UNA RICERCA SUGLI OPERATORI
EDUCATIVI:
Superficialità e disinformazione sono le caratteristiche
essenziali del capitolo «Servizi ed operatori nel settore
dei minori» della pubblicazione «Operatori educativi - Indagine su
funzioni, collocazioni e percorsi formativi degli
operatori socio-educativi e socio-culturali in Lombardia»
(1).
Il contributo, redatto da Duccio Demetrio, preso atto del «profondo
modificarsi delle strutture denominate educativo-assistenziali
per minori in situazione di abbandono o difficoltà familiare», ha lo scopo
di «ripercorrere, a grandi linee, le fasi
del processo di trasformazione di questi servizi e di sottolineare il ruolo
giocato da componenti diverse» (2). In particolare era intenzione dell'Autore «mettere
a punto una sintetica ricostruzione di quei servizi "ad internato"
per bambini e adolescenti affidati ad educatori con incarichi a tempo pieno e
con funzioni diverse da quelle custodialistiche di
tipo penale».
Stupefacente è l'affermazione contenuta nel capitolo
in oggetto, secondo cui «sono molto
scarsi i riferimenti bibliografici, prima degli anni '70, attenti agli effetti
"nocivi", o diseducativi, che la permanenza in istituzioni îngenera
in bambini ed adolescenti ad essi affidati» (3).
È stupefacente in quanto è arcinoto che in Italia, nel periodo 1960-1970, soprattutto su iniziativa dell'ANFAA, Associazione nazionale famiglie
adottive e affilianti (4), è stata sviluppata una vera e propria campagna
incentrata su due problemi:
- le conseguenze negative sulla personalità dei minori causate dal ricovero in istituto;
- la richiesta di approvare la
nuova regolamentazione giuridica dell'adozione legittimante. Di ampia portata è stata
l'attività svolta dall'ANFAA che è consistita, in primo luogo, nella promozione
di una estesa informazione mediante articoli sulla stampa di informazione e
specializzata, la partecipazione a trasmissioni televisive, l'organizzazione
di convegni e dibattiti, la promozione di proposte di legge.
Per quanto riguarda i seminari di studio ed i
convegni (5) svoltisi nel periodo 1960-1969 (6)
(periodo totalmente ignorato da D. Demetrio) segnaliamo i seguenti:
- 9 aprile 1963 - Fondazione Carlo Erba - Milano
- Simposium su adozione e affiliazione;
- 25-26 maggio 1963 - Federazione
delle donne giuriste - Bologna - Convegno di studio sugli istituti
dell'adozione e dell'affiliazione;
- 25-27 ottobre
1963 - Unione regionale province emiliane - Bologna - Convegno sui nuovi
orientamenti dell'assistenza ai cosiddetti illegittimi.
(Gli atti sono stati pubblicati da Leonardo Edizioni
Scientifiche, Roma);
- 7 maggio 1964 - Fronte della famiglia - Torino - Incontro di
studio sul problema dell'infanzia abbandonata e dell'adozione;
- 7 giugno 1964 - Associazione nazionale famiglie adottive e
affilianti - Torino - Convegno sull'infanzia senza focolare e sui nuovi orientamenti sull'adozione. (Gli
atti sono stati pubblicati dalla Provincia di Torino);
- 28-29 giugno
1964 - Società italiana di pediatria, Sezione emiliana - Salsomaggiore -
Convegno pediatrico sulle influenze sul bambino della carenza
di cure materne;
- 28-30 settembre 1964 - Centro nazionale di prevenzione e difesa
sociale - Milano - Convegno sulla tutela giuridica dei figli nati fuori dal matrimonio. (Gli atti
sono stati pubblicati da Giuffrè, Milano);
- 5-8 dicembre 1964 - Unione
giuristi cattolici italiani - Roma - Convegno nazionale di studio su persona e
famiglia;
- 5 aprile 1965 - Unione giuriste italiane - Roma - Tavola rotonda
sulla legittimazione per adozione;
- 30 aprile
1965 - Camera economica italiana - Napoli - Tavola rotonda sull'adozione;
- 12-13 giugno 1965 - Unione giuriste italiane - L'Aquila - Convegno
sulla legittimazione adottiva e sulla riforma degli istituti dell'adozione e dell'affiliazione;
- 4 dicembre
1965 - Provincia di Milano e Associazione
nazionale famiglie adottive - Tavola rotonda sui problemi dell'infanzia abbandonata.
(Gli atti sono stati pubblicati dalla Provincia di
Milano);
- 5 marzo 1966
- O.N.M.I. - Bologna - Incontro di studio sui problemi
inerenti all'istituto dell'adozione;
- 8 giugno 1966
- Associazione nazionale famiglie adottive e Unione per la promozione
dei diritti del minore - Milano - Convegno su «Gli effetti della carenza di cure materne sullo sviluppo del bambino»;
- 14-16 maggio
1967 - Unione italiana per la promozione dei
diritti del minore - Assisi - Problemi dell'infanzia sola, dell'adozione e dell'affidamento
familiare. (Gli atti sono stati pubblicati da
Maternità e Infanzia, n. 1, 1968);
- 22-23 settembre 1967 - Provincia di Torino - Ivrea - Seminario
di studio su «Interpretazione ed applicazione della
legge sull'adozione speciale». (Gli atti sono stati pubblicati dalla Provincia
di Torino);
- 22 novembre
1967 - O.N.M.I. - Roma - Tavola rotonda sul tema «Come
rendere socialmente utile l'adozione speciale»;
- 8-13
gennaio 1968 - Ministero di grazia e
giustizia - Grottaferrata - Seminario di studio per
magistrati minorili sui problemi relativi all'infanzia
abbandonata e all'adozione;
- 15-20 gennaio 1968 - Ministero di grazia e giustizia e O.N.M.I. - Grottaferrata - Seminario di studio sui problemi tecnici
dell'adozione speciale. (Gli atti sono stati pubblicati da Maternità e Infanzia n.
3, 1968);
- 17-19 marzo 1968 - Unione italiana giudici per minori e Associazione
nazionale famiglie adottive - Bologna - Seminario di studi sui problemi psicologici dell'adozione speciale;
- 25 marzo 1968 - O.N.M.I. e Associazione nazionale famiglie
adottive - Padova - Convegno di studi «Applichiamo la legge sull'adozione speciale pensando che i bambini
soli hanno urgente necessità di cure familiari»;
- 7 giugno 1968 - Amministrazione provinciale di Pavia, e
Associazione nazionale famiglie adottive - Pavia - Convegno sugli aspetti psicologici, morali e giuridici dell'adozione speciale;
- 27-28 giugno 1968 - Amministrazioni provinciale e comunale e
O.N.M.I. - Brescia - Convegno di studio sulla legge istitutiva dell'adozione speciale;
- 30 novembre 1968 - Amministrazione provinciale e O.N.M.I. - Cuneo
- Convegno di studio sull'adozione;
- 6 dicembre
1968 - Associazione giuriste italiane - Bologna - Come funziona in Italia
la legge sull'adozione speciale;
- 17 dicembre 1968 - Associazione del mondo giudiziario - Roma -
Convegno sull'adozione speciale. (Gli atti sono stati pubblicati dall'Associazione Mondo
giudiziario);
- 25 gennaio
1969 - O.N.M.I. - Ferrara - Simposio sull'adozione speciale;
- 1 marzo 1969 - Associazione amici dell'infanzia - Sondrio - Tavola
rotonda sui problemi dell'adozione;
- 18-19 aprile 1969 - CEMP - Milano - Convegno sull'adozione
speciale;
- 22 aprile
1969 - Gruppo famiglie limbiatese - Limbiate - Tavola rotonda «I bambini soli nell'ospedale
psichiatrico. Che cosa possiamo fare noi di Limbiate?»;
- 17 settembre
1969 - Fondazione Zancan - Malosco
- Corso di aggiornamento su alcune innovazioni in
campo assistenziale;
- 25-27 settembre 1969 - Provincia di Torino - Torino -
Seminario di studi «Due anni di applicazione della
legge sull'adozione speciale. Problemi interpretativi, socio-assistenziali e organizzativi».
(Gli atti sano stati pubblicati dalla Provincia di
Torino);
- 1 ottobre
1969 - Centro studi Sangemini - Pisa - Dibattito su «I problemi dell'adozione
in Italia».
Contrariamente a quanto sostiene D. Demetrio, numerosi sono
stati negli anni '60 i libri pubblicati. Ricordiamo in particolare i seguenti:
- J. Bowlby, Cure materne e
igiene mentale del fanciullo, Editrice Universitaria,
Firenze, 1962;
- A. Ossicini, La relazione madre-bambino, Editrice
Universitaria, Firenze, 1962;
- R. Spitz,
Un primo anno di vita del bambino, Editrice Universitaria, Firenze, 1962;
- A. Cataldi
- S. Verbano, L'affidamento familiare, La Scuola,
Brescia, 1963;
- L. Campana, Famiglia
legittima e famiglia adottiva, Giuffrè,
Milano, 1966;
- E. Lunelli, II servizio sociale
nell'adozione, Edizioni Centro Studi M. E., Fano,
1966;
- V. Menichella, Abbandono
e adozione, Boria, Torino, 1966;
- AA.VV.,
La carenza di cure materne, Armando, Roma, 1966;
- B. Guidetti Serra,
Felicità nell'adozione, Ferro, Milano, 1968;
- G. Perico - F. Santanera, Adozione e prassi adozionale, Centro Studi Sociali, Milano,
1968.
Per quanto riguarda gli articoli riguardanti le
deleterie conseguenze del ricovero in istituto, l'adozione e l'affidamento,
pubblicati nel periodo 1960-1969, citiamo i seguenti:
- I. Attisani, Il servizio
sociale negli istituti provinciali per l'infanzia, in Cooperazione sociale, n. 3-4, 1965;
- M. Attisani,
Problemi psicologici e sociali dell'adozione, in La rivista di servizio sociale, n. 4, 1964;
- A.M. Dell'Antonio, Problemi psicologici dell'illegittimo
e aspetti assistenziali, in Ragazzi d'oggi, giugno-luglio 1960;
- G. De Menasce,
Il problema dell'assistenza delle madri nubili, in Maternità e infanzia, giugno-agosto 1963;
- G. Dente - P. Taccani,
Famiglia legittima, filiazione naturale e adozione nelle
prospettive di riforma, in Jus, gennaio-aprile 1966;
- S. Lener,
La riforma del diritto familiare e i minori senza famiglia, in La Civiltà cattolica, 19 giugno 1965;
- S. Lener,
Sull'adozione piena o speciale dei minori senza famiglia, in La Civiltà cattolica, 17 luglio 1965;
- G. Perico, L'adozione: aspetti giuridici e morali, in Aggiornamenti sociali, aprile 1964, maggio 1964;
- G. Perico, Tutela
giuridica e assistenza dei figli nati fuori del matrimonio, in Aggiornamenti sociali, gennaio 1965 -
febbraio 1965;
- G. Perico, L'adozione speciale approvata dalla Camera, in Aggiornamenti sociali, febbraio 1967;
- G. Perico, L'adozione speciale definitivamente approvata, in Aggiornamenti sociali, settembre-ottobre 1967;
- F. Santanera, Considerazioni sull'infanzia abbandonata, in Assistenza d'oggi, aprile 1965;
- F. Santanera,
Validità del progetto di legittimazione per adozione a favore dei minori in
stato di abbandono e alcune note critiche all'articolo
di G. Vitetti «Ridimensionamento
statistico sul numero degli illegittimi abbandonati e considerazioni sul loro
destino sociale», in Minerva Nipiologica, maggio-giugno 1966;
- F. Santanera, Per una concezione moderna dell'adozione, in Cooperazione sociale, n. 5-6, 1966;
- F. Santanera,
Note critiche sulle norme vigenti nel settore dell'assistenza dei minori nati fuori dal matrimonio, in La
rivista di servizio sociale, dicembre 1966;
- F. Santanera,
L'assistenza sociale: situazione attuale e prospettive, in Cooperazione sociale, n. 7-8, 1967;
- Sezione Lombarda della lega italiana per l'igiene
mentale - Associazione nazionale famiglie adottive e affilianti, Voglio
adottare un bambino, Provincia di Torino,
Torino, 1967;
- P. Taccani,
Il problema dell'infanzia abbandonata e dell'adozione come problema umano e
sociale, in La Rivista del Clero italiano,
novembre 1965;
- P. Taccani, Educazione e
adozione, in Cultura e Scuola,
aprile-giugno 1965;
- P. Taccani,
Il problema dell'infanzia abbandonata di fronte all'analisi della scienza, in Il Gallo, nn. 10 e 11, 1966.
Numerosi erano poi stati gli articoli di esperti stranieri tradotti dall'ANFAA e dall'ULCES (7).
Segnaliamo in particolare:
- H.M. Oger,
Il problema morale dell'adozione, in Problemi
minorili, gennaio-aprile 1964;
- H.M. Oger, I problemi
morali, religiosi e canonici posti dall'adozione, in Problemi minorili, maggio-agosto 1967;
- H.M. Oger, Teologia
dell'adozione, in Prospettive assistenziali, n. 3-4, luglio-dicembre 1968;
- P. Pescatore, Diritto naturale e adozione, in Justitia,
aprile-giugno 1965;
- N. Quemada,
Cure materne e adozione, in Maternità e
infanzia, gennaio-marzo 1966;
- M. Soulé - J. Noél - F. Bouchard, La selezione dei
genitori adottivi, in Maternità e
infanzia, luglio-agosto 1967.
Sono stati stampati e diffusi alcune decine di
migliaia di estratti sopra citati e di opuscoli a cura
dell'ANFAA e dell'ULCES. Ad esempio sono state distribuite 12 mila copie
dell'articolo di N. Quemada, raccolto in un volumetto di 66 pagine.
Ventimila sono stati gli esemplari distribuiti del
depliant dell'ULCES del novembre 1966 dal titolo «Proposte
per la riforma del vigente ordinamento assistenziale,
con particolare riguardo al piano quinquennale e all'assistenza all'infanzia». Da segnalare i numerosi articoli pubblicati su giornali e
rotocalchi. Di notevole importanza sono stati quelli di Neera Fallaci
pubblicati su «Oggi» (8) e di Emilio Germano
Presidente dell'ULCES, su «La Stampa» (9).
L'Autore si lancia poi in altre affermazioni non
documentate e non rispondenti alla realtà dei fatti: «Si può facilmente dimostrare (ma non lo dimostra, n.d.r.)
che il dibattito sulle problematiche psico-pedagogiche del minore, e sui suoi bisogni,
vertessero essenzialmente sul miglioramento della relazione educatore/educando,
sulla predisposizione di interventi specialistici, sulle attività di
gioco-animazione e sulla didattica scolastica. L'attenzione per la patologia
ingenerata dalla collocazione in istituto, fino alla
maggiore età, non costituiva in quegli anni il problema prioritario».
Nulla di più errato! Non solo le citazioni precedenti
circa i convegni, i libri e gli articoli apparsi sulla stampa di informazione e sulle riviste specializzate dimostrano il
contrario, ma un ulteriore elemento è fornito dalla proposta di legge n. 1489
«Legittimazione per adozione a favore di minori in stato di abbandono»
presentata dall'On. Dal Canton il 20 giugno 1964.
Nella relazione viene
precisato che «l'insostituibilità della
famiglia (...) rappresenta oggi una acquisizione delle scienze mediche, biologiche
e psico-pedagogiche, acquisizioni a cui si è
pervenuti negli ultimi decenni soprattutto attraverso la scoperta delle gravi
conseguenze di ordine psico-fisico, provocate alla personalità del bambino
prima e dell'adulto poi. dalla mancanza di cure
materne e paterne nelle prime età della vita. Allorché un bambino viene allevato al di fuori di un ambiente familiare, anche
se si dispone di organizzazioni perfette e di ambiente e personale
specializzato, il suo sviluppo fisico è spesso stentato, ma quello che più
conta la psiche viene rapidamente compromessa, sia pure con grado diverso di
recupero da caso a caso. Le comunità di lattanti "sani", i
brefotrofi, gli orfanotrofi sono in realtà delle comunità di malati del soma e della psiche. Non solo all'estero (Spitz, Bowlby, Roudinesco, ecc.), ma anche in Italia (Colombo, Tauber, Santoro, Menichella), si
è rilevato il ritardo mentale dei lattanti e bambini dai primi anni in
ambiente di spedalizzazione, si sono rilevati i
danni derivanti dai cambiamenti di nutrice e di personale di
assistenza (Dell'Antonio), si sono osservate intere comunità di bambini
più grandi enuretici, inibiti, con vere
manifestazioni psicopatiche Il danno fisico e psichico derivante dalle carenze
di cure familiari inizia dai primi giorni di vita e dopo pochi mesi può essere
già gravissimo».
Dunque le negative conseguenze del ricovero in istituto
erano ben presenti; d'altra parte le soluzioni proposte dai parlamentari, dagli
esperti, dai movimenti di base (in particolare dall'ANFAA) non concernevano la
riorganizzazione degli istituti, ma il loro superamento.
La legge 5 giugno 1967 n. 431 indicava chiaramente
l'obiettivo dell'adozione per i minori aventi meno di otto
anni al momento della segnalazione «privi
di assistenza materiale e morale da parte dei genitori e dei parenti tenuti a
provvedervi, purché la mancanza di assistenza non sia dovuta a forza maggiore»
(art. 314/4 c.c.).
Va anche ricordato che, su sollecitazione dell'ANFAA e del Comitato internazionale di intesa delle Associazioni di famiglie adottive, che avevano
insistito sui danni della carenza di cure familiari, il Concilio Ecumenico
Vaticano II aveva inserito nel decreto sull'apostolato dei laici (votato nella
seduta del 18 novembre 1965) la seguente frase: «Fra le svariate opere dell'apostolato familiare, ci sia concesso
enumerare le seguenti: adottare come figli i bambini abbandonati» (10).
Incomprensibile è poi l'affermazione di D. Demetrio secondo cui «una
delle caratterizzazioni più evidenti, per quanto concerne la composizione degli "ospiti", ovviamente emblematica nell'immediato dopo-guerra ma di rilievo anche nei periodi
di massima industrializzazione ed emigrazione, era rappresentata dalla
condizione di "orfananza" dei minori».
Ritiene forse l'Autore che negli orfanotrofi fossero
ricoverati (sia nell'immediato dopo-guerra, sia in seguito) esclusivamente o
prevalentemente minori orfani o figli di emigrati? A
tutti è noto che in detti istituti la stragrande maggioranza
dei ricoverati non era (e non è) rappresentata dalla situazione suddetta.
Risulta, inoltre, del tutto
infondata l'affermazione seguente: «Gli
anomali psichici, gli antisociali (da dove arriva questa definizione?, n.d.r.), gli handicappati, i ragazzi con comportamenti difficili
rappresentavano prima degli anni '70, terreno assistenziale (come del resto
sappiamo) per una varietà di istituzioni specializzate». È vero il
contrario. È solo a partire dagli anni '70 che si
incomincia a parlare di strutture e servizi specializzati (11).
Altre numerose critiche potrebbero essere fatte al
capitolo scritto da D. Demetrio. Ci sembra tuttavia
sufficiente quanto abbiamo scritto per dimostrare la superficialità e la
disinformazione con cui l'argomento è stato trattato. A nostro avviso è
particolarmente grave che D. Demetrio abbia
totalmente trascurato l'apporto - spesso determinante
- dato dai movimenti di base alle innovazioni introdotte negli anni scorsi,
apporto che - a nostro avviso - è necessario perché possano essere compiuti
ulteriori passi in avanti nella tutela dei diritti dei minori privi di idoneo
sostegno familiare e nella difesa delle esigenze della fascia più debole della
popolazione.
(1) L'indagine, effettuata dalla Scuola
regionale per operatori sociali del Comune di Milano, è stata pubblicata nel
1985 dall'Ufficio studi, ricerche, documentazione e legislazione della
Direzione generale dei servizi civili del Ministero dell'interno (edizione
fuori commercio).
(2) Ibidem, p. 249.
(3) Ibidem, p. 249.
(4) L'Associazione nazionale famiglie
adottive e affidatarie è stata costituita con atto notarile in data 11 dicembre
1962. Il primo scopo dell'Associazione era di «affermare che il fine essenziale dell'adozione è quello di dare una
famiglia moralmente e materialmente uguale a quella naturale ai bambini che ne
sono privi». Eretta in Ente morale con DPR 19.3.1973 n.
462, la denominazione dell'ente è stata modificata in «Associazione
nazionale famiglie adottive e affidatarie» con atto notarile del 19.6.1983.
(5) Per problemi di spazio non abbiamo
citato i numerosissimi dibattiti, conferenze e tavole rotonde.
(6) A partire dal 1970 la
documentazione su adozione e affidamento è riportata nelle seguenti
pubblicazioni:
- L'adozione e l'affidamento:
problemi e prospettive - Raccolta e commento di
documentazione, AAI (periodo 1970-1975), Roma, 1977;
- Adozione -
Affidamento familiare - Comunità alloggio: legislazione, esperienze, dibattiti,
Ministero dell'interno, Roma, 1980 (per il periodo 1976-1978), 1982 (per il periodo
1979-80), 1985 (per il periodo 1981-82).
(7) La denominazione iniziale
dell'Associazione era la seguente: «Unione italiana per la promozione
dei diritti del minore»; poi è stata mutata in «Unione italiana per la promozione dei diritti del minore e per la lotta contro l'emarginazione
sociale». Infine ha assunto la denominazione attuale di «Unione per la lotta
contro l'emarginazione sociale».
(8) Cfr. gli articoli seguenti: Volete offrire una famiglia a questi
bimbi abbandonati?, n. 17, 1964; Si prepara una legge per favorire le adozioni,
n. 26, 1964; Ecco perché dobbiamo offrire un focolare ai bambini abbandonati,
n. 9/10, 1965; Adesso abbiamo un fratellino nero, n. 20, 1965; Che destino
hanno i figli della società?, n. 2, 1967; Non è vero che ora l'adozione sarà
facile, n. 23, 1967; Ho adottato una bimba focomelica, n. 10, 1968; Soffrivano
l'inferno nella casa della carità, n. 16, 1968; Ho adottato un bambino, n. 40,
1968; L'adozione va a passo di lumaca, n. 41, 1968; Tanto dolore e tanto amore -
Una drammatica testimonianza: che cosa accade quando in casa vive un figlio
stroncato da un'infermità, n. 5, 1969; Peccato quell'occhio
strabico - Un'inchiesta che interessa tutti i genitori: non trascuriamo i
difetti fisici dei bambini, n. 11, 1969; Attenti se non sente il campanello, n.
12, 1969; I denti storti sono pericolosi, n. 13, 1969; Atleti anche coi piedi
piatti, n. 14, 1969; I genitori per primi li hanno buttati via come immondizia,
n. 23, 1969; Educati a cella e bastone, n. 24, 1969; Lo sfacelo dei loro anni
verdi, n. 25, 1969; La legge non deve dividerci, n. 50, 1969; La legge non
vuole che sia il padre della mia bambina, n. 41, 1970.
(9) Cfr. in particolare E. Germano «Le vigenti norme sull'adozione
sono sbagliate, ingiuste e crudeli», in La
Stampa del 29.4.1965; «Un milione di
"subnormali" si possono e si debbono
recuperare», ibidem, 30.11.1965; «I bambini "subnormali psichici"
possono essere integrati nella società», ibidem, 18.1.1966;
«L'assistenza in Italia è tuttora un'elemosina mal distribuita», ibidem,
29.1.1966.
(10) Come è stato precisato (Cfr. G. Perico e F. Santanera, Adozione e prassi adozionale, Centro
Studi Sociali, Milano, 1968) «l'espressione
latina del testo "infantes derelictos
IN FILIOS adoptare" dice molto di più di quanto
dice l'espressione della traduzione italiana autentica: "adottare COME FIGLI i bambini abbandonati". "IN
FILIOS" esprime, e giustamente "la risultanza
effettiva di PIENA FILIAZIONE", mentre "COME FIGLI" può sembrare
semplicemente un paragone».
(11) Nel libro di B. Guidetti
Serra e F. Santanera, Il
paese dei celestini - Istituti di assistenza sotto processo, Einaudi, Torino,
1973 sono documentate, fra l'altro, le spaventose condizioni di vita dei
ricoverati in alcuni istituti di ricovero di handicappati, assolutamente privi
di qualsiasi specializzazione e di personale qualificato.
Si veda anche il decreto del
Tribunale per i minorenni dell'Emilia e Romagna del 23 maggio 1972 sull'istituto «Villa Giardini» di Casinalbo (Modena) in Prospettive
assistenziali n. 19, luglio-settembre 1972, pag. 39 e segg.
www.fondazionepromozionesociale.it