Prospettive assistenziali, n. 85, gennaio-marzo 1989

 

 

Notiziario del Centro italiano per l'adozione internazionale

 

 

COSTITUZIONE DEL COMITATO EUROPEO DELLE ORGANIZZAZIONI CHE OPERANO NEL CAMPO DELL'ADOZIONE

 

Il 28 maggio 1988 a Padova, nel corso dei lavori del VI Seminario delle Organizzazioni che operano in Europa nel campo dell'adozione, promosso dal CIAI, Centro italiano per l'adozione internaziona­le e dalla Regione Veneto, con il patrocinio della Comunità economica europea, si è costituito I'European Council of Adoption Organizations (ECAO) di cui le seguenti Organizzazioni sono i membri fondatori: Adoptio, Svizzera; Ciai, Centro italiano per l'adozione internazionale, Italia; Enfants de l'espoir, Belgio; Inter-adoptie, Belgio; Servizio sociale internazionale, Italia; Sourires d'enfants, Belgio; Terre des hommes, Repubblica federale tedesca.

 

 

Atto costitutivo dell'ECAO

 

Obiettivi dell'ECAO

1. Prevenire l'abbandono dei minori, studiando e proponendo programmi di aiuto mirati, special­mente riferiti a situazioni considerate altamente a rischio.

2. Adoperarsi affinché ogni minore abbia una famiglia con la quale vivere: quella di origine prioritariamente ed in subordine quella adottiva nazionale o straniera.

3. Denunciare e ostacolare l'adozione privata, il traffico di bambini e l'adozione pre-natale.

4. Migliorare e uniformare le legislazioni per la tutela dell'infanzia.

5. Promuovere accordi bilaterali tra Stati e parallelamente, convenzioni internazionali in ma­teria di adozione.

 

Compiti dell'ECAO

a. Attivare ricerche, studi, dibattiti e convegni per creare una cultura della maternità-paternità responsabili.

b. Raccogliere e diffondere dati e documenta­zione concernente l'adozione internazionale sia nei Paesi d'origine sia nei Paesi adottivi.

c. Favorire lo scambio di informazioni tra i membri associati e anche all'esterno quando rite­nuto opportuno.

d. Stimolare ed assicurare un elevato livello qualitativo di tutte le organizzazioni associate. (Il concetto di «qualità del lavoro» è descritto nell'appendice «A» ed è parte integrante dell'atto costitutivo dell'ECAO).

e. Dar vita a un notiziario come sistema di co­municazione interna.

f. Pubblicare una rivista di informazioni.

g. Rappresentare i membri dell'ECAO in occa­sione di specifici eventi e progetti internazionali.

h. Collaborare con quanti, in ogni Paese, perse­guono gli stessi obiettivi.

L'ECAO si avvarrà inoltre della collaborazione del «Gruppo di lavoro delle agenzie europee di adozione», formato da organizzazioni non neces­sariamente associate all'ECAO, ma che formal­mente aderiscono al Milano statement. Tale grup­po di lavoro si occuperà di progetti specifici, ope­rando in base a criteri appositamente predisposti.

Si impegnano inoltre a:

5. Proporre l'adozione internazionale solo per i bambini già abbandonati, non esercitando alcuna pressione, inclusa quella economica, al fine di ottenere un maggior numero di assegnazioni di minori.

6. Applicare solo procedure legali che assicu­rino l'adozione legittimante, garantendo che ogni pratica sia completata il più celermente possibile e che l'adozione sia legalizzata secondo la legge del paese adottivo.

7. Farsi responsabile dei metodi di lavoro dei propri rappresentanti e garantire che tali metodi siano in accordo con gli obiettivi e gli scopi qui menzionati.

8. Retribuire í propri rappresentanti che lavo­rano nei Paesi di origine dei minori con stipendi fissi e non a singolo bambino.

9. Non consentire che pratiche di adozione in­ternazionale creino vantaggi economici a persone o enti, sia nei Paesi di origine che in quelli adot­tivi, prevedendo solo il riconoscimento delle spe­se vive.

10. Occuparsi solo di quelle famiglie che ab­biano già ottenuto una preventiva autorizzazione all'adozione internazionale dalle autorità prepo­ste, quando ciò sia previsto.

11. Aiutare nel miglior modo possibile gli aspi­ranti genitori adottivi ad affrontare il loro, ruolo. 12. Garantire ai Paesi di origine l'invio di rela­zioni progressive sull'inserimento del minore e, se richiesto, di una sua fotografia.

13. Seguire l'inserimento del bambino dopo il suo arrivo in famiglia.

14. Garantire la continuità e la qualità del lavo­ro, avvalendosi di personale dotato di esperienza e/o qualifiche professionali adeguate.

 

Soci dell'ECAO

Ciascuna agenzia europea di adozione può as­sociarsi all'ECAO a condizione che:

- abbia sottoscritto il «Milano Statement»;

- si impegni a rispettare, attuandoli, i conte­nuti dell'ECAO.

 

(Appendice A)

 

Definizione del concetto di «qualità del lavoro»

Considerato che l'adozione internazionale do­vrebbe essere l'ultima risorsa alla quale ricorre­re, è indispensabile:

a) individuare e attuare una serie di misure preventive per evitare che la disgregazione fa­miliare porti all'abbandono dei bambini;

b) rivolgere speciali attenzioni a quei gruppi altamente a rischio quali possono essere le ra­gazze madri o le famiglie composte da un solo genitore;

c) sostenere e incoraggiare programmi per la adozione nazionale e l'affidamento familiare;

Le organizzazioni che si associano all'ECAO si impegnano a migliorare la qualità del proprio la­voro attraverso il rispetto e l'applicazione prati­ca di:

1. Declaration on Social and Legal Principles relating to the Protection and Welfare of Children, with Special Rerence to Foster Placement and Adoption Nationally and Internationally.

2. Guidelines for Inter-country Adoption, Brig­hton.

3. Leggi e regolamenti nazionali e stranieri.

4. Statements sottoscritti.

 

 

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