Prospettive assistenziali, n. 94, aprile-giugno 1991
OSPEDALIZZAZIONE A DOMICILIO E
ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA
La quinquennale esperienza dell'ospedalizzazione a
domicilio dell'USSL Torino VIII e quella di altri analoghi servizi (S. Donato
Milanese, Vidas, Fondazione Floriani, ecc.) dimostrano che per assicurare
adeguate prestazioni alle persone (anziani, adulti e giovani) con gravi
malattie acute e croniche in alternativa al ricovero in ospedale, occorre che
vi sia un servizio medico, infermieristico e riabilitativo che intervenga per
almeno 10-12 ore al giorno, compresi quelli festivi, garantendo la necessaria
continuità terapeutica.
Ferma restando la centralità del medico di base, è
indispensabile l'intervento di una équipe, équipe che può essere ospedaliera o
territoriale. Quella territoriale può essere costituita da medici di base,
oltre che da infermieri e da riabilitatori. Anzi la presenza di medici di base
sarebbe, a nostro avviso, la soluzione preferibile.
In ogni caso, per la cura domiciliare di pazienti
malati in alternativa al ricovero ospedaliero, è assolutamente insufficiente
l'intervento svolto a livello individuale da medici di base o ospedalieri.
In sintesi l'assistenza domiciliare integrata
dovrebbe essere svolta a livello di équipe medicoinfermieristica-riabilitativa,
il che significa che dovrebbe assumere le caratteristiche di fondo del servizio
di ospedalizzazione a domicilio. L'assistenza domiciliare, così com'è prevista
dal DPR 28 settembre 1990 n. 314, è vantaggiosa solo per i medici di base che,
oltre ai compensi attuali, incassano anche 30.000 lire per ciascun accesso
compiuto a domicilio dei pazienti con gravi patologie, senza che ai pazienti
stessi, a causa delle attuali caratteristiche della medicina di base, siano
fornite prestazioni adeguate alle loro esigenze.
Confronto fra le caratteristiche
dell'ospedalizzazione a domicilio e l'assistenza domiciliare integrata
Il
confronto è fatto facendo riferimento:
- per quanto concerne l'ospedalizzazione a domicilio
al servizio dell'USSL Torino VIII, Ospedale Molinette, Divisione di Geriatria
(1);
- in merito all'assistenza domiciliare integrata ai
DPR 28 settembre 1990 n. 314 «Accordo collettivo,nazionale per la
regolamentazione dei rapporti con i medici di medicina generale» e n. 316
«Accordo collettivo nazionale per la regolamentazione dei rapporti con i
medici specialistici ambulatoriali».
Finalità e
contenuti |
Ospedalizzazione a domicilio |
Assistenza domiciliare integrata |
Pazienti Scopi Prestazioni Esami e prelievi Orario garantito per le
prestazioni domiciliari Rapporti fra medici e infermieri Compensi aggiuntivi economici Coordinamento del servizio Concezione tecnico-scientifica
e organizzativa |
Nessuna esclusione
aprioristica Curare
a casa persone malate, acute e croniche, anziane e non anziane, fornendo
prestazioni analoghe a quelle fornite dagli ospedali Cure
mediche, medico-specialistiche, infermieristiche. Mancano le prestazioni
riabilitative, previste nella delibera istitutiva Vengono garantiti dal
servizio nella stessa misura dei pazienti ospedalizzati Tutti i giorni dalle 8
alle 20 Lavoro in équipe Nessuno né per i medici,
né per gli infermieri Riunioni
giornaliere dell'équipe medico-infermieristica Assunzione
diretta da parte del settore sanitario delle valenze sociali connesse con
la diagnosi, la cura e la riabilitazione. Riconoscimento
del lavoro di gruppo per realizzare corretti interventi diagnostici e
curativi. Costituzione
dell'équipe medica, medico-specialistica e infermieristica, di cui il medico
di medicina generale può - se vuole - far parte integrante. Richiesta agli
altri servizi di fornire - occorrendo - le prestazioni di loro specifica
competenza: assegno di accompagnamento, adattamento alloggio, aiuto
domestico, ecc. |
«Le
ipotesi di attivazione dell'intervento si riferiscono a: -
malati terminali; -
incidenti vascolari acuti; -
gravi fratture in anziani; -
forme psicotiche acute gravi; -
riabilitazione di vasculopatici; -
malattie acute temporanee invalidanti nell'anziano (forme respiratorie e
altro); -
dimissioni protette da strutture ospedaliere» (art. 1, Allegato F, DPR
314/1990) «Le
patologie che consentono l'avvio della assistenza sono quelle per le quali
l'intervento domiciliare di assistenza integrata si presenta alternativo al
ricovero determinabile da ragioni sociali (2) o da motivi di organizzazione
sanitaria» (Art. 2 punto 1, Allegato H del DPR 314/1990). Prestazioni: - di medicina generale; - di medicina
specialistica; - infermieristiche domiciliari; - di aiuto domestico da parte
dei familiari o del competente servizio delle Unità sanitarie locali; - di assistenza sociale
(Art. 1 Allegato H del DPR 314/1990) (3). Nessuna indicazione specifica Nessuna
precisazione. In ogni caso il medico di base non interviene a domicilio nei
giorni prefestivi (salvo che la richiesta sia stata avanzata il giorno
precedente) e quelli festivi, anche se consecutivi. L'argomento non è
trattato. Per
il medico di medicina generale L. 30.000 per ciascun accesso, oltre alla
quota forfettaria. Ai
medici specialisti è attribuito un compenso forfettario rapportato al tempo
di esecuzione di 90 minuti per ciascuna prestazione. Qualora, in occasione
di un singolo accesso, vengano eseguite una pluralità di prestazioni, per
ciascuna prestazione successiva alla prima, il tempo di esecuzione è
determinato in 20 minuti (art. 20 del DPR 316/1990). «II
dirigente medico responsabile del servizio promuove una riunione trimestrale
con i responsabili dell'attività sanitaria distrettuale al fine di
assicurare l'uniformità dei criteri di ammissione ai trattamenti, di verificare
congiuntamente l'andamento del processo erogativo agli effetti della sua
efficienza ed efficacia, di esaminare per le relative soluzioni gli eventuali
problemi connessi alla gestione dell'accordo» (Art. 6, punto 1, allegato H
del DPR 314/1990). «II
dirigente medico responsabile del servizio ed i responsabili distrettuali
possono in ogni momento verificare presso il domicilio la necessità,
l'efficienza e l'efficacia degli interventi attivati» (Art. 7, punto 1,
allegato H del DPR 314/1990). Separazione
della competenza e degli interventi sanitari da quelli sociali e richiesta
di integrazione dei relativi servizi. I medici di medicina generale
continuano ad operare a livello individuale. Nulla
di specifico è previsto per quanto concerne le sostituzioni del medico di
medicina generale per malattie, ferie e altri motivi. Nulla è stabilito per
quanto concerne l'eventuale lavoro di gruppo degli infermieri. |
(1) Cfr. F. Fabris e L. Pernigotti, Cinque anni di ospedalizzazione a domicilio
- Curare a casa malati acuti e cronici: come e perché, Rosenberg &
Sellier, Torino.
(2) Non si capisce quali possano
essere le ragioni sociali che determinano il ricovero ospedaliero, tenuto conto
che le leggi ospedaliere consentono solo il ricovero di persone malate.
(3) Per le prestazioni di aiuto
domestico e di assistenza sociale non vengono né stabiliti limiti di reddito,
né priorità di intervento per la fascia più debole.
www.fondazionepromozionesociale.it