Prospettive assistenziali, n. 90, aprile-giugno 1990

 

 

Notiziario del Centro italiano per l'adozione internazionale

 

 

LETTERA APERTA DI FAMIGLIE ADOTTIVE ALLE ISTITUZIONI E AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

 

Siamo genitori adottivi, da diversi anni. I nostri figli sono grandi; alcuni, già sposati, ci hanno resi nonni. Qualcuno, fra i più grandi, ha voluto sottoscrivere questo appello. Diversi di noi hanno anche figli di sangue, non diciamo «naturali», perché tutti i rapporti genuini fra genitori e figli sono naturali. Alcuni hanno adottato minori han­dicappati.

Consideriamo la nostra esperienza valida, umanamente ricca; la rifaremmo e ci sentiamo di proporla ad altre famiglie.

I nostri figli adottivi hanno una famiglia, magari non perfetta, ma vera.

Per questo vogliamo reagire di fronte alla campagna che, partendo dal caso della bambina filippina e di altri casi messi clamorosamente in piazza, tende a squalificare l'adozione e le fami­glie adottive.

Si è arrivati a dire, da parte di persone poste ai massimi vertici dello Stato, che noi, genitori adottivi, portiamo via i bambini ai disoccupati! Non ci sentiamo davvero ladri di minori!

Abbiamo accolto ed amato bambini che ave­vano perso o mai avuto il calore di una famiglia: li abbiamo cresciuti nel rispetto e nella com­prensione dei loro genitori d'origine, che, per le vicende della vita, non erano stati in grado di svolgere il loro ruolo.

Riteniamo tutt'ora valido il principio fonda­mentale della legge sulla adozione, sia l'origi­naria legge del '67 sia la legge di modifica dell'83, secondo cui al centro c'è prima di tutto il diritto del minore ad una famiglia valida e non quello della famiglia, di sangue o adottiva, ad un minore.

Di conseguenza resta centrale il ruolo del Tri­bunale per i Minorenni e dei Servizi sociali, con compiti di tutela dei diritti dei minori e quindi di intervento sia nell'individuazione tempestiva degli stati d'abbandono, quando questi sono evi­denti, con conseguente dichiarazione di adotta­bilità dei minori, sia nella selezione rigorosa degli aspiranti genitori adottivi.

È certo che, se ci sono casi singoli di abusi nel senso di immotivate dichiarazioni di adotta­bilità (da denunciare comunque con precisione di dati e non con generiche accuse), ben più nu­merosi sono i casi di mancate decisioni, rinvii, rientri in «prova» presso i genitori d'origine, che fanno soffrire per anni dei bambini in situazioni angoscianti; con il risultato di avere dei «minori difficili» che provocano poi, quando si realizza­no, «adozioni difficili».

C'è tuttavia da chiedersi se il giudizio sulla validità della legge debba essere basato su al­cuni eventuali casi di scorretta applicazione e non piuttosto sulle migliaia di adozioni che han­no raggiunto lo scopo che la legge stessa si pre­figgeva.

Alcuni di noi hanno adottato minori provenien­ti da paesi del Terzo Mondo. Sappiamo che l'ado­zione non risolve il problema delle masse di mi­nori che vivono nella miseria dei paesi sotto­sviluppati: per certi bambini, in reale situazione di abbandono, è però la soluzione possibile. Ri­teniamo che, tanto più per questi minori facil­mente preda di abusi e speculazioni, la legge debba essere applicata con il massimo scrupolo, per stroncare il mercato dei bambini e per evita­re che gli aspiranti genitori adottivi, ed in parti­colare quelli non idonei, possano precostituire situazioni di fatto evitando di sottoporsi ad un corretto accertamento delle loro capacità edu­cative.

Dal varo della prima legge del '67 più di 50.000 bambini hanno trovato famiglia grazie all'ado­zione: crediamo che molto si debba e si possa tare per raggiungere gli scopi della legge, tenen­do conto delle norme stabilite per tutelare gli interessi prioritari dei minori. Attualmente in Italia ci sono ancora 55.000 minori in istituto, molti dei quali in età inferiore ai 14 anni. Sono troppi! E tutti sanno quanto siano negative le conseguenze dell'istituto su tutta la vita dì una persona.

Una corretta collaborazione fra amministra­tori, giudici minorili, operatori sociali e famiglie adottive può ridare serenità a tanti bambini.

 

Maria Clara e Walter Cavallini - Torino, Maria Teresa e Romano Moniotto - Torino, Bruna e Car­lo Baffert - Torino, Laura e Carlo Amerio - Tori­no, Maria Adele e Elio Roggero - Torino, Lucia e Domenico Vietti - Torino, Anna e Carlo Delma­stro - Torino, Clemi e Ercole Premoli - Torino, Franca e Sergio Chiarle - Buttigliera Alta, Anna e Nino Giannetti - Avigliana, Giannina e Ivo Fo­gliasso - Torino, Giuliana e Mario Deorsola - To­rino, Marilena e Antonio Marchina - Torino, Auro­ra e Franco Cignetti - Vlllarbasse, Anna e Attilio Mirano - Arona, Anna Maria e Franco Maglione -Grugliasco, Lucia e Raimondo Bonincontro - Chie­ri, Carla e Gaetano Quadrelli - Torino, Elvira e Paolo Odone - Torino, Laura e Franco Lusso - To­rino, Marisa e Bruno Curtis - Torino, Maria Rosa e Adriano Mantovani - Torino, Maria Nella e En­rico Gualchi - Torino, Marisa e Francesco San­tanera - Pino Tor.se, Daniela e Domenico Canardi - Torino, Maria Pia e Giuliano Nozzoli - Torino, lolanda e Piercarlo Mori - Torino, Anna e Mauro Bertolino - Torino, Laura e Enrico Nodone - Gia­veno, Maria e Edoardo Rossi - Torino, Anna Maria e Angelo Piacentini - Torino, Ida e Franco Bosco - S. Maurizio Can.se, Cristina e Beppe Bor­dello - Torino, Maria Teresa e Gianfranco Tesso­re - Perrero, Piera e Giorgio Vergnano - Trofarel­lo, Andrea, Elisabetta, Paola e Chanda Cavallini - Torino, Gina e Giuseppe Viarengo - Torino, Lu­ciana e Giovanni Agostinelli - Torino, Ivana e Marco Tommasino - Torino, Maria Teresa e Gian­franco Angeli - Torino, Marisa e Gianni Beschi - Torino, Maria Pia e Carlo Pigato - Torino, Silvia e Giuseppe Simonis - Torino, Clelia e Giorgio De Stefanis - Caselette, Onofria e Sabatino Toscani - Avigliana, Marina e Piergiorgio Vai - Villarbas­se, Laura e Gigi Strocchi - Villarbasse, Adelaide e Marco Cintura - Venaria, Elisa e Renato Alber­ti - Pinerolo, Anna Bruna e Vittorio Grimaldi - Al­pignano, Maria e Ferruccio Aniceto -Torino, Or­sola e Paolo Marocco - Villafranca Piemonte, An­na Maria e Luigi Boffano - Grugliasco, Anna e En­zo Infante - Torino, Laura e Cesare Pregno - Tori­no, Giovanna e Leandro Sozzo - Torino, Franca e Erminio Grosselle - Torrazza Piemonte, Marghe­rita e Piero Scarrone - Torino, Giovanna e Pier­giorgio Gosso - Brandizzo Anna Maria e Gian­carlo Durelli - Torino, Carla e Lorenzo Francone - Torino, Rina e Mario Chiavario - Torino, Isabel­la e Roberto Zullo - Torino. Odile e Renzo Galli­na - Beinasco, Amalia e Gilberto Francescon - Moncalieri, Luciana e Lorenzo Gazzaniga - Tori­no, Silvia e Mauro Maurino - Perosa Argentina, Carla e Giorgio Zanolli - Torino, Anna Maria e Giuseppe Sartorel - Piossasco, Maria e Franco Rossi - Torino, Gigliola e Luigi Dirindin - Rivoli.

 

Per informazioni: Baffert (79.41.37) - Giacomet­ti (58.77.55) - Tommasino (38.91.59) - Infante (71.38.62).

 

 

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