Prospettive assistenziali, n. 90, aprile-giugno 1990
Libri
CARLO
HANAU (a cura di), I nuovi vecchi - Un
confronto internazionale, Maggioli Editore, Rimini, 1987, pp. 317, L.
35.000.
Per una corretta impostazione della tutela della
salute, è indispensabile conoscere le esperienze non solo del paese in cui si
vive, ma occorre allargare la conoscenza anche agli altri Stati.
A questa precisa esigenza risponde il volume curato
da Carlo Hanau.
Le esperienze riguardano Francia (Maryse Gadreau),
Germania Federale (Annette Merschbrock-Bäuerle, Elisabeth Redler-Hasford e
Wilhelm van Eimeren), Gran Bretagna (Alan Maynard), Svizzera (Pierre
Gilliaud), Québec-Canada (Charles Tilquin e Godelieve Vanderstraeten), Stati
Uniti (Barbara Wolfe) e Italia (Carlo Hanau).
L'analisi concerne gli aspetti fondamentali: crescita
del numero e delle esigenze degli anziani, spesa per la sicurezza sociale,
risultati dell'assistenza in relazione ai costi, valutazione degli oneri
economici, efficienza nell'uso delle risorse, forme più valide di intervento,
prospettive future.
Per quanto concerne l'ottimizzazione del rapporto
costo/utilità, Hanau rileva nell'introduzione che «occorre procedere alla stesura del piano di assistenza individuale,
contabilizzando i costi complessivi per interventi sociali e sanitari
Al riguardo
cita il metodo canadese che «tende a quantificare le necessità dell'anziano a
partire dalle sue condizioni reali e potenziali; si stabilisce così il numero
di minuti di assistenza giornaliera necessari al soddisfacimento dei suoi
bisogni, distinguendo le quattro dimensioni principali, che rispecchiano le
quattro categorie di operatori da impiegarsi: medici, infermieri, riabilitatori,
addetti all'assistenza di base e sociale».
In Canada «la
valutazione dei bisogni e dei costi viene effettuata non solo nel breve, ma
anche nel lungo periodo: spesso l'istituzionalizzazione diventa una condizione
irreversibile, e pertanto la cura di un episodio acuto, che di primo acchito
può apparire meno costosa nella forma del ricovero, perde questo vantaggio se
la visione dei costi si allunga al periodo successivo. La cura a domicilio,
anche se più costosa nei primi giorni, favorisce il mantenimento e il successivo
recupero di una maggiore autonomia dai servizi dl assistenza, e quindi un
risparmio globale».
Per la ricchezza delle notizie e delle valutazioni,
il volume è un sussidio indispensabile per tutti coloro che (amministratori,
medici, infermieri, riabilitatori, operatori assistenziali, volontari)
operano nel settore degli anziani.
GEORGES
MINOIS, Storia della vecchiaia dalla
Antichità al Rinascimento, Editori Laterza, Bari, 1988, pp. 357, L. 35.000.
Simone de Beauvoir, viene ricordato nella prefazione
del libro, riteneva che fosse impossibile scrivere una storia della vecchiaia.
Georges Minois ha tentato l'impresa e sembra esserci riuscito.
In questa prima parte del lavoro, che prevede in
futuro la pubblicazione di un secondo volume, l'Autore delinea la storia della
vecchiaia dalla Antichità al Rinascimento.
L'Autore, nell'introduzione, motiva la sua «impresa»
con il rinnovato interesse per i vecchi cui assistiamo nella nostra epoca. Egli
ritiene che tale interesse tocchi tutti i campi, ma in particolare ricorda
l'evoluzione avvenuta nell'ambito della medicina con la nascita, da parte dei
medici specializzati nella cura degli anziani, di un nuovo modo di affrontare i
problemi della vecchiaia: la geriatria.
Nonostante l'interesse mostrato ultimamente dagli
storici per varie tematiche di tipo sociale-antropologico, la vecchiaia è
sempre passata sotto silenzio: i documenti di epoche lontane come il Medio evo
o !'Antichità trascurano questa parte della vita perché solitamente i vecchi
vengono assimilati alla massa degli adulti.
Fin dall'inizio dell'opera, l'Autore afferma che la
storia occidentale, dall'Antichità al Rinascimento, non conosce una evoluzione
costante, in meglio o in peggio, del ruolo sociale dei vecchi: tale storia è
caratterizzata, invece, da molte fluttuazioni, pur nell'ambito di una tendenza
generale alla degradazione: «Ogni società
ha i vecchi che si merita, ogni tipo di organizzazione socio-economica e
culturale è responsabile del ruolo e dell'immagine della vecchiaia, la sua
svalutazione o valorizzazione, dipendono da questo».
L'Autore conclude che ogni società «teme il logoramento e la sterilità della vecchiaia»
e che ovunque alla vecchiaia è sempre stata preferita la giovinezza. Mentre il
pensiero cristiano ha tentato di familiarizzare i credenti con la morte, vista
come momento di passaggio verso la vita eterna, spesso il pensiero pagano ha
addirittura preferito il suicidio alla vecchiaia.
Essendo la vita delle varie società basata sulla
forza e sul vigore fisico, gli anziani si sono sempre trovati in posizione di
svantaggio verso i giovani. In particolare vengono individuati tre fattori che
definiscono lo «status» sociale del vecchio: la fragilità fisica, la conoscenza
e la esperienza, l'alterazione dei tratti fisici. Tra questi solo il secondo
fattore ha avuto, nelle società con una cultura prevalentemente orale, un
ruolo importante nella considerazione sociale del vecchio: il vecchio era
custode della memoria collettiva. Con il diffondersi della parola scritta,
però, la memoria degli anziani diventerà progressivamente inutile.
Lo studio si conclude con un'ultima considerazione,
particolarmente incisiva: i periodi storici che sono stati maggiormente
esigenti e perciò crudeli nei confronti dei vecchi sono stati quelli in cui la
figura di questi ultimi è stata maggiormente idealizzata. Per questo l'Autore
auspica che si consideri la vecchiaia a partire dalla realtà, invece che da un
modello astratto: «Studiare i vecchi e
adattare la società ai loro bisogni, piuttosto che l'inverso».
AMEDEO
SANTOSUOSSO, Guida per conoscere e
salvaguardare i tuoi diritti, Hoepli Editore, Milano, 1988, pp. 814, L.
22.000
Come si legge nell'introduzione, «lo stato dei diritti civili in Italia non è oggi dei più brillanti».
Concorrono a determinare questa situazione non solo gli antichi mali della
pubblica amministrazione e della giustizia, ma anche, in parte, la scarsa
conoscenza che i cittadini hanno dei loro diritti.
Il volume di Santosuosso, che è l'unico manuale di
autodifesa esistente, merita dunque la massima diffusione.
La guida comprende ventisette capitoli per orientarsi
in ogni situazione: I poteri della polizia - Davanti ai giudici penali -
Detenuto - Ordine pubblico - Circolazione stradale - Tossicodipendenza -
Prostituzione - Transessualità - Davanti ai giudici civili - Burocrazia e
giustizia amministrativa - Riservatezza e diritti delle persone - Consumatore
- Ambiente - Malato - Malato di mente - Handicap - Matrimonio e convivenza -
Donna - Minorenne - Omosessuale - Lavoratore - Inquilino - Servizio militare e
servizio civile - In caso di morte - Straniero - Leggi e Costituzione - Europa
e diritti dell'uomo.
Due critiche: riteniamo che l'opera sarebbe più
completa se comprendesse un capitolo riguardante l'assistenza (servizi
alternativi, istituti di ricovero, contributi richiesti dagli enti pubblici
all'interessato ed ai parenti tenuti agli alimenti, ecc.) e se contenesse
indicazioni relative agli obblighi del Servizio sanitario nazionale nei
confronti degli anziani cronici non autosufficienti.
AA.VV.,
L'emarginazione del «senza fissa dimora»:
un problema aperto, Ufficio promozione umana della Caritas ambrosiana,
Milano, Via s. Bernardino 4, 1988, senza indicazione di prezzo.
Il volume raccoglie gli atti del convegno svoltosi a
Milano il 20-21 giugno 1987.
Indice:
- Donatella Brambati, Gli interventi a favore dei senza
fissa dimora: tra supporto e legame;
- Maurizio Lombino, Identità e bisogni dei senza
fissa dimora oggi: aspetti evolutivi;
- Francesco Dante, Pubblico, privato e volontariato:
organizzazione e modalità di risposta;
- Claudio Cavenaghi, Nuove forme di solidarietà;
- Lavori di gruppo (Dall'ascolto alla realizzazione
delle risposte - Oltre i bisogni primari; Protagonismo e autogestione: quali
esperienze? - Il progetto: socializzazione e autonomia, recupera e
riabilitazione; Coordinamento e integrazione fra servizi pubblici e privati;
Territorio e prevenzione primaria; I giovani categoria a rischio: quale
prevenzione; Formazione degli operatori; Alcolismo; La donna senza fissa
dimora: quali risposte?);
- Sintesi unitaria dei lavori di gruppo;
- Giuseppe Bracco, L'intervento dell'ente pubblico;
- Fiorenzo Bugatti, Prospettive del Coordinamento
Nord Italia dei senza fissa dimora;
- Giuseppe Zola, Un fenomeno provocatorio;
- Angelo Bazzari, Strategie di cambiamento;
- Sandra Rocchi, Continuare il confronto.
www.fondazionepromozionesociale.it