Notiziario dell'Unione per la lotta
contro l'emarginazione sociale
GIORNATE
DI STUDIO SUGLI ANZIANI CRONICI NON AUTOSUFFICIENTI
Organizzate dal Gruppo Volontariato
Cittadino Assistenza, unitamente alla Federazione Goriziana
del MO.V.I. (Movimento di Volontariato Italiano) e
con la collaborazione del Comune di Monfalcone, si
sono tenute al Palazzetto Veneto di Monfalcone,
sabato 11 e domenica 12 aprile 1987, le giornate di studio sul tema «Diritti ed esigenze dell'anziano non autosufficiente».
La partecipazione di esponenti
del mondo del volontariato, operatori socio-sanitari, alcune rappresentanze
sindacali e di partito, nonché dell'Assessorato regionale all'assistenza e del
Primario del reparto di medicina del presidio ospedaliero di Monfalcone, non hanno pienamente soddisfatto i promotori,
che su una problematica così scottante che richiede urgenti interventi, avrebbero
prospettato un confronto con Amministratori regionali, degli Enti locali e
delle U.S.L. invece irrimediabilmente assenti, come da molto accade in incontri
di questo tenore.
I lavori, ai quali ha partecipato peraltro il Sindaco
del Comune di Monfalcone (comune che ha dimostrato
viva attenzione per l'iniziativa) hanno preso spunto
dalla relazione del Gruppo promotore, presentata dall'Assistente sociale Anna
Raspar, che riguardava la situazione locale, con un notevole apporto di dati e
riflessioni.
Grosso contributo è pervenuto dai relatori della sezione veneziana dell'ULCES (Unione per la lotta
contro l'emarginazione sociale) sul tema «Aspetti legislativi ed economici»
(Elena Brugnone) e «Aspetti sanitari: problemi e
prospettive» (Giacomo Brugnone).
In chiusura sono state ipotizzate diverse modalità di ulteriore approfondimento delle tematiche trattate,
nonché di programmazione di concreti interventi sul territorio.
Aurelio Scolobig, quale
Presidente dell'Assemblea, ha dato infine lettura del
documento conclusivo, che verrà diffuso a mezzo di tutti i canali
informativi, così concepito:
I
partecipanti alle giornate di studio promosse a Monfalcone sul tema «Diritti ed esigenze
dell'anziano non autosufficiente» esprimono, quale documento conclusivo dei
lavori, quanto segue:
Premessa
Si è notata
la carenza di una corretta informazione della
popolazione riguardo i propri diritti e le risorse economiche, di servizi ed
operatori, esistenti sul territorio.
Per tale
motivo si sollecita la creazione di un centro di conoscenza, informazione,
consulenza e documentazione riguardo le risorse
esistenti sul territorio, la pubblicizzazione dei
servizi istituzionali e del privato sociale, e della loro utilizzazione ed
accesso. Accanto a questo, va curata una corretta informazione riguardo la
legislazione esistente nell'ambito economico,
contribuzioni per singoli e famiglie. In particolare si propone la stesura, stampa e diffusione capillare di un
«vademecum» socio-sanitario, da realizzarsi in collaborazione con le
istituzioni e l'U.S.L.
Testo
Tutti i
cittadini che, a causa delle proprie condizioni psico-fisiche o dell'età
avanzata, non sono in grado di svolgere da soli le proprie funzioni della vita quotidiana hanno diritto alla sicurezza sociale attraverso:
-
prestazioni sanitarie e para-previdenziali a carico dello Stato, se ammalati;
-
prestazioni para-previdenziali, se non autosufficienti per motivi non
sanitari.
Poiché, in assenza di servizi alternativi al ricovero
ospedaliero, il rifiuto delle ammissioni, o le dimissioni forzate negli
ospedali, si configurano come una negazione del diritto all'assistenza
sanitaria, ed al fine di ridurre le degenze improprie, nel rispetto di tale
diritto, si sollecita la creazione di servizi territoriali alternativi. Ovvero:
-
potenziamento e creazione ex-novo di servizi quali
assistenza generica, specialistica, infermieristica, protesica,
riabilitativa, sia ambulatoriale che a domicilio;
-
attivazione di «corsie preferenziali» per l'accesso a
tutte le strutture sanitarie da parte dei soggetti a rischio;
- attivazione di trasporti per i medesimi soggetti, con mezzi adeguati,
anche per soggetti non ricoverati impossibilitati a fruire dei mezzi
tradizionali.
Utilizzazione
dei posti letto per anziani
non
autosufficienti presso i presidi ospedalieri di Cormons
e Grado
Pur non
condividendo l'uso improprio che spesso viene fatto
delle case di riposo, si chiede che, fin tanto che tali strutture sono le
uniche risorse di cui si dispone, i costi di ricovero dell'anziano cronico
vengano sostenuti dalla collettività, senza gravare sull'utente o sulla sua
famiglia.
Si propone,
a questo fine, che vengano riconvertiti i fondi che i
vari enti erogano alle persone non-autosufficienti e disabili (assegno di
accompagnamento, pensione invalidità civile, contributi comunali, ecc.), al
fine di garantire loro un idoneo ricovero quando necessitino di assistenza sanitaria
continuativa.
LETTERA
DI DIFFIDA AI DIRETTORI SANITARI
Pubblichiamo
il testo della lettera inviata dalla Sezione di Venezia dell'ULCES ai
direttori sanitari per contrastare le dimissioni di anziani
cronici non autosufficienti.
Alla scrivente associazione risulta
che avete in programma le dimissioni del paziente in oggetto. A tal proposito
si fa presente che, trattandosi di ammalato non
autosufficiente, privo di congiunti tenuti al suo mantenimento in grado di
provvedervi, e comunque trattandosi di paziente la cura del quale compete al
Servizio sanitario nazionale, senza limiti di durata, tale dimissione, in
assenza di altro servizio che se ne faccia adeguatamente carico, si
configurerebbe come abbandono di incapace affidato alle cure dell'ospedale.
Si fa inoltre presente che, ai sensi dell'art. 433 e
successivi del codice civile, ai congiunti non conviventi compete
unicamente la corresponsione degli alimenti, nella misura stabilita dal giudice,
limitatamente al soddisfacimento dello stato di indigenza e non al
soddisfacimento di una assistenza globale. Quest'ultima
compete al coniuge convivente se trattasi di persona sana ed al Servizio
sanitario nazionale se ammalata.
Si invita pertanto
www.fondazionepromozionesociale.it