Prospettive assistenziali, n. 78, aprile-giugno 1987

 

 

Notiziario del Centro italiano per l'adozione internazionale

 

 

LE ATTESE DEI PAESI DI ORIGINE DEI MINORI ADOTTATI

 

Nell'ormai lontano aprile 1984 si svolgeva a Nuova Delhi la conferenza mondiale sui diritti del minore alla famiglia, e più di recente nel marzo 1986 a Lima un seminario internazionale era orga­nizzato sull'abbandono dei minori nei paesi del Terzo Mondo.

All'incontro annuale delle associazioni europee per l'adozione internazionale tenutosi a Liegi nel maggio 1986, Peter Eisenblatter - rappresentan­te per la Germania di Terres des Hommes - ha illustrato con una articolata esposizione i temi più significativi emersi in quelle importanti riu­nioni, con una relazione intitolata: «Le attese dei paesi di origine dei minori adottati».

Per ragioni di spazio non ci è possibile ripro­durre il testo di quel diffuso intervento, ma rite­niamo non privo di interesse il porre l'accento - con rapida sintesi - su alcuni dei punti più sti­molanti trattati dal relatore, e soprattutto su quel­li che potrebbero contribuire ad un approfondi­mento delle vaste tematiche connesse alla ragion d'essere dell'adozione internazionale ed ai modi di operare in questo settore.

Dopo aver premesso la constatazione che in questi ultimi anni le richieste di adozione inter­nazionale da parte dei paesi occidentali sono andate facendosi sempre più massicce, e che in maniera sempre più evidente si è andata manife­stando - nella ricerca e nelle segnalazioni dei bambini adottabili - una sorta dì competizione ben poco esemplare tra le organizzazioni istitu­zionalmente competenti e piccoli gruppi di ini­ziativa privata, ci si chiede se il ricorso all'ado­zione internazionale, anziché essere inteso e praticato come uno dei rimedi per i casi di con­clamato abbandono dei minori stranieri, non stia forse trasformandosi - nella pratica quotidiana dei paesi occidentali - in una ricerca del bam­bino fine a se stessa, senza che vi si accompa­gni alcuna tensione volta a prendere cognizione dei valori da salvaguardare e dei diritti da rispet­tare nei paesi di origine, e senza tener conto del­9e aspettative nutrite da tali paesi nei confronti di chi si occupa di reperire i bambini da collo­care presso le famiglie straniere.

A conferma di questa interpretazione, si sotto­linea tra l'altro il fatto che sovente i bambini vengono avviati all'adozione interrazziale ancor prima che ne sia stato accertato in termini di assoluta certezza l'abbandono definitivo, e sen­za che siano stati attivati strumenti idonei per stabilire se i genitori d'origine siano stati davve­ro posti in grado di esprimere una libera scelta in merito alla decisione di rinunciare alle proprie creature, e per far luce sulla storia personale di ciascun minore.

Un'altra carenza che viene fortemente posta in rilievo è la scarsa attenzione che viene dedi­cata alle ragioni ed ai modi di manifestazione dell'abbandono, nonostante che non poche orga­nizzazioni (proprio in virtù dei contatti che devo­no essere instaurati e mantenuti sul posto per ricevere le segnalazioni ed avviare le pratiche) siano spesso veicoli essenziali per conoscere ed approfondire le singole situazioni contingen­ti, e potrebbero - ad esempio - rivestire un ruo­lo non secondario nel collaborare con le istitu­zioni locali per studiare e promuovere linee di intervento efficaci, così come ben poca atten­zione viene rivolta allo studio delle possibilità che i bambini siano reintegrati nel tessuto fami­gliare o siano proposti per l'adozione nazionale.

Alla stregua di tali riflessioni, l'Autore conclu­de chiedendosi (e la domanda suona come un richiamo alle responsabilità di molti) se non sia il caso dì fermarsi seriamente a riflettere come l'adozione internazionale, ove sia dettata da me­ri entusiasmi epidermici o da facili proselitismi invece di essere amministrata sulla scorta di rigorose diagnosi conoscitive, rischi in questo preciso momento storico di risolversi, parados­salmente, in molte zone dei paesi sottosvilup­pati, in un insidioso incentivo all'abbandono.

 

 

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