LE INIZIATIVE NELL'USSL 27 PER
FRANCO MONDINO (*) - FRANCO
MALERBA (**)
L'USSL 27, in collaborazione con il Gruppo famiglie
affidatarie di zona, fin dal 1982 ha promosso una serie di iniziative
per la pubblicizzazione dell'affidamento familiare.
Gli obiettivi che si è inteso raggiungere possono
così riassumersi:
- promuovere un modello culturale
volto a considerare l'affidamento familiare quale significativo strumento
alternativo al ricovero in istituto
di minori;
- contribuire a rivalutare le esperienze di famiglie
affidatarie della zona;
- procedere al reperimento di nuove famiglie
affidatarie;
- attivare una corretta educazione socio-sanitaria
che fornisce, tra l'altro, la conoscenza dei servizi socio-sanitari esistenti
sul territorio
- favorire il coinvolgimento, specie a livello di
distretto, degli operatori con i gruppi già esistenti a livello spontaneo, ad
esempio gruppi parrocchiali, assemblee di genitori e/o insegnanti nelle
scuole, circoli culturali ecc.;
- organizzare incontri pubblici «partecipati», a
livello di USSL tra amministratori, operatori,
famiglie affidatarie, ANFAA e 9e cosiddette «sedi privilegiate d'informazione»
(circoli, organizzazioni, parrocchie).
La campagna di pubblicizzazione
si è articolata nelle seguenti fasi:
1) invio di materiale informativo agli organi di
stampa, radio ad emittenza locale ecc.;
2) predisposizione di locandine, manifesti e depliants illustrativi;
3) coinvolgimento del distretto scolastico di zona;
4) riconoscimento formale del
Gruppo famiglie affidatarie di zona con messa a disposizione sia del locale per le riunioni sia di un operatore a supporto del
gruppo. Tale riconoscimento ha costituito un valido e preciso riferimento per
tutti coloro che sono interessati all'affidamento
familiare.
Gran parte del lavoro è stato
svolto con le scuole della zona, con l'intento di arrivare a sensibilizzare
una vasta fascia della popolazione e in modo immediato.
Quindi le iniziative, a tal proposito, attivate sono state:
negli anni
1983/84 con le scuole elementari e medie:
- invio ad ogni classe, attraverso il distretto
scolastico, di uno stampato riguardante l'affidamento familiare, che ha
permesso agii insegnanti di affrontare con gli alunni e le loro famiglie il problema del disagio minorile;
- partecipazione degli operatori ai consigli di
classe e/o alle assemblee dei genitori con io scopo di
presentare i servizi socio-sanitari, facendo particolare riferimento
all'affidamento familiare;
- assemblee pubbliche, a livello di distretto,
realizzate a distanza di tempo dall'invio dello stampato, con presentazione
delle esperienze di affidamento condotte dalle
famiglie affidatarie;
negli anni 1986/87
con le sole scuole medie inferiori:
Predisposizione di un concorso tra
gli alunni delle scuole medie presenti sul territorio dell'USSL 27 per la
realizzazione di un manifesto pubblicitario
sull'affidamento, di dimensione 50x70 cm. da eseguirsi con qualsiasi tecnica,
corredato, se ritenuto opportuno, anche da slogan pubblicitario.
Gli interessati potevano disporre nella stesura sia
di locandine, sia di informazioni dirette degli
operatori e delle famiglie affidatarie.
Alcuni rappresentanti delle famiglie affidatarie
hanno contattato tutti i presidi delle scuole medie, segnalando ulteriormente
l'iniziativa e offrendo la propria disponibilità ad incontrare le classi
interessate.
Gli elaborati pervenuti sono stati 251, provenienti
da 6 scuole diverse (Scuole medie Nino
Costa e A. Viola di Ciriè, Scuole
medie di Caselle, di Borgaro, di Nole,
di San Francesco al Campo), coinvolgendo oltre 300 alunni.
Una giuria composta da un
delegato del Comitato di gestione, dal Presidente del distretto scolastico,
dal rappresentante delle famiglie affidatarie, da rappresentanti del servizio
socio-assistenziale dell'USSL 27 e da rappresentanti del corpo docente ha
individuato l'elaborato classificato primo.
Alla classe a cui apparteneva l'autore dell'elaborato è stato erogato un assegno di Lire 200.000 da
utilizzare per le attività didattiche. Tale elaborato, inoltre, sarà utilizzato
dall'USSL 27 per la
prosecuzione della campagna di pubblicizzazione
dell'affidamento familiare. Dall'11 al 17 maggio è stata, altresì, allestita
una mostra di tutti gli elaborati pervenuti, a conclusione
della quale è stato organizzato un incontro-dibattito
sulle tematiche dell'affidamento. Numerosissimi sono stati i consensi ricevuti
sull'iniziativa anche da associazioni nazionali che da anni si
interessano dei problemi dell'infanzia in situazioni di difficoltà,
poiché questo progetto parrebbe particolarmente significativo nel suo genere
(Assemblea nazionale famiglie adottive e affidatarie, Coordinamento genitori
democratici, Incontri internazionali di Castiglioncello
«Il bambino violato», ecc.).
I primi risultati di questa ultima
iniziativa sono da riferirsi soprattutto a:
- una maggiore informazione nel
senso di un maggior coinvolgimento della popolazione sulle problematiche
dell'emarginazione ed in particolare
dell'affidamento familiare (insegnanti à ragazzi à genitori);
- maggior crescita culturale che si è dedotta dalla
capacità dimostrata dai ragazzi nel recepire le problematiche sottoposte;
- valorizzazione delle
esperienze dirette condotte dalle famiglie affidatarie;
- incremento del numero delle famiglie disponibili a
diventare affidatarie;
- raggiungimento di una maggiore «sintonia operativa»
tra operatori e famiglie affidatarie. Nonostante queste positive
iniziative è, tuttavia, da evidenziare che nell'USSL 27 la risposta ai bisogni
dei minori è ancora incompleta e ancora non soddisfacente è il rapporto tra
realizzazioni ed obiettivi proposti.
(*) Coordinatore socio-assistenziale
USSL 27 - Ciriè (To).
(**) Componente del Gruppo famiglie
affidatarie USSL 27.
www.fondazionepromozionesociale.it