ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE
ARCHITETTONICHE: LEGGI VIOLATE IMPUNEMENTE FINO A QUANDO?
Da anni sono
state emanate disposizioni per l'eliminazione delle barriere architettoniche:
ricordiamo in particolare la Circolare del Ministro dei lavori pubblici del 19
giugno 1968 n. 4809 «Norme per assicurare l'utilizzazione degli edifici
sociali da parte dei minorati fisici e per migliorarne la godibilità
generale», rimasta del tutto disapplicata.
Scarsa
attuazione ha avuto anche il DPR 27 aprile 1978 n. 384.
A questo
punto occorre intervenire affinché non restino sulla carta le importantissime
norme dell'art. 32 della legge 28 febbraio 1986 n. 41 «Disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria
1986)» (1), la cui applicazione corretta è destinata a risolvere il problema delle
barriere architettoniche per quanto concerne i nuovi progetti di costruzione
di opere pubbliche e, nella misura del possibile, per le ristrutturazioni delle
stesse.
In merito
all'attuazione della legge 41/1986, riportiamo integralmente l'ordine del
giorno n. 336 approvato in data 31 luglio 1987 dal Consiglio della Regione
Piemonte con 40 voti favorevoli e 3 astenuti.
Testo dell'ordine del giorno
IL CONSIGLIO REGIONALE
considerato
che i centri abitati sono costruiti
con barriere architettoniche e d'uso e che tali barriere creano ostacoli al
moltiplicarsi dei rapporti nella convivenza da parte di una pluralità di soggetti
con difficoltà motorie, psichiche e sensoriali;
considerato
altresì che la legislazione dello
Stato in materia, benché parziale e lacunosa, avrebbe dovuto costituire
riferimento per gli interventi nel territorio da parte degli Enti locali;
ricordato che il Consiglio Regionale del Piemonte
promuoveva disposizioni per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli
edifici ad edilizia residenziale pubblica, da realizzarsi da parte degli IACP
e dei Comuni con L.R. n. 54 del 3 settembre 1984 e relativo regolamento del 29
aprile 1985;
ricordato
inoltre che l'art. 87 della L.R.
6.12.84 n. 61 (modifiche ed integrazioni della L.R. 5.12.77 n. 56) prevede di
rivedere i regolamenti edilizi comunali al fine del superamento diffuso delle
barriere architettoniche;
visto che in realtà gli Enti locali hanno quasi integralmente
trascurato di attenersi alle norme dettate dalla legge 31.3.71 n. 118 e
successivo regolamento di cui al D.P.R. 27.4.78 n. 384;
preso atto che la legge finanziaria 1986 (Legge
28.2.886 n. 41), al titolo XII, commi 20, 21, 22, 23, 24 e 25, stabilisce che le
amministrazioni competenti, entro un anno, adottino piani di eliminazione
delle barriere architettoniche affinché le strutture pubbliche e di uso
pubblico, i trasporti e l'arredo urbano siano resi conformi alla predetta
normativa;
preso atto che la legge prevede stanziamenti ai
Comuni per gli interventi di cui sopra da parte dei Ministero Lavori Pubblici e
della Cassa Depositi e Prestiti per oltre 100 miliardi per l'anno 1986;
IMPEGNA LA GIUNTA
1) ad indicare agli Enti locali la necessità di effettuare
un censimento delle strutture pubbliche e private di uso pubblico che non
risultino conformi alle disposizioni del D.P.R. 384/78;
2) a mettere a disposizione degli Enti locali, qualora
non si verifichino impedimenti di natura giuridica, una struttura adeguata per
l'assistenza tecnico-amministrativa;
3) a predisporre un piano di eliminazione delle
barriere architettoniche per quanto di propria competenza, ivi comprese quelle
esistenti nei parchi regionali e nei giardini pubblici;
4) ad attivare urgentemente il processo di formazione
di un numero adeguato di spazi prossimi alle sedi regionali, atti a consentire
il posteggio delle automobili su cui viaggiano i cittadini privi di adeguata
autonomia di movimenti;
IMPEGNA ALTRESI’ LA GIUNTA
ad
operare affinché anche altri Enti pubblici, gli ospedali e le U.S.S.L.
innanzitutto, riservino spazi auto ai cittadini portatori di handicaps.
INVIA
il
presente ordine del giorno a tutti i Comuni del Piemonte.
(1) Le disposizioni della legge
41/1986 concernenti le barriere architettoniche sono state riportate nel n. 74
di Prospettive assistenziali a pag.
53.
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