Prospettive assistenziali, n. 95, luglio-settembre 1991

 

 

Notizie

 

 

ANNO EUROPEO DEGLI ANZIANI E DELLA SOLIDARIETÀ TRA LE GENERAZIONI

 

Sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee del 2 febbraio 1991 è stata pubblicata la decisione del Consiglio delle Comunità europee che riportiamo integralmente insieme all'allegato.

 

Testo

Art. 1

Nel periodo dal 1° gennaio 1991 al 31 dicembre 1993 saranno svolte azioni a livello comunitario a favore degli anziani.

 

Art. 2

Le azioni previste all'articolo 1 hanno lo scopo di contribuire, mediante il trasferimento delle conoscenze, delle idee e delle esperienze, so­prattutto nel contesto delle conseguenze del mercato interno, alle azioni svolte negli Stati membri ed intese a:

a) definire, al giusto livello, le strategie preventive destinate a far fronte alle conseguenze economiche e sociali dell'invecchiamento della popolazione, compresi i problemi della dipen­denza e della salute degli anziani;

b) individuare forme innovative di solidarietà tra le generazioni e di integrazione degli anziani;

c) valorizzare il contributo positivo degli anziani alla società.

 

Art. 3

1. Le azioni di cui all'articolo 1 contemplano:

a) azioni per la promozione di attività e scam­bi di informazioni;

b) studi e creazioni di un osservatorio che permetta di mettere a disposizione degli am­bienti interessati le informazioni disponibili in materia, comprese quelle riguardanti le ricer­che;

c) studio sull'interesse e la fattibilità dell'at­tuazione di una rete europea di esperienze inno­vative, in funzione delle attività svolte dagli or­gani esistenti in questo settore.

2. I provvedimenti di cui al paragrafo 1 sono adottati secondo la procedura definita all'artico­lo 6, dando priorità al settore di cui all'allegato.

 

Art. 4

1. L'importo ritenuto necessario per finanzia­re le azioni nel corso dei due primi anni del pe­riodo triennale dì cui all'articolo 1 ammonta a 2,4 milioni di ecu.

2. Gli stanziamenti annuali necessari saranno autorizzati nel quadro della procedura di bilancio annuale conformemente alle prospettive finan­ziarie decise congiuntamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio, nonché in funzione dell'evoluzione di dette prospettive finanziarie.

 

Art. 5

La Commissione è responsabile dell'attuazio­ne delle azioni previste dalla presente decisio­ne; essa adotta i provvedimenti adeguati a tal fine.

 

Art. 6

La Commissione è assistita da un comitato consultivo composto da due rappresentanti di ciascuno Stato membro e presieduto dal rappre­sentante della Commissione.

Il rappresentante della Commissione sottopo­ne al comitato un progetto delle misure da adat­tare. Il comitato formula il proprio parere sul pro­getto entro il termine che il presidente può fis­sare in base all'urgenza della questione in esa­me, eventualmente procedendo a votazione.

Il parere è inscritto a verbale; inoltre, ciascu­no Stato membro può chiedere che la propria posizioni figuri nel verbale.

La Commissione tiene in massima considera­zione il parere del comitato. Essa informa il co­mitato stessa sul modo in cui ha tenuto conto del suo parere.

 

Art. 7

Anteriormente al 31 dicembre 1994 la Com­missione presenta al Parlamento europeo, al Consiglio ed al comitato economico e sociale una relazione sull'attuazione, sui risultati e sul­la valutazione delle azioni previste dalla pre­sente decisione.

 

Art. 8

1. Il 1993 è proclamato «Anno europeo degli anziani e della solidarietà tra le generazioni».

2. Il Consiglio delibera su proposta della Commissione, prima del 31 dicembre 1991, sul­le attività, priorità ed altre modalità di attuazio­ne dell'anno europeo di cui al paragrafo 1.

 

Allegato

Settori prioritari previsti all'articolo 3, paragra­fo 2.

1. Organizzazione dello scambio di informa­zioni:

La Commissione organizzerà conferenze, se­minari e studi volti a facilitare lo scambio di informazioni tra i responsabili degli Stati mem­bri, concernenti:

- le tendenze demografiche ed il loro impat­to sui sistemi di protezione sociale e sanitari;

- le misure volte a migliorare la mobilità degli anziani e la loro capacità di condurre una vita indipendente;

- le misure di rafforzamento della solidarie­tà tra le generazioni, nonché la promozione del positivo contributo degli anziani alla vita eco­nomica e sociale;

- l'inserimento economico e sociale degli anziani, ivi compresi i loro redditi.

2. Esame dell'interesse e della fattibilità delll'attuazione di una rete europea di esperienze innovative per quanto concerne la promozione:

- della mutua assistenza tra le generazioni, per mezzo del lavoro volontario degli anziani o del loro inserimento nel lavoro a beneficio del­le comunità nelle quali vivono;

- di misure volte a favorire l'autonomia degli anziani.

 

 

VIENNA: CONDANNATE LE INFERMIERE ASSASSINE

 

Per l'orrendo crimine di Vienna il Tribunale della capitale austriaca ha inflitto l'ergastolo a Wiltrand Wagner, 32 anni, considerata la perso­nalità dominante, riconosciuta colpevole di aver procurato la morte a 15 anziani e di aver tentato di uccidere altri 17.

Alla stessa pena è stata condannata Irene Leidarf, 29 anni, ritenuta colpevole di 5 omicidi e 2 tentati omicidi. La più anziana delle accusa­te, invece, Stefanija Mayer, 51 anni, dovrà scon­tare 20 anni di carcere, mentre Maria Gruber, 28 anni, figlia di un poliziotto, ha avuto la can­danna minore, 15 anni.

Si è conclusa così una delle vicende più tri­sti e crudeli fra quelle che hanno investito l'uni­verso degli anziani malati, senza più speranza. «Gli angeli della morte» come sono state de­finite le quattro infermiere, ne hanno uccisi per anni, nel quinto padiglione dell'ospedale di Linz.

Il numero non è stato possibile calcolarlo con certezza. Le tecniche impiegate, erano diverse, ma tutte ugualmente crudeli. Le infermiere uc­cidevano con iniezioni di medicinali, oppure, nei pazienti in coma, immettendo acqua nei polmoni mediante un tubo di gomma nella gola.

 

 

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