiari gli obiettivi della
sezione dell'ULCES e ha dato ai 7 soci che avrebbero poi gestito concretamente
la campagna, quei rudimenti indispensabili al corretto
svolgimento della stessa.
Prima fase della campagna
La prima fase della campagna (marzo-giugno 1986) ha
attivato una serie di iniziative che possono essere
così sintetizzate:
- affissione di 2.300 locandine in
pubblici esercizi e contemporanea descrizione dei fini della campagna ai
gestori e ai dipendenti degli stessi.
Altre locandine verranno affisse con lo stesso metodo
nelle prossime fasi della campagna;
- distribuzione di 1.600 libretti
informativi ad operatori sociosanitari, amministratori, forze sindacali e
sociali;
- distribuzione di 1.300 pieghevoli a gruppi di anziani;
- partecipazione a 13 incontri e pubblici dibattiti
con gruppi di anziani e forze sociali e politiche,
promossi espressamente per illustrare l'iniziativa;
- partecipazione ad un servizio radiofonico curato
dal giornale del Veneto della RAI regionale;
- partecipazione a trasmissioni radiofoniche
domenicali da una radio locale. Dal settembre 1986 questa
trasmissione dell'ULCES dal titolo «Gli altri e noi» assume frequenza
settimanale e viene affiancata da ulteriori iniziative
presso altre radio locali;
- 250/280 consulenze a cittadini che si sono rivolti
al nostro centro di documentazione.
Seconda fase della campagna
Conclusa questa prima fase, le attività dell'ULCES si sono limitate nei
mesi estivi al solo servizio di documentazione e consulenza. Con il mese di settembre 1986 ha inizio la seconda fase della
campagna che, nelle nostre intenzioni, da verificarsi sul campo, dovrebbe
prefiggersi i seguenti obiettivi:
- prosecuzione delle attività avviate nella fase precedente;
- potenziamento delle trasmissioni radiofoniche;
- campagna di informazione
mezzo stampa, che è l'unico obiettivo mancato nella prima fase;
- coinvolgimento di forze sociali, politiche e
sindacali;
- apertura di vertenze con Regione, ULSS e Comuni,
cercando di aggregare su questo progetto forze sociali e politiche
locali.
Terza fase della campagna
La terza fase di questa campagna dovrebbe coincidere
con la creazione di un coordinamento sanità ed assistenza fra le forze di base
che programmi autonomamente la prosecuzione della campagna stessa.
Realisticamente non ci è
dato conoscere le modalità di attuazione della seconda fase ed il periodo di
inizio della terza in quanto esse dipenderanno dalla disponibilità degli altri
interlocutori a collaborare e ad assumersi impegni concreti.
Allegati
Riportiamo qui di seguito il testo di 3 facsimili di
lettere che, opportunamente adattati alla peculiarità dei singoli casi, possono
dimostrarsi utili nelle ipotesi di:
- minacce di dimissioni dagli ospedali di ammalati cronici non autosufficienti;
- ricorso contro inadempienze e/o carenze
di prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale;
- richiesta di visita fiscale ai fini del riconoscimento
dell'invalidità civile per la corresponsione
dell'indennità di accompagnamento e della pensione di invalidità civile, dovuta
alla grande maggioranza degli ammalati cronici non autosufficienti.
Allegato 1
Facsimile di lettera da inoltrare in
caso di minacce di dimissioni dall'ospedale di ammalati
cronici non autosufficienti
data,
................................
Al
Presidente del Comitato di gestione dell'ULSS
All'Assessore
alla sicurezza sociale del Comune
Al
Primario del reparto in cui è ricoverato il paziente
e p.c.
alla Sezione veneziana dell'ULCES
LORO
SEDI
OGGETTO: X Y, di anni ........
affetto da.................., ricoverato presso il reparto ............
dell'ospedale .............. dal ...............
In riferimento all'intenzione dell'ospedale
............... di dimettere il paziente in oggetto, il sottoscritto dichiara
la propria concreta disponibilità a contribuire alla ricerca di soluzioni
alternative al ricovero, purché adeguate alle condizioni psicofisiche del
congiunto (indicare il grado di parentela), e rispettose della sua dignità.
In concreto il sottoscritto si impegna,
nei limiti delle proprie capacità e possibilità, a garantire al paziente in
oggetto, assistenza generica e supporto morale, così come è nello spirito della
solidarietà parentale ed in armonia con quanto è
previsto dalla vigente legislazione in materia.
A giudizio del sottoscritto, suddette dimissioni
saranno possibili soltanto qualora esse non contrastino con esigenze di opportunità terapeutica e riabilitativa e comunque
qualora anche la collettività sia in grado di esprimere altrettanta solidarietà
e rispetto delle vigenti leggi assicurando al paziente i seguenti supporti:
- assistenza medica (generica e specialistica), infermieristica e riabilitativa domiciliari, così come è
previsto dall'art. 14 della legge 833/78 istitutiva del Servizio sanitario
nazionale;
- corresponsione dell'indennità di accompagnamento
ed eventualmente pensione di invalidità civile;
- assistenza domiciliare generica, garantita nel
Veneto dai Comuni;
- adattamento dell'habitat e rimozione delle barriere
architettoniche, come previsto dalla legge regionale veneta 57/75 e successive
integrazioni e modifiche.
Quanto poi all'ipotesi di ricovero in casa di riposo,
il sottoscritto la respinge, anche a nome del
congiunto, in quanto lesivo del diritto di quest'ultimo
ad una adeguata assistenza sanitaria e ad una vita socio-abitativa decorosa.
In ogni caso il sottoscritto ritiene di non dover contribuire al pagamento
della retta poiché, configurandosi la condizione di
cronicità invalidante, è preceduto dallo Stato nell'ordine di chiamata alla
corresponsione di assistenza (cfr. Costituzione e
leggi istitutive del Servizio sanitario nazionale, della pensione di invalidità civile e della indennità di accompagnamento)
ed in subordine dal Comune che, dopo aver anticipato i costi dei servizi, potrà
eventualmente esercitare il diritto di rivalsa sul primo. Si fa a tale
proposito osservare come l'obbligo alla corresponsione degli alimenti o del
mantenimento possa essere attivato esclusivamente
dalla Magistratura, mentre la denuncia per le arbitrarie dimissioni di un incapace
affidato alle proprie cure è un reato automaticamente perseguibile.
In
fede Firma
........................................................
Nome, cognome, numero telefonico ed indirizzo del firmatario.
Allegato 2
Bozza di reclamo per rifiuto di assistenza o carenze della stessa
(da
compilare su carta semplice)
data,
..........................
Al
Presidente del Comitato di gestione dell'ULSS n.
..........
suo
indirizzo
e p.c. al
Primario del reparto o al Responsabile del servizio cui si riferisce il reclamo
Alla
Sezione veneziana dell'ULCES
Vicolo
della Pineta 42/B, 30174 Mestre - Venezia, tel. 611889
OGGETTO:
Ricorso ai sensi dell'art. 4 della legge 595/85 e degli artt.
1 e 8 della legge regionale veneta 14.6.83 n. 33 «Disciplina
del contenzioso amministrativo in materia di prestazioni sanitarie».
Il (la) sottoscritto (a) ...................., nato (a) a .............. il ............ e residente a
.................... via .................... n. ............ tel. ..........................
inoltra alla S.V. ricorso ai sensi delle leggi in oggetto,
per motivi relativi ai fatti qui di seguito descritti.
(Descrizione chiara e sintetica dei fatti con indicazione di
date, persone, disagi derivanti dai fatti stessi ed ogni altro elemento
ritenuto utile).
Il (la) sottoscritto (a) si
riserva, in caso di mancato o insoddisfacente provvedimento riparatore, di
rivolgersi ad altre sedi giuridicamente e amministrativamente
competenti e di pubblicizzare i fatti sopradescritti.
Si prega a tal fine (in caso di mancato accoglimento
del ricorso) di indicare nella risposta gli estremi delle leggi e delle
normative che hanno ispirato tale provvedimento.
In
fede
Firma
leggibile ed indirizzo
Elenco
dell'eventuale documentazione allegata, relativa all'oggetto del ricorso.
Allegato 3
Domanda per il riconoscimento
dell'invalidità civile
data,
........................
Alla
Commissione medica per il riconoscimento dell'invalidità civile dell'U.L.S.S. n. ..........
(indirizzo)
OGGETTO:
Richiesta di visita medica (ambulatoriale o domiciliare) per il riconoscimento
dell'invalidità civile, onde ottenere la concessione
della pensione di invalidità civile ai sensi della legge 118/71 e/o l'indennità
di accompagnamento, ai sensi della legge 18/80.
Il (la) sottoscritto (a)
........................... nato (a) a ........................ il .................... e residente a ...................... via ........................... n.
............. tel. ........................... chiede
di essere sottoposto (a) [oppure che il (la) signor (a)
....................... nato (a) a ...................... e residente a
..................... via ......................... n. ......... tel.
............ venga sottoposto (a)] a visita per il
riconoscimento dell'invalidità civile, al fine di ottenere l'indennità di
accompagnamento e/o la pensione di invalidità civile.
A tal fine allega certificato medico attestante la
diagnosi e stato di famiglia in carta semplice.
In
fede
(firma leggibile)
Indirizzo e numero telefonico della
persona cui debbono pervenire eventuali comunicazioni.
Nota: Compilare il testo omettendo le
parti che non interessano, indicando se la visita richiesta deve essere fatta
a domicilio per impossibilità dell'invalido a recarsi in ambulatorio.
www.fondazionepromozionesociale.it