Libri
FRANCESCA
ICHINO PELLIZZI (a cura di), Esperienze di affido familiare tra ipotesi
legislativa e realtà - Una ricerca del Centro Ausiliario Minorile su 164 casi
prima e dopo la legge 4 maggio 1983, n. 184, Franco Angeli, Milano, 1986,
pp. 320, L. 23.000.
A tre anni dalla pubblicazione del volume «L'affido familiare -
Problematiche e risultati di una ricerca», a cura di F.
Ichino Pellizzi, Franco
Angeli, Milano, 1983 (cfr. Prospettive assistenziali, n. 62,
aprile-giugno 1983, p. 63), la stessa équipe di lavoro, affiancata da nuovi
specialisti, ha proceduto nel compito che si era prefisso di osservare e studiare
dal vivo il fenomeno dell'affido e di raccontarlo agli altri.
Il ricovero dei minori in istituto, dalla legge 4
maggio 1983 n. 184 subordinato all'eventualità che «non sia possibile un conveniente affido familiare», molto spesso viene disposto senza tener conto delle vigenti disposizioni
di legge.
Gli esperti del Centro Ausiliario Minorile di Milano
hanno preso in esame 164 nuovi casi di affido
realizzati tra il gennaio 1981 e il maggio 1984 dal Centro stesso in
collaborazione con i servizi sociali territoriali.
Esaminati i mutamenti del quadro generale derivanti
dall'entrata in vigore della legge 184/83, la ricerca ha approfondito i temi relativi al minore, alla sua famiglia d'origine, alla
famiglia affidataria, alle caratteristiche
dell'affido e alla preparazione e sostegno dell'affido stesso.
Nella terza parte la ricerca ha rivolto l'attenzione sulla selezione delle coppie affidatarie e sull'abbinamento, sull'affido come intervento di recupero
della famiglia d'origine, sul rientro del minore in famiglia e sui gruppi di
sostegno delle famiglie affidatarie.
Nelle conclusioni viene
segnalato che «il numero degli affidi a
tempo breve e determinato, che raggiungeva, nella precedente ricerca, appena
il quarto del totale (25,8%), oggi è salito quasi alla metà
(46,3% gli affidi temporanei e 53,7% quelli che, per semplificazione e per facilitare
il confronto col passato, abbiamo continuato a chiamare indifferentemente sine die o a lungo termine)».
Viene confermata l'affermazione contenuta nella precedente
ricerca e cioè che «oggi il successo
dell'affido tende ad essere sempre meno misurato sulla durata dello stesso e
sempre più sul progresso del minore o sul grado di autonomia da lui ottenuta,
attraverso tappe e soluzioni successive».
Raccomandiamo la lettura del libro a tutti coloro
che sono impegnati nel campo della tutela delle esigenze e dei diritti dei
minori (magistrati, amministratori, operatori sanitari e socio-assistenziali,
famiglie affidatarie), affinché gli affidamenti siano
realizzati e seguiti con tutte le necessarie capacità tecniche e umane.
AA.VV., Tra strada e carcere: un senso obbligato?
Consigli pratici per chi ha «grane» con la legge,
Cooperativa Insieme, Via Dalla Scola 88, Vicenza, 1986, pp. 160, L. 5.000.
Che la legge sia uguale per tutti è sempre stata una
civile aspirazione piuttosto che una realtà. Le differenze derivanti dalle
condizioni economiche, sociali, culturali pongono i cittadini in effettive
situazioni di diseguaglianza.
Gli emarginati, i deboli, i poveri
economicamente e culturalmente non sono in grado di difendersi con
efficacia pari a coloro che possono fruire di vari aiuti.
La legge insomma è come la pioggia: cade egualmente
su tutti, ma c'è chi ha l'ombrello e chi è senza.
Accade così che i più deboli (che sono quelli che
commettono i reati minori) paghino a seguito di condanne penali più dì quanto
dovrebbero a causa della loro trascuratezza, mancanza di difesa, disinteresse
(si pensi al tossicomane che neppure sa quanti processi deve sopportare).
D'altro canto, la nostra Costituzione, dopo la
solenne affermazione del civilissimo principio di uguaglianza,
di cui al 1° comma dell'art. 3, riconosce che esistono ostacoli di ordine
economico e sociale che limitano di fatto l'eguaglianza dei cittadini e
impediscono il pieno sviluppo della loro personalità, affidando alla Repubblica
il compito di rimuovere tali ostacoli.
Dalla coscienza di questi problemi nasce il lavoro di chi ha compilato questo libro, che rappresenta
lo sforzo di solidarietà di chi vede in colui che sbaglia una persona da
aiutare piuttosto che un nemico da perseguire.
Lo scopo evidente è quello di fornire uno strumento
di conoscenza e di orientamento nel difficile e
complicato mondo del processo e delle sue immediate conseguenze.
(dalla presentazione)
www.fondazionepromozionesociale.it