Prospettive assistenziali, n. 91, luglio-settembre 1990

 

 

Notiziario dell'Unione per la lotta contro l'emarginazione sociale

 

 

COSTITUITA L'ASSOCIAZIONE SOLIDARIETA E VOLONTARIATO A DOMICILIO

 

Su iniziativa dell'ULCES è stata costituita a Torino con atto notarile del 18 aprile 1990, l'Associazione Solidarietà e Volontariato a domicilio (ASVAD), che ha (art. 2) «lo scopo di promuo­vere, organizzare e gestire attività di volontariato presso il domicilio di anziani, handicappati e minori che necessitano di un intervento di sostegno» con la precisazione che «gli interventi di sostegno ai singoli o ai nuclei familiari non pos­sono essere sostitutivi delle prestazioni sanitarie, assistenziali e sociali di competenza degli enti pubblici».

L'art. 3 dello statuto stabilisce che «il volon­tariato di sostegno domiciliare ha lo scopo di favorire la permanenza a casa loro delle persone in difficoltà o malate, in particolare di quelle seguite dal servizio di ospedalizzazione a domicilio».

A sua volta l'art. 4 prevede che «gli interventi del volontariato di sostegno domiciliare si svolgano prioritariamente a casa delle persone e dei nuclei familiari, nel territorio (accompagnamento, disbrigo di pratiche, frequenza dei servizi, ecc.) al fine di favorire la massima socializzazione possibile. Anche nei casi di ricovero presso strutture ospedaliere o assistenziali, gli interventi di sostegno possono essere assicurati al fine di consentire la continuità delle prestazioni».

L'attività di sostegno non è disgiunta dalla di­fesa dei diritti. Infatti l'art. 5 sancisce: «L'Associazione Solidarietà e Volontariato a domicilio può assumere tutte le iniziative necessarie per la tutela delle esigenze e dei diritti degli anziani, degli handicappati, dei minori malati o in diffi­coltà».

È inoltre stabilito (art. 7) che «i volontari che svolgono le attività di volontariato domiciliare, devono sottoscrivere una dichiarazione per l'as­sunzione dei seguenti impegni:

- prestazioni di attività di volontariato domi­ciliare con carattere di continuità e per almeno tre ore settimanali;

- partecipazione alle iniziative di formazione dì base e di aggiornamento, organizzate dall'as­sociazione in collaborazione con gli enti pubblici interessati, nel corso delle quali possa essere valutata anche l'idoneità all'azione di volonta­riato in questo specifico ambito;

- riconoscere all'utente il diritto di rifiutare l'intervento e garantire il pieno rispetto delle convinzioni etiche, religiose e filosofiche del pa­ziente e dei suoi familiari;

- non interferire in alcun modo nei rapporti fra paziente, familiare e gli operatori dei servizi pubblici e privati;

- non riferire a nessuna persona o organiz­zazione in merito ai fatti personali riguardanti il paziente e i suoi familiari;

- non accettare alcun compenso o dono da parte del paziente e dei familiari;

- segnalare esclusivamente all'Associazione notizie sulla attività prestata, limitatamente a quanto deve essere trasmesso per garantire la funzionalità degli interventi di volontariato a do­micilio, senza alcun riferimento a fatti personali del paziente e dei familiari».

 

L'ASVAD ha sede in Torino, Via Artisti 34 ed è presieduta da Anna Gallo, tel. 011-741.23.38 (ore ufficio).

 

 

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