Prospettive assistenziali, n. 89, gennaio-marzo 1990
Specchio nero
A GENOVA CONTINUA
L'ABBANDONO CRIMINALE DEGLI ANZIANI
La vicenda della signora Luigina Pittaluga (Cfr. Prospettive assistenziali, n. 88,
ottobre-dicembre 1989), dimessa dall'ospedale di Capoligure e costretta a
vagare in ambulanza per ben sette ore fra i nosocomi S. Carlo e Martinez, si è
conclusa il 13 dicembre 1989 con la morte, avvenuta nell'istituto di riposo
Doria di Genova.
Nonostante la gravità della situazione psicofisica
della signora Pittaluga e le denunce dei giornali, l'ospedale Martinez se ne
sbarazza e la trasferisce al suddetto istituto di assistenza.
Nel
frattempo, si sono verificati altri due fattacci.
Caterina Conte, di 93 anni è morta sull'autostrada
Genova-Savona a bordo di una ambulanza che cercava di trasportarla al nosocomio
di Pietra Ligure, dopo che i tre ospedali di Genova l'avevano respinta. La
signora Conte, da tempo in precarie condizioni perché colpita da tumore, era
stata colta da emorragia polmonare.
Maria Campanile, di 82 anni, per tre ore è rimasta a
soffrire su una barella del pronto soccorso di Pegli, scossa da fortissime
convulsioni provocate da dolori lancinanti. Da notare che all'ospedale
Martinez c'era una stanzetta vuota, ma «è
destinata a un paziente che l'ha prenotata» (1) per cui viene rifiutato il
ricovero della signora Campanile.
Per difendere i diritti negati delle tre donne e
delle altre migliaia di anziani illegalmente espulsi dal settore sanitario,
nessuno è intervenuto ad esclusione della Sezione ULCES di Genova Ponente (2),
nessuno, né la Chiesa, né i volontari, né le associazioni, né il tribunale per
i diritti del malato.
Si è trattato di pavidità o l'eutanasia da abbandono
degli anziani è culturalmente e operativamente ammessa a Genova?
PER ESSERE CURATI BISOGNA
CHIAMARE I CARABINIERI E IL MAGISTRATO?
Per trovargli un letto presso l'ospedale di Garbagnate
Milanese, è dovuto intervenire un magistrato.
Stante le sue gravi condizioni di salute, il sig.
G.B. di 78 anni, a cui era stata riconosciuta 5 anni fa l'invalidità permanente,
era stato trasportato al pronto soccorso dell'Ospedale di Garbagnate con tanto
di richiesta di ricovero sottoscritta dal suo medico curante.
A seguito del rifiuto dell'ammissione espressa dai
medici del pronto soccorso, i carabinieri si sono rivolti alla dottoressa
Cassano della Procura della Repubblica di Milano che ha ordinato il ricovero.
Un'altra drammatica e sciagurata vicenda che dimostra
il livello di degrado umano a cui si è pervenuti a seguito del non
riconoscimento agli anziani cronici non autosufficienti della loro condizione
di malati, non riconoscimento di cui si è sempre fatto paladino l'Assessore
della Regione Lombardia M. Fappani.
(1) Cfr. Il Secolo XIX
del 7 gennaio 1990.
(2) Cfr. Il Lavoro del 9 novembre 1989 «Anziani non autosufficienti -
L’indignazione non basta». In merito alle vicende delle signore Campanile,
Conte e Pittaluga, la sezione ULCES di Genova Ponente ha presentato tre
esposti alla Procura della Repubblica di Genova.
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